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Suor Alfieri, Gesù Cucù? Tristezza infinita

“Sul Gesù che diventa cucù, cosa dire? Poco o nulla, se non esprimere una tristezza infinita, quasi sconsolata. Essa nasce da due ordini di ragioni: innanzitutto, come credente, trovo la cosa ai limiti della blasfemia, in secondo luogo, come cittadina, sono allibita dall’ignoranza, sempre nel senso etimologico del termine, all’interno della quale è attecchita l’idea di cancellare il nome di Gesù, mentre si festeggia il Natale a scuola, in nome del politicamente corretto”. Lo dice all’ANSA suor Anna Alfieri, ex coordinatrice del progetto del Mim Educare al rispetto. “Infatti, delle due, l’una: o si fa festa a scuola per il Natale, ricordando qual è il significato autentico della festa, con Gesù, Maria, Giuseppe, i pastori, gli angeli e i Magi, oppure non si fa proprio la festa. Infatti, quale messaggio del Natale queste educatrici, ricordiamolo che le maestre coinvolte sono, come tutti i docenti italiani, educatrici, intendono trasmettere? – aggiunge – Cancellando il nome di Gesù, queste maestre dicono ai loro alunni che il Natale è il trionfo del consumismo, dei regali, delle luci, del panettone, del prosecco. Perdonatemi, ma questo non è il Natale, almeno per me. Questi episodi mostrano chiaramente l’urgenza della libertà di scelta educativa: i genitori che nel Natale ricordano e festeggiano la povertà dello speco di Betlemme sceglieranno una scuola che non fa diventare Gesù il cucù, i genitori interessati, invece, al prosecco e al panettone sceglieranno la scuola dove Gesù diventa cucù. Sia chiaro: non per creare divisioni ma perché ognuno trovi ciò che l’onestà e l’intelligenza gli impongono. Del resto è solo dall’onestà e dall’intelligenza che nasce il confronto, quello vero, quello che non cancella e non omologa in nome del politicamente corretto”. (In foto Suor Anna Monia Alfieri, nei nostri studi ospite di “Fides” condotto da Rosa Criscuolo)

Sima, fino a 20mila tonnellate di CO2 durante le feste

Per le festività natalizie gli italiani produrranno 80mila tonnellate di rifiuti in carta e cartone, aumenteranno del 30% i consumi di energia rispetto ad altri periodi dell’anno immettendo in atmosfera 20mila tonnellate di CO2.E i maggiori spostamenti di cittadini e merci produrranno un aumento del 130% delle emissioni inquinanti. A fare i calcoli sull’impatto del Natale sull’ambiente è la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima). “Addobbare l’albero di Natale e decorare la casa con luci e catene luminose produce in Italia, nell’intero periodo natalizio, fino a 20mila tonnellate di CO2 che vengono immesse in atmosfera”, spiega il presidente Sima, Alessandro Miani, sottolineando come solo nel periodo che va dall’8 dicembre all’Epifania ci sia un incremento dei consumi energetici di circa il 30% rispetto al resto dell’anno, pari a 1.600 MWh al giorno ossia 46.400 MWh di energia consumata. “Scartare i regali produrrà invece circa 80mila tonnellate di rifiuti in carta e cartone, pari in media a oltre 3 kg a famiglia – aggiunge Miani – La nota più dolente, tuttavia, è quella dei trasporti: nel periodo delle festività di fine anno i maggiori spostamenti dei cittadini attraverso vetture private e mezzi di trasporto pubblici (treni, aerei, bus), unitamente all’incremento delle attività logistiche connesse al commercio e alla spedizione delle merci, produrrà un aumento delle emissioni inquinanti rilasciate in atmosfera (CO2, ossidi di azoto, ecc.) del +130% rispetto ad altri periodo dell’anno, con danni diretti e indiretti per la salute umana e l’ambiente”.

Meloni ai militari all’estero, siete il nostro volto migliore

“I vostri sacrifici celebrano una famiglia. Quella che Giuseppe Mazzini definiva la famiglia del cuore: cioè la Patria. Allora è giusto che quella Patria, quella famiglia che è la ragione principale del vostro impegno, sia oggi da voi per dire grazie e per dire che è consapevole dei vostri sacrifici, è consapevole del fatto che rappresentate, e non lo dico per piaggeria, il suo volto migliore”.

Lo ha detto la premier, Giorgia Meloni, nel corso degli auguri per le festività ai militari impegnati nelle missioni all’estero. Il Natale, ha poi aggiunto, “è la festa per eccellenza che celebra la famiglia e che si celebra con la famiglia, durante la quale tantissimi che normalmente lavorano fuori hanno l’occasione di tornare a casa. Questo non accade per molti di voi e questo, chiaramente, è uno dei tanti sacrifici che avete scelto di fare”. “Io penso – ha concluso – che però non ci sia nulla di più importante di sentirsi dire grazie” per quello che fate. “E io quel grazie dell’Italia intera, del governo e mio personale porto”.

