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Cento cuscini a forme di cuore per le pazienti oncologiche

Cento cuscini a forma di cuore saranno di supporto post operatorio alle pazienti senologiche del reparto di oncologia dell’azienda ospedaliera Cardarelli di Napoli. I cuscini serviranno alle pazienti per aiutarle nel distanziare il braccio dal corpo, nei giorni successivi all’intervento e nel corso del trattamento chemioterapico. Questi particolari ausili, sono stati progettati e realizzati a mano dalle donne del gruppo solidale del contingente spagnolo della Nato di stanza a Napoli e donate, in collaborazione con la sezione napoletana della Lilt, all’azienda ospedaliera Cardarelli. Oggi, la cerimonia istituzionale di consegna che ha visto la direttrice amministrativa del Cardarelli Marcella Abbate e il direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera Gaetano D’Onofrio, insieme al primario dell’Oncologia Ferdinando Riccardi e al responsabile della senologia Chirurgica del Cardarelli Martino Trunfio,accogliere tra gli altri di Jane Fround, in rappresentanza del gruppo solidale internazionale della Nato, il presidente della Lilt di Napoli Adolfo Gallipoli D’Errico, alla presenza di alcune associazioni particolarmente attive all’interno della struttura ospedaliera. “Un dono fatto da donne ad altre donne che si trovano a vivere l’esperienza dura della malattia è estremamente prezioso – ha affermato Marcella Abbate -: solo una donna può capire quali paure può vivere una paziente oncologica, temendo non solo per la propria salute, ma anche per il presente ed il futuro della propria famiglia”. “Per questa ragione credo che un’alleanza tra donne siano esse pazienti, volontarie, medici o amministratori può diventare un formidabile strumento di cambiamento, utile a migliorare davvero i servizi destinati ai pazienti”, ha aggiunto la Abate ringraziando “la LILT, le donne del contingente spagnolo presso la NATO e le tante associazioni presenti per il loro contributo alla giornata di oggi”. “Le grandi battaglie – ha sottolineato il professor Gallipoli D’Errico – si vincono col gioco di squadra ed anche per questo, ringrazio di vero cuore Jane Fround e tutte le volontarie Nato per il loro quotidiano impegno solidale. Ed è proprio in questa logica – annuncia il presidente della LILTNapoli – che nelle prossime settimane sottoscriveremo con l’azienda ospedaliera un protocollo di intesa che ci consentirà di intensificare in maniera significativa le attività che già svolgiamo da diversi anni all’interno del Cardarelli”. Tra le iniziative annunciate, l’ampliamento alle ex pazienti oncologiche del Cardarelli della squadra di Dragon Boat dell’associazione LILT “Donna come prima”, atlete della caratteristica imbarcazione orientale a remi protagoniste di regate internazionali a bassa intensità e di lunga durata, particolarmente benefiche alle donne operate al seno.

25enne gravemente ferito nella notte a Napoli

Gravemente ferito nella notte a Napoli un giovane di 25 anni, già noto alle forze dell’ordine. I Carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli sono intervenuti presso il pronto soccorso del Cardarelli dopo che era stato trasportato l’uomo, raggiunto alla gamba da un colpo d’arma da fuoco. Il proiettile avrebbe reciso l’arteria femorale. Il 25enne è stato immediatamente sedato e operato d’urgenza. Le sue condizioni sono gravi e rimane in prognosi riservata. La dinamica al momento è sconosciuta, così come il luogo dove sarebbe stato ferito. Indagini in corso dei carabinieri del Vomero.

