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Valditara, in scuole del Nord dispersione anche superiore alla Campania

“In alcune scuole delle periferie delle grandi città del Nord, in particolare Milano e Torino ma non solo, la dispersione scolastica inizia a essere talmente alta da essere persino superiore a quella della Campania. E un terzo dei ragazzi stranieri fallisce con il suo percorso scolastico. La dispersione del 30 per cento è una roba pazzesca. Non c’è una dispersione di questo tipo in Europa”.

L’ha detto a Lodi, presentando il suo ultimo libro “La scuola dei talenti”, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. “Quindi – ha proseguito – noi dobbiamo intervenire. Così come siamo intervenuti con l’Agenda Sud: il primo piano strategico mai pensato per il Mezzogiorno. Studiato insieme con l’Invalsi. Perchè non basta, semplicemente, dare un po’ di soldi, come si faceva prima, per l’inclusione a un po’ di scuole. In certe zone la didattica non è semplice. E, in certe zona, bisogna innanzitutto portare i ragazzi a scuola. Perchè questo è il primo passaggio”. “Su Caivano – ha aggiunto il ministro – stiamo facendo una grande azione. Io intendo andare avanti con la politica dell’ascolto. Per far sì – ha concluso – che, finalmente, la scuola possa essere quel grande motore di sviluppo che può trainare tutta la società italiana”.

Caivano, consegnati locali per la Croce Rossa

I locali inutilizzati e in stato di abbandono destinati alla Croce Rossa sono stati consegnati oggi per la ristrutturazione. Lo rende noto la Commissione straordinaria di Caivano, composta da Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro. I locali di proprietà comunale situati in Via delle Magnolie nel Parco Verde sono stati concessi in comodato d’uso gratuito per 5 anni alla Cri il 29 gennaio scorso. Ospiteranno iniziative a sostegno delle fragilità e della salute dei cittadini. Il progetto rientra nel piano degli interventi di riqualificazione del territorio di Caivano, elaborato d’intesa tra la Commissione Straordinaria ed il Commissario Straordinario di Governo, approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 dicembre 2023.

Gratteri sferza Caivano: ‘decidete da che parte stare’. Un cittadino: ‘Noi ci siamo esposti’

A Caivano la sferzata di Nicola Gratteri. Nel giorno in cui la premier ribadisce che è proprio partendo da quel territorio che il governo vuole “dare un segnale chiaro, basta zone franche in Italia”, il procuratore di Napoli incontra i cittadini e li mette davanti a un bivio: “dovete decidere da che parte stare, da quella dello Stato o della camorra”.

Ad ascoltare Gratteri, invitato da don Maurizio Patriciello nella sua parrocchia nel parco Verde, c’è una chiesa gremita, ed anche questo è un segnale che le cose stanno cambiando. Lo stesso pm ammette che “non è facile raggiungere un risultato del genere in aree ad alta densità criminale. Spesso si organizzano importanti iniziative antimafia e non c’è neanche la metà della gente arrivata stasera”. Merito, afferma, di don Patriciello “è lui il vero eroe. Stategli vicino, non lo abbandonate, perchè lui e i Commissari prefettizi stanno facendo cose belle e importanti”. Il sacerdote anticlan si schermisce: “prima nessuno ci ascoltava, poi è arrivata la premier Meloni e le cose sono cambiate”. Sì, ma forse, non velocemente e così tanto come il grande spiegamento di forze messe in campo potrebbe far pensare. Lo testimonia con la chiarezza di chi ci crede davvero e le sta provando tutte, la commissaria prefettizia Simonetta Calcaterra. “Alcuni dipendenti del Comune di Caivano si sono licenziati non appena hanno saputo del nostro arrivo”, dice, facendo riferimento all’insediamento della Commissione di tre membri, insediatasi il 18 ottobre dopo lo scioglimento del Comune per camorra. “Altri se ne sono andati non molto dopo, altri si mettono in malattia per non prendere incarichi di responsabilità e al concorso che abbiamo bandito per un posto a tempo indeterminato, per cui erano state inoltrate diverse domande, non si è presentato nessuno. Tutto questo è avvilente ma andremo avanti per riportare la normalità”. Del resto, aggiunge, “quando ci siamo insediati non c’erano neanche le indicazioni per arrivare al Comune, ma il municipio sarà sempre aperto per tutti i cittadini”. Gratteri ascolta perchè, dice, “sono qui per ascoltare, per sentire parlare i cittadini di Caivano, per capire cosa pensano di questo grande impegno dello Stato, cosa vogliono fare”. E poi li sprona: “Alle prossime elezioni dovete fare una scelta di campo, chiedervi se conviene stare dalla parte dello Stato o della camorra. Dove eravate quando scioglievano il Comune per due volte di fila o quando aprivano la piscina per poi abbandonarla al degrado?”, chiede Gratteri. Che invita le persone “a non aver paura, a partecipare alla vita pubblica, specie in questo periodo in cui c’è tanta attenzione, sia della politica che mediatica, su Caivano”. “Alle prossime elezioni non votate per chi vi assicura che darà il posto di lavoro a vostro figlio”, aggiunge Gratteri. Che, però, richiama anche la politica alle sue responsabilità. “Caivano – spiega – non è un unicum, ci sono tante zone degradate, qui ma anche anche al Nord, basta pensare a cosa sono le periferie di metropoli come Milano e Torino. La verità è che gli amministratori locali e la politica hanno abbandonato le periferie. A Caivano la gente vuole sapere e capire, sta poi a noi uomini delle istituzioni essere credibili”.

