Archivi categoria: Salute & benessere

Salute e benessere, tutte le informazioni e le news per rimanere aggiornati su questo tema fondamentale da cui possiamo leggere notizie interessanti.

Nave Aita Mari attracca a Salerno con 172 migranti a bordo, inclusi numerosi minori: In arrivo assistenza e distribuzione nelle province campane

Nave Aita Mari attracca a Salerno con 172 migranti a bordo, inclusi 55 minori non accompagnati. I migranti, provenienti dall’area subsahariana, sono in buona salute e negativi al Covid. Saranno sbarcati e sottoposti a ulteriori controlli medici. I migranti saranno distribuiti tra diverse province campane, principalmente Salerno. Le autorità locali effettueranno verifiche per individuare eventuali scafisti presenti tra di loro. L’obiettivo è assistere i migranti non solo durante lo sbarco, ma anche nel garantire loro un futuro migliore attraverso l’accompagnamento nel loro percorso. L’arcivescovo di Salerno esprime la disponibilità della città ad accogliere i migranti, sottolineando l’importanza di offrire loro una speranza di vita migliore.

Conoscere per prevenire, conoscere per curare. Il paradigma sanitario della Casa di Cura Salus in collaborazione con SeeGene e Arrow Diagnostic.

Napoli, 21 Settembre 2022 – “Conoscere per prevenire, conoscere per curare” questo il titolo della conferenza stampa che si terrà venerdì 23 settembre che si terrà presso la Casa di Cura Salus in collaborazione con SeeGene e Arrow Diagnostic.

L’emergenza pandemica e il progressivo succedersi di epidemie in tutto il mondo pone, da due anni a questa parte, l’urgenza di ripensare l’esercizio delle prestazioni sanitarie in un’ottica territoriale, considerandole non più un’attività centralizzata e statica, quanto processo integrato e continuo, in grado di assicurare risposte tempestive a necessità ad urgenze specifiche. Da questa esigenza, si sviluppa il modello sanitario di prevenzione e diagnosi proposto dalla Casa di Cura Salus insieme con le aziende Arrow Diagnostic e SeeGene: un modello virtuoso di collaborazione ispirata ai concetti di medicina di prossimità e di sanità di prevenzione, posto al rafforzamento della salute pubblica.

Il modello sviluppato si sostanzia in un programma di percorsi screening a scopo diagnostico e terapeutico a disposizione della comunità sanitaria territoriale accessibili a costi ridotti ed in grado di assicurare risultati ad alta precisione in un tempo non superiore alle 24h.

Attualmente, i percorsi di screening proposti dalla Casa di Cura Salus sono quelli per la prevenzione del tumore al colon retto e del tumore alla cervice uterina, ad un costo, rispettivamente, di 5 e 20 euro.

“Tale paradigma sanitario, dà continuità al percorso già intrapreso dalla Casa di Cura Salus sull’indagine specialistica, inaugurato con l’inaugurazione di Salus Genetica, il nuovo laboratorio di biologia molecolare per il sequenziamento dell’esoma genetico – continua così il Dott. Ottavio Coriglioni, amministratore delegato della “Casa di Cura Salus” di Battipaglia –  e pone quale obiettivo principale il rafforzamento di sistemi flessibili di risposta ai bisogni del territorio, validi tanto in caso di emergenze, quanto nel garantire le quotidiane prestazioni di prevenzione e diagnosi precoce, avvalendosi, se necessario, di nuovi modelli di comunicazione per favorire il dialogo e lo scambio di competenze e informazioni fra tutti gli attori del sistema, tra cui anche i cittadini”.

Attraverso tale modello, inoltre, la Casa di Cura Salus intende anche offrire sul territorio della provincia di Salerno un percorso diagnostico e terapico completo e continuativo, in grado di accompagnare il paziente dalle prime indagini di diagnosi precoce ad eventuali analisi di approfondimento e sino all’elaborazione di piani terapici mirati.

Con l’offerta di questo nuovo strumento diagnostico e terapeutico, la Clinica Salus, in collaborazione con la Arrow Diagnostics S.r.l, prosegue con il trend positivo di investimenti in ricerca e analisi avanzata, e si conferma ancora una volta quale punto di riferimento diagnostico e terapeutico del territorio: un valido alleato al servizio dei cittadini.

