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Viminale, 18,4 mln di euro a 20 Comuni commissariati per mafia

E’ stato adottato dal ministero dell’Interno il decreto di riparto per il 2023 del fondo destinato a finanziare la realizzazione e la manutenzione di opere pubbliche negli enti locali sciolti per fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso.

Le risorse, pari a complessivi 18,4 milioni di euro, sono state assegnate ai 20 comuni. Tra i beneficiari anche Caivano (Na), cui andranno circa 660mila euro. Nell’attività di programmazione e attuazione degli interventi le commissioni straordinarie potranno avvalersi del Comitato di sostegno e monitoraggio istituito al Viminale per dare adeguato supporto all’azione delle Commissioni straordinarie ed a quella delle amministrazioni locali riportate a gestione ordinaria al termine del periodo di commissariamento. “L’attribuzione dei contributi consentirà alle gestioni commissariali straordinarie di dare maggiore incisività alle loro azioni in territori particolarmente difficili, dando un segnale concreto della presenza dello Stato alle comunità locali interessate”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sottolineando come le strutture del Viminale assicureranno il necessario sostegno nella pianificazione e nella realizzazione degli interventi territoriali anche attraverso periodici incontri con gli enti interessati. Ecco l’elenco dei Comuni beneficiari e le risorse assegnate: – Mojo Alcantara (Messina) – 356mila euro – Cosoleto (Reggio Calabria) – 393mila euro – Capistrano (Vibo Valentia) – 455mila euro – Portigliola (Reggio Calabria) – 456mila euro – Acquaro (Vibo Valentia) – 698mila euro – Soriano Calabro (Vibo Valentia) – 824mila euro – Castiglione di Sicilia (Catania) – 1 milione e 13mila euro – Scilla (Reggio Calabria) – 1 milione e 511mila euro – Neviano (Lecce) – 1 milione e 626mila euro – Sparanise (Caserta) – 2 milioni e 313mila euro – Trinitapoli (Bat) – 22 milioni e 947mila euro – Palagonia (Catania) – 326mila euro – Orta Nova (Foggia) – 348mila euro – San Giuseppe Vesuviano (Napoli) – 551mila euro – Caivano (Napoli) – 661mila euro – Rende (Cosenza) – 662mila euro – Torre Annunziata (Napoli) – 743mila euro – Nettuno (Roma) – 883mila euro – Anzio (Roma) – 805mila euro – Castellammare di Stabia (Napoli) – 871mila euro

Continuano i controlli ‘Alto Impatto’ al Parco Verde di Caivano. Piantedosi: bilancio tra due mesi

Gli agenti del commissariato di Afragola, con la collaborazione del reparto Prevenzione crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nel comune di Caivano e in particolare nel “Parco Verde”. Nel corso del servizio, gli operatori hanno identificato 83 persone, di cui 20 con precedenti di polizia, controllato 46 veicoli e contestato 12 violazioni del Codice della strada.

Nessuna anticipazione dal ministro dell’Interno Piantedosi sugli sviluppi dell’inchiesta sulla violenza di gruppo consumata a Caivano nei giorni scorsi. “Le indagini sono riservate” taglia corto. Dal ministro, invece, arriva una interpretazione sul cosiddetto decreto Caivano: “Non credo ci sia una visione carcerocentrica, bisogna cominciare a responsabilizzare il minore e prenderlo in carico, intercettarlo prima che delinqua”. Al ministro viene chiesto se si procederà con tolleranza zero sull’occupazione abusiva degli immobili: “Tolleranza zero su alloggi occupati” – la risposta di Piantedosi che tuttavia fa un distinguo. “Ci sono irregolarità e illegalità, il tema è complesso, dove sia linea di confine tra irregolarità che non saranno tollerate e quelle per le quali avere un occhio di riguardo vedremo. Troveremo una via di mezzo da seguire. Quello che posso confermare è una presenza costante e il controllo del territorio con una presenza rafforzata in contesti cittadini che andranno individuati”. “Nulla è fatto – ha concluso Piantedosi – per esigenze temporali o contingenti o per soddisfare esigenze temporanee. Le risorse che stiamo dando saranno se possibile crescenti man mano che porteremo avanti il piano di potenziamento complessivo degli organici di polizia. Ci diamo appuntamento qui tra un paio di mesi – ha concluso – e vedremo se saranno state passerelle o viceversa azioni frutto di una metodologia rinnovata che porteremo avanti in modo sistematico”.

Piantedosi, non solo repressione, serve il recupero del minore

“L’operazione di polizia non può essere l’unico strumento di intervento, ma bisogna offrire nuove e migliori opportunità ai giovani del territorio”, servono “risposte sul piano sociale, educativo, culturale, delle infrastrutture sportive”.

Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in un’intervista al Messaggero commentando il blitz di Caivano. Il fenomeno criminale è cambiato. Oggi ci sono “giovani che impugnano le armi e le usano per motivi futili, senza alcun rispetto per la vita altrui”, rileva il ministro. Ecco perché “il governo – spiega – è al lavoro per varare al più presto un pacchetto di misure per garantire più sicurezza nelle nostre città. Il contrasto al fenomeno crescente e preoccupante dell’uso di armi da parte di giovanissimi è sicuramente uno dei temi”.

Il confronto all’interno dell’esecutivo – rivela Piantedosi – è sull'”introdurre norme più efficaci sul piano sia della prevenzione che della repressione, coniugando appieno l’assoluta esigenza del recupero del minore”. È stato predisposto “un aumento del 20% dei carabinieri in servizio presso la compagnia di Caivano”, riporta il ministro. Rinforzi – annuncia – sono previsti anche ad Afragola (polizia) e Frattamaggiore (Guardia di Finanza). Altra priorità del governo è “il contrasto alle occupazioni abusive”, ecco perché Piantedosi ha “inviato a tutti i prefetti una direttiva chiara su tutte le nuove occupazioni per intervenire immediatamente con lo sgombero”.

Latitante preso in ospedale casertano dopo intervento al cuore

Ha trascorso la sua latitanza, durata ben 17 mesi, in una villa immersa nel verde tra botole e saune, nella zona collinare tra Marano e Quarto, nel Napoletano, il 47enne Luigi Carandente Tartaglia, ritenuto esponente di spicco del clan Orlando – Polverino – Nuvoletta, ammanettato dai Carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna mentre era in un letto d’ospedale, nel Casertano, reduce da un intervento in quanto afflitto da problemi cardiaci.

A darne notizia, è stato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha lodato l’operato degli investigatori. I militari dell’arma nella sua dimora non l’avevano mai trovato ma sapevano che era malato di cuore e, quindi, monitoravano gli archivi informatici del sistema sanitario nazionale. L’allert è giunto qualche giorno fa, relativamente alla segnalazione di un un intervento al cuore nell’ospedale Pineta Grande di Castelvolturno. I Carabinieri sono entrati nell’ospedale e sul lettino, dopo l’intervento, hanno trovato il latitante che ha fornito false generalità. Adesso è monitorato e piantonato nella struttura sanitaria. I Carabinieri di Castello di Cisterna – coordinati dalla Dda di Napoli – erano sulle sue tracce da marzo del 2022, giorno in cui è stato emesso nei suoi confronti un mandato di cattura per una condanna complessiva di 14 anni e 3 mesi di reclusione per associazione mafiosa. L’ultimo tentativo di catturarlo risale allo scorso 5 agosto quando, durante un inseguimento, Carandente Tartaglia fuggì dopo aver speronato e ferito un equipaggio dei Carabinieri del Nucleo Investigativo che a bordo di uno scooter dell’Arma lo aveva individuato e tentato di fermarlo.