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Lo spettacolo, tutte le notizie e le news per rimanere costantemente aggiornati su questo tema. I giornalisti sapranno riportarvi le notizie con fedeltà.

Giovanni Usai presenta “Paese di burro” brano nato quando era positivo al Covid

Il cantautore infermiere Giovanni Usai esce su tutti i digital store con “Paese di burro” (Senza Dubbi/Believe) dal 4 giugno in radio

L’artista sardo, ma di adozione bolognese, realizza questo brano in piena epoca Covid, chiuso in casa in quarantena, positivo a questa malattia e vuole sottolineare l’impotenza sua e della gente nell’affrontare un nemico inaspettato, che scioglie come burro le nostre certezze e vede sgretolarsi tutto ciò che è intorno. La speranza in chi si è saputo fermare, la saggezza dei bambini sono il motore della rinascita. La voglia di vivere, la guerra tra Thanatos ed Eros sono gli ingredienti di questa canzone.

Giovanni ci spiega: “Vi racconto la storia di un paese di burro, è la storia di una rinascita dolorosa, nel solito duello tra Eros e Thanatos nella fase Covid”.

Il video è stato realizzato all’Ospedale di Bazzano (BO) e grazie anche a questa scelta, Giovanni ha ricevuto l’appoggio ed i complimenti da parte dell’AUSL di Bologna che ha pubblicato il video sui suoi portali.

Link video “Paese di burro”: https://youtu.be/jKAD1ck6HTA

Videoclip
Ci troviamo nel pronto soccorso dell’ospedale di Bazzano, seriamente colpito nell’aprile del 2020 al punto che lo stesso ha dovuto chiudere a causa del Covid, per colpa del quale decine di operatori sono stati costretti a casa dalla malattia. Il video vuole sottolineare che attraverso la forza dei piccoli gesti di medici, infermieri ed O.S.S, siamo riusciti a riaprire il nostro pronto soccorso e le rinascite hanno sempre un sapore speciale. Questo clip è la ricetta per non fare sciogliere come burro la realtà luminosa e dignitosa della popolazione della splendida comunità della Valsamoggia (BO).

Biografia
Giovanni Usai è un cantautore ed infermiere nato in Sardegna originario dell’isola della Maddalena. A 12 anni inizia a cantare e a suonare il pianoforte, prende parte a concorsi musicali locali e a scrivere canzoni. Si trasferisce a Bologna all’età di 15 anni, ed è lì che prosegue gli studi di pianoforte e incontra Stefania Martin e Giuseppe Lopizzo, quest’ultimo insegnante di canto e vocal coach di Gaetano Curreri, Vasco Rossi e Ligabue tra gli altri. Giovanni si classifica per due volte tra i semifinalisti del Festival di Castrocaro, per altrettante volte al secondo posto per il Premio Luigi Fantelli e arriva tra i finalisti del talent Vocal Selection. Nel 2017 pubblica il singolo “Cuori di domani”, i cui proventi andranno totalmente in beneficenza per Cuore Domani, fondazione per la prevenzione, ricerca e cura delle malattie cardiovascolari più importante d’Italia. Nel giugno 2019 pubblica il singolo “Tradita””. Lo scorso 27 marzo pubblica “La canzone di De Luca”. Tra le ultime esperienze del cantautore anche l’apertura al concerto di Mahmood con il singolo “Chanson”.

SOCIAL
Facebook: https://www.facebook.com/giovanniusaioriginal/
Instagram: https://www.instagram.com/giovanni_usai_official/

Dario Argento: “Al lavoro per un nuovo grande thriller”

«In questi mesi ha prevalso la paura della malattia. Le altre ci sono sempre state e ci saranno sempre». Dario Argento, cineasta noto a livello internazionale, soprannominato Maestro del brivido, tra i suoi lavori più noti Profondo Rosso e Suspiria, in un’intervista esclusiva a Spraynews, parla della pandemia, di come ha vissuto il lockdown, del suo ottimismo per il futuro del cinema italiano, del suo rapporto con le figlie, ma soprattutto rivela come da giugno inizierà a lavorare per un nuovo grande film. Trattandosi di un thriller, però, non rivela alcuna anticipazione.

