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Nasce “Janus”, la startup del Gruppo Graded che riporta a Napoli i cervelli in fuga

Una full immersion di 12 ore – dalle 9 alle 21 – per progettare una piattaforma digitale in grado di gestire le Comunità Energetiche Rinnovabili. E’ “CRE-AI-THON”, il primo hackathon lanciato da Janus Srl, nuova startup del Gruppo Graded dedicata alla creazione di soluzioni software all’avanguardia per il mondo dell’energia, con la sponsorship di Intesa Sanpaolo. La sfida che si terrà oggi nei LAB della Apple Developer Academy, presso il Polo tecnologico di San Giovanni a Teduccio, è aperta a studenti e giovani sviluppatori esperti in Design e Development.

I partecipanti saranno chiamati a realizzare un “Mockup” (ovvero un prototipo grafico dell’interfaccia utente) e una “Proof of Concept” (un prototipo funzionale con le caratteristiche principali) per una piattaforma che includa funzionalità come il monitoraggio in tempo reale della produzione e del consumo energetico, l’ottimizzazione dei flussi, l’analisi e le previsioni basate su algoritmi di intelligenza artificiale, la gestione delle tariffe energetiche, l’integrazione con dispositivi IoT e la generazione di report dettagliati sull’uso dell’energia e sulle emissioni di CO2.

A valutare i progetti dei ragazzi organizzati in team sarà una giuria composta da esperti dei settori energetico, tecnologico e finanziario, i cui componenti verranno annunciati durante l’evento.

L’Hackathon è la prima uscita ufficiale della neonata startup del Gruppo energetico napoletano guidata da un ex studente della seconda edizione della Digita Academy (2018/2019), l’ingegnere Gennaro Ardolino, che già ricopre in Graded i ruoli di CISO (Chief Information Security Officer, ovvero responsabile della gestione della sicurezza delle informazioni e della protezione dei dati all’interno dell’azienda) e di responsabile Digital Innovation. Nel board, in continuità con le altre iniziative di innovazione già avviate e gli obiettivi strategici del Gruppo, siedono due membri Graded: Fabrizia Grassi, componente del Cda della società, e la Chief Operating Officer Ludovica Landi.

La decisione di organizzare l’evento inaugurale proprio all’interno del Polo tecnologico di San Giovanni a Teduccio, da dove tutto è partito, non è casuale: “Janus, oltre ad occuparsi dello sviluppo di soluzioni software all’avanguardia legate al settore energetico, si propone un obiettivo anche più ambizioso – spiega Ardolino –: aiutare i ragazzi che si sono formati a Napoli e poi sono stati costretti ad emigrare alla ricerca di un lavoro in linea con le proprie ambizioni professionali, a tornare a casa per contribuire alla crescita del proprio territorio. Janus è pronta ad assumere le prime 4-5 persone, dando una corsia preferenziale ai cosiddetti ‘cervelli di ritorno’. Vogliamo che il know how e le potenzialità che è in grado di esprimere Napoli non vadano disperse”.

“Per Graded questa rappresenta l’ennesima sfida nel percorso di trasformazione digitale avviato da diversi anni attraverso la partecipazione attiva a progetti di ricerca e sviluppo e a programmi nazionali e internazionali di accelerazione e open innovation – dice Vito Grassi, amministratore delegato di Graded -. Fin dal 2017 abbiamo accelerato l’interazione con il mondo delle startup e lo sviluppo di soluzioni promettenti anche nate dalla partnership con la Digita Academy. Ora lanciamo una nostra startup, Janus, che debutta con un Hackathon e una precisa missione: rivoluzionare il settore energetico attraverso lo sviluppo di tecnologie digitali innovative e testare la nuova organizzazione a sostegno della fidelizzazione dei giovani talenti per trattenerli al Sud, garantendo efficienza, sostenibilità e crescita del territorio”.

Innovazione e sostenibilità, il modello Graded protagonista al Business Talk dell’IPE

Come coniugare innovazione e sostenibilità in un settore come quello energetico offrendo soluzioni impiantistiche tecnologicamente avanzate per migliorare l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale. Vito Grassi, amministratore delegato di Graded, società energetica con quartier generale a Napoli, è stato protagonista del Business Talk organizzato dall’IPE Business School insieme alle figlie, nonché consigliere del Cda dell’azienda, Fabrizia ed Enrica Grassi.

