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Salvini incontra la madre del musicista ucciso a Napoli

Il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha incontrato al Mit Daniela Di Maggio, la mamma del musicista Giovanbattista Cutolo, il giovane 24enne ucciso a fine agosto a Napoli da un 16enne. Lo rende noto il Mit. È stato un incontro “estremamente affettuoso”, nel corso del quale il ministro ha confermato “la vicinanza delle istituzioni e la determinazione” affinché simili episodi non si ripetano grazie a investimenti sulla prevenzione a partire dall’educazione civica nelle scuole, a leggi chiare e severe, alla certezza della pena.

“La drammatica tragedia di Napoli mi ha colpito particolarmente, da papà prima ancora che da Ministro. È nostro dovere intervenire e ribadire che il governo non sottovaluta simili tragedie. Nonostante la scomparsa incolmabile del figlio, la voglia di combattere di Daniela mi ha sinceramente commosso”, ha detto Salvini.

La signora Daniela Di Maggio ha aggiunto: “Ho sentito la vicinanza delle istituzioni, il ministro Salvini mi ha accolto con grande disponibilità e gentilezza. In un momento drammatico come questo ottenere ascolto e calore umano è un conforto”.

Alessandro Siani, chi fa del male non rappresenti mai un eroe

“Le persone che sbagliano, che fanno del male, non devono mai rappresentare degli eroi”. Ne è convinto l’attore e regista napoletano Alessandro Siani, oggi impegnato nel casting del suo musical ‘Mare fuori’, tratto dall’omonima serie di successo, citata ieri dalla sorella del musicista Giovanbattista Cutolo durante i funerali: “Napoli sei tu, non è Mare Fuori, Gomorra”, ha detto.

E Siani, che pure con la serie non ha nulla a che fare, spiega che ne pensa. “Io credo – afferma – che sia utile bilanciare la visione di film e serie. Se vedi ‘Benvenuti al sud’ devi vedere anche ‘Gomorra’, se vedi ‘Un posto al sole’ devi vedere ‘Mare fuori’, perché Napoli ha tante sfaccettature da conoscere. Ma attenzione, c’è un punto fermo: le persone che sbagliano, che fanno del male, non devono mai rappresentare degli eroi. Nelle mie storie, che sono favole, non è mai capitato e i ragazzi devono capire bene che quelli non sono esempi da seguire. Ogni occasione è buona per far capire quale è la strada giusta”. “Noi qui – continua Siani, che oggi è al teatro Augusteo di Napoli – cerchiamo di dare una possibilità, una speranza, a tutti quelli che sognano di ballare e cantare. Cerchiamo nel nostro piccolo, sul palco, di dare una possibilità in una Napoli in cui ci sono forti indignazioni e disperazione per quello che è accaduto. Ho parlato con la madre di Giogiò e insieme a lei dico che non voglio vedere l’esercito nelle strade per tre giorni e poi niente più, ma voglio che a Napoli succeda qualcosa di importante e di concreto per far crescere bene i nostri ragazzi”.

“Io sono accanto alla famiglia di Giogiò, li vedrò presto – continua – perché questo è un momento durissimo per loro, ma anche per l’intera città e bisogna fare qualcosa per i giovani: quello che è accaduto è terribile, non deve continuare e non deve succedere mai più. Ieri ho sentito la mamma Daniela e siamo uniti e certi su quello che fa bene a questa città”. “Nel musical – spiega Siani – vediamo ragazzi cantare, ballare e interpretare la salvezza. Un ruolo centrale è quello dell’educatore, che è protagonista di questa mia versione. Mi sono permesso di inserire all’interno del copione un momento in cui dico: ‘ma se i ragazzi non avessero preso questa strada, cosa sarebbe accaduto?'”.

Musicista ucciso: il gip ha accolto le richieste del pm. Il questore di Napoli chiude pub per 30 giorni

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni di Napoli Valeria Veschini ha accolto le richieste del pm Francesco Regine che per il 17enne (e non 16enne come finora riportato: l’indagato è infatti nato nel giugno del 2006) aveva chiesto la proprio la detenzione in carcere. L’avvocato dell’indagato Davide Piccirillo – che sta valutando se ricorrere al Tribunale del Riesame – aveva invece chiesto gli arresti domiciliari e, in seconda battuta, la custodia in una comunità. Intanto l’attenzione della Squadra Mobile e della Procura di Napoli si sta concentrando anche su tre amici maggiorenni del 17enne e sul loro ruolo nella rissa sfociata in tragedia.

Il questore di Napoli, Maurizio Agricola, su proposta della Squadra Mobile, ha disposto la sospensione per la durata di 30 giorni dell’attività di esercizio di vicinato e di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande nei confronti del pub di piazza Municipio a Napoli al cui interno si è verificata la lite che ha poi portato all’omicidio del musicista Giovanbattista Cutolo da parte di un sedicenne. In particolare, gli agenti hanno accertato, attraverso l’acquisizione di video degli impianti di videosorveglianza dell’esercizio commerciale e l’escussione di testimoni, che lo scorso 31 agosto, a seguito di una lite “per futili motivi” all’interno del locale, il giovane 24enne è stato raggiunto da colpi d’arma da fuoco. Inoltre, già nel marzo del 2022, l’area esterna del locale era stata teatro di una rapina ai danni di due avventori. Il provvedimento – si spiega – è finalizzato a scongiurare “un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini”.

Ucciso per scooter parcheggiato male, vittima era un musicista– https://www.87tv.it/2023/09/01/ucciso-per-scooter-parcheggiato-male-vittima-era-un-musicista/amp/

Ucciso per scooter parcheggiato male, vittima era un musicista

Era diplomato al conservatorio e si era formato nell’Orchestra Scarlatti Young Giovanbattista Cutolo, il 24enne ucciso all’alba di oggi a Napoli nella centralissima piazza Municipio al culmine di una lite scattata per lo scooter parcheggiato male. Il suo strumento era il corno.

Sui social sono tantissimi quello che lo ricordano per la sua sensibilità e la passione che infondeva nella musica. La Squadra Mobile di Napoli ha subito individuato il responsabile del grave gesto, un sedicenne dei Quartieri Spagnoli. Giovanbattista era in compagnia della fidanzata quando è avvenuto il litigio trasformatosi in tragedia.