Morta dopo aver mangiato una pizza, grave il marito

Mangiano una pizza, la moglie muore e il marito è ricoverato in gravi condizioni. Saranno i campioni biologici prelevati sull’uomo a fornire le prime indicazioni a inquirenti e investigatori e a cercare di far luce sulla morte della moglie, deceduta per una sospetta intossicazione alimentare da botulino.

La coppia aveva cenato sabato scorso in una pizzeria in provincia di Avellino. Il 52enne, imprenditore agricolo, è ricoverato all’ospedale “Cotugno” di Napoli dove verranno prelevati i reperti che saranno inviati ai laboratori dell’Istituto superiore della sanità per essere analizzati. Gli esami, prima dell’autopsia sulla vittima che il pm della Procura di Benevento, Marilia Capitanio, potrebbe affidare già nella giornata di domani, potrebbero cominciare a chiarire alcuni elementi di fondo della tragedia.

La pizzeria in cui la coppia ha consumato la cena sabato scorso, è stata posta sotto sequestro. La donna e suo marito avrebbero avvertito malesseri subito dopo il ritorno a casa. Per ben due volte, nella giornata di domenica e in quella di lunedì, la coppia a causa dei dolori che avvertiva si era recata al pronto soccorso dell’ospedale “Frangipane” di Ariano Irpino. Dopo essere stati visitati, vennero dimessi.

“Non è semplice – spiega Antonio Limone, direttore dell’Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno – individuare l’intossicazione da botulino, soprattutto se il paziente non presenta le classiche manifestazioni neurologiche. Se il clostridium o la tossina non vengono isolati in laboratorio non si può dire con certezza che si tratti di botulino”. Una nipote della coppia avrebbe riferito che durante la cena, lo zio aveva condito la pizza con dell’olio al peperoncino, avvertendo uno strano odore e invitando la moglie ad assaggiare un pezzo. Senza far riferimento a queste dichiarazioni, Limone precisa che “gli alimenti contaminati dal botulino non presentano odore, colore e sapore particolari”. La pizzeria su disposizione del magistrato è stata posta sotto sequestro. L’avvocato che difende la titolare del locale, nell’esprimere alla famiglia della vittima il cordoglio della sua assistita e l’augurio che il marito possa ristabilirsi presto, evidenzia in una nota che “gli stessi alimenti e condimenti consumati dalla coppia la sera di sabato scorso, sono stati consumati da altri clienti e dalla stessa famiglia della titolare senza che si siano registrate conseguenze di sorta”.

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