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E alla fine arriva lui: Walter Mazzarri nuovo allenatore del Napoli

E alla fine arriva lui. Un po’ come Polly, la bellissima Jennifer Aniston che si riprende il cuore di un confuso e indeciso Ben Stiller.

De Laurentiis, si sa, è uomo di cinema e nelle trame con i finali a sorpresa si muove agevolmente. Dunque manda a casa Garcia, incapace di tenere l’asticella alle altezze toccate da Spalletti, accantona l’idea Tudor, indisponibile a fare da traghettatore e finisce col puntare su un usato sicuro, che pure ha regalato delle emozioni ai tifosi dirigendo i tre tenori, e conquistando la stima degli addetti ai lavori anche nelle sfide di Coppa.

Arriva lui, dunque, Walter Mazzarri. Accordo raggiunto e, pare, nelle prossime ore arriverà anche la firma sul contratto fino a giugno senza opzioni per il futuro, nella sede di Filmauro e il contestuale esonero del tecnico francese.

Come ha raccontato oggi Giovanni Scotto: “Mazzarri si era già proposto, ma fu ignorato, stavolta è stato De Laurentiis a cercarlo. Tra i temi la famosa difesa a 4. Mazzarri sarebbe pronto a proporre un calcio che non ha mai fatto e ha raccontato di aver studiato da quello di Spalletti”.

Napoli sembra avere un legame speciale con gli allenatori toscani. Come Sarri, Spalletti e, appunto Mazzarri, toscano di San Vincenzo, in provincia di Livorno.

Mario Roberto Walter Mazzarri, questo il nome completo, ha 62 anni e conta oltre 400 presenze in panchina nelle prime due divisioni del campionato italiano e due finali di Coppa Italia (con una vittoria con il Napoli 2011-2012; e una sconfitta, ai rigori). Nel 2012 si aggiudica due importanti riconoscimenti: Premio nazionale Andrea Fortunato al miglior allenatore e il Premio Nazionale Enzo Bearzot.

A Napoli arriva nel 2009 sostituendo l’esonerato Roberto Donadoni. Per lui un ritorno sulla panchina partenopea, 11 anni dopo l’esperienza da vice allenatore per un anno (1998-1999) con Renzo Ulivieri. Le statistiche ci ricordano che sotto la sua guida gli azzurri risalgono in classifica chiudendo il girone d’andata al terzo posto, cosa che non accadeva da 18 anni. La prima sconfitta in una gara ufficiale è in Coppa Italia con la Juventus (3-0 per i bianconeri a Torino), interrompendo 13 gare senza sconfitte tra campionato e coppa. In quella stagione porta i partenopei alla qualificazione in Europa League con due gare d’anticipo, chiudendo il campionato al sesto posto con 59 punti.

Nella stagione 2012-2013, dopo aver perso la sfida di Supercoppa italiana a Pechino con la Juventus, Mazzarri porta il Napoli al secondo posto in campionato a 78 punti, seconda qualificazione diretta alla fase a gironi di UEFA Champions League in tre stagioni, migliorando record di punti e piazzamento di due annate prima. Il 19 maggio 2013 si conclude sua esperienza partenopea.

Nemmeno il tempo di mettere il cappotto che per Mazzarri arriva già il momento di toglierlo, insieme alla giacca, come lo ricordano bene i tifosi del Napoli.

Insomma, si aspetta solo il tweet di De Laurentiis: Bentornato Walter!