Il Prefetto presiede il Tavolo di osservazione sulla sicurezza urbana presso la III Municipalità

Nella mattinata odierna, il Prefetto di Napoli, Marco Valentini, ha presieduto il Tavolo di osservazione sulla sicurezza urbana presso la III Municipalità alla presenza dell’Assessore alla Sicurezza Urbana, Alessandra Clemente, del Presidente della Municipalità, dei responsabili locali degli uffici e comandi delle Forze dell’ordine e della Polizia Municipale, del rappresentante della Direzione scolastica regionale e del rappresentante del Decanato.

La riunione odierna è la quinta della serie di incontri programmati dal Prefetto presso le Municipalità del capoluogo, finalizzate al confronto diretto con i bisogni del territorio e con le aspettative dei cittadini.

L’area geografica d’interesse comprende è caratterizzata dalla presenza di quartieri estremamente popolosi che registrano, in molti casi, bassi livelli di istruzione ed elevata concentrazione criminale tra cui si annovera il Rione Sanità, che – pur essendo situato nel centro storico del capoluogo – risulta connotato da molteplici criticità, portatrici di marginalità sociali tali da assimilarlo a zone periferiche della città.

In particolare, nell’area della III Municipalità, si registra un elevato tasso di disoccupazione, soprattutto tra i giovani, che favorisce il mercato del lavoro nero e la diffusione di comportamenti criminali. Inoltre il fenomeno dell’abbandono precoce e della dispersione scolastica ha raggiunto picchi altissimi, con la  conseguente perdita delle opportunità derivanti dal completamento degli studi o di una seria formazione professionale ma anche la maggiore propensione alla scelta di un percorso di devianza e il reclutamento da parte della criminalità.

Tuttavia si registra una forte presenza dell’associazionismo finalizzati a fornire una risposta concreta alle fasce più deboli attraverso iniziative sociali, educative, culturali e sportive. Presso il Rione Sanità, che ha la caratteristica di essere un luogo ricco di un immenso patrimonio artistico e storico, sono attive cooperative di ragazzi della comunità parrocchiale, opportunamente formati nel recupero  e nel restauro di opere d’arte.

Il Prefetto ha sottolineato  l’importanza di incrementare la collaborazione tra le istituzioni, creando una rete stabile attraverso l’apporto di associazioni e abitanti della zona attivi sul territorio, affinché luoghi frequentati ma degradati siano al centro di progetti ed interventi per assicurare il benessere della comunità.

La riunione è stata aggiornata all’inizio del prossimo mese di settembre.

Servizio straordinario di controllo del territorio con modalità “Alto Impatto” nel quartiere cittadino Sanità.

Nella giornata di ieri, presso il Rione Sanità di questo capoluogo, sono stati effettuati, su disposizione del Prefetto di Napoli, Marco Valentini, sentito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, servizi straordinari di controllo del territorio con modalità

“Alto Impatto”.

Nell’operazione, finalizzata a rendere più efficaci la prevenzione ed il contrasto all’abusivismo commerciale e ad ogni altra forma di illegalità, sono stati impegnati  uomini della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.

Nel corso dell’intera operazione sono state controllate 224 persone e 119  veicoli di cui 19 sono stati sottoposti a fermo/sequestro amministrativo.

Sono stati inoltre sequestrate sostanze stupefacenti o psicotrope per uso personale.

Taglialatela (campo Sud): “Scandalo ospedale covid: nuova perquisizione”

“La procura di Napoli continua ad acquisire gli atti di gara e tutte le informazioni relative alle attrezzature presenti e mancanti relative alle gare sulle quali ho già presentato quattro esposti alla magistratura. Quello che oggi i carabinieri ganno acquisito sarà utile per l’inchiesta già in atto.
Ho la convinzione che il presidente De Luca ed il direttore Verdeoliva non stiano facendo sonni tranquilli.
Lo spreco di danaro pubblico e le palesi irregolarità delle gare espletate fatalmente inchioderanno alle loro responsabilità chi ha speculato in nome dell’emergenza sanitaria”.
Queste le dichiarazioni rilasciate dallo storico esponente della destra sociale napoletana.