 

 

 

 

“Previeni il tumore del colon retto”. ALLA SALUS DI BATTIPAGLIA SI FA PREVENZIONE!

E’ tristemente noto ai più che la Campania sia cintura nera di malati oncologici rispetto al numero di abitanti, i tumori in Campania sono una vera e propria piaga a riprova di ciò esistono numerosi studi che di anno in anno riportano dati aggiornati che mostrano la situazione. E’ riconosciuta altresì l’importanza della prevenzione eseguendo screening periodici. Non solo però negli ultimi due anni, lo scenario determinato dall’epidemia da SARS-CoV-2 ha causato un rallentamento nell’attuazione dei programmi di screening, soprattutto durante le fasi iniziali dell’emergenza. Ciò ha comportato effetti sulle diagnosi precoci di molte patologie, tra cui quelle tumorali.  E’ in quest’ottica che si inserisce l’iniziativa della “Casa di Cura Salus” di Battipaglia “Previeni il tumore al colon retto”, un’azione ideata e promossa volta al benessere dei cittadini che abitano un territorio negli ultimi anni venuto alla ribalta per l’incidenza dell’inquinamento sulla qualità della vita.

“Con questo slogan abbiamo deciso di proporre alla popolazione Battipagliese , della Provincia e della Regione in genere, uno screening del sangue occulto nelle feci che può essere predittivo di una patologia tumorale  – continua il Dott. Ottavio Coriglioni, amministratire delegato della struttura sanitaria battipagliese – Consapevoli che i dati sulle patologie tumorali della nostra Provincia e della Regione non sono dei migliori crediamo profondamente che la prevenzione possa aiutarci a migliorare la Salute del territorio fornendo anche una banca dati attendibile e crediamo che gli individui vadano “provocati” da questo punto di vista invitandoli ad utilizzare le opportunità che la scienza ci offre per avere la consapevolezza della salute del proprio corpo e per questo motivo pensiamo che queste iniziative vadano implementate , ne proporremo altre. Non bisogna avere paura di scoprire il problema ma averne consapevolezza per combatterlo sapendo che uno screening può salvarti la vita”.

Un dato importante riportato recentemente in alcuni studi riguarda le differenze di stadio alla diagnosi nel tumore del colon e nel tumore della mammella, il secondo forse più conosciuto del primo. Sono 513.500 le persone viventi in Italia dopo una diagnosi di tumore del colon retto (uomini = 280.300; donne = 233.200). Il tumore al colon retto è tra le prime cause di mortalità a livello mondiale che si presenta soprattutto negli individui sopra i 50 anni di età. Tale tipo di neoplasia comincia con piccole lesioni come un polipo o adenoma, si sviluppa lentamente e comincia a sanguinare molto tempo prima della comparsa di altri sintomi. Questo sanguinamento all’inizio non evidente ad occhio nudo e per tale motivo si effettuano esami specifici. A differenza degli altri screening con un semplice esame è possibile prevenire insorgenza di una patologia prima che essa si verifichi. I tumori del colon-retto si riconducono a stili di vita e familiarità, oltre che all’inquinamento. Fattori di rischio sono rappresentati ad esempio da eccessivo consumo di carni rosse e di insaccati, farine e zuccheri raffinati, sovrappeso e ridotta attività fisica, fumo ed eccesso di alcool. Fattori di protezione sono rappresentati dal consumo di frutta e verdure, carboidrati non raffinati, vitamina D e calcio.

Secondo un recente studio poi In Italia, i tassi di mortalità per tutti i tumori sono diminuiti circa del 10% negli uomini e dell’8% nelle donne tra il 2015 e il 2021; il numero di decessi è tuttavia aumentato dello 0,6% per gli uomini e del 2,0% per le donne, raggiungendo rispettivamente 100.200 e 81.100 morti, riflettendo l’invecchiamento della popolazione (in controtendenza rispetto alle statistiche nazionali resta il sud). Non perché il nord sia meno inquinato del sud, non perché ci si ammala meno, a dirlo sono i dati, ma perché a loro è garantita una sanità diversa. La migliore qualità complessiva della sanità del Nord Italia rispetto al Sud e alla Campania, mitiga il drammatico dato di incidenza rispetto alla mortalità. Come già scrisse Libero in prima pagina, il nord è molto più inquinato – e quindi ci si ammala di più -, ma si vive più a lungo, grazie a una sanità migliore.