Dario Argento, Il Covid ha costretto le sale cinematografiche a essere chiuse per oltre un anno. Cosa significa la ripartenza per chi ha fatto del cinema la sua vita?
«E’ un momento bellissimo, entusiasmante, poter tornare come spettatore e non solo come cineasta in una sala a vedere i film sul grande schermo, dopo che per quasi due anni li abbiamo visti semplicemente in dvd oppure in televisione. Penso che sia un momento molto importante per la nostra professione».
Potrebbe essere l’occasione giusta per le produzioni italiane?
«Ritengo che sia un momento interessante. Molti giovani, in questi mesi di lockdown e di chiusure si sono impegnati, hanno studiato, hanno pensato. Le scuole di cinema hanno svolto al meglio il proprio compito. Ci sono tanti ragazzi in gamba che sono pronti alla loro prima prova o alla seconda e quindi noi non possiamo fare altro che aspettarli a braccia aperte».
Al momento quali sono i suoi autori preferiti?
«Non ho autori preferiti. Il cinema è cinema. E’ tutto un modo di raccontare. Ritengo, quindi, che ce ne siano tanti sparsi per il mondo».
Lei ha dichiarato più volte che la Francia scopre i talenti. Oggi è ancora così?
«E’ sempre così o meglio ancora lo è sempre stato. Scopre i talenti dall’ottocento, della pittura, della scultura, del cinema e della letteratura. I francesi hanno questa specie di meraviglioso istinto, ovvero capire quando c’è un talento e quindi individuare prima degli altri i migliori autori e artisti».
Il cinema si impara guardando tanti film, i giovani di oggi sono disposti a farlo come facevate voi?
«Penso di sì, basterebbe dare la possibilità anche alle scuole non solo di vedere i film, ma anche di discuterli. E’ importante capirli e riflettere».
Una parola basilare nella sua vita è stata certamente l’arte. Che significato assume questo termine oggi?
«Pur parlando di un discorso complesso che è difficile sintetizzare in poche parole, ritengo, che sia tutto ciò che è fantasia, invenzione. Mai tali parole possono essere più attuali. In tal senso, può essere pittura, scultura, cinema».
Cambiando argomento, lei è stato sempre un padre attentissimo. Quanto sono state importanti le sue figlie durante le chiusure?
«Anche se ci siamo visti un po’ di meno rispetto al solito, ritengo che io sia stato importante per loro e loro per me. Ci siamo aiutati l’uno con l’altro. Abbiamo discusso. E’ stato un momento bello della nostra vita».
Restando sempre sul tema amore, quale è il suo rapporto oggi con questo sentimento?
«E’ una cosa importante senza la quale si vive molto più stupidamente, senza grandi scopi e fini».
Parlando con il maestro del brivido, possiamo dire che l’isolamento e il lockdown hanno generato un nuovo senso di paura?
«Non saprei dirlo. Non ci ho mai pensato molto. Possiamo affermare, però, che c’è stata una nuova grande paura, quella di ammalarsi. In questi due anni, ritengo che su tutto abbia prevalso la paura della malattia. Le altre paure, invece, c’erano già e sempre ci saranno».
Lei ha spesso detto che il cinema le dà energia. Ha in mente già un altro lavoro per impaurire gli italiani del terzo millennio?
«Sto preparando un film che comincerò verso la fine di giugno. Finalmente posso tornare a lavorare, come tanti altri miei colleghi».
Ci può dare qualche anticipazione?
«Sarà un thriller e quindi meglio non parlarne».

A Roma si celebra la Giornata Mondiale Disturbi Alimentari con Marco Sentieri

Mercoledì 2 giugno si svolge la Giornata Mondiale sui Disturbi del Comportamento Alimentare (World Eating Disorders Action Day)

I “Disturbi del Comportamento Alimentare” (anoressia, bulimia, obesità e altri DCA), rappresentano tra i giovani (soprattutto tra i 12 e i 25 anni) la prima causa di morte tra le malattie. In Italia sono oltre 3 milioni le persone che ne soffrono. Il Covid ha peggiorato la situazione ed abbassato ulteriormente l’età media di chi ne soffre.