+++ Covid-19, Il Bollettino Ordinario Dell’unita’ Di Crisi Della Regione Campania+++

Con i risultati di oggi è stato completato lo screening di massa sui braccianti nell’alto casertano. Per quanto riguarda l’area ex Cirio di Mondragone tra una settimana, al termine della prevista quarantena, saranno ripetuti i tamponi ai residenti per poter quindi revocare la zona rossa.
 
Questo il bollettino di oggi:
Positivi del giorno:  9
Tamponi del giorno: 2.865
 
Totale positivi:  4.699
Totale tamponi:  285.388
 
Deceduti del giorno: 0
Totale deceduti:  432
 
Guariti del giorno: 1
Totale guariti:  4.078  (di cui 4.078 totalmente guariti e 0 clinicamente guariti. Vengono considerati clinicamente guariti i pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventano asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata ma sono ancora in attesa dei due tamponi consecutivi che ne comprovano la completa guarigione).

Lavoro: Riaprono Da Oggi I Centri Per L’impiego In Campania

Riaprono da oggi,  1° luglio, i Centri per l’impiego in Campania, con accesso obbligatorio mediante prenotazione online. Sono 22 le strutture già operative tramite appuntamento da fissare sull’apposita agenda all’interno del portale Lavoro.Regione.Campania.it che permette di indicare, oltre al Centro territorialmente più vicino, anche la tipologia di servizio richiesto; tutti  forniscono comunque assistenza on-line. I Centri per l’impiego aperti al pubblico, che oggi rappresentano la metà del totale e sono ubicati nelle cinque province, sono stati adeguati per ricevere gli utenti in sicurezza e secondo le regole del distanziamento negli spazi al chiuso; entro fine luglio riapriranno gradualmente tutti gli uffici presenti sul territorio regionale. Un primo significativo passo verso la normalità e la riorganizzazione funzionale prevista dalla Regione Campania. Il sistema di prenotazione indicherà le disponibilità orarie e fisserà l’appuntamento inviando una mail di conferma. Prevista anche un’area riservata dove poter stampare il promemoria e annullare la prenotazione effettuata.

“In Regione Campania i servizi pubblici per il lavoro hanno cambiato pelle –  spiega l’assessore regionale al Lavoro e alle Risorse Umane, Sonia Palmeri -. Sotto una nuova governance regionale miglioriamo costantemente servizi e processi, accompagnando lo sviluppo del mercato del lavoro che sia sempre più equo, efficiente e inclusivo”.

Sul portale Lavoro.Regione.Campania.it è possibile consultare i Centri per l’Impiego, divisi per provincia, attivi online e dove è possibile recarsi di persona sempre mediante prenotazione online.

 

Questo l’elenco completo dei Centri per l’Impiego riaperti da oggi:

CPI AFRAGOLA – VIA PO 10 – CASORIA
CPI GIUGLIANO IN CAMPANIA – VIA DEGLI INNAMORATI 113
CPI NAPOLI EST (RAIMONDI) VIA P. RAIMONDI 16/18 – NAPOLI
CPI NAPOLI FUORIGROTTA – VIA DIOCLEZIANO 330 – NAPOLI
CPI POMIGLIANO D’ARCO – VIA FIUME
CPI NAPOLI NORD (SCAMPIA) V.LE DELLA RESISTENZA – COMPARTO 12 – NAPOLI
CPI TORRE DEL GRECO – VIA CUPA S. PIETRO 11
CPI AGROPOLI – VIALE LAZIO
CPI BATTIPAGLIA – VIA MONTCHARMONT
CPI NOCERA INFERIORE – VIA CUCCI 24
CPI SALERNO – VIA PRINCIPESSA SIGHELGAITA
CPI SANT’ANGELO DEI LOMBARDI – VIA BOSCHETTO
CPI AVELLINO – VIA PESCATORI 93
CPI CASERTA – VIA S. CHIARA – COMPLESSO REGENCY
CPI TEANO – VIA ORTO SAETTA
CPI BENEVENTO – VIA XXV LUGLIO 14
CPI SANT’AGATA DEI GOTI – VIA STARZA PANORAMICA SNC
CPI GROTTAMINARDA – VIA BELLINI
CPI TELESE TERME – VIA ELSA MORANTE
CPI MADDALONI – VIA MATILDE SERAO
CPI POMPEI – VIALE MAZZINI 104
CPI VALLO DELLA LUCANIA – VIA PASSERO

