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Il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris

Il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha inviato stamani al Presidente
della Regione Campania Vincenzo De Luca una lettera incentrata sulla
situazione Covid in Città.
Dopo aver ricordato in premessa che “nel mio ruolo di Sindaco di Napoli,
rappresento – come è bene a Sua conoscenza – la massima autorità
sanitaria della nostra Città ed, in tal senso, Le scrivo in merito alla
celere ripresa dei contagi che riguarda la pandemia da Covid-19.” il
primo cittadino così prosegue “
Affermo, a tal proposito, che ritengo necessario, urgente ed
indispensabile che tutti i dati, sull’andamento del virus, mi siano
comunicati costantemente ed in modo dettagliato, perchè rappresentano lo
strumento principale che consente di poter analizzare il contagio sul
territorio ed, in particolare, la sua diffusione all’interno di ogni
Municipalità. Non solo, ma anche la relativa recrudescenza e
penetrazione nel territorio e tra la comunità della Città Metropolitana
– parte molto rilevante della Regione Campania – di cui, ricordo, sono
il Sindaco. “
La nota del Sindaco – inviata per conoscenza anche al
Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al Ministro della
salute Roberto Speranza ed al Prefetto di Napoli Marco Valentini- continua:
“Il corretto flusso delle informazioni rappresenta, non solo, un punto
cruciale della lotta e del controllo delle malattie infettive, ma
costituisce anche un aspetto molto delicato della rete dei rapporti tra
Istituzioni che ne deve connotare la collaborazione, con l’unico
obiettivo della salvaguardia e della difesa della salute dei cittadini.
I dati, completi, certi e forniti nei tempi giusti consentono
l’attuazione della strategia e delle politiche che impegnano sia
l’organizzazione comunale della nostra Città, sia quella metropolitana.
Oltre alla analitica e dettagliata conoscenza dei dati, come accennavo,
mi sembra opportuno e necessario che il Sindaco di Napoli e della Città
Metropolitana non possa essere escluso dall’Unità di crisi costituita
per fronteggiare la pandemia. Quindi, reitero la richiesta, formalmente,
a pieno titolo, di farne parte.”
La lettera al vertice di Palazzo Santa Lucia termina così : “auspico,
Signor Presidente, la massima collaborazione tra le Istituzioni – nel
reciproco rispetto dei compiti e dei ruoli assegnati dalle norme vigenti
– per fronteggiare, al meglio, la difficile, attuale e preoccupante
situazione di emergenza sanitaria.La ringrazio per l’attenzione e
confido in un Suo positivo riscontro”

AZZERATI TUTTI I DEBITI COMMERCIALI DEL COMUNE DI NAPOLIFINO AL 31 DICEMBRE 2019. MEZZO MILIARDO DI EURO IN POCHI GIORNI ALLE IMPRESE,PREVALENTEMENTE CITTADINE

Nella giornata di ieri è stata accreditata da Cassa Depositi e Prestiti al Comune di Napoli l’importante cifra di € 486.877.777,64.

Si tratta di un’anticipazione richiesta dal Comune di Napoli sulla base di una norma contenuta nel cosìdetto “Decreto Rilancio” fortemente voluta dai Sindaci di alcune grandi città con il Sindaco de Magistris a dar voce ad una comune e pressante richiesta a sostegno del sistema produttivo. Soldi che, per Comuni falcidiati dai tagli dei trasferimento da parte dello Stato, riparano a difficoltà non prodotte dagli Enti stessi. Infatti queste somme serviranno a pagare fatture relative a somministrazioni, forniture, appalti, obbligazioni per prestazioni professionali e Debiti Fuori Bilancio riconosciuti, ricadenti nel periodo 2018 – 2019.

La concessione dell’anticipazione è soggetta, ovviamente a regole ferree, in particolare, i pagamenti dovranno essere completati entro 30 giorni a partire dal 24/9/2020 e i fondi anticipati dovranno essere restituiti in 30 anni. Ma gli uffici erano già pronti da settimane e, pertanto, bruceremo i tempi. “Pagheremo oltre 700 creditori ed emetteremo oltre 4 mila mandati, un lavoro immane per gli uffici della Ragioneria, che ringrazio a nome della Città”, afferma il Vicesindaco Panini,  “ma che consentirà di mettere nelle casse di ogni impresa risorse liquide necessarie per affrontare l’attuale momento economico già tanto difficile ed ulteriormente aggravato dalla pandemia. Tra ieri e oggi sono stati pagati già 210 milioni di euro, relativi principalmente alle fatture dei cartolibrari ed alle partecipate.”