Marco Sentieri dopo aver portato sul palco dell’Ariston al Festival di Sanremo la tematica del bullismo con Billy Blu e nei mesi scorsi il brano #NonLasciamociBullizzareDalCoronavirus per invitare gli italiani a non subire il bullismo sociale dell’emarginazione esercitata dal Covid, prosegue il suo percorso di Musica Sociale con il brano AliMentali.

Link videoclip “AliMentali”: https://youtu.be/XdtZfDugRCo

Ci spiega Marco: “L’intento è quello di sensibilizzare sull’argomento dei Disturbi Alimentari, di cui si parla ancora pochissimo, attraverso il canale emozionale della musica, quello più diretto per arrivare ai giovani. AliMentali è un messaggio positivo: attraverso la forza della mente si può vincere questa malattia. Certo occorre assistenza competente, ma la chiave per spiccare il volo sono le nostre ali mentali”.

L’evento di presentazione del progetto si svolgerà lunedì 31 maggio dalle ore 11 presso il locale Cacio e Pepe in zona Mazzini. La location è stata scelta per la sua storia decennale quale punto di riferimento culinario della Capitale, per dare sostegno alla categoria dei ristoratori che sono tra i più colpiti dagli effetti della pandemia. L’evento si svolgerà nel rispetto delle normative Covid. Necessario accreditarsi per partecipare.

Il brano di Marco Sentieri “AliMentali” esce per la SWIPe Records con la produzione esecutiva e direzione musicale di Donato Giovinazzo. La produzione artistica è del Maestro Adriano Pennino. Supervisione artistica al progetto di Igor Nogarotto e Giovanni Germanelli. Il progetto è patrocinato dall’Associazione ALI DI VITA ODV contro i Disturbi del Comportamento Alimentare.

“AliMentali” è nei digital store dal 27 maggio e in radio dal 9 giugno.

Marco Sentieri sui social:
IG: https://www.instagram.com/marco_sentieri_/
FB: https://www.facebook.com/MarcoSentieriOfficial/

Il video di “Billy Blu” brano finalista del Festival di Sanremo 2020:
https://youtu.be/d2uLyXpnqqM

“Spengo il cell” il nuovo brano di Ivan Granatino in collaborazione con Teresa Langella

“Spengo il cell” dal 21 maggio su tutti i digital store, in radio dal 28

L’artista urban Ivan Granatino torna con un brano che sa di estate e di voglia di leggerezza, in collaborazione con l’attrice, influencer e cantante Teresa Langella.

Già Tik Tok lo ha premiato chiedendo una collaborazione, dopo il successo della scorsa estate Caramella, con oltre 250.000 video.

Videoclip “Spengo il cell”: https://youtu.be/7_COJX-XdDE

“Spengo il cell” (di Giovanni Granatino e Vincenzo Pezzella), che accompagnerà la prima parte d’estate, è un pop reggaeton, dalle sonorità prettamente estive su un argomento ancora considerato “scottante”, ma molto attuale e concreto di una storia d’amore clandestina.

“Sicuramente la voglia è proprio quella di trasmettere ‘il sole’ a livello musicale con un tematica molto attuale: l’amante. Contento anche di fare questa esperienza con Teresa, diversa dal mio normale mondo e a quanto noto molto amata dal grande pubblico e anche con grandi doti vocali” ci spiega Ivan Granatino.

“Felicissima di tornare a cantare di nuovo che è una delle mie prime passioni e convinta di aver scelto uno degli artisti campani più professionali e con una grande genialità. Mi sono divertita molto e spero di divertire anche il mio pubblico e quello di Ivan” gli fa eco Teresa Langella.