 

M5S,Ciarambino: “I contagi di Mondragone si estendono a macchia d’olio, ma De Luca oscurai dati”

La candidata alla presidenza della Regione Campania: “Casi saliti a 70 in una comunità di mille persone che lavorano nei campi del Salernitano e del Casertano”

“La Campania rischia di pagare a caro prezzo il dazio di una mancata organizzazione preventiva nei territori dove è alta la percentuale di cittadini stranieri. Ad oggi la nostra è la seconda regione in Italia per incremento del numero di contagi. Un dato che non può che allarmarci e che ci fa dire con forza che avevamo ragione quando, in piena fase uno, abbiamo proposto l’istituzione di task force composte da mediatori culturali e interpreti, che informassero adeguatamente le comunità straniere sulle prescrizioni sanitarie da adottare. Nulla è stato fatto ed oggi quella lacuna ha prodotto un focolaio che si sta allargando a macchia d’olio e sul quale De Luca ha imposto la censura, con dati sul numero delle persone affette da Covid che non tengono conto del reale numero di contagi che si stanno diffondendo dentro e fuori la zona rossa di Mondragone. Oggi i contagiati sono 70, compresi i 24 dipendenti di un’azienda agricola di Falciano del Massico, molti dei quali provenienti proprio da Mondragone. Il governatore prenda in considerazione la nostra proposta, la faccia sua se lo ritiene. Non vogliamo mettere alcuna bandierina, solo evitare che casi come quello di Mondragone si ripetano in altri territori dove c’è una presenza importante di comunità straniere”. E’ quanto dichiara la candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino.

“Eppure il 27 giugno De Luca aveva dichiarato di aver spento un focolaio che già contava 43 contagiati, tutti bulgari, appartenenti a una comunità composta da oltre 1000 persone, la gran parte non censite, molte delle quali lavorano nei campi del Casertano e del Salernitano, dove si spostano tutti i giorni. E’ chiaro che siamo al cospetto di un’emergenza annunciata, alla quale si aggiunge la previsione di un nuovo focolaio a seguito della manifestazione per la presenza di Salvini a Mondragone, con tantissime persone in strada incuranti delle prescrizioni sanitarie. Eppure negli ultimi giorni il bollettino dell’unità di crisi continua a oscurare i dati di pazienti positivi di Mondragone, che si evincono invece dalla piattaforma Saniarp e dalle comunicazioni degli amministratori locali. Un gesto di irresponsabilità che in Campania rischiamo di pagare a caro prezzo e di questo il governatore uscente dovrà renderne conto”.

M5S, Ospedale di Agropoli: ad oggi, 1° luglio, nessun reparto riattivato

Il Consigliere regionale Michele Cammarano e i Senatori Gaudiano e Castiello: “Ospedale usato come manifesto elettorale con enormi danni alla salute pubblica”

 

“Agli slogan e ai proclami elettorali seguano atti concreti. Una chiusura inaccettabile, un danno enorme per l’intera popolazione, in un’area sensibile, che dalla fascia costiera si spinge verso le aree interne del Cilento, unico presidio sanitario sul territorio. Era prevista per oggi, 1° luglio, la riapertura dell’ospedale Civile di Agropoli. Registriamo con profondo rammarico e sconforto come, al contrario, ad oggi nessun reparto sia stato riattivato”. Lo denunciano in una nota congiunta i Senatori del Movimento 5 stelle Francesco Castiello, Felicia Gaudiano e il Consigliere regionale Michele Cammarano.