Per tutti risponde il presidente di un’associazione che si occupa di ambiente, Enzo Petrella, che ricorda che mercoledì la Cassazione si pronuncerà sulla confisca dei beni ai fratelli Pellini, già condannati per disastro ambientale. “La confisca rischia di essere annullata per un vizio di forma – dice – e così questi beni potrebbero ritornare nella disponibilità dei tre fratelli. Noi già facciamo fatica a denunciare, a stare nei tribunali, e le istituzioni che devono dare un esempio che fanno?, restituiscono i beni a questi signori. E intanto noi ci siamo esposti”.

Blitz dei Cc a Caivano, fermi per corruzione ed estorsione. Tra indagati anche ex amministratori

Operazione dei carabinieri in corso tra Caivano (Napoli), San Marcellino (Caserta), Aversa (Caserta) e altri luoghi: i militari del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna stanno dando esecuzione a un decreto di fermo, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti di nove indagati. Sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsioni aggravate dal metodo mafioso, corruzione ed altro aggravati dalla finalità mafiose. Coinvolti anche alcuni esponenti della precedente amministrazione del Comune di Caivano.

Continuano i controlli ‘Alto Impatto’ al Parco Verde di Caivano. Piantedosi: bilancio tra due mesi

Gli agenti del commissariato di Afragola, con la collaborazione del reparto Prevenzione crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nel comune di Caivano e in particolare nel “Parco Verde”. Nel corso del servizio, gli operatori hanno identificato 83 persone, di cui 20 con precedenti di polizia, controllato 46 veicoli e contestato 12 violazioni del Codice della strada.

Nessuna anticipazione dal ministro dell’Interno Piantedosi sugli sviluppi dell’inchiesta sulla violenza di gruppo consumata a Caivano nei giorni scorsi. “Le indagini sono riservate” taglia corto. Dal ministro, invece, arriva una interpretazione sul cosiddetto decreto Caivano: “Non credo ci sia una visione carcerocentrica, bisogna cominciare a responsabilizzare il minore e prenderlo in carico, intercettarlo prima che delinqua”. Al ministro viene chiesto se si procederà con tolleranza zero sull’occupazione abusiva degli immobili: “Tolleranza zero su alloggi occupati” – la risposta di Piantedosi che tuttavia fa un distinguo. “Ci sono irregolarità e illegalità, il tema è complesso, dove sia linea di confine tra irregolarità che non saranno tollerate e quelle per le quali avere un occhio di riguardo vedremo. Troveremo una via di mezzo da seguire. Quello che posso confermare è una presenza costante e il controllo del territorio con una presenza rafforzata in contesti cittadini che andranno individuati”. “Nulla è fatto – ha concluso Piantedosi – per esigenze temporali o contingenti o per soddisfare esigenze temporanee. Le risorse che stiamo dando saranno se possibile crescenti man mano che porteremo avanti il piano di potenziamento complessivo degli organici di polizia. Ci diamo appuntamento qui tra un paio di mesi – ha concluso – e vedremo se saranno state passerelle o viceversa azioni frutto di una metodologia rinnovata che porteremo avanti in modo sistematico”.

Caivano: De Luca, io da solo in visita al Parco Verde. L’appello della presidente Anticamorra

Ieri Vincenzo De Luca, è andato a Caivano, al Parco Verde, senza alcuna scorta e senza avvisare le forze dell’ordine, a bordo di una vettura insieme a un funzionario della Regione. Quest’ultimo lo ha ripreso con il telefonino mentre prendeva il caffè al tavolino del bar del Parco.