La crisi del Covid-19 ha reso tutti noi più consapevoli che bisogna riportare la tutela della salute, e dunque gli investimenti sulla sanità. Ricordandoci sempre della nostra Costituzione che esplicitamente tutela il diritto alla salute poiché esso rappresenta per il costituente un fondamentale diritto dell’individuo, oltre ad un interesse primario per la collettività. Il diritto in esame è l’unico ad essere qualificato come “inviolabile” dalla Costituzione. Esso si sostanzia nel diritto all’integrità fisica e psichica, sia nel senso di poter avere trattamenti medici di prevenzione e cura sia nel senso di poter godere di un ambiente di vita e lavoro salubre.

 

 

 

H-Open Week/Salute Donna.

In occasione della Giornata nazionale della Salute della Donna, che si celebra il 22 aprile, l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Luigi Vanvitelli” partecipa alla settima edizione dell’(H) Open Week di Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, in programma dal 20 al 26 aprile, con l’obiettivo di promuovere l’informazione, la prevenzione e la cura al femminile.Di seguito, nel dettaglio, i servizi clinici, diagnostici e informativi, in presenza e a distanza, in diverse aree specialistiche offerti gratuitamente dal Policlinico.

OPEN WEEK -SALUTE DONNA 20-26 APRILE 2022

· DERMATOLOGIA

Visita dermatologica

26 aprile dalle 14:00 alle 17:00

Edificio 9C, PIANO 1

Prenotare inviando mail: oncodermosun@gmail.com

· CARDIOLOGIA

Visita cardiologica con eventuale ECG

21 aprile dalle 14:30 alle 17:30

23 aprile dalle 9:00 alle 12:00

Padiglione 2 est, piano 1 ambulatorio di Cardiologia

Prenotando chiamando: 0815665144 (chiamare il giorno 20 aprile dalle 12:30 alle 15:00)

· DIETOLOGIA E NUTRIZIONE

Visita dietologica

20 e 21 aprile dalle 9.30 alle 14:00

Complesso S. Andrea delle Dame- Ambulatorio di Dietetica Prenotazione non obbligatoria

· REUMATOLOGIA

Visita reumatologica/ ecografia articolare e capillaroscopia

22 aprile dalle 14:00 alle 18:00

23 aprile dalle 8:00 alle 14:00

Edificio 10, piano1 – Ambulatorio Reumatologia

Prenotazione non obbligatoria

· GINECOLOGIA

Visita ginecologica/ ecografia e pap-test

20 e 21 aprile dalle 14:00 alle 16:30

Clinica Ostetrico-Ginecologica, piano 4-Largo Madonna delle Grazie n°1

Prenotare chiamando: 0815665599 Mail:ondaginecologia@gmail.com

· PSICHIATRIA

Visita psichiatrica

20- 21- 22- 26 aprile dalle 9:00 alle 18:00

Clinica Psichiatrica (Largo Madonna delle Grazie 1)

Psichiatria d’Urgenza (Piazza Miraglia, Pad.2 lato est, piano 4) Prenotazione: 0815666514 (chiamare dal lunedì al venerdì dalle 9:00 a 12:00)

· DIABETOLOGIA

Visita diabetologica

21 e 26 aprile dalle 14:00 alle 17:00

Pad.2 lato Ovest, piano -1, Ambulatorio Diabetologia

Prenotare chiamando:0815665032

mail: diabetologiavanvitelli@policliniconapoli.it

· ENDOCRINOLOGIA

Visita endocrinologica

20 e 21 aprile dalle 14:00 alle 17:00

Pad.2 lato Ovest, piano -1, Ambulatorio Diabetologia

Prenotare chiamando:0815665032

mail:diabetologiavanvitelli@policliniconapoli.it

· NEUROLOGIA

Incontro virtuale “Confrontarsi con l’emicrania”

20 e 21 aprile dalle 19:00 alle 20:00

Diretta Facebook, sulla pagina “CEFALEE CAMPANIA”

