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Ferraris: ‘da Fs 80 miliardi per ridurre il gap Nord-Sud”

“Per migliorare le infrastrutture ferroviarie del Paese abbiamo un piano di investimenti da 200 miliardi di euro in dieci anni e il 40% di queste risorse, 80 miliardi di euro, sono dedicati al Mezzogiorno per ridurre il gap tra Nord e Sud d’Italia e collegare meglio quest’ultimo al resto d’Europa”.

Lo ha detto l’amministratore delegato del Gruppo FS, Luigi Ferraris, a Sky TG24 Economia, sottolineando che “siamo in linea con l’avanzamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che destina alla rete ferroviaria 25 miliardi di euro. Di questi ne abbiamo spesi 7,5 in opere già realizzate. Entro giugno del 2026 investiremo gli ulteriori 18”. Per continuare ad investire nella modernizzazione delle infrastrutture, secondo Ferraris, “è importante trovare delle formule per sostenere il profilo di investimenti in corso, magari coinvolgendo il risparmio privato, attraverso emissioni obbligazionarie in un quadro di regolamentazione rivisto”. In questo contesto rientrano le opere di costruzione della linea alta velocità tra Napoli e Bari. “Un collegamento importante che sta procedendo speditamente” ha spiegato Ferraris aggiungendo che “si viaggerà da Bari a Napoli in due ore. Mentre oggi ce ne vogliono un po’ meno del doppio. Si farà quindi Bari-Roma in tre ore”. Un altro esempio di opera strategica in corso di svolgimento è quello del terzo valico di Genova e il raddoppio della Tortona Voghera, che non è nel Pnrr, e consentiranno di avere un collegamento Genova-Milano in meno di un’ora. “Questo vuol dire – ha rimarcato Ferraris – che avremo le città del triangolo industriale Genova, Milano e Torino collegate tra loro nel giro di un’ora”.

Nota a margine: per ridurre un gap bisogna aumentare la quota di risorse investite a beneficio della parte svantaggiata. Se una parte del Paese (il Sud) è meno attrezzata dell’altra (il Nord), fatta quota 100, investo (almeno) 60 al sud e 40 al nord. E’ un ragionamento semplice, elementare. Se, come ha dichiarato Ferraris, il 40% delle risorse sarà destinato al Sud e il 60 al Nord, il gap non si ridurrà mai, anzi c’è il rischio che aumenti.

Luigi Ferraris, AD del gruppo ferrovie dello Stato italiane, nuovo presidente dell’UIC

La Fondazione Aidr esprime grande soddisfazione e orgoglio per la recente nomina di Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (FS Italiane), a Presidente della Regione Europa dell’UIC (International Union of Railways) per il biennio 2024-2025.

Questa decisione, presa dall’Assemblea Regionale UIC Europa, segna un passo significativo per il settore ferroviario. Ferraris succede a Martin Frobisher di Network Rail alla guida dell’EMC (European Management Committee), in seguito alla proposta avanzata dal Comitato nella riunione di settembre 2023.

“Questa nomina rappresenta non solo un riconoscimento del valore e dell’expertise del dottor Ferraris, ma anche un’importante opportunità per il settore ferroviario europeo. Siamo certi che, sotto la sua guida, la Regione UIC Europa realizzerà progressi significativi verso la decarbonizzazione e la digitalizzazione del trasporto ferroviario – ha dichiarato Roberto Vescio, ingegnere e account manager della Fondazione Aidr”.

Ferraris, nel suo primo intervento in veste di Presidente, ha messo in luce l’importanza dello sviluppo sostenibile e dell’innovazione tecnologica per il futuro del settore: “Insieme agli altri Amministratori Delegati delle aziende ferroviarie europee, puntiamo a sviluppare iniziative e progetti che affrontino le sfide del nostro tempo, con un focus particolare sulla decarbonizzazione e l’innovazione digitale.”

La prima riunione dell’EMC sotto la nuova presidenza di Ferraris è prevista per il 19 febbraio 2024 a Roma. Sarà un momento cruciale per definire la roadmap, le strategie e le priorità per il futuro della Regione UIC Europa.

“La Fondazione Aidr esprime il suo pieno supporto a Luigi Ferraris – ha dichiarato Mauro Nicastri, presidente della fondazione Aidr, fiduciosa che il suo lavoro porterà benefici non solo per il settore ferroviario, ma anche per i più di 500 milioni di cittadini europei che si affidano a un sistema di trasporto efficiente, sostenibile e all’avanguardia. La nomina di Luigi Ferraris arriva a pochi mesi dalle elezioni europee e in un momento importante per le sfide e le opportunità della digitalizzazione, per la gestione dei dati e per le innovazioni emergenti anche nei rapporti con gli altri modi di trasporto”.