Al suo arrivo, De Luca è stato riconosciuto dai pochi passanti in zona, che gli hanno chiesto in un breve dialogo impegno per gli interventi di riqualificazione del territorio. La scelta di recarsi al Parco Verde di Caivano senza scorta è stata presa, si sottolinea dalla Regione, per evidenziare di non avere nessun timore della camorra dopo la ‘stesa’ dell’altra notte.

“Venire da solo a prendere un caffè a Caivano ha un gusto fantastico”, dice il governatore nel video poi pubblicato.

Intanto nelle scorse ore è intervenuta sul tema anche la presidente della commissione Anticamorra della Regione Campania Carmela Rescigno, consigliere regionale della Lega: “Se davvero il governo vuole affrontare il problema criminalità  – ha detto – è il momento di un atto di coraggio: la dichiarazione dello stato di emergenza per la Campania. Altrimenti è fuffa. Non si può far finta di nulla davanti a morti e segnali di sfida allo Stato come accaduto in queste ore a Caivano”.

“I Prefetti – ha aggiunto Rescigno – non si difendono a prescindere ma vanno valutati sulla base dei risultati. Oggi in Campania, nel silenzio, abbiamo un tasso altissimo di infiltrazioni della camorra nelle amministrazioni locali. La criminalità condiziona le Istituzioni ma le Prefetture hanno tutti gli strumenti per arrivare prima della magistratura i cui tempi sono lunghissimi”. “Così come chiediamo agli imprenditori di denunciare i propri estorsori dobbiamo chiedere alle Istituzioni di denunciare i tentativi di infiltrazioni. Infine so che si tratta di una scelta difficile, ma in alcune realtà i figli vanno tolti da contesti familiari criminali” ha concluso la presidente dell’Anticamorra.

 

Don Patriciello, ieri sera spari in strada a Caivano

“In sella alle loro moto, sono arrivati ancora una volta. Volti coperti. Armi pesanti in mano. Sfrecciano per i viali sparando all’impazzata. È il terrore…”. Paura poco prima della scorsa mezzanotte nel Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, per una stesa, un raid con colpi di arma da fuoco sparati all’impazzata: a denunciarla su Facebook è don Maurizio Patriciello, parroco che da anni si batte contro la criminalità.

“La domenica volge a termine – scrive don Maurizio – manca poco più di un’ora alla mezzanotte. Per la gente della mia parrocchia non c’è pace. In sella alle loro moto, sono arrivati ancora una volta. Volti coperti. Armi pesanti in mano. Sfrecciano per i viali sparando all’ impazzata. È il terrore. Le ‘stese’ fanno paura. Può morire chiunque. Signore, aiutaci. E voi tutti che avete criticato le forze dell’ordine e l’intervento del governo, vergognatevi. E, se avete il coraggio, venite voi ad abitare con i vostri figli al ‘Parco Verde’ in Caivano. Forza, fratelli e sorelle onesti del Parco Verde. Coraggio. Il Signore non ci abbandona”.

All’alba del 5 settembre, lo Stato aveva fatto vedere e sentire la sua presenza a Caivano con un’operazione interforze nella quale sono stati impiegati 400 uomini. Qualche giorno dopo è stato varato il decreto legge Caivano.

Caivano, blitz interforze all’alba

Dopo la visita della premier Giorgia Meloni a Caivano e le sue rassicurazioni alla popolazione del posto, ecco il primo intervento per ripristinare la legalità.

È in corso, dalle prime luci dell’alba, una vasta operazione di carabinieri, polizia e Guardia di Finanza nel quartiere ‘Parco Verde’ di Caivano, in provincia di Napoli, e nelle località limitrofe. Si tratta di un controllo straordinario ad ‘Alto Impatto’ che, per la prima volta, viene svolto in contemporanea da oltre 400 operatori delle diverse forze dell’ordine che stanno eseguendo numerose perquisizioni e identificazioni di persone e veicoli sospetti.

Coinvolti anche i reparti specializzati delle forze di polizia e, tra questi, i cinofili antidroga dei carabinieri, le Api dei Carabinieri e con il controllo dall’alto di un elicottero del Reparto Volo. Verranno eseguiti anche controlli amministrativi finalizzati alla verifica del rispetto delle norme del codice della strada e delle condizioni di salubrità ambientale ed igienico-sanitaria dei vari immobili anche con ausilio della polizia metropolitana.