Per prenotazione, fare richiesta sulla Pagina Facebook

· NEUROLOGIA

Visita neurologica generale e sclerosi multipla

21 aprile dalle 15:00 alle 18:00

Pad.2 Est, piano terra, Clinica Neurologica

Prenotazione: alessandro.dambrosio@unicampania.it

· NEUROLOGIA

Visita preliminare deficit cognitivo

21 e 26 aprile dalle 9:00 alle 13:00

Pad.2 Est, piano terra, Clinica Neurologica

Prenotare chiamando: 0815665136/ 0815665090

sabrina.esposito1@unicampania.it

· NEUROLOGIA

Consulenza neurologica/ epilettologica

(virtuale)

20 aprile dalle 15:00 alle 18:00

Piattaforma Teams

Prenotare chiamando: 0815665037

mail: alfonso.giordano@unicampania.it

Conoscere per prevenire. Al via alla Clinica Salus il nuovo servizio di indagini genetiche per la diagnostica preventiva e la terapia di precisione.

La prevenzione comincia dall’indagine genetica.

È a partire da questo presupposto che la Clinica Salus inaugura un nuovo laboratorio di biologia molecolare per il sequenziamento dell’esoma genetico a scopo diagnostico e terapeutico: una nuova tipologia di esami per valutare la predisposizione genetica allo sviluppo di determinate patologie e un nuovo strumento per l’elaborazione di piani terapici mirati.

 

“Dall’alba dei tempi l’uomo ha tentato di predire il futuro e di farlo, possibilmente, in maniera scientifica. Oggi la scienza ci permette di aprire una finestra sul nostro futuro, su quali sorprese il nostro corpo potrebbe riservarci. Oggi è la Genetica che ci consente di conoscere a quali patologie siamo esposti e come possiamo difenderci, addirittura prevenirle – continua il Dott. Ottavio Coriglioni, amministratore delegato della Casa di Cura Salus di Battipaglia – Noi alla Casa di Cura Salus abbiamo come obiettivo la salvaguardia dei nostri pazienti, proprio per questo cerchiamo di offrirgli sempre servizi all’avanguardia e le migliori cure”.

Lo studio del DNA e delle possibili cause associate alle sue mutazioni permette di determinare la predisposizione del singolo a determinate patologie, e dunque essere a conoscenza del rischio di svilupparle nel corso della vita, anche in concorso a cause ambientali, ereditarie o comportamenti e abitudini dannose.

Può essere utile ricordare, ad esempio che, nel 10% dei casi lo sviluppo di un cancro è attribuibile ad un difetto genetico, una mutazione del DNA che, trasmessa dai genitori ai figli determina, per questi ultimi, un rischio di sviluppo della malattia più alto in percentuali che arrivano anche al 90% rispetto alla popolazione generale.

In questa prospettiva, studiare la propria stabilità genetica, indagando la predisposizione in caso di instabilità, diventa un vantaggio irrinunciabile e, spesso, la sola possibilità di cura.

Da qui, la risposta dalla Clinica Salus che, attraverso questo nuovo servizio di indagini molecolari genetiche, mette a disposizione un nuovo paradigma clinico in grado di agire su un doppio binario: conoscere per prevenire, conoscere per curare.

A seconda della storia clinica e familiare del paziente, il nuovo servizio offerto dal centro diagnostico battipagliese, infatti, permette di compiere indagini ad ampio spettro o specifiche per indagare precocemente la predisposizione del singolo all’insorgenza di determinate patologie ed elaborare piani e trattamenti di cura efficaci e specifici. 

Un servizio diagnostico che diventa importante strumento a disposizione della comunità sanitaria territoriale e che anticipa un nuovo programma di screening per la prevenzione e cura da svolgersi sul territorio di riferimento.

Con l’offerta di questo nuovo strumento diagnostico e terapeutico, la Clinica Salus prosegue con il trend positivo di investimenti in ricerca e analisi avanzata, e si conferma ancora una volta quale punto di riferimento diagnostico e terapeutico del territorio: un valido alleato al servizio dei cittadini.  

Ipertensione arteriosa polmonare, riparte dal Lazio la campagna “La vita in un respiro”

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L’iniziativa toccherà anche Sicilia, Veneto, Piemonte e Lombardia. Testimonial la campionessa di pattinaggio artistico Carolina Kostner

Roma – Riparte dal Lazio la campagna di sensibilizzazione “La vita in un respiro”, realizzata con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’ipertensione arteriosa polmonare, malattia cardio-polmonare poco conosciuta e sottovalutata che, se non diagnosticata per tempo, può avere conseguenze serie sulla qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie. L’edizione 2022 della campagna, promossa da Janssen Italia, azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson, in collaborazione con Associazione Ipertensione Polmonare Italiana (AIPI), Associazione Malati Ipertensione polmonare (AMIP), Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia (GILS) e Associazione Italiana dei Cardiopatici Congeniti bambini e Adulti (AICCA), si declinerà in cinque tappe regionali, toccando anche Sicilia, Veneto, Piemonte e Lombardia.