Durante il suo intervento, Vito Grassi ha condiviso le ragioni che hanno portato Graded a presentare per la prima volta un bilancio consolidato, “un passo fondamentale – ha spiegato – per garantire maggiore trasparenza e controllo sulle società del gruppo”.

Riflettori puntati anche sui temi della formazione e lo sviluppo del personale, che passa attraverso importanti partnership con università, centri di specializzazione e business school per investire sui giovani talenti e preparare le nuove generazioni ad affrontare le sfide future.

Non è mancato, infine, un passaggio sull’importanza degli strumenti finanziari avanzati, come i mini bond, che ha consentito all’azienda di “consolidare il segmento Energie Rinnovabili sia su settori nei quali era già presente che su nuovi comparti, quali agroindustria e filiera alimentare, facilitando interventi di ammodernamento, ristrutturazione, adeguamento tecnologico degli impianti assieme ad azioni funzionali all’accelerazione del processo di trasformazione digitale in atto per offrire soluzioni sempre più efficienti, sostenibili e all’avanguardia”. L’obiettivo finale, ricorda Vito Grassi, è quello di rafforzare la presenza sul territorio di una realtà “che investe sui giovani e sulle attività di ricerca e sviluppo in Campania”.

Rinnovabili, sistema ibrido fotovoltaico-idrogeno: in campo Graded e Sharjah University. Incrementi delle prestazioni fino al 30%

Un nuovo sistema di alimentazione a micro-rete a celle a combustibile fotovoltaico/idrogeno per edifici efficienti dal punto di vista energetico utilizzando il raffreddamento integrato del soffitto radiante e le tecnologie del tetto freddo. Si sta avviando a conclusione la prima fase della partnership tra Graded Spa, società napoletana del settore energetico guidata da Vito Grassi, e l’università di Sharjah negli Emirati Arabi.

Una fase definita dalla stesura del primo paper pubblicato su una rivista specializzata di settore e dalla partecipazione a conferenze negli Emirati e in Qatar. Il focus è stato quello di elaborare un sistema PV bifacciale e comparare le prestazioni con un pannello monofacciale, alla base del quale è stato posto uno schermo bianco (quello che presentava migliori prestazioni rispetto ad altri colori) in modo da far lavorare il pannello solare su entrambi i lati. Il prossimo step sarà quello di ottimizzare le prestazioni del pannello ponendolo in verticale e simulare il comportamento del sistema.
I risultati presentati fino ad ora sono incoraggianti, in quanto utilizzando il pannello bifacciale si è raggiunto un aumento delle prestazioni del 20% e abbinando il pannello monofacciale al sistema ibrido funzionante ad idrogeno, l’incremento registrato è stato del 30%. Inoltre il sistema permetterà di utilizzare lo stesso spazio e di contenere i costi.
La seconda fase prevede ulteriori simulazioni per la posizione del pannello bifacciale, l’utilizzo di una vernice speciale per ottimizzare la parete riflettente, lo studio dettagliato delle fuel cell e l’impatto della polvere sui materiali.
Lo studio sarà, infine, focalizzato sulla commercializzazione del sistema che potrà garantire un aumento delle prestazioni dal 20 al 30% rispetto al classico pannello solare.

Lotta al Gender Gap: Graded ottiene la certificazione della Parità di genere

Graded in prima linea contro il gender gap: nel mese di gennaio la Società napoletana del settore energetico guidata da Vito Grassi ha ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022 che attesta l’impegno delle organizzazioni nel promuovere la parità di genere.
Un traguardo raggiunto grazie a una cultura aziendale attenta ai temi della sostenibilità e dell’inclusività, che si riflette anche sulla composizione del Consiglio di Amministrazione, e per effetto della decisione di redigere su base volontaria il Bilancio di Sostenibilità già a partire dall’anno 2021.
Graded ha dimostrato di avere un sistema di gestione per la parità di genere orientato al miglioramento continuo, raggiungendo punteggi elevati per tutti i KPI (Key Performance Indicator – Indicatori chiave di prestazione) richiesti dalla certificazione.
La Società ha definito, inoltre, specifiche policy focalizzate su parità di genere e inclusione, fissando precisi obiettivi e azioni di riduzione del gender gap e favorendo la conciliazione tra vita privata e professionale.