Da un primo riscontro del blitz interforze in corso al ‘Parco Verde’ di Caivano, i carabinieri hanno trovato e sequestrato, in una busta, 30mila euro suddivisi in pacchetti ritenuti frutto di attività illecite. I militari, inoltre, hanno perquisito un appartamento abbandonato trasformato in piazza di spaccio. Trovati e sequestrati dai militari anche una molotov e 150 proiettili, anche da guerra, colpi per kalashnikov, altri 14mila euro in contanti e due armi sceniche.

Caivano, ecco il piano del Governo. De Luca: ‘Apprezzamento per impegni assunti da Meloni’

“Il clima dell’incontro è stato di grande disponibilità e volontà di collaborazione reciproca per portare avanti questo progetto per Caivano. Verificheremo con i fatti la concretizzazione degli interventi con l’impegno di tutti. Nel frattempo esprimo il mio apprezzamento per questa presenza del presidente Meloni e per gli impegni assunti”. Lo dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dopo aver incontrato la premier a Napoli prima della sua partenza per la Grecia.

Nell’incontro, spiega De Luca, Meloni “ha comunicato la volontà di assumere Caivano come intervento modello di riqualificazione e rinascita di un territorio. Un modello che richiederà l’impegno di tutte le istituzioni, a tutti i livelli”. “Ho sottolineato – ricorda il governatore campano – la necessità del rafforzamento delle misure di sicurezza e della presenza 24 ore su 24 in strada delle forze dell’ordine per il contrasto alla criminalità e per dare fiducia ai cittadini. Ho confermato l’impegno a sostegno del mondo della scuola per consentire l’apertura pomeridiana degli istituti e ad attivare un servizio d psicologi, oltre che a sollecitare l’assunzione di oltre 30 assistenti sociali, come previsto dai piani di zona. Abbiamo espresso anche la disponibilità a dare una mano al Comune di Caivano per progetti di riqualificazione urbana, a cominciare dal Parco Verde”. Infine De Luca ha chiesto a Meloni “di valutare con attenzione la necessità di non ridurre la rete scolastica del nostro territorio e anche di sbloccare rapidamente i fondi Sviluppo e Coesione per poter dare una mano in concreto ai Comuni per i progetti di riqualificazione territoriale e realizzazione di strade”.

“Fermezza dello Stato contro la criminalità, l’illegalità e la droga”. Sono i punti intorno a cui ruota il piano del governo per Caivano con l’obiettivo che nella zona si torni, il prima possibile, a “respirare la sicurezza”.

Centro Delphinia

La tabella di marcia indicata da Giorgia Meloni premier prevede la riapertura del polo sportivo, teatro dell’orrore per il duplice stupro di due cuginette, entro la primavera del 2024. Meloni promette un investimento di 10 milioni per un’area, dice la presidente del Consiglio di “25mila metri quadrati diventati una discarica a cielo aperto”. Per il ritorno ad essere un polo sportivo sarà coinvolto il Genio Militare per ripulirlo, Sport e Salute nella riqualificazione dell’area mentre quando sarà aperto la gestione sarà affidata alla polizia di Stato e alle Fiamme Oro.

Scuola

Il decreto per il Sud firmato dal ministro dell’Istruzione Valditara che prevede lo stanziamento di oltre 260 milioni di euro, coinvolgerà anche le quattro scuole del primo ciclo di Caivano. L’intenzione è quella che gli istituti siano aperti oltre l’orario curriculare e che ci sia un sostegno psicologico per studenti e insegnanti. L’obiettivo è che nelle quattro scuole possano arrivare fino a 20 docenti in più. Non solo, in agenda c’è anche il rafforzamento delle norme contro la dispersione scolastica, con l’aumento delle sanzioni per le famiglie che non mandano a scuola i figli. Il ministero della Cultura ha poi previsto lo stanziamento di 12 milioni di euro per l’apertura di biblioteche ed una sala lettura nel centro Delphinia in modo da trasformarlo, nelle intenzioni della premier, “in un centro polifunzionale”.

Sicurezza

Bonificare Caivano, dice Meloni, sottolineando che l’impresa sarà uno dei punti centrali dell’agenda del governo. La premier ha inoltre annunciato che, in modo cadenzato, ogni ministro sarà presente sul territorio per monitorare cosa si sta facendo. Nella zona ci sarà un aumento della presenza delle forze dell’ordine oltre al rafforzamento della possibilità di operare da parte della magistratura.