“Il problema dell’ipertensione arteriosa polmonare è che è una malattia poco conosciuta non solo dal pubblico, ma anche dai medici. Il fatto di non presentare sintomi specifici, porta spesso a sottovalutare i campanelli di allarme che si presentano sotto forma di spossatezza, affanno e svenimenti con ritardi significativi nella diagnosi”, spiega Carmine Dario Vizza, Direttore Centro Ipertensione Polmonare Primitiva, Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I – Università degli Studi di Roma Sapienza. “Senza le cure adeguate, l’ipertensione arteriosa polmonare può culminare in scompenso cardiaco e, come estrema conseguenza, nella morte prematura del paziente. Prognosi migliore e diagnosi precoce vanno di pari passo. Proprio per questo, è importante fare informazione e sensibilizzare in particolare nelle popolazioni a rischio”.

La campagna “La vita in un respiro”, che ha visto il suo esordio nel dicembre 2020, concentra la sua attenzione sull’importanza del respiro, elemento fondamentale per la vita, ma allo stesso tempo per nulla scontato per i pazienti con questa malattia. La campagna prevede una pianificazione multicanale: uno spot video, pagine pubblicitarie e contenuti digitali. I video, i materiali e le illustrazioni realizzate per la campagna saranno disponibili anche sulle pagine social Facebook Phocus360 e Instagram Phocus360 e sul sito Phocus360.it. La campionessa olimpica di pattinaggio artistico su ghiaccio, Carolina Kostner, rinnova il suo impegno e ritorna nelle vesti di testimonial della campagna per il terzo anno di fila.

“Sono onorata di continuare a far parte di questa iniziativa”, racconta Carolina Kostner. “Ho iniziato questo percorso nel 2020 per contribuire a portare l’attenzione di tutti su malattie poco conosciute come l’ipertensione arteriosa polmonare. Rinnovare questo impegno per me significa sottolineare la necessità continua di affrontare temi e bisogni di cui non si parla abbastanza”.

Tra gli obiettivi della campagna, dunque, sensibilizzare la popolazione sui bisogni dei pazienti e valorizzare l’importanza della diagnosi precoce, del percorso diagnostico-terapeutico appropriato, dell’accesso alle cure. Chi soffre di ipertensione arteriosa polmonare, infatti, si deve confrontare con diverse complicanze, sia nella vita privata sia a livello medico: sono necessari controlli periodici e l’assistenza di medici specialisti, oltre a terapie farmacologiche specifiche.

“L’ipertensione arteriosa polmonare è una patologia rara, tutt’ora poco conosciuta”, dichiara Leonardo Radicchi, Presidente AIPI. “Molti pazienti si rivolgono ad un centro con le competenze specifiche solo quando la malattia è già in fase avanzata. Gli obiettivi di AIPI e di questa campagna puntano a favorire la diagnosi precoce con un intervento tempestivo e adeguato sul paziente. La nostra esperienza di associazionismo, infine, può contribuire all’apertura su un nuovo scenario normativo per permetta agli enti competenti di capire le reali esigenze dei pazienti di ipertensione arteriosa polmonare”.

“La prevenzione gioca un ruolo fondamentale”, aggiunge Paolo Ciani, Vicepresidente Commissione Sanità e Presidente Commissione Covid, Consiglio Regionale del Lazio. “Per questo è essenziale potenziare i percorsi diagnostici. Dobbiamo rafforzare la sinergia tra enti pubblici e privati, ascoltando le associazioni dei pazienti e sostenendo campagne di sensibilizzazione sulle patologie meno note. Solo con un lavoro di squadra è possibile contrastare l’ipertensione arteriosa polmonare”.