Il video rispecchia appieno da parte del regista Ferdinando Esposito (Action Film), il mood del pezzo: “Non sono i soldi che possono fare la felicità di una persona, ma solo l’amore vince su tutto”. In una location esclusiva che ricorda il mondo latino e della cultura reggaeton in generale, è narrata una storia d’amore fuori dai canoni classici in una chiave passionale del tutto inedita. Ivan e Teresa sono parte integrante del video, ma non i protagonisti. La storia gira attorno ad un mezzadro, interpretato da Enock Balotelli, il quale si innamora della moglie del rozzo e ricco latifondista, Claudia Paglialungala modella dell’ultima serata del Festival di Sanremo 2021, dedito alle sue terre e poco alla famiglia e alla moglie in particolare.

Etichetta Napule Allucca/Believe digital.

SOCIAL
Instagram: https://www.instagram.com/therealivangranatino/
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Le suggestioni della natura che accompagnano verso le suggestioni del teatro

Chi, almeno una volta nella vita, ha fatto trekking sa che c’è un attimo di sospensione fantastica che ti accoglie alla fine del percorso. L’attimo nel quale la fatica si fonde con la soddisfazione, l’immagine della bellezza appena sfiorata si impasta con quella nitida dell’arrivo. Un attimo, che sarebbe bello poter custodire almeno per una manciata di minuti.  Nasce così, dalla voglia di prolungare quell’attimo d’incanto, l’idea del progetto Teatro trekking: un percorso di suggestioni e una meta emozionante.  Le suggestioni della natura che accompagnano verso le suggestioni del teatro Un progetto nato dalla collaborazione tra la Gabbianella club ed il Pozzo e il Pendolo ” Tre percorsi per tre spettacoli – spiega Gianluigi Osteri, manager della Gabbianella club e appassionato  di trekking quanto di teatro – la possibilità di mettere insieme due attività che regalano emozioni, mi è sembrata la chiave di volta per aprire nuovamente porta all’entusiasmo. Godere del viaggio ma anche dell’arrivo, coccolare il corpo ma anche la mente: è questo l’obiettivo del   progetto Teatro Trekking.     Mettere a segno un’idea di bellezza che si moltiplica. Perché la bellezza non si somma, si moltiplica”

Il progetto, che partirà nel mese di settembre, disegna una nuova geografia per il teatro, portato fuori dai luoghi canonici deputati alla messa in scena, per essere immerso nella cornice di scenari inconsueti e mozzafiato.

Anche la scelta dell’ora nella quale lo forzo della salita cederà il passo alle emozioni del teatro non è casuale: il tramonto.   Perché dove la natura decide di collocare i propri limiti, esplode sempre uno spettacolo.

“In questi mesi bui, mentre intorno crollavano certezze, abbiamo deciso di riparaci sotto il tetto sicuro dei sogni. –  racconta Annamaria Russo, direttrice artistica del Teatro il Pozzo e il Pendolo- Per chi, come noi, lavora fabbricando suggestioni ed emozioni, il sogno è sempre lo stesso, declinato in mille varianti diverse: condividere attimi di felicità provvisorie. Teatro trekking vorremmo potesse essere questo: un’opportunità di condividere momenti preziosi”

Questa prima edizione di Teatro Trekking prevederà tre percorsi, tre stazioni d’arrivo teatrali e un aperitivo nell’attesa che il sole cali dolcemente per creare la giusta atmosfera.

Per candidarsi alla partecipazione è richiesta solo l’attitudine alle emozioni, e la propensione a godere dei piaceri della vita.

Tutti i dettagli le modalità di partecipazioni sul sito www.teatrotrekkingfestival.it

 

Stefania Orlando dopo il Grande Fratello Vip il video di Babilonia

Stefania Orlando, dopo il successo riscosso al GRANDE FRATELLO VIP su Mediaset (Canale 5), ci presenta il video ufficiale di BABILONIA (di Nartico/S. Orlando, per la regia di Davide Legni), un ritmato tormentone a reggaeton, con un testo fresco e giovane.

Dopo le sue precedenti canzoni, tutte molto originali e significative (Sotto la luna, Vita bastarda, A troia, Legami al letto, Su e giù, Omologazione) arriva BABILONIA, singolo prodotto da Francesco Morettini e Luca Angelosanti di Casamusica, già disponibile su tutti i digital store, pubblicato mentre Stefania era ancora nella casa del Grande Fratello (totalizzando complessivamente, sui vari portali digitali, oltre un milione di ascolti).