Servizi per i cittadini

Il territorio, spiega la premier, deve essere dotato di servizi che i cittadini aspettano, chiedono, vorrebbero vedere da molto tempo. Da domani, ricorda sempre la presidente del Consiglio, sarà attiva la piattaforma del ministero del Lavoro alla quale gli ex percettori di reddito di cittadinanza, ma non solo, possono rivolgersi per avere la possibilità di avviare corsi di formazione retribuiti ed il servizio civile.

La premier Meloni in visita a Caivano. Alle minacce social risponde: “Non faremo passi indietro”. La preside Carfora: “Qui servono gli insegnanti più bravi d’Italia”

E’ tutto social il botta e risposta tra la premier Meloni e alcuni profili dai quali sono partite accuse e minacce contestando la stretta al Reddito di Cittadinanza.

“Io ti consiglierei stai a casa stanno com e pazz e rimaste 160mila famiglia senza rdc senza spesa. sei sicura che tornerai a casa?”, scrive su Facebook S.B., una donna di Caserta che vive a Napoli, e sotto il suo post si accavallano commenti contro la premier, con auguri di morte o quello, aggiunto dal profilo di un laboratorio artigianale napoletano, di andare via “qualche ammaccatura così capisce i guai che ha fatto”. Su Twitter, poi, c’è chi la accusa di fare “l’ennesima passerella”, e consiglia agli abitanti di Caivano di “accogliere la pescivendola Meloni con pomodori marci x aver levato l RdC a quella fascia di popolo che vive precariamente in quelle zone…”.

Ricordiamo che lunedì scorso a Napoli ci sono stati momenti di tensione durante la manifestazione per il reddito di cittadinanza, un corteo a cui hanno partecipato centinaia di persone.

Non si scompone più di tanto Giorgia Meloni, anche se a Palazzo Chigi c’è allerta sul clima che potrà trovare la presidente del Consiglio nella sua visita a Caivano. “Ringrazio quanti hanno espresso vicinanza in merito alle minacce ricevute in vista della mia visita a Caivano”, scrive sui social la premier. “Le intimidazioni – aggiunge la presidente del Consiglio – non impediranno la nostra presenza al fianco dei tanti cittadini che chiedono sicurezza e la possibilità di un futuro migliore per i propri figli. Nella lotta alla criminalità organizzata questo Governo non farà passi indietro”

“Servono insegnanti bravi. I più bravi d’Italia. Solo così salveremo i giovani del Parco Verde dal loro destino”. È questo che Eugenia Carfora, dirigente della scuola superiore ‘Francesco Morano’ dirà, se ne avrà l’opportunità, alla premier Giorgia Meloni.

“Quando arrivai qui – ricorda all’ANSA la preside – questa scuola era ‘sgarrupata’ come il centro sportivo ‘Delphinia’, teatro delle violenze. Oggi, da quelle rovine, è nata una ‘palestra’ per preparare alla vita reale i ragazzi del rione”. La preside divenne subito famosa nel Parco Verde per la sua battaglia contro la dispersione scolastica, andando casa per casa a a riprendersi i suoi ragazzi.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni alle 12 sarà in visita all’Istituto Superiore “Francesco Morano”. Non è ancora certo se ci sarà anche una sosta nella parrocchia del prete anti-clan don Maurizio Patriciello, simbolo della riscossa di Caivano. Così come non ci sono conferme di un possibile sopralluogo al “Delphinia sporting club”, il centro sportivo devastato dall’incuria e dagli atti di vandalismo, teatro di alcune delle violenze commesse nei confronti delle due cuginette: è un complesso che Giorgia Meloni ha detto di voler ripristinare, affidandone la gestione alle Fiamme oro della Polizia di Stato. Non a caso, secondo quanto si è appreso, la premier sarà accompagnata nella sua visita dal ministro dello Sport e i giovani Andrea Abodi e dal responsabile del Viminale Matteo Piantedosi. Alla rinascita del ‘Delphinia’ viene dato un alto valore, anche simbolico, e pure la Regione è pronta a ristrutturare e gestire gli impianti: è quanto emerso da una riunione svoltasi tra il governatore Vincenzo De Luca, don Patriciello, dirigenti scolastici, psicologi e gli amministratori di Caivano, nella quale si è parlato innanzitutto di sicurezza (De Luca ha ieri proposto “un anno d’assedio militare”), ma anche di scuola, lavoro, riqualificazione urbana, servizi sociali.

Alle 19, secondo l’agenda resa nota da Palazzo Chigi, la premier sarà poi ad Atene, per una cena di lavoro con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, al Palazzo Maximos.