“L’ipertensione arteriosa polmonare è sì una malattia rara e poco conosciuta, ma purtroppo spesso non si manifesta da sola. Infatti, può presentarsi come grave complicanza della sclerosi sistemica”, aggiunge Ilaria Galetti, Vicepresidente GILS. “Per combattere questa complicanza, che, ricordiamo, interessa il 7% di tutti i casi di sclerosi sistemica, è essenziale ottenere una diagnosi precoce e rivolgersi ad un centro esperto nella gestione dell’ipertensione polmonare dove i professionisti collaborino con un approccio multidisciplinare nella gestione di ogni caso al fine di instaurare precocemente un approccio terapeutico personalizzato”.

Si rivela dunque essenziale la formazione del personale medico curante, così da creare una rete di centri virtuosi e arrivare alla definizione di un percorso diagnostico omogeneo e comune a tutto il territorio nazionale: “È importante creare collaborazioni e campagne come questa per promuovere la ricerca e l’informazione nonché fare network tra i vari centri. E poter lavorare in maniera aperta e concreta con partner del settore industriale, come Janssen, è per noi fondamentale. Ci auspichiamo in tal senso che questo evento sia solamente un primo passo e che dia un input alla Regione Lazio per arrivare a formulare un PDTA regionale, se non addirittura portare alla nascita di un PDTA nazionale per avere omogeneità del trattamento in tutta Italia”, afferma Laura Gagliardini, Presidente AMIP.

Secondo gli esperti la grande sfida dell’ipertensione arteriosa polmonare sta proprio nella costruzione di percorsi di cura più organizzati e standardizzati a livello interdisciplinare, con il coinvolgimento di professionisti che intervengono nelle varie fasi di percorso, il che è evidentemente realizzabile solo attraverso una diagnosi precoce. Sono proprio i professionisti che vanno coinvolti nello scambio di esperienze e di realtà: solo così si riuscirà a trovare sempre più soluzioni innovative al servizio di medici, pazienti e caregiver.

“Janssen Italia è in prima linea per ricercare soluzioni terapeutiche innovative che possano rispondere ai bisogni di cura delle persone affette da una malattia rara, come l’ipertensione arteriosa polmonare, e per sensibilizzare l’opinione pubblica a conoscere maggiormente questa patologia e l’importanza di riconoscerla precocemente”, afferma Loredana Bergamini, Direttore Medico di Janssen Italia. “Il nostro obiettivo è quello di migliorare la qualità e le aspettative di vita dei pazienti, rendendo la malattia sempre più gestibile”.

A sottolineare un bisogno che non è solo dei malati di ipertensione arteriosa polmonare, il commento conclusivo della Sen. Paola Binetti, Componente 12ª Commissione permanente Igiene e Sanità del Senato della Repubblica e Presidente Intergruppo Parlamentare per le malattie rare: “Nella settimana dedicata alle malattie rare merita una particolare attenzione anche la campagna di sensibilizzazione “La vita in un respiro”, promossa dalla Janssen. Il suo obiettivo è accendere i riflettori sulla ipertensione arteriosa polmonare, che rientra tra le malattie rare, ma la cui rarità è accentuata dal fatto che è ancora troppo poco nota. Sono quindi più difficili sia gli interventi di carattere preventivo che diagnostico e l’urgenza formativa sembra precedere e anticipare perfino l’urgenza scientifica, di una ricerca mirata. La speranza è che la nuova legge quadro sulle malattie rare, da poco approvata dal parlamento, consenta quanto prima di inserire in screening appositi anche questa patologia. Abbiamo bisogno di poter effettuare la diagnosi il più precocemente possibile. Ma soprattutto è necessario che i pazienti possano contare su Centri di eccellenza, in cui sono disponibili tutti gli accertamenti e tutte le cure necessarie, strutturate in modo da ruotare intono ai bisogni del paziente. Occorre evitare al paziente quelle migrazioni interne da un servizio all’altro, a volte da un ospedale all’altro o perfino da una città all’altra, che aggiungono disagio a disagio”.

