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Strade scolastiche, il 10 maggio iniziative in tutta Italia

Saranno oltre 90 le iniziative che si svolgeranno venerdì 10 maggio, in tutta Italia, come in tutta Europa, per la quarta edizione di Streets For Kids, la mobilitazione che chiede Strade Scolastiche per garantire maggiore sicurezza stradale per i bambini e le bambine che vanno a scuola. Le Strade Scolastiche prevedono la chiusura al traffico delle strade davanti alle scuole negli orari di entrata e uscita degli studenti. A organizzare le manifestazioni in Italia è la Cammpagna Clean Cities, che raccoglie oltre 100 fra associazioni ambientaliste, think-tank, movimenti di base e organizzazioni della società civile. Venerdì sono previsti diversi tipi di azioni: blocchi del traffico automobilistico nelle vie davanti alle scuole con attraversamenti delle strisce pedonali, attività e giochi, pedalate ‘bike-to-school’ con gruppi di genitori e bambini che vanno a scuola in bici insieme. Sono 14 le città coinvolte: Roma, Milano, Napoli, Torino, Genova, Trento, Padova, Cagliari, Verona, Arezzo, Modena, Busto Arsizio (Varese), Bastia Umbra (Perugia), Jesi (Ancona). “La violenza stradale è una delle principali cause di morte per bambini e bambine in Europa – scrive Clean Cities -. Sono 450 i bambini deceduti nel 2022 per violenza stradale in Europa. Le Strade Scolastiche hanno un impatto molto positivo sulle città: migliorano la qualità dell’aria, riducono il traffico e promuovono la socialità e il gioco libero davanti alle scuole”. “Mentre molte città europee si stanno trasformando proprio in questa direzione- prosegue Clean Cities -, in Italia con il nuovo Codice della Strada si rischia di tornare indietro di quarant’anni: se venisse approvato, infatti, per i Comuni sarà molto più difficile realizzare strade scolastiche, zone 30, zone a traffico limitato e piste ciclabili”.

Per decarbonizzare gli edifici tra 4,5 e 6,5 miliardi annui

Per raggiungere l’obiettivo al 2050 di decarbonizzazione degli edifici serviranno in Italia tra i 4,5 e i 6,5 miliardi di euro di investimenti immobiliari all’anno, di cui tra i 2,7 e i 4 miliardi per l’efficientamento energetico e tra gli 1,8 e i 2,5 miliardi per lo sviluppo di smart city. È quanto emerge da uno studio sulla rigenerazione urbana e la transizione energetica, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Edison Next. Il potenziale impatto economico degli interventi interesserà per il 60% edifici esistenti, coinvolgendo 6,9 milioni di abitazioni nei capoluoghi italiani, e per il 40% ambiti di rigenerazione e rifunzionalizzazione urbana di porzioni di città, consistenti in oltre 350 milioni di metri quadrati di superficie lorda. Gli investimenti potranno essere cofinanziati da energy service company, il cui coinvolgimento nelle fasi preliminari dei progetti di rigenerazione urbana potrebbe ridurre i costi tra l’8% e il 15% e i tempi di realizzazione tra l’8 e il 12%.

Ambiente, welfare aziendale e governance: Graded ottiene il Certificato ELITE sulla sostenibilità

Rispetto del Pianeta, attenzione al welfare aziendale, con un ambiente di lavoro sicuro ed inclusivo, una governance certificata, efficiente e improntata a trasparenza e creazione di valore condiviso. Graded, società napoletana del settore energetico, taglia un nuovo traguardo nel percorso verso il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite come la strategia “per ottenere un futuro migliore per tutti” assicurando il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità di garantire quelli delle generazioni future. Il Gruppo guidato da Vito Grassi ha ottenuto il “Certificato ELITE sulla sostenibilità”, importante riconoscimento assegnato dal Private Market di Euronext alle imprese che rispettano precisi criteri ESG. La consegna è avvenuta ieri a Parigi all’interno del workshop internazionale ELITE “Navigating the ESG journey towards long-term value” organizzato nel quadro della settimana della sostenibilità di Euronext.

A ritirare il riconoscimento sono state Ludovica Landi, Chief Operating Officer di Graded, e Fabrizia Grassi, consigliere CdA Graded, accompagnate da Maria Teresa Russo, referente ESG dell’azienda, e dalla tirocinante della Business School ESCP Sofia Gala Trinchera che ha collaborato alla predisposizione della piattaforma intelligente di raccolta dati per il Bilancio di sostenibilità. “Il certificato Elite sulla sostenibilità rappresenta per il gruppo Graded un traguardo importante e il riconoscimento di un percorso virtuoso avviato dalla Società fin dalla sua fondazione, orientando ogni singola decisione strategica – dalle scelte produttive alle attività di ricerca e sviluppo – al rispetto dell’ambiente, alla trasparenza, alla valorizzazione delle diversità, alla tutela della gender equality, alla tracciabilità dei dati, alla promozione e incentivazione della creatività dei giovani – commenta Ludovica Landi -. La sostenibilità non è solo una visuale di prospettiva del nostro core business, ma anche un’occasione per migliorare la nostra reputazione, creare fiducia in clienti e investitori e generare valore condiviso per tutti gli stakeholder. Per Graded – conclude Landi – la responsabilità d’impresa gioca un ruolo fondamentale lungo l’intera catena del valore perché i benefici di una value chain sostenibile si diffondono a tutta l’azienda. Ed è per questa ragione che la consideriamo come una leva di business capace di mitigare i rischi e cogliere nuove opportunità̀ di mercato”.

Ambiente, Ami Ets approda a Napoli con una nuova delegazione territoriale

Innovazione, sviluppo, valorizzazione e sostenibilità ambientale. Con queste premesse Ambiente Mare Italia-Ets, associazione di tutela ambientale attiva sul territorio nazionale in 14 regioni con oltre 45 delegazioni, approda nella città partenopea per realizzare sul territorio progetti di valorizzazione del meraviglioso patrimonio naturale e culturale della città e per diffondere una nuova cultura del rispetto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.

Il territorio del Comune di Napoli vanta un variegata ricchezza di habitat marini e terrestri. Le colline verdeggianti del Parco regionale dei Campi Flegrei e il Parco regionale metropolitano delle Colline di Napoli circondano la città, mentre solo a pochi chilometri dal centro, incastonata nel paesaggio costiero di Posillipo, si ammira il Parco sommerso di Gaiola. L’Area Marina Protetta di 42 ettari vanta una peculiare valenza naturalistica e storica data dalla fusione tra elementi vulcanologici, archeologici e biologici.

“Proteggere, tutelare e valorizzare l’ambiente, il Mare e la grande cultura millenaria della Città sono gli obiettivi di Ambiente Mare Italia-Ami Ets- dichiara Alessandro Botti, il presidente di Ami- La nostra associazione è lieta di approdare a Napoli con una nuova delegazione territoriale per portare sul territorio i suoi progetti, le sue idee e i suoi sogni”.

Con i progetti di educazione ambientale AmiScuola, Ami, che è già presente con i suoi esperti nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle Università italiane, porterà nelle scuole di Napoli attività di divulgazione, informazione, formazione e di impegno civico. Grazie ai progetti di tutela, conservazione e ristrutturazione degli ecosistemi marini e terrestri, come ‘Adotta l’Habitat’ e ‘Italian Cleaning Tour’ tutti i cittadini, le associazioni locali, i circoli sportivi, nautici e diving potranno partecipare attivamente alle iniziative di cittadinanza attiva che saranno organizzate sul territorio.

“La delegazione ha già iniziato a lavorare per creare un reticolo capillare e un rapporto costante con le associazioni e le tante altre realtà locali che già tanto hanno fatto e continuano a fare per la città di Napoli e per il suo meraviglioso patrimonio di natura e cultura- dichiara Paolo Papa, referente della delegazione di Ami Napoli- Il nostro primo obiettivo sarà infatti quello di coinvolgere queste realtà in una iniziativa pubblica che stiamo organizzando per il mese di settembre in collaborazione con il Circolo Nautico Posillipo, la Ram-Rinascita Artistica del Mezzogiorno e l’Accademia Internazionale Partenopea ‘Federico II'”. L’evento sarà la buona occasione per presentare tutte le iniziative che Ami realizzerà nella città partenopea tra il 2023 e 2024.

FIDES Quarta Puntata

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L’imprenditoria green è un’attività imprenditoriale che si concentra sulla creazione di prodotti e servizi sostenibili, che rispettino l’ambiente e che abbiano un impatto positivo sulla società. Questo tipo di imprenditoria è incentrato sulla creazione di soluzioni innovative per affrontare le sfide ambientali, come il cambiamento climatico, la riduzione delle emissioni di gas serra, la conservazione delle risorse naturali e la riduzione dei rifiuti. L’imprenditoria green può assumere diverse forme, tra cui la produzione di energia rinnovabile, la gestione dei rifiuti, la produzione di prodotti biodegradabili, la produzione di alimenti biologici e la promozione di stili di vita sostenibili. Gli imprenditori green cercano di creare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente, mentre allo stesso tempo generano profitti e creano posti di lavoro. L’imprenditoria green è diventata sempre più popolare negli ultimi anni, a causa dell’aumento della consapevolezza ambientale e della necessità di affrontare le sfide ambientali. Molti governi e organizzazioni internazionali stanno incentivando l’imprenditoria green attraverso programmi di finanziamento e sostegno tecnico. Inoltre, molte grandi aziende stanno investendo nell’imprenditoria green, in modo da ridurre il loro impatto ambientale e soddisfare le esigenze dei consumatori sempre più attenti all’ambiente.

Su oltre 8mila km di costa, il 13% occupato da opere artificiali

Ogni anno persi 5 Km di costa naturale negli ultimi 20 anni, a causa della costruzione di nuove strutture artificiali: una misura che equivale all’intero litorale di una località balneare come Fregene.

L’artificializzazione è ancora più rilevante nelle zone retrostanti le spiagge, nelle quali ogni anno dune costiere, terreno coltivato, vegetazione e formazioni naturali vengono sostituite da oltre 10 Km di opere antropiche.

Sono i dati che emergono dall’aggiornamento della banca dati Linea di Costa Italiana 2020, presentato oggi da Ispra che analizza la fascia costiera italiana.

La linea di costa italiana misura circa 8.300 Km, di cui il 13% è occupato da opere artificiali come porti, opere di difesa costiera, opere idrauliche di impianti industriali, strutture artificiali a supporto della balneazione. Negli ultimi 20 anni, la costa artificializzata è aumentata complessivamente di oltre 100 km.

Un discorso parallelo riguarda l’interfaccia tra le spiagge ed il territorio circostante. Nell’insieme, la linea di retrospiaggia misura circa 4.000 Km, di cui solo metà restano naturali, mentre oltre il 20% è completamente occupato da opere artificiali, come infrastrutture viarie, abitazioni, lidi, siti produttivi. L’incremento in questo caso è stato di oltre 200 Km negli ultimi 20 anni. Il restante 30% si caratterizza come “urbano sparso”, occupato quindi in maniera parziale e discontinua da opere antropiche.

L’Ispra svolge da 20 anni attività di analisi delle coste italiane; il monitoraggio della fascia costiera e della sua evoluzione nel lungo periodo, dovuta all’azione del mare, all’attività antropica e ai cambiamenti climatici, è fondamentale per la pianificazione e la gestione dei litorali.

L’elaborazione dei dati contenuti nella banca dati Linea di Costa 2020 è stata migliorata anche dall’evoluzione dello standard qualitativo e dalla possibilità di rendere pubblicamente accessibili i risultati degli studi, attraverso il nuovo Portale delle Coste Ispra, in modo da diventare un concreto supporto agli Enti, alle università e a tutti i soggetti che hanno a cuore la corretta gestione del bene comune “spiaggia”.