Idrogeno, progetto Gretha: al via i primi sopralluoghi per l’impianto pilota

Entra nel vivo “Gretha” (acronimo di “Green Energy Technology with full cells Hydrogen and renewables”), il progetto di ricerca sull’idrogeno presentato da Graded in risposta a un bando finanziato dal ministero della Transizione Ecologica che vede in campo, assieme alla società di Vito Grassi, l’Università degli Studi Federico II, l’Università Politecnico delle Marche, ENAV e Tecnosistem. Gli ingegneri Graded Claudio Miranda e Maria Teresa Russo assieme a Maria Assunta Cestaro dell’area Ricerca & Sviluppo hanno effettuato un primo sopralluogo presso il sito Brancasi, a Brindisi, di proprietà di ENAV, dove sarà installato l’impianto prototipale.
Il prototipo rappresenta una radicale innovazione rispetto ai prodotti attualmente disponibili sul mercato: introduce un sistema di trigenerazione che integra una pluralità di tecnologie hi-tech per la conversione e lo stoccaggio dell’energia, ad altissima efficienza e bassissimo impatto ambientale.

Il progetto
Gretha si propone di progettare, sviluppare e testare una nuova tecnologia che accoppia un impianto fotovoltaico, una cella a combustibile PEM (membrana a scambio protonico), un elettrolizzatore per la produzione di idrogeno da rinnovabili e sistemi di accumulo di idrogeno con idruri metallici. E’ prevista, inoltre, la realizzazione di strutture per il recupero del calore con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza dell’impianto e ottenere un risparmio energetico, una stazione di ricarica per veicoli elettrici e a idrogeno con fuel cell e un sistema di reforming. L’obiettivo è eliminare gradualmente la conversione di energia da fonti fossili e promuovere l’uso delle rinnovabili.

Energia dagli scarti dell’industria agroalimentare: primo bilancio per il progetto Agritech

“Le sfide dell’economia circolare nell’agrifood”. Ad un anno dall’avvio di “Agritech”, l’iniziativa che coinvolge 28 Università, 5 centri di ricerca e 18 imprese basata sull’utilizzo delle tecnologie abilitanti per lo sviluppo sostenibile delle produzioni agroalimentari con l’obiettivo di favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici, la riduzione dell’impatto ambientale, lo sviluppo delle aree marginali, la sicurezza, la tracciabilità e la tipicità delle filiere, si è tenuto ieri a Milano l’incontro tra i partner del progetto. In particolare sono stati presentati i risultati intermedi ottenuti dallo “Spoke 8”, che si focalizza sulla valorizzazione degli scarti delle industrie agroalimentari dal punto di vista energetico. Graded, società napoletana del settore Energia guidata da Vito Grassi, sta lavorando all’ottimizzazione dei processi tecnici e biologici che sono alla base della digestione anaerobica. Presenti all’evento Claudio Miranda, responsabile Ricerca e Sviluppo, l’agronomo Luca Scognamiglio, Maria Assunta Cestarodell’area Ricerca e Sviluppo. 

Il Centro Nazionale per lo sviluppo delle nuove tecnologie in agricoltura nasce con l’ambizione di combinare le migliori competenze scientifiche per rendere l’industria agroalimentare italiana più competitiva e sostenibile, e fornire una risposta concreta ai bisogni di crescita di un settore chiave per l’economia: un obiettivo da raggiungere collegando infrastrutture di ricerca in agricoltura disponibili a livello nazionale, utilizzando le tecnologie abilitanti per migliorare produttività e sostenibilità, oltre che per promuovere transizione ecologica e digitale, collaborando con le imprese per aumentare la resilienza e la competitività economica nel settore agroalimentare e formando la prossima generazione di studiosi nel settore, garantendo il capitale umano e le competenze necessarie per affrontare le sfide future.Cinque gli obiettivi principali che il Centro intende perseguire mediante l’applicazione di tecnologie per l’agricoltura: “resilienza”, cioè adattamento delle produzioni ai criteri di sostenibilità e ai cambiamenti climatici; “basso impatto”, inteso come riduzione degli sprechi e dell’impatto ambientale; “circolarità”, mediante lo sviluppo di strategie di economia circolare; “recupero”, mediante lo sviluppo delle aree marginali; “tracciabilità”, ovvero promozione della sicurezza, tracciabilità e tipicità delle filiere agroalimentari.