“Dal 1° Luglio, infatti, l’ospedale sarebbe dovuto essere attivo con pronto soccorso H24 con il potenziamento di radiologia e cardiologia, laboratori di analisi, ma anche sale operatorie per il day surgery e reparto Covid”. “La struttura, in realtà, sarebbe pronta da tempo, ma l’unico limite – continuano –  consiste nella mancanza di personale e nella contrattualizzazione di alcune figure mediche. Nella giornata di ieri si è svolto anche un incontro tra l’Asl Salerno, il Comune e il nosocomio sulla carenza di organico, i farmaci e alcuni interventi strutturali in vista della riapertura.   Ad oggi, però, con profonda amarezza, verifichiamo la chiusura dell’ospedale, che non sarà completo nella struttura come quello chiuso nel 2013” – concludono -.

Al Napoli Teatro Festival Italia torna in scena Sala d’attesa

State aspettando il vostro turno dal medico, ma c’è la fila. La donna accanto a voi legge un articolo di giornale e scuote la testa. Qualcuno le chiede di che si tratta. Lei spiega, l’altro commenta, un signore appena entrato vuole subito dire la sua, una giovane ragazza posa il cellulare per intervenire. “Sala d’attesa” porta sul palco del Napoli Teatro Festival Italia una grande ideale sala d’attesa

Dopo il successo della scorsa stagione, torna “Sala d’Attesa – The waiting room”, talk show teatralizzato ideato e condotto da Ettore De Lorenzo, giornalista e inviato Rai. Uno spazio dove discutere guardandosi negli occhi. Da un intreccio di voci, si espande e prende forma una trama fatta di musica, parole e immagini.

Al centro del dibattito “La Democrazia e le diseguaglianze”. La caduta del muro di Berlino da inizio all’epoca della globalizzazione, quello stesso periodo rappresenta anche l’alba dell’era digitale. Da quel momento in poi il capitalismo non ha più avuto ideologie antagoniste e le tecnologie hanno letteralmente sconquassato l’idea di democrazia alla quale eravamo abituati. Quello che ne consegue è un drastico divario di diseguaglianze tra esseri umani, una perdita di consistenza dei concetti come libertà, autonomia e autodeterminazione, una deriva sempre più forte dei processi di disgregazione sociale. Ovviamente, tutto, nel segno dell’omologazione. Senza ideologie contrapposte al turbo-capitalismo ci si chiede da dove riprendere il filo di un discorso critico per modificare il corso della storia. Attraverso lo scambio con il pubblico e grazie al contributo degli ospiti, si metteranno a confronto idee e visioni su altri mondi possibili per creare un futuro migliore.

In sala d’attesa si alterneranno per discutere dell’argomento: Mauro Barberis (giurista) – Paolo Macrì (storico) – Lamberto Maffei (direttore dell’Istituto di Neuroscienze del Cnr) – Daniele Zovi (scrittore e divulgatore) – Marco Musella (economista) – Paolo Iorio (Direttore Museo Filangieri di Napoli) – Antonio Trampus (membro del connsiglio direttivo della Società italiana per lo Studio dell’Età moderna e professore di Storia moderna alla Ca Foscari di Venezia) – Vincenzo Accurso (Operaio Whirpool e componente del Consiglio regionale della Uilm)

Sul palco, a tessere le fila della trama anche quest’ anno non poteva mancare “Bandaspè” la band stabile di “Sala d’attesa” composta da Giosi Cincotti, Carlo di Gennaro, Machi Di Pace, Ugo Gangheri ed Ernesto Nobili, con loro democrazia e diseguaglianze si trasformeranno in musica e parole.

E poi ancora la prosa, magistralmente rappresentata da Massimiliano Gallo.

Una commistione di generi e di arti per declinare il tema scelto per quest’anno toccando le corde dell’anima oltre che quelle della mente. Proprio come fa in tutti i suoi testi Giovanni Truppi, ospite musicale dell’edizione 2020 di “Sala d’attesa”.

L’imprevisto, l’ironia, la destabilizzazione e la curiosità sono elementi imprescindibili di ogni sala d’attesa che si rispetti, questo ruolo anche per quest’anno sarà affidato agli improvvisatori di Coffee Breacht che grazie alla loro arte ci aiuteranno a riflettere su “Democrazia e diseguaglianze”.

