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Per Natale prezzi pandoro e panettone alle stelle

“I prezzi dei prodotti tipici del Natale non scendono, e rimangono ai livelli dello scorso anno, nonostante il crollo delle bollette energetiche e la frenata dell’inflazione”. Lo afferma il Codacons che ha realizzato un primo monitoraggio per capire l’andamento dei listini al dettaglio.

“Per panettoni e pandori i prezzi appaiono oggi in linea con quelli dello scorso anno, ma questa non è una certo una buona notizia. Lo scorso Natale, infatti, complice il caro-energia e l’aumento delle materie prime dovuto al conflitto in Ucraina, il Codacons registrò per i due dolci tipici del Natale aumenti medi del +37% su anno. – spiega l’associazione – Il prezzo medio di pandori e panettoni industriali classici, al netto di offerte o promozioni dei negozi, è attualmente compreso tra i 6 e i 7 euro, prezzo che sale tra gli 11 e i 13,50 euro per quelli di alta gamma. Per i panettoni artigianali il costo varia tra i 30 e i 35 euro al chilo, ma può arrivare a 55 euro per quelli realizzati dagli chef più noti”. Listini al dettaglio in linea con il 2022 anche per alberi di Natale sintetici, luci e catene luminose, palline e addobbi vari, con i negozi che, secondo il Codacons, “dopo gli aumenti medi tra il +20% e il +40% applicati lo scorso anno in tale settore, non hanno ritoccato al ribasso i prezzi al pubblico”. “A rincarare sensibilmente rispetto allo scorso anno sono invece i cesti natalizi, che registrano quest’anno un incremento medio del +16% rispetto al 2022, causato dalla forte crescita dei prezzi nel comparto alimentare”, rivela il Codacons.

Continua l’aumento nell’Ue dei prezzi dell’olio d’oliva

Continuano a salire i prezzi dell’olio d’oliva nell’Ue, con un rialzo del 75% registrato a settembre 2023 rispetto al gennaio 2021. Già tra gennaio 2021 e gennaio 2022 c’era stata una crescita dell’11%. Aumento vertiginoso anche per i prezzi delle patate, salite del 53% tra gennaio 2021 e settembre 2023 dopo un picco del +60% a giugno 2023. Lo rileva Eurostat. Più in generale, segnala l’ufficio statistico dell’Unione europea, i prezzi dei prodotti alimentari hanno continuato a salire anche nel 2023, dopo gli aumenti importanti del 2022, anche se per alcuni prodotti con un aumento più lento nel secondo e terzo trimestre. Costano di più che a gennaio 2021 e 2022 anche uova (+37%) e burro (+27%, dopo un picco del +44% a dicembre 2022).

Chiedono di dividere toast a metà, sul conto due euro in più

Due euro in più perchè hanno chiesto di avere il toast tagliato a metà: è quanto hanno dovuto pagare dei turisti in un bar a Gera Lario, nel Comasco. L’episodio – avvenuto a fine giugno – è stato reso noto su Tripdvisor e poi si è diffuso sui social. Lo riporta oggi il quotidiano La Provincia di Como. Il cliente ha postato la foto dello scontrino con il supplemento, ma il gestore si è giustificato: “Abbiamo usato piattini e tovaglioli in più”. In pratica è stato ordinato un toast vegetariano con patatine a 7,5 euro, più il sovrapprezzo di 2 euro perché “diviso a metà” nel locale del piccolo paesino si affaccia sul lago. “Il formato del toast viene servito già tagliato in due esatte metà. Eravamo in due persone e abbiamo chiesto un toast che al tavolo avremmo mangiato in due. Ma dobbiamo pagare perché ci siamo divisi in due il toast? Incredibile ma vero…”, scrive il cliente.

“Se un cliente mi chiede di fare due porzioni di un toast devo usare due piattini, due tovaglioli e andare al tavolo impegnando due mani. È vero che il cliente ha sempre ragione, ma è altrettanto vero che le richieste supplementari hanno un costo”, ha replicato il gestore del bar. Fra i vari commenti social alcuni criticano il sovrapprezzo, ma altri parlano bene del locale.