Al Cardarelli nuovo primario Pronto Soccorso e lavori di miglioramento

“Sono felice dell’incarico ricevuto e lo vivo con grande senso di responsabilità. Conosco benissimo le grandi capacità del nostro Pronto Soccorso e le problematiche che lo caratterizzano”. Lo ha detto Filomena Liccardi, nuovo primario del Pronto Soccorso e Obi del Cardarelli di Napoli. Liccardi era la vice di Fiorella Paladino, primario del Pronto Soccorso per molti anni e dal 1 settembre andata in pensione. “Lavorerò – ha detto Liccardi – insieme a tutti i colleghi del Pronto Soccorso per mettere a punto procedure e percorsi che possano permetterci di migliorare ulteriormente l’assistenza ai nostri pazienti e di facilitare la nostra attività”. Il nuovo primario comincia a lavorare nel periodo di nuovi lavori di miglioramento di una parte del Pronto Soccorso. Il ruolo di primario è stato assegnato con un concorso che si è concluso a inizio settembre a cui si erano candidati sette professionisti provenienti da Campania, Basilicata, Calabria e Lombardia, di cui tre già avevano un incarico di primario. Il concorso si è svolto in base alle attuali recenti normative, a seguito delle quali: è compito della Commissione indicare i primi tre classificati ed è obbligo dell’Azienda proporre la nomina del vincitore nel preciso ordine di valutazione della commissione. Il primo classificato, il dottor Antonio Voza, già primario dell’Humanitas di Rozzano (Mi) ha rinunciato alla nomina la scorsa settimana. Il secondo classificato, la dottoressa Filomena Liccardi, già facente funzione primario al Cardarelli, ha comunicato la propria disponibilità e ha accettato l’incarico. Liccardi vanta una grande competenza clinica e professionale nelle attività di Pronto Soccorso: 61 anni, specializzata sia in Cardiologia che in Anestesia e Rianimazione, ha speso 29 anni della sua carriera nei Pronto Soccorso del Cardarelli, di Villa Betania, dell’Ospedale Moscati di Aversa; da sette anni ricopre l’incarico di Responsabile dell’Unità di cure Subintensive presso il Pronto Soccorso-OBI del Cardarelli. Liccardi ha già svolto il ruolo di primario facente funzione a partire dallo scorso marzo, sostituendo il precedente Direttore: la dottoressa Fiorella Paladino, assente per ferie, in previsione del pensionamento. Al Cardarelli è stata anche nominata Manuela Priolo come nuovo primario della Genetica Medica e di Laboratorio. Priolo ha oltre 60 pubblicazioni scientifiche su riviste e vanta un’esperienza di diciannove anni in unità di assistenza di Genetica Medica, oltre ad essere stata per 12 anni la coordinatrice dell’area sud per il registro malattie rare della regione Calabria.

Intanto dal 25 settembre il nosocomio apre un nuovo cantiere di trasformazione per migliorare gli spazi di accoglienza dell’ospedale con il maggior numero di accessi dalla città e dalla provincia. I nuovi lavori interessano le aree dedicate all’accoglienza dei pazienti che hanno già effettuato il triage e sono in attesa di essere accolti negli ambienti dell’OBI (Osservazione Breve Intensiva) e interesseranno un’area di circa 300 metri quadri. previsti circa 30 giorni di lavorazione, con un programma di lavoro serrato e soluzioni tecniche che permetteranno di accelerare moltissimo il lavoro di operai e tecnici.

L’obiettivo di questo intervento, spiegano dal Cardarelli, è ridefinire gli spazi, così da garantire maggiore comfort ai pazienti in attesa di ricovero dopo il triage. La nuova tranche di lavori al Pronto Soccorso arriva in un Cardarelli che non era oggetto di lavori di ristrutturazione da oltre 20 anni. “Questa seconda tranche di lavori – spiega Antonio d’Amore, direttore generale del Cardarelli – permetterà al Pronto Soccorso di poter contare su una superficie complessiva di 500 mq rinnovati già dalla fine di ottobre. La prima fase di lavori si è conclusa a febbraio ed ha interessato l’area di accoglienza e valutazione triage. Questa seconda parte dei lavori, invece, riguarderà la zona di sosta dei pazienti che devono essere indirizzati ai reparti o devono essere accolti nel reparto di Osservazione Breve Intensiva; si tratta di interventi mirati a garantire maggiore privacy ai pazienti, un migliore comfort e condizioni di lavoro più idonee per gli operatori. Per continuare a garantire assistenza, le attività sanitarie non potranno fermarsi, nonostante la ridotta disponibilità degli spazi. Il cantiere sarà il più veloce possibile, ma chiediamo a tutti di avere pazienza e utilizzare al meglio tutti i servizi di assistenza sanitaria garantiti dal territorio della città e della provincia di Napoli“.

Direzione Cardarelli, Pronto soccorso garantisce piena assistenza

“Il Pronto soccorso del Cardarelli garantisce la piena assistenza”: è quanto precisa la Direzione dell’ospedale, in una nota, replicando a notizie di stampa. “Il Pronto soccorso del Cardarelli – si sottolinea – è in piena attività ed è capace di garantire servizi assistenziali di elevata qualità alla cittadinanza, grazie alla capacità e professionalità del proprio personale e ai modelli organizzativi aggiornati in modo continuo”.