“Abbiamo finalmente il Testo Unico sulle Malattie Rare, approvato definitivamente a novembre scorso, a cui farà seguito nelle prossime settimane il varo del Piano Nazionale Malattie Rare, che permetterà una più efficace presa in carico della persona con malattia rara con l’obiettivo di un supporto terapeutico costante e soprattutto omogeneo su tutto il territorio”, conclude in un messaggio il Sen. Pierpaolo Sileri, Sottosegretario di Stato alla Salute. “Molto c’è ancora da fare, per esempio sul terreno degli screening neonatali: di recente la commissione che sta procedendo all’aggiornamento dei LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza, ha deliberato l’inserimento dell’atrofia muscolare spinale (SMA) tra i controlli da effettuare alla nascita. La questione dei LEA, la cui versione attuale risale al 2016 e il cui aggiornamento (comprese le relative tariffe) è in corso, pone prepotentemente al centro dell’attenzione il tema dei finanziamenti, che riguarda la presa in carico dei malati ma anche il sostegno alla ricerca, così come la formazione dei professionisti sanitari, dei medici di medicina generale, degli stessi insegnanti che devono garantire il diritto all’istruzione delle persone con malattie rare. Questa legislatura ha avuto il merito di invertire il trend dei sotto-finanziamenti alla sanità pubblica che ha caratterizzato gli ultimi quindici anni. Sta adesso a chi prenderà il testimone del potere legislativo ed esecutivo, dopo le elezioni del prossimo anno, proseguire su questa strada nell’ottica di una sempre maggiore aderenza del sistema sanitario nazionale alle effettive necessità dei cittadini. Perché nessuno rimanga indietro”.

Per approfondimenti sull’ipertensione arteriosa polmonare e sulla campagna “La vita in un respiro” visita il sito Phocus360.it.

 

Fonte: https://www.osservatoriomalattierare.it/malattie-rare/ipertensione-polmonare/18356-ipertensione-arteriosa-polmonare-riparte-dal-lazio-la-campagna-la-vita-in-un-respiro

AOU Luigi Vanvitelli.

La SICOB (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche) ha assegnato all’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale, Mininvasiva, Oncologica e dell’Obesità dell’AOU Luigi Vanvitelli  il riconoscimento di “Centro di eccellenza per la cura della obesita’ 2022”. L’importante riconoscimento conferma la qualita’ assistenziale che l’UOC, guidata dal professore Ludovico Docimo, garantisce nella cura della severa patologia.
I centri di eccellenza SICOB devono rispondere a precise caratteristiche:
il Centro segue i criteri di selezione dei pazienti (PDTA formalizzato)
il Centro esegue almeno quattro procedure chirurgiche riconosciute dalla SICOB
il Centro ha un volume attività di almeno 100 procedure chirurgiche/anno e Re-Do surgery
la casistica operata dal centro è interamente registrata nel registro nazionale SICOB
il follow-up dei pazienti, non meno del 50%, è regolarmente registrato nel registro  nazionale SICOB
il Centro dispone di terapia intensiva nella struttura di ubicazione del Centro stesso
l’accreditamento comprende la chirurgia bariatrica e metabolica degli adolescenti ed adulti  secondo le linee guida ed i position statement della società.
“Il riconoscimento  ‘Centro di eccellenza’ premia il lavoro svolto dal professore Docimo, e dal suo team, caratterizzatosi sia per il numero di casi trattati, sia per le tecniche operatorie, moderne e innovative. Oltre alle indubbie competenze tecniche, i punti di forza per il successo riconosciuto dalla SICOB sono: il team multidisciplinare e il Percorso Obesità che il paziente puo’ trovare nella nostra Azienda”, dichiara Antonio Giordano, Direttore generale dell’AOU Luigi Vanvitelli.
“Il nostro Policlinico Universitario è stato il primo in Italia, circa 20 anni fa, ad istituire con scelta lungimirante una Unità Operativa dedicata alla terapia chirurgica dell’obesità, affidandone a me la direzione.
Sono stato pioniere già nel 1985 di questa complessa chirurgia, altamente specialistica, riuscendo ad ottenere nel tempo grandi risultati grazie alla possibilità di usufruire di una eccellente sinergia con specialisti di elevata professionalità, spiega il professore Ludovico Docimo, Direttore dell’UOC Chirurgia generale e dela Obesita’ e continua.
Mi sento quindi di ringraziare i miei collaboratori, il mio personale, gli anestesisti, gli psichiatri, i radiologi, gli specialisti delle malattie endocrine e metaboliche, tanti altri colleghi e, soprattutto, i vertici universitari ed aziendali per avermi supportato di mezzi e attrezzature dedicate, che mi consentono di accogliere quotidianamente, nei nostri ambulatori e presso la nostra struttura, pazienti che provengono da ogni parte di Italia e che rappresentano un requisito indispensabile per raggiungere l’eccellenza, di cui  sinceramente siamo tutti orgogliosi”, conclude il professore Ludovico Docimo.