Chi non è riuscito a garantirsi un posto per partecipare dal vivo allo spettacolo, quest’anno avrà comunque la possibilità  di assistere all’evento comunque in streaming gratuitamente sulla piattaforma Ecosistema digitale per la cultura della Regione Campania (https://cultura.regione.campania.it/en/web/teatro/live) e sui canali radio e video di CRC (Radio CRC Targato Italia e sul Canale 620 del Digitale Terrestre). Messi a disposizione da Napoli Teatro festival Italia.

Le installazioni di scena sono di Cristina Coppola, Raimondo Coppola, Armando Macchiarulo, Sara Pinto, Vienna Ruocco, Teresa Vita del laboratorio Extralab dell’Accademia di belle Arti Napoli coordinamento dei Prof. Rino Squillante e Marco Gallo

Confesercenti Campania, Studio Primo Semestre 2020: Perdite Per 28 Miliardi Euro, 47mila Aziende Verso La Chiusura, A Rischio 140mila Posti Di Lavoro

Il presidente Vincenzo Schiavo: «Economia campana in crisi profonda, durante e dopo il lockdown aziende al collasso. Lo Stato di tempo alle nostre imprese»

A 45 giorni dalla riapertura delle attività, Confesercenti Campania diffonde i dati di uno studio dettagliato sull’andamento delle aziende della nostra regione nel primo semestre 2020. Un focus che mette in luce la crisi profonda dell’economia del territorio. «Sono quasi 28 i miliardi di euro di perdite per le imprese campane nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2019 – avverte Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Campania –, una cifra negativa enorme maturata per la totalità nel corso degli ultimi 4 mesi, ovvero nel periodo del lockdown e in questo primo mese e mezzo di riapertura. La nostra economia è in ginocchio».
I dati, riportati nel documento in allegato, sono chiarissimi: nel primo semestre del 2020 le imprese campane hanno fatturato 27.8 miliardi di euro in meno rispetto ai primi 6 mesi del 2019, con una parabola discendente spietata. Nei mesi di marzo e aprile persi 15,5 miliardi di euro a cui si aggiungono i 12,3 miliardi dei mesi di maggio e giugno. Hanno tenuto solo i primi due mesi dell’anno. Un aumento delle perdite che è sceso, da quando le aziende hanno potuto riaprire, dal 96% solo al 75%. La gravità più acuta riguarda le aziende, a rischio fallimento, e i posti di lavoro. «Confesercenti Campania – spiega Vincenzo Schiavo –  lancia il grido d’allarme, perché di questo passo oltre 47.000 imprese chiuderanno i battenti a settembre, lasciando a casa più di 140.000 lavoratori. Ricordo che in Campania oltre 20mila imprese non hanno ancora riaperto dopo il lockdown. E se questo sarà l’andamento dell’economia anche a luglio e ad agosto, la Campania dovrà affrontare un ulteriore tsunami economico. Il momento è molto grave. Manca la domanda, gli esercenti sono al collasso. E non inganni che si vede molta gente in giro: l’economia è ferma, le persone hanno pochi soldi in tasca. Penso a coloro che sono in cassa integrazione e hanno visto ridursi la mensilità e aumentare soltanto le incertezze per il proprio futuro. Tutto ciò ricade sugli imprenditori e di conseguenza sui lavoratori». I numeri sono spietati, il presidente di Confesercenti Campania per questo invoca l’intervento del Governo. «Le imprese campane hanno bisogno che lo Stato faccia un intervento serio e netto: Confesercenti Campania chiede che si abbassi, e in alcuni casi si annulli del tutto, le tasse fino a fine anno e che si azzeri l’IVA per tutto il 2020. Le nostre attività commerciali e i consumatori hanno bisogno di tempo per riprendersi. Bisogna intervenire subito. Il taglio significativo delle tasse – aggiunge e conclude Vincenzo Schiavo – è una misura necessaria per consentire alle aziende campane di sopravvivere a questa crisi post Covid. Proponiamo, infine, un piano triennale finalizzato all’abbassamento al 35% della pressione fiscale. Sarebbe positivo anche perchè in questo modo tutti pagherebbero le tasse».

Exit mobile version