Ambiente, welfare aziendale e governance: Graded ottiene il Certificato ELITE sulla sostenibilità

Rispetto del Pianeta, attenzione al welfare aziendale, con un ambiente di lavoro sicuro ed inclusivo, una governance certificata, efficiente e improntata a trasparenza e creazione di valore condiviso. Graded, società napoletana del settore energetico, taglia un nuovo traguardo nel percorso verso il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite come la strategia “per ottenere un futuro migliore per tutti” assicurando il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità di garantire quelli delle generazioni future. Il Gruppo guidato da Vito Grassi ha ottenuto il “Certificato ELITE sulla sostenibilità”, importante riconoscimento assegnato dal Private Market di Euronext alle imprese che rispettano precisi criteri ESG. La consegna è avvenuta ieri a Parigi all’interno del workshop internazionale ELITE “Navigating the ESG journey towards long-term value” organizzato nel quadro della settimana della sostenibilità di Euronext.

A ritirare il riconoscimento sono state Ludovica Landi, Chief Operating Officer di Graded, e Fabrizia Grassi, consigliere CdA Graded, accompagnate da Maria Teresa Russo, referente ESG dell’azienda, e dalla tirocinante della Business School ESCP Sofia Gala Trinchera che ha collaborato alla predisposizione della piattaforma intelligente di raccolta dati per il Bilancio di sostenibilità. “Il certificato Elite sulla sostenibilità rappresenta per il gruppo Graded un traguardo importante e il riconoscimento di un percorso virtuoso avviato dalla Società fin dalla sua fondazione, orientando ogni singola decisione strategica – dalle scelte produttive alle attività di ricerca e sviluppo – al rispetto dell’ambiente, alla trasparenza, alla valorizzazione delle diversità, alla tutela della gender equality, alla tracciabilità dei dati, alla promozione e incentivazione della creatività dei giovani – commenta Ludovica Landi -. La sostenibilità non è solo una visuale di prospettiva del nostro core business, ma anche un’occasione per migliorare la nostra reputazione, creare fiducia in clienti e investitori e generare valore condiviso per tutti gli stakeholder. Per Graded – conclude Landi – la responsabilità d’impresa gioca un ruolo fondamentale lungo l’intera catena del valore perché i benefici di una value chain sostenibile si diffondono a tutta l’azienda. Ed è per questa ragione che la consideriamo come una leva di business capace di mitigare i rischi e cogliere nuove opportunità̀ di mercato”.

Green Farm, cresce la fattoria ecologica made in Campania tra rinnovabili e software per gestire l’energia

Procedono sul doppio binario della sostenibilità e della digitalizzazione i lavori per lo sviluppo di “Green Farm”, il progetto di “fattoria ecologica” realizzato da Graded in collaborazione con il Dipartimento di Agraria della Federico II di Napoli presso l’Azienda pilota di Castel Volturno che svolge attività di ricerca  sull’ottimizzazione dei processi produttivi e sulle strategie innovative in agricoltura. Sono stati installati i terminali per la distribuzione del calore nelle serre (gli aerotermi) e le tubazioni coibentate che trasportano il fluido termovettore dal sistema di generazione e di accumulo termico (un boiler con acqua riscaldata da pirogassificatore e una caldaia a biomassa) fino all’interno delle serre.