Il clip già nel primo giorno di pubblicazione è arrivato fino al 7° posto fra i video di tendenza (adesso ha superato le 300mila visualizzazioni).

Stefania Orlando è nata a Roma ed è cresciuta a pane, Tv e musica. Per questo, dopo aver condotto per anni “I Fatti Vostri” e “Il Lotto alle Otto”, ha deciso di trasformare la sua più grande passione in lavoro, mettendo su la band degli “Orlando Furiosi”. Il primo singolo, “Sotto la luna” è uscito nel 2007. Nella sua vita artistica è stata tante cose: modella, conduttrice e cantautrice.

 

Link video “Babilonia”:

YouTube player

Il mondo dello spettacolo si mobilita, presidiato il Mercadante di Napoli: “basta toppe”

Un Tavolo permanente nella sala del Ridotto del Mercadante. La prova di uno spettacolo dal vivo simbolica,quella che da ieri rende protagonisti 10 tra lavoratori e lavoratrici dello spettacolo, collegati con le piazze e i teatri della Lombardia, del Veneto, del Piemonte e del Lazio.
A seguito della mancato mantenimento della promessa del ministro Dario Franceschini sulla riapertura dei teatri, dei cinema e degli spettacoli dal vivo, un gruppo tra lavoratori del Coordinamento Arte e Spettacolo della Campania e studenti, dopo aver occupato ad oltranza il cortile esterno del teatro Mercadante, hanno creato vera officina del dibattito e del confronto per interloquire non solo con i rappresentanti del settore ma con chiunque voglia aderire per innescare sviluppi di lavoro e iniziative di confronto trasversali, per far luce su tutte le categorie professionali che ad un anno dalla pandemia, versano ancora in condizioni precarie. Lo scopo dell’ Assemblea permanente è quello di sensibilizzare ma soprattutto sollecitare il ministero del Lavoro con un dossier finalizzato non alla semplice riapertura dei teatri, ma bensì alla soppressione delimitante del sistema gestionale del comparto dello spettacolo, con una nuova riforma universale che tuteli non solo i grandi enti ma anche i piccoli spazi. Una trattativa forzata i cui punti salienti sono: la legge per l’Intermittenza,lo statuto delleArti, il riconoscimento giuridico delleProfessioni artistiche, la taxcredit, la rimodulazione delFus, il riconoscimento dei contributi figurativi utili ai fini pensionistici per il biennio 2020/21 ed in primis la progettazione relativa ai protocolli di sicurezza, necessari a garantire una totale riapertura del settore.
“Occorre creare un’atmosfera sociale e soprattutto politica che riconosca l’importanza e la storia del Teatro pubblico e privato in Italia, restituendo la dignità al lavoro artistico da sempre sottovalutato”- ha sottolineato Roberto Andò, direttore artistico del Teatro Mercadante di Napoli, durante la diretta zoom delle 15.00 di ieri- Il Teatro Pubblico deve alzare il tiro sulla qualità, le scelte e l’innovazione. Ho appoggiato in pieno questa iniziativa, affinchè nei prossimi giorni si possano ottenere segnali dall’ esterno forti e risposte risolutive”.
Un punto di ripartenza ottenuto a pochi giorni dalla Giornata nazionale del Teatro. Una chiave di volta affinchè il Teatro italiano non resti un “ghetto” chiuso, ma un palcoscenico aperto sul mondo.

Imma Amato

Sanremo 2021: La Napoli Mandolin’Orchestra, X Eventi & Communication e la felicità per la loro vittoria.

Ermal Meta, insieme alla Napoli Mandolin’Orchestra, si guadagna il primo posto con la sua Caruso nella serata dedicata alle cover ed ai duetti e guida la classifica generale provvisoria del 71° Festival di Sanremo.

Questo risultato è stato ottenuto grazie al voto dell’orchestra.

La Napoli Mandolin’Orchestra, guidata dal Maestro Mauro Squillante, con l’etichetta X Eventi & Communication, aggiunge così un altro successo al suo già ricco e importante palmares.