Natale: 980 milioni di dolci made in Italy consumati nel mondo

Natale fa crescere nel mondo gli acquisti di specialità alimentari made in Italy: nell’ultimo anno, tra panettoni, pandoro, cioccolato e prelibatezze tipiche, ne abbiamo esportate per un valore di 980 milioni di euro, con un aumento del 9,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo rileva Confartigianato che ha redatto una classifica dei Paesi più ‘golosi’ di prodotti natalizi italiani: in pole position c’è la Francia, seguita da Germania e Regno Unito. Nell’ultimo anno, i nostri cugini d’Oltralpe hanno comprato 194 milioni di euro di dolci natalizi (pari al 19,8% del nostro export di questo tipo di prodotti). In Germania ne abbiamo esportato per 165 milioni (16,9% del totale esportato), mentre nel Regno Unito le nostre esportazioni di pasticceria per le ricorrenze è pari a 81 milioni (l’8,3% del totale). Gli Stati Uniti sono al quinto posto tra i nostri clienti, con 40 milioni di prodotti acquistati. Secondo Confartigianato le feste di Natale fanno impennare anche la spesa degli italiani che quest’anno, a dicembre, raggiungerà il valore di 24,4 miliardi, vale a dire il 28,3% in più della media annuale. Quasi due terzi degli acquisti, pari a 15,9 miliardi, saranno dedicati ad alimentari e bevande. E nei consumi natalizi del 2023 spiccano quelli che puntano sulla tipicità, sull’identità territoriale, sull’unicità e qualità di prodotti e servizi. Un trend che coinvolge 311mila aziende artigiane con 882mila addetti che operano in 47 settori, dalle specialità alimentari all’oggettistica, dall’abbigliamento ai prodotti per la casa fino ai giocattoli. “A favorire l’acquisto di prodotti artigiani – sottolinea il presidente di Confartigianato Marco Granelli – è la sempre più diffusa attenzione alla qualità, all’unicità e alla sostenibilità di prodotti ‘su misura’, personalizzati, tipici del territorio, a basso impatto sull’ambiente. Per questo Confartigianato rilancia anche quest’anno la campagna ‘Acquistiamo locale’: un invito a regalare e a regalarsi doni che esprimono il valore artigiano made in Italy”. A livello regionale, Confartigianato stima che si spenderà di più in acquisti natalizi in Lombardia con 4,3 miliardi di euro (17,5% del totale nazionale). Seguono il Lazio con 2,4 miliardi, il Veneto (2 miliardi), la Campania (1,9 miliardi), l’Emilia-Romagna (1,9 miliardi), la Sicilia (1,9 miliardi), il Piemonte (1,9 miliardi), la Toscana (1,5 miliardi), la Puglia (1,4 miliardi).

A Natale 500 mila tonnellate cibo finiscono nella spazzatura

Ogni anno nel periodo delle festività natalizie 500 mila tonnellate di cibo finiscono in pattumiera a causa degli sprechi alimentari nelle case. Lo denuncia Assoutenti che segnala come tra i generi alimentari più sprecati a Natale compaiano, oltre a prodotti freschi come frutta e verdura, anche pasta, pesce, panettoni, torroni e spumante. Con la conseguenza che per ogni singola famiglia fino a 80 euro di cibo rischia di finire nella spazzatura. Solo nel settore alimentare, lo spreco in Italia vale 9 miliardi di euro all’anno, di cui circa 6,5 miliardi solo all’interno delle nostre case. Finiscono nella spazzatura in media 524 grammi pro capite di cibo a settimana, ovvero circa 75 grammi al giorno e 27,2 kg annui. Pane e verdure fresche sono fra gli alimenti più spesso buttati, assieme a bevande analcoliche, i legumi, la frutta fresca, la pasta fresca. Nell’ultimo anno una famiglia ha gettato nella pattumiera in media 252 euro di alimenti. Assoutenti e Adiconsum hanno organizzato per il 13 dicembre un convegno dal titolo “Innovazione e digitalizzazione per un’economia circolare per ridurre lo spreco e promuovere il riuso” che si terrà al Museo Nazionale delle Ferrovie di Pietrarsa di Portici-Napoli nel corso della kermesse che unisce “Expo consumatori 2023” e “Villaggio della sostenibilità”.

Apre le porte il SantaClaus Village di Casalnuovo

La magia del Natale sta per accendersi al SantaClaus Village. Casalnuovo come Rovaniemi: la residenza partenopea di Babbo Natale attende grandi e piccini al complesso “La Fenice” per regalare attimi di svago in una suggestiva atmosfera natalizia.

Dal 1 dicembre al 7 gennaio  attrazioni, fattoria didattica, shop e punti ristoro dislocati in un’area di ben 70.000 mq renderanno indimenticabile il Natale di tutti i nostri piccoli ospiti.

