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La Giunta di Napoli approva il bilancio preventivo 2024-2026

Su proposta dell’assessore al Bilancio Pierpaolo Baretta, la Giunta comunale ha approvato la delibera di proposta al Consiglio del Bilancio di previsione 2024-2026. Prosecuzione del programma di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture comunali e delle infrastrutture avviato in questi anni, prosecuzione del piano di assunzioni per rafforzare la macchina comunale, ulteriore sostegno alla cultura e al turismo grazie alle maggiori entrate dell’imposta di soggiorno: sono alcune delle priorità individuate nell’ambito della programmazione finanziaria per il triennio 2024-2026. L’atto passa ora all’esame del Consiglio comunale. “Lo schema di bilancio approvato rende l’idea del grande sforzo messo in campo per consentire alla città di affrontare le sfide che avevamo dinanzi. E’ un bilancio che vede ridotto di oltre 700 milioni di euro il disavanzo dell’ente con il raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti dal Patto per Napoli. Questi risultati, insieme alle politiche adottate per migliorare la riscossione dei tributi e alla riqualificazione della macchina comunale che prosegue spedita, ci consentono di guardare con fiducia al futuro per garantire servizi sempre più efficienti ai cittadini e ai tantissimi turisti che continuano a crescere in città”, il commento del sindaco Gaetano Manfredi. “Il pieno raggiungimento degli obiettivi previsti dal Patto per Napoli è il segno di una possibile stabilità finanziaria del Comune. Da valorizzare la riduzione dei tempi di pagamento da 170 a 90 giorni e il piano straordinario di investimenti”, aggiunge l’assessore al Bilancio Pierpaolo Baretta.

Concorso per 72 funzionari Comune Napoli, termini riaperti

Riaperti i termini per la partecipazione al concorso per la selezione di 72 dipendenti da assumere con il profilo di funzionario socio educativo. Il bando è stato modificato per consentire di presentare domanda anche a persone in possesso di titoli di laurea in precedenza non previsti. L’indicazione è venuta dall’assessore all’Istruzione Maura Striano, che ha espresso soddisfazione per la possibilità di ampliare la platea dei partecipanti al concorso.

I requisiti per l’ammissione al concorso elencati al punto A.3 dell’articolo 2, comma 1, sono stati integrati con le seguenti lauree magistrali: LM-50 Programmazione e gestione dei servizi educativi; LM-57 Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua; LM-85 Scienze pedagogiche; LM-92 Teorie della comunicazione; LM-93 Teorie e metodologie dell’e-learning e della media education. Il bando iniziale, finalizzato alla selezione di complessive 222 unità di personale non dirigenziale a tempo pieno e indeterminato era scaduto il 27 dicembre scorso.

Il nuovo termine, per la sola candidatura per il profilo di funzionario socioeducativo (Codice concorso: EDU/D) è stata fissata al 30 marzo prossimo. Per presentare la propria candidatura occorre collegarsi al Protale InPA.

Documento strategico per l’urbanistica di Napoli, ok commissione

Approvato all’unanimità dalla commissione urbanistica il Documento strategico di indirizzo che orienterà le politiche urbanistiche del Comune di Napoli in previsione della revisione del Piano Urbanistico della città. Un risultato importante, ha detto con soddisfazione il presidente Massimo Pepe, che getta le basi per un confronto costruttivo con tutti i protagonisti di questo processo. Un documento che guarda alla Napoli del 2050, ha ricordato il sindaco Gaetano Manfredi, che punta sulla transizione ambientale, sulla lotta alle diseguaglianze, su un nuovo concetto di tutela del centro storico, e affronta i temi della residenzialità, della ricucitura sociale e fisica del centro città con le aree periferiche attraverso lo sviluppo infrastrutturale, nuove forme di industrializzazione e il recupero della dimensione complessa dell’Area Metropolitana. Attrezzare la città della transizione ecologica; costruire la città delle reti e dei flussi accessibili a tutti; riabilitare la città pubblica per produrre qualità urbana e coesione sociale; patrimonializzare la città storica; valorizzare la città della creatività, dello sport e dei ‘turismi’: questi gli obiettivi strategici del documento, illustrati dall’assessora all’Urbanistica Laura Lieto, che ha definito il documento un manifesto sulla città del futuro, base programmatica per un metodo di lavoro aperto al confronto, che porterà alla redazione di una delibera di Giunta comunale che definirà la pianificazione urbanistica del Comune per i prossimi anni e alla ridