La premier Meloni in visita a Caivano. Alle minacce social risponde: “Non faremo passi indietro”. La preside Carfora: “Qui servono gli insegnanti più bravi d’Italia”

E’ tutto social il botta e risposta tra la premier Meloni e alcuni profili dai quali sono partite accuse e minacce contestando la stretta al Reddito di Cittadinanza.

“Io ti consiglierei stai a casa stanno com e pazz e rimaste 160mila famiglia senza rdc senza spesa. sei sicura che tornerai a casa?”, scrive su Facebook S.B., una donna di Caserta che vive a Napoli, e sotto il suo post si accavallano commenti contro la premier, con auguri di morte o quello, aggiunto dal profilo di un laboratorio artigianale napoletano, di andare via “qualche ammaccatura così capisce i guai che ha fatto”. Su Twitter, poi, c’è chi la accusa di fare “l’ennesima passerella”, e consiglia agli abitanti di Caivano di “accogliere la pescivendola Meloni con pomodori marci x aver levato l RdC a quella fascia di popolo che vive precariamente in quelle zone…”.

Ricordiamo che lunedì scorso a Napoli ci sono stati momenti di tensione durante la manifestazione per il reddito di cittadinanza, un corteo a cui hanno partecipato centinaia di persone.

Non si scompone più di tanto Giorgia Meloni, anche se a Palazzo Chigi c’è allerta sul clima che potrà trovare la presidente del Consiglio nella sua visita a Caivano. “Ringrazio quanti hanno espresso vicinanza in merito alle minacce ricevute in vista della mia visita a Caivano”, scrive sui social la premier. “Le intimidazioni – aggiunge la presidente del Consiglio – non impediranno la nostra presenza al fianco dei tanti cittadini che chiedono sicurezza e la possibilità di un futuro migliore per i propri figli. Nella lotta alla criminalità organizzata questo Governo non farà passi indietro”

“Servono insegnanti bravi. I più bravi d’Italia. Solo così salveremo i giovani del Parco Verde dal loro destino”. È questo che Eugenia Carfora, dirigente della scuola superiore ‘Francesco Morano’ dirà, se ne avrà l’opportunità, alla premier Giorgia Meloni.

“Quando arrivai qui – ricorda all’ANSA la preside – questa scuola era ‘sgarrupata’ come il centro sportivo ‘Delphinia’, teatro delle violenze. Oggi, da quelle rovine, è nata una ‘palestra’ per preparare alla vita reale i ragazzi del rione”. La preside divenne subito famosa nel Parco Verde per la sua battaglia contro la dispersione scolastica, andando casa per casa a a riprendersi i suoi ragazzi.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni alle 12 sarà in visita all’Istituto Superiore “Francesco Morano”. Non è ancora certo se ci sarà anche una sosta nella parrocchia del prete anti-clan don Maurizio Patriciello, simbolo della riscossa di Caivano. Così come non ci sono conferme di un possibile sopralluogo al “Delphinia sporting club”, il centro sportivo devastato dall’incuria e dagli atti di vandalismo, teatro di alcune delle violenze commesse nei confronti delle due cuginette: è un complesso che Giorgia Meloni ha detto di voler ripristinare, affidandone la gestione alle Fiamme oro della Polizia di Stato. Non a caso, secondo quanto si è appreso, la premier sarà accompagnata nella sua visita dal ministro dello Sport e i giovani Andrea Abodi e dal responsabile del Viminale Matteo Piantedosi. Alla rinascita del ‘Delphinia’ viene dato un alto valore, anche simbolico, e pure la Regione è pronta a ristrutturare e gestire gli impianti: è quanto emerso da una riunione svoltasi tra il governatore Vincenzo De Luca, don Patriciello, dirigenti scolastici, psicologi e gli amministratori di Caivano, nella quale si è parlato innanzitutto di sicurezza (De Luca ha ieri proposto “un anno d’assedio militare”), ma anche di scuola, lavoro, riqualificazione urbana, servizi sociali.

Alle 19, secondo l’agenda resa nota da Palazzo Chigi, la premier sarà poi ad Atene, per una cena di lavoro con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, al Palazzo Maximos.

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