Green Farm è il progetto ideato nel 2015 dalla società del settore energetico guidata da Vito Grassi su un’intuizione degli studenti dell’Istituto Tecnico Augusto Righi di Fuorigrotta, nell’ambito dell’iniziativa “Studiare l’impresa, l’impresa di studiare”. Si tratta di un’azienda agricola intelligente, in grado cioè di funzionare e autosostenersi utilizzando esclusivamente fonti di energia rinnovabile come il sole, le biomasse e l’idrogeno. Nella configurazione attuale sono già disponibili un impianto fotovoltaico, un solare termico e un piccolo impianto a idrogeno che al momento ha uno scopo più dimostrativo che di applicazione pratica, ma che presenta grandi potenzialità per il futuro poiché sarà fondamentale per stoccare gli eccessi di energia elettrica prodotti dagli impianti rinnovabili (caratterizzati dalla non programmabilità della produzione) e utilizzarli quando più necessario, sfruttando i principi dell’elettrolisi e il meccanismo di funzionamento delle celle a combustibile.

Proseguono, intanto, anche gli studi definitivi sulla realizzazione dell’EMS – Energy Management System – un software di gestione dell’energia capace di adeguare il carico richiesto dall’azienda agricola alla capacità di produzione dei vari impianti per fare in modo che l’azienda compri il meno possibile dalla rete.

Innovazione, l’Albo fornitori diventa digitale: Graded lancia il nuovo “Vendor Management System”

Un sistema intelligente a supporto dell’Ufficio Acquisti capace di procedere in maniera automatica alla qualifica dei fornitori, assegnando un rating per categoria. E’  il nuovo “Vendor Management System” sviluppato da Graded, società napoletana del settore energetico, con due giovani talenti del sesto anno accademico di Digita, l’Academy nata dalla partnership tra l’Università di Napoli Federico II e Deloitte Digital. Si tratta di Simone Tullino e Mattia Alifuoco, entrambi classe 1998, che sono entrati in azienda nel mese di aprile per lavorare al project work sotto la guida di un tutor, Gennaro Ardolino, ex studente Digita oggi Chief Information Security Officer e Responsabile Digital Innovation/IT, e di concerto con un team composto sia da ragazzi delle precedenti edizioni dell’Academy che da manager esperti. Il nuovo progetto è stato presentato ufficialmente questa mattina, al “Graduation Day”, nel Polo Universitario di San Giovanni a Teduccio, nel corso del roadshow con le aziende partner della Digita Academy che ha preceduto la cerimonia conclusiva di assegnazione dei diplomi.

Attraverso l’applicazione di una serie di tecnologie – Data Analytics, AI & Machine Learning, App Mobile, Coding – il “Vendor Management System” consentirà  di agevolare i processi di ricerca e selezione di fornitori e la loro gestione, in particolare per le attività di individuazione della migliore offerta, l’eventuale rinegoziazione di clausole contrattuali, la gestione delle relazioni a lungo termine e il mantenimento dei requisiti di conformità ai modelli adottati dall’azienda.
Oltre ad automatizzare il processo di individuazione dei fornitori (è contemplata anche l’iscrizione spontanea ed autonoma di nuovi operatori), il progetto prevede la realizzazione di un apposito Albo web tramite il quale ogni fornitore potrà accreditarsi e proporre i propri servizi. Tra i numerosi vantaggi del nuovo sistema spicca la possibilità di garantire una ricerca accurata anche in base alla localizzazione, incentivando fornitori locali a beneficio della sostenibilità ambientale e sociale, in linea con gli obiettivi SDGs dell’Agenda 2030.

Dalla partnership avviata nel 2017 con “Digita” sono nate soluzioni tecnologiche promettenti che la società guidata da Vito Grassi ha deciso di implementare anche dopo la conclusione dei project work degli studenti in azienda. Tra queste spiccano il “PV Desk”, un cruscotto di monitoraggio da remoto dell’impianto fotovoltaico realizzato e gestito dall’azienda  a Ianova, in Romania; “E-Procurement”, piattaforma di ottimizzazione degli ordini di acquisto e di ricerca fornitori che si è aggiudicata il Premio Innovazione Smau nel 2018; “EMS (Energy Management System)  – Smart Farm”,  un “cervello” digitale per efficientare le aziende agricole rendendole sostenibili completamente autosufficienti dal punto di vista energetico.