Straordinario per il Superbonus: Limiti per la Finanza Pubblica e Possibili Sviluppi

Il Superbonus, misura chiave per gli interventi di riqualificazione energetica e sismica, sembra destreggiarsi tra l’incertezza e la speranza di un intervento straordinario. Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha recentemente ribadito la sua posizione riguardo ai limiti posti dalla finanza pubblica, gettando un’ombra sulla possibilità di una proroga.

La strada verso un SAL (Stato di Avanzamento Lavori) straordinario per consentire l’accesso alla detrazione in misura piena per i lavori conclusi entro il 31 dicembre 2023 sembra in salita. Il Parlamento è chiamato a decidere, ma le parole di Giorgetti indicano chiaramente che ci sono limiti da rispettare per non mettere a repentaglio la stabilità finanziaria del Paese.

Le discussioni si sono concentrate sulla possibilità di introdurre due SAL intermedi nel contesto del Superbonus del 110 per cento, consentendo l’esercizio delle opzioni per la cessione del credito e lo sconto in fattura prima della conclusione di tutti i lavori. Tuttavia, le dichiarazioni del Ministro Giorgetti suggeriscono una posizione cauta e un limite che proporrà al Consiglio dei Ministri.

L’ipotesi di un terzo stato avanzamento lavori straordinario è stata avanzata per salvaguardare la detrazione del 110 per cento per le lavorazioni già concluse ma non ultimate entro il 31 dicembre 2023. Questa proposta, parte dell’emendamento dei Relatori della Legge di Bilancio 2024, sembra incontrare resistenza da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Le recenti dichiarazioni di Giorgetti definiscono il Superbonus come una “specie di centrale nucleare, come Chernobyl”, evidenziando il peso finanziario che questo incentivo comporta per lo Stato, che potrebbe superare la soglia dei 100 miliardi di euro.

Nonostante la speranza di un SAL straordinario per i lavori in condominio già in corso, il Ministro ha sottolineato che ci sono limiti da rispettare, e la decisione finale spetterà al Consiglio dei Ministri. Il quadro delineato suggerisce che, in mancanza di nuove modifiche normative, la percentuale fruibile per i lavori in condominio potrebbe scendere al 70 per cento dal 1° gennaio 2024.

L’Italia è attualmente l’unico Paese europeo con incentivi di tale portata, e Giorgetti ha evidenziato la necessità di guardare oltre l’illusione degli anni precedenti in cui sembrava che tutto fosse dovuto. La decisione sulle possibili novità si avrà dopo la riunione dell’Esecutivo, e l’attenzione rimane focalizzata sulla scadenza del 31 dicembre 2023 e sui destini del Superbonus oltre tale data.

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