Ad esibirsi sul palco dell’Ariston, assieme al maestro Mauro Squillante, Olena Kurkina, Adolfo Tronco e Luca Petrosino.

Il brano “Caruso” di Lucio Dalla, arrangiata dal maestro Diego Calvetti in maniera egregia, assieme all’intensa interpretazione del big Ermal Meta, che ancora una volta ha dimostrato di essere un artista eccelso, accompagnato dal dolce arpeggio dei mandolini napoletani, ha regalato ai telespettatori e non solo, un momento toccante, emozionante e da brividi.

Il maestro Mauro Squillante, presidente dell’Accademia Mandolinistica Napoletana, artista di fama internazionale, svolge un’attività di tutto rilievo nel campo della musica classica.

Grazie al suo continuo e costante impegno, il maestro Mauro Squillante, costituisce un importante e costante punto di riferimento per gli amatori, gli appassionati ed i cultori del mandolino napoletano.

Così il maestro Mauro Squillante ci ha raccontato della sua esperienza al Festival:

Mancava questa occasione a Sanremo nel carnet dell’Accademia Mandolinistica Napoletana, che con la sua Napoli Mandolin’Orchestra rappresenta l’espressione più professionalmente qualificata nel panorama mandolinistico. Da sempre il nostro intento è stato quello di collocare arte e bellezza sul mercato, per dimostrare, e lo abbiamo potuto ampiamente fare fino alla sciagura del covid, che l’arte produce lavoro, oltre che soddisfazione estetica. Con le giuste sinergie, e la X-Eventi delle sorelle Andolfo sono state proprio quella sinergia di cui avevamo bisogno, si possono coltivare ambizioni e raggiungere i risultati sperati ed anche insperati, come la nostra recente partecipazione a Sanremo. Salire poi su quel palco con Ermal Meta, persona profonda e musicista solidissimo, ha contribuito ad accrescere soddisfazione e soprattutto emozioni, le stesse che sappiamo di aver trasmesso a chi ci ha ascoltato”.

Ecco di seguito il video dell’esibizione:

https://www.raiplay.it/video/2021/03/Sanremo-2021-terza-serata-Ermal-Meta-con-Napoli-Mandolin-Orchestra—Caruso–efc43a4a-76b7-497d-8341-6ce738b1816d.html

In primavera i primi ciak del progetto dedicato alla figura del Sindaco Pescatore, attualmente in fase di scrittura

ETTORE BASSI SARÀ ANGELO VASSALLO, IL SINDACO PESCATORE

L’attore: “QUESTO DOCUFILM È NECESSARIO PER FAR EMERGERE LEGALITÀ E GIUSTIZIA. NOI CI CREDIAMO. ANGELO VASSALLO È UN ESEMPIO DI UN PAESE MIGLIORE. È IL RACCONTO DI UN DELITTO ANCORA OGGI IRRISOLTO”

“Insieme creeremo questo mare di legalità, di bellezza, di giustizia. Goccia dopo goccia. Perché tutti insieme crediamo che questo Paese possa migliorare ancora e diventare una nazione bella, dove poter vivere”, esordisce con queste parole l’attore Ettore Bassi che, dopo il monologo in teatro, vestirà di nuovo i panni di Angelo Vassallo, nel docufilm ispirato alla figura del Sindaco Pescatore, oltre ad esserne la voce narrante.

A dieci anni dall’omicidio, Angelo Vassallo rivive nel movie indipendente “La Verità Negata”. Un’idea visionaria ed innovativa promossa dalla Fondazione Vassallo, che intende non solo mantenere accesi i riflettori sull’assassinio del Sindaco Pescatore e sulla vicenda giudiziaria, ancora irrisolta, senza colpevoli né mandanti, ma soprattutto diffondere i principi e la cultura della legalità, in particolare tra ai giovani.

Dieci anni trascorsi dall’assassinio, dall’agguato e dai quei nove colpi di pistola esplosi. Dieci anni in cui le vicende di Angelo Vassallo hanno suscitato un’intensa attività divulgativa, espletata attraverso convegni e dibattiti nelle scuole, oltre che giornalistica, rompendo in maniera potente gli equilibri in un territorio fino ad allora considerato una sorta di isola felice, esplorandone luci ed ombre e portandone alla luce i chiaroscuri e le omertà.