La nota indirizzata alle sigle sindacali ed alla direzione del Cardarelli, pubblicata da alcuni giornali, che si dichiara come firmata da ‘tutti i dirigenti medici del Pronto Soccorso e i dirigenti medici con ordine di servizio in Pronto Soccorso’ è stata disconosciuta – afferma la Direzione dell’ospedale – dal personale medico del Pronto Soccorso e da gran parte del personale dei reparti che assicurano i turni in Ps in base ad ordine di servizio. Tale disconoscimento è avvenuto con dichiarazioni e note inviate alla Direzione aziendale. Quanto riportato da un sindacalista della dirigenza medica parrebbe rispondere a logiche strumentali più che di rappresentanza dei lavoratori, in considerazione anche dei turni di servizio in Pronto Soccorso effettuati nelle scorse settimane da dirigenti sindacali afferenti a quella specifica sigla. Oggi, anche nel corso di incontri tra la dirigenza dell’ospedale e alcune sigle sindacali dell’area non dirigenziale, è emersa la presa di distanza circa i contenuti riportati dalla stampa”. In particolare, si legge nella nota, “le dichiarazioni inerenti l’inerzia della direzione in merito alla mancanza di personale, all’inesistenza di percorsi assistenziali ed all’assenza della Direzione nel periodo estivo non hanno evidenza nei fatti. La direzione dell’Azienda è sempre stata presente nel periodo estivo, tanto è vero che l’11 agosto due sindacalisti della dirigenza medica hanno incontrato il direttore amministrativo e il 15 agosto il direttore sanitario era presente nel Pronto soccorso per essere vicino al personale. In ogni giorno del periodo estivo la gestione degli accessi e il turn over dei posti letto sono stati monitorati (mediamente 184 accessi al giorno) e, nei giorni in cui è stata superata la soglia di allerta, è stata inviata una comunicazione al servizio 118 per richiedere la sospensione dei trasferimenti in ospedale dei pazienti meno gravi”.

“Per quanto riguarda l’organizzazione, nel corso dell’ultimo anno – continua la Direzione – il Pronto Soccorso ha visto la strutturazione di un percorso veloce (fast track) per i pazienti con problemi ortopedici che accedono in emergenza; di un ambulatorio ad accesso diretto di otorinolaringoiatria per la gestione rapida e specialistica; delle trasfusioni in emergenza garantite dalla medicina trasfusionale e da un reparto di Medicina, anziché dai medici dell’Emergenza; da un servizio di consulenza oncologica attivi ogni mattina ai pazienti del Pronto Soccorso. Il reparto Obi – Pronto Soccorso ha sempre potuto contare almeno su 6 medici per ogni turno e non su 4 come riportato nelle dichiarazioni; inoltre il Cardarelli è tra le prime strutture in Campania ad aver attivato l’incremento orario dei medici specializzandi in servizio in Pronto Soccorso, come permesso dal recente Decreto. Inoltre, è stato bandito un nuovo avviso pubblico per il reclutamento di ulteriori medici di emergenza. Dire che il Cardarelli vive gli stessi problemi di tutti i grandi ospedali italiani o fare gli auguri al personale per ferragosto non significa sottovalutare i problemi, ma uscire da un clima di anomala emergenza che non serve a costruire il futuro. La critica alla Dirigenza – conclude il comunicato – per gli auguri di Ferragosto inviati ai dipendenti è la prova che si teme il cambiamento e la costruzione di rapporti più distesi all’interno dell’ospedale”.

Ha ictus a 101 anni, dopo 7 giorni di ricovero torna a casa

Un ictus, a 101 anni, e dopo una settimana di ricovero alla Stroke Unit dell’ospedale Cardarelli, torna a casa. Avventura a lieto fine per un anziano nato nel 1922 in Germania e residente in Campania ormai da molti anni. Una mattina di qualche settimana fa l’anziano signore aveva accusato un grave malore in casa che lo aveva condotto in codice rosso al pronto soccorso del Cardarelli.

“Le procedure che abbiamo messo in atto per il nostro paziente centenario sono le stesse che tutti i giorni adottiamo per pazienti di ogni età – spiega Vincenzo Andreone direttore dell’Uoc Neurologia e Stroke Unit – Sicuramente in questo caso ci siamo mossi con maggior cautela, considerando l’età avanzata. A garantire la buona riuscita delle attività terapeutiche hanno contribuito la velocità dei familiari del paziente nel chiamare i soccorsi, la rapidità dell’intervenuto del 118, la capacità del nostro pronto soccorso di coinvolgerci in tempi rapidissimi, l’affiatamento e l’esperienza delle equipe della stroke unit e della Neuroradiologia Interventistica” .

Il Cardarelli è tra i centri italiani con il maggior numero di trattamenti per Ictus ogni anno; nel 2022 sono stati trattati circa 400 Ictus presso l’ospedale napoletano. “La gestione della salute dei pazienti anziani parte dalla cura che si ha in famiglia con il supporto continuo del medico di famiglia e della rete di assistenza territoriale per poi trovare una risposta ospedaliera solo nei casi di gravi criticità – sottolinea Antonio d’Amore, direttore generale del Cardarelli – Purtroppo nel periodo estivo le prime risposte assistenziali della famiglia e del territorio possono non bastare a dare riscontri immediati e determinano un ricorso eccessivo alle cure ospedaliere; l’invito che facciamo ancora una volta è quello di prestare cura agli anziani anche nel periodo estivo per poter garantire loro una buona condizione di salute. Ringrazio l’equipe della Stroke Unit e della Radiologia Interventistica per la rapidità e la professionalità con cui hanno trattato il caso del nostro paziente centenario”.