PORTICI: greenpass.

Carabinieri controllano il possesso della certificazione in ristoranti e pub. Non mancano i furbetti
Controlli mirati ai greenpass nel comune di Portici nell’ambito di un servizio straordinario svolto dai Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco e da agenti della locale polizia municipale.
Chiesta l’esibizione della carta verde a 130 persone, tutti clienti, gestori e dipendenti di ristoranti e pub della città.
3 i clienti e 1 cameriere sprovvisti della certificazione. Per loro e per i gestori dei locali che non hanno verificato l’applicazione della normativa una multa.
Un dipendente di un ristorante, invece, ha mostrato un greenpass con generalità di un’altra persona.
Quando gli è stato chiesto il documento ha svicolato dicendo di non averlo con sé e ha poi fornito false generalità, sperando di farla franca. I carabinieri hanno compreso il trucco e denunciato l’uomo. I Controlli continueranno anche nei prossimi giorni.

AOU Luigi Vanvitelli. Visite gratuite nella Giornata della prevenzione dei tumori del collo

?

L’U.O.C. di Otorinolaringoiatria e della Chirurgia Cervico-Facciale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Luigi Vanvitelli” aderisce alla prima Giornata nazionale di sensibilizzazione sui Tumori della testa e del collo promossa dalla Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia cervico-facciale (SIOeChCF).

Martedì 23 novembre 2021, gli specialisti della U.O.C, diretta dal professore Gaetano Motta, eseguiranno visite specialistiche ORL ed indagini strumentali.

☎?Le prestazioni offerte saranno svolte dalle ore 9:00 alle ore14:00 presso l’Ambulatorio di Otorinolaringoiatria, sito al piano terra Edificio 17, Via S. Pansini n. 5.

✍️?Per partecipare: i cittadini dovranno inviare una mail al seguente indirizzo orl.vanvitelli@gmail.com indicando i propri contatti e la sintomatologia. Saranno successivamente contattati dalla Struttura per fissare l’appuntamento.

Qualora non si riuscisse a soddisfare tutte le richieste le visite saranno programmate nei giorni successivi.

Le visite saranno eseguite nel rispetto della normativa vigente riguardo il contenimento dell’infezione da SARS-COV-2.

Mercoledì 17 novembre 2021 si celebra la Giornata del prematuro

Mercoledì 17 novembre 2021 si celebra la Giornata del prematuro e, per l’occasione, invio un comunicato con numeri e organizzazione relativi alla attività della TIN della AOU Luigi Vanvitelli.
Allego altresì foto della TIN e se torna utile l’intervista realizzata al dr Carpentieri.

Policlinico Vanvitelli.
17 novembre, Giornata del prematuro: nella TIN ricoverati annualmente 180 bambini. I progressi della Medicina e delle cure spiegate ai genitori.L’Azienda Ospedaliera Universitaria “Luigi Vanvitelli” celebra, il 17 novembre 2021, la Giornata internazionale dedicata al neonato prematuro (World Prematurity Day) per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle nascite pre termine.

Il personale della Terapia Intensiva Neonatale incontrerà (nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19) una rappresentanza di genitori per parlare dei traguardi medici raggiunti, dei percorsi clinici seguiti.“L’Azienda Ospedaliera Universitaria “Luigi Vanvitelli” offre un’assistenza pediatrica completa grazie alla collaborazione con tutte le strutture specialistiche afferenti al Dipartimento Materno infantile, coniugando le più moderne tecnologie in campo medico e diagnostico con l’alta professionalità”, dichiara Antonio Giordano, Direttore Generale dell’Azienda.“La UO TIN del Policlinico Vanvitelli è suddivisa in Terapia intensiva e sub intensiva e segue ogni tipo di patologia medica (assistenza cardiologica, respiratoria, neurologica e metabolica) con un numero di ricoveri annuo di circa 180 bambini; di questi almeno un quarto sono prematuri o gravemente prematuri. Una stanza di accettazione accoglie i piccoli pazienti e dopo vengono destinati alle sale più idonee. L’assistenza medica fornita è completa, a 360 gradi, potendo contare su un fondamentale gioco di squadra”, spiega il dottor Mauro Carpentieri, referente della UO TIN.

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