È partendo da queste premesse, che la Fondazione di Angelo Vassallo ha deciso di trasporre in una produzione cinematografica indipendente una storia di intrecci e di mezze verità nascoste sotto il tappeto, divenendone un ulteriore tassello nella ricerca della verità.

 “Legalità e giustizia. Noi ci crediamo – evidenzia Ettore Bassi – Intrecci politici e cronache giudiziarie: tutto questo sarà raccontato nel docufilm “La Verità Negata”. È un progetto importantissimo, nato dalla volontà della Fondazione Vassallo e tante persone che hanno conosciuto Angelo, che hanno lavorato con lui, che lo hanno frequentato. Un progetto che vogliamo assolutamente portare a casa, ma per questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Tante piccole gocce possono formare un mare. Noi ci crediamo, credeteci anche voi”.

L’obiettivo è non solo ricomporre la storia umana e amministrativa di Angelo Vassallo, ma arrivare a capire il perché dell’assassinio del Sindaco Pescatore. Per quale mano, chi il mandante di quell’agguato che, dalla notte del 5 settembre 2010, ha cambiato la vita e la storia di una popolazione e del Cilento. Un grande percorso alla ricerca della verità collettiva, per affrontare il domani con un rinnovato e più consapevole spirito legalitario. Il docufilm ripercorrerà dunque una storia fatta di piccoli puzzle da ricomporre e di anelli ancora da congiungere, di chilometri percorsi dalla Fondazione. In sottofondo, il legame inscindibile con la terra madre e il mare.

Questo docufilm è necessario, perché Angelo continui ad essere un esempio e un punto di riferimento per tutti coloro che si impegnano e vogliono continuare a farlo, anche quando sentono vacillare la speranza. In primavera si gireranno i primi ciak e si tenterà di riprodurre nella maniera più autentica possibile la storia”, insiste Ettore Bassi, protagonista anche della presentazione del libro “La Verità Negata” avvenuta a Roma, lo scorso dicembre, nella chiesa di Sant’Ignazio, un luogo simbolo, vicina alla sede dell’Antimafia.

Racconta inoltre le difficoltà, per un attore, di confrontarsi e di mettersi in gioco rispetto alla figura emblematica di Angelo Vassallo e del rapporto con la paura.

Quando vai a raccontare una storia come questa, non puoi non pensare alla violenza. La paura è normale, appartiene ad ognuno di noi: l’importante, come testimoniava Angelo, è il messaggio che trasmetti e perseguire ciò che è giusto nella vita”.

Convinzione ed onestà, quindi, per il docufilm attualmente in fase di scrittura e per cui è stata aperta una campagna di raccolta fondi a cui chiunque può liberamente contribuire.

“Crederci sempre, non arrendersi mai e continuare ad osare, immaginare e creare ancora oggi.

Questo è il messaggio di Angelo – continua Ettore Bassi – Ad un certo punto questa esperienza di racconto, questa storia inizi a sentirla addosso. Lui (Angelo Vassallo, ndr) ha sempre creduto nelle sue idee non convenzionali, le ha sempre perseguite. Bisogna tenere alta l’attenzione”.

Il Gofundme, la raccolta fondi consultabile sul sito della Fondazione, in pochi giorni si sta trasformando in una missione collettiva che si allarga dalla Campania a tutta Italia.

 “Siamo in fase di scrittura, il progetto è iniziato da poco, mettiamo insieme tutte le forze che abbiamo, ciascuno con la propria personalità.  Siamo un gruppo di persone estremamente preparate e credo che il progetto nasca sotto una buona stella. La natura di questa idea è condivisa in quanto va a toccare l’esperienza di ognuno. Ci rivolgiamo ad un pubblico esteso, che si cammini insieme per portare a casa questo progetto che ha l’unico obiettivo di far emergere ciò che è giusto. Fare emergere e incrementare la fiducia nel nostro Paese, nella giustizia e nella legalità”.

LINK al video di ETTORE BASSI https://we.tl/t-NiJ9dKDxSD

LINK al crowdfunding https://gofund.me/180f9f45

Il Museo FRaC celebra l’insuperabile stilista del Novecento nel 50esimo anniversario dalla sua scomparsa

In occasione del 50esimo anniversario dalla sua scomparsa, avvenuta il 10 gennaio del 1971 nella lussuosa suite dell’Hotel Ritz di Parigi, il Museo-FRaC celebra COCO CHANEL, all’anagrafe Mademoiselle Gabrielle Bonheur e il suo genio creativo. La grande stilista francese che ha rivoluzionato il concetto di femminilità, icona della moda, figura fondamentale del fashion design del ventunesimo secolo.

«Coco Chanel è stata per l’intera cultura artistica, l’insuperabile stilita del Novecento – esordisce il direttore artistico del Museo-FRaC Baronissi, il professore Massimo Bignardi – Un’artista che, appena ventenne, ha respirato e fatti suoi i fermenti rivoluzionari della Parigi dei primi tre decenni del secolo, segnati dalle esperienze delle avanguardie artistiche: dai fauves ai surrealisti, attraversando l’analisi e la sintesi cubista, la dissacrazione futurista, l’astrattismo e il nichilismo dadaista». 

Ispirato alla figura rivoluzionaria della stilista, nasce “COCO CHANEL. Line”, l’evento in cartellone il prossimo 29 gennaio alle ore 19 sui canali digitali del museo, che apre la rassegna “Dialoghi con l’arte”, a cura dell’associazione culturale Tutti Suonati. Un format che si propone la divulgazione di contenuti relativi al mondo delle arti contemporanee, condotta attraverso il dialogo interattivo e dinamico, che mette in relazione il contesto artistico di riferimento, esperti del settore e il pubblico del Museo-FRaC, accompagnandosi al più ampio programma di mostre ed esposizioni del Fondo Regionale d’Arte Contemporanea.

Il primo appuntamento dedicato a Coco Chanel sarà accompagnato dalle letture di Nicla Antonaccio ed Andrea Avagliano, reduce quest’ultimo dai successi delle serie tv “L’amica geniale 3”, “I bastardi di Pizzofalcone 3”, “Mina Settembre”. Le voci dei due attori faranno da fil rouge agli interventi del prof. Massimo Bignardi e di Clotilde Cicatiello, docente a contratto presso il Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM dell’Università degli Studi di Salerno e collaboratrice del Centro interdipartimentale per gli Studi di genere e le Pari Opportunità (OGEPO), esperta di storia delle professioni in ottica dei Gender Studies. La moderazione sarà affidata ad Ilaria Cotarella, con la segreteria organizzativa di Domenico D’Auria e Pio Manzo. Communication Project a cura di Barbara Landi e graphic design di Enzo Ricciardi.

A fare da preview all’evento, la pubblicazione del videoclip originale “COCO CHANEL. Line” autoprodotto, con la regia di Francesco Domenico D’Auria. Ambientato negli anni Trenta, riprende la stilista intenta a disegnare. “Essere eleganti non vuol dire sbalordire la gente con abiti eccentrici. La semplicità è la nota fondamentale di tutta la vera eleganza. Ci sono stilisti che cambiano moda ogni settimana, io invece ho creato un stile e, come dico sempre, la moda passa ma lo stile resta – sottolinea Coco protagonista del video – Devi essere bellissima a trent’anni, affascinante a quaranta e irresistibile per il resto della tua vita. Molti mi copiano ma a me non dispiace, la copia è successo…. E sì chiaro, io non faccio moda, io sono moda”.

Per partecipare all’evento utilizzare la piattaforma Microsoft Teams

https://teams.microsoft.com/l/meetup join/19:195569fa477148f1aafe3b736504b364@thread.tacv2/1611501516357?context=%7B%22Tid%22:%22ed574d10-f845-443c-989d-a4b9658b3606%22,%22Oid%22:%2253a6f0da-dc2d-4571-8605-f5044af11d63%22%7D