Il parco divertimenti offre  uno sfavillante Luna Park con giostre adatte a varie fasce d’età, un’area Parco Avventura, un Playground per giocare all’aria aperta, un’area “Dinosauria” con i suoi dinosauri a grandezza naturale, un Ranch dove poter ammirare varie specie animali ed una Pista di Pattinaggio sul ghiaccio con istruttori professionisti.

Babbo Natale ed i suoi elfi aspetteranno i bambini nella magica atmosfera della casa di Santa Claus circondata da mercatini natalizi e punti “food and beverage” situati nella vasta Piazza del contadino. Un tripudio di luci e colori nel Giardino incantato renderà indimenticabile a tutti i visitatori questa fantastica avventura natalizia.

Il qualificato staff di animazione della struttura offrirà un ricco calendario di eventi e spettacoli che si susseguiranno nei giorni di apertura.

Il 29 novembre alle ore 10:30 durante la conferenza stampa che si terrà all’interno del Complesso “La Fenice”, verrà presentata ai media questa nuova iniziativa imprenditoriale del nostro territorio con un ricco programma di eventi legati al sociale. Aprirà i lavori il Mons. Antonio Di Donna, vescovo di Acerra.  Presente all’evento anche il sindaco di Casalnuovo Massimo Pelliccia per i saluti istituzionali.

Regalare un sorriso ai bambini, specialmente a quelli meno fortunati:  questa è la “mission” del SantaClaus Village che si distingue per l’encomiabile impegno nel terzo settore. Durante la conferenza stampa,  saranno presentate iniziative a favore di varie associazioni. Tra i relatori saranno presenti Rosa Praticò presidente dell’associazione “Officina delle idee” in rappresentanza dell’UNICEF, e il Dott. Fabio Cedrola, pedagogista ed educatore che rappresenterà “Libera Officina 21 22 23”, sempre al fianco di ragazzi “atipici” e delle loro famiglie. Presente al tavolo tecnico la Dott.ssa Raffaella Perruno dell’Incoming scuole e gruppi del parco La Fenice, che si occuperà di portare nelle scuole, grazie a visite guidate nella fattoria didattica e nell’area tematica “Dinosauria” del complesso La Fenice, il messaggio di ecosostenibilità previsto dall’Agenda 2030.

Una particolare iniziativa verrà presentata da Roberto Houber, produttore e promotore di progetti ed eventi per l’inclusione della disabilità nella moda.

L’artefice di questo progetto che si realizza dopo 20 anni di lavoro e che coniuga l’imprenditoria locale con la sempre più sentita esigenza di solidarietà umana è  Roberto Alterio. Altri componenti della famiglia che hanno contribuito a realizzare questo  progetto sono Claudio Alterio e Giulia Alterio che hanno contribuito a realizzare questo sogno.

Ai direttori tecnici del SantaClaus Village Raffaele Veneziano, Stefano Campana, Antonio Alterio, Achille Marciano ed all’art director Roberta Di Tommaso, il compito di presentare le aree della struttura e gli eventi previsti per il periodo di apertura.

Infine una gradita sorpresa per tutti i fans della serie “Mare fuori” e “Gomorra”: ospite della conferenza stampa di apertura, l’attore Emanuele Vicorito.

Per Natale prezzi pandoro e panettone alle stelle

“I prezzi dei prodotti tipici del Natale non scendono, e rimangono ai livelli dello scorso anno, nonostante il crollo delle bollette energetiche e la frenata dell’inflazione”. Lo afferma il Codacons che ha realizzato un primo monitoraggio per capire l’andamento dei listini al dettaglio.

“Per panettoni e pandori i prezzi appaiono oggi in linea con quelli dello scorso anno, ma questa non è una certo una buona notizia. Lo scorso Natale, infatti, complice il caro-energia e l’aumento delle materie prime dovuto al conflitto in Ucraina, il Codacons registrò per i due dolci tipici del Natale aumenti medi del +37% su anno. – spiega l’associazione – Il prezzo medio di pandori e panettoni industriali classici, al netto di offerte o promozioni dei negozi, è attualmente compreso tra i 6 e i 7 euro, prezzo che sale tra gli 11 e i 13,50 euro per quelli di alta gamma. Per i panettoni artigianali il costo varia tra i 30 e i 35 euro al chilo, ma può arrivare a 55 euro per quelli realizzati dagli chef più noti”. Listini al dettaglio in linea con il 2022 anche per alberi di Natale sintetici, luci e catene luminose, palline e addobbi vari, con i negozi che, secondo il Codacons, “dopo gli aumenti medi tra il +20% e il +40% applicati lo scorso anno in tale settore, non hanno ritoccato al ribasso i prezzi al pubblico”. “A rincarare sensibilmente rispetto allo scorso anno sono invece i cesti natalizi, che registrano quest’anno un incremento medio del +16% rispetto al 2022, causato dalla forte crescita dei prezzi nel comparto alimentare”, rivela il Codacons.