Archivi tag: SALUTE

Franco Di Mare: La Sua Battaglia Contro il Mesotelioma e l’Ingiustizia Dell’Amianto

Franco Di Mare, volto noto del giornalismo italiano, ha svelato sul palco di Che Tempo che Fa una notizia che ha sconvolto il pubblico: è affetto da un tumore incurabile, il mesotelioma, causato dall’esposizione all’amianto. In un momento di grande coraggio, il giornalista ha deciso di condividere la sua lotta con il mondo, aprendo un dialogo su una malattia spesso misconosciuta.

Il mesotelioma, una forma di cancro aggressiva e spesso fatale, ha già influenzato profondamente la vita di Di Mare. Sul volto porta un tubicino collegato a un respiratore automatico, un segno tangibile delle sfide quotidiane che affronta. Tuttavia, nonostante le avversità, il giornalista si è presentato con determinazione, evidenziando la necessità di rimanere speranzosi e di credere nel progresso scientifico.

Parlando con Fabio Fazio, Di Mare ha sottolineato come il mesotelioma sia strettamente legato all’amianto nell’aria, una sostanza invisibile e subdola che minaccia la salute senza essere percepita. Ha espresso la speranza che nuove scoperte scientifiche possano offrire una soluzione, evidenziando l’importanza di una comunità solidale intorno ai malati.

L’annuncio di Di Mare ha commosso non solo il pubblico, ma anche il conduttore Fabio Fazio, che ha dedicato spazio al tema dell’amianto nel giorno dei lavoratori vittime di questa tragica esposizione. Presentando il libro di Di Mare, “Le parole per dirlo. La guerra fuori e dentro di noi”, Fazio ha evidenziato il legame tra la storia personale del giornalista e la sua attuale battaglia contro la malattia.

Nel libro, Di Mare mescola le sue memorie di vita con la consapevolezza della malattia che lo affligge, dimostrando una straordinaria resilienza e un desiderio di condividere la sua esperienza per sensibilizzare l’opinione pubblica. Ha dichiarato di non avere rimpianti per la sua vita, ma ha denunciato l’ingiustizia dell’assenza di sostegno umano da parte di istituzioni e colleghi di lavoro, definendo tale comportamento ripugnante.

Franco Di Mare ha dato voce non solo alla sua battaglia personale, ma anche alla causa più ampia contro l’amianto e le sue devastanti conseguenze. Il suo coraggio nel confrontare la malattia e nell’affrontare le carenze nel sistema merita di essere riconosciuto e rispettato.

Scuola, via libera ai test antigenici rapidi come strumento di prevenzione

Il ministero della Salute, con la circolare del 29 settembre 2020, evidenzia l’utilità dei testi antigenici rapidi come strumento di prevenzione nell’ambito del sistema scolastico.

La circolare chiarisce in via preliminare le differenze fra i test attualmente disponibili per rilevare l’infezione da SARSCoV-2:

  1. test molecolari o PCR, test che evidenziano la presenza di materiale genetico (RNA) del virus
  2. test antigenici, test che evidenziano la presenza di componenti (antigeni) del virus
  3. test sierologici tradizionali o rapidi, test che evidenziano la presenza di anticorpi contro il virus.

Sono analizzate le caratteristiche del test molecolare, del test antigenico e dei test salivari molecolari e antigenici.

Il test molecolare – si sottolinea – rimane tuttora il test di riferimento per la diagnosi di SARS-CoV-2; i test antigenici rapidi su tampone naso-faringeo possono essere utili in determinati contesti, come lo screening rapido di numerose persone.

I test antigenici e molecolari su campioni di saliva, allo stato attuale delle conoscenze, difficilmente si prestano allo screening rapido di numerose persone, in quanto richiedono un laboratorio attrezzato.

L’utilizzo dei test antigenici rapidi nelle scuole

Per questi motivi l’utilizzo dei test antigenici rapidi può essere utilmente esteso a contesti diversi rispetto a quello di porti e aeroporti, come le scuole.

L’utilizzo dei test antigenici rapidi è in grado di assicurare una diagnosi accelerata di casi di COVID-19, consentendo una tempestiva diagnosi differenziale nei casi sospetti tra sindrome influenzale e malattia da SARS-CoV2, diversamente dai test molecolari per i cui risultati l’intervallo di tempo utile risulta più ampio.

L’utilizzo dei test antigenici rapidi, seppure considerando i possibili limiti nelle caratteristiche del test, potrebbe anche in ambito scolastico accelerare la diagnosi di casi sospetti di COVID-19.
La frequenza di episodi febbrili nella popolazione scolastica nel periodo autunnale e invernale sarà infatti presumibilmente molto elevata e sarà necessario ricorrere spesso alla pratica del tampone per escludere in tempi rapidi la possibilità che si tratti di COVID-19 e per individuare rapidamente i casi, isolarli e rintracciarne i contatti, facilitando la decisione di applicare o meno misure quarantenarie in tempi brevi e con un risparmio notevole di risorse, evitando un eccessivo sovraccarico dei laboratori di riferimento.

In caso di sospetto diagnostico o in caso di esposizione al rischio del personale scolastico o degli alunni, si potrà perciò ricorrere anche al test antigenico rapido.

Consulta:

  • Circolare del 29 settembre 2020Uso dei test antigenici rapidi per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, con particolare riguardo al contesto scolastico.

Fornitura di 5 milioni di test rapidi per la rilevazione qualitativa di antigeni specifici da SASR-CoV-2

Sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri è pubblicata la Richiesta pubblica di offerta in procedura semplificata e di massima urgenza per la fornitura di cinque milioni di test rapidi per la rilevazione qualitativa di antigeni specifici di SARS-CoV-2 presenti su tampone nasofaringeo o campione salivare, compatibili con l’utilizzo come POCT.
La Richiesta pubblica di Offerta è effettuata dal Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.

Le offerte dovranno essere presentate entro le ore 18.30 di giovedì 8 ottobre 2020.

Consulta sul sito del Presidenza del Consiglio dei Ministri: Richiesta Pubblica di Offerta in procedura semplificata di massima urgenza per la fornitura di 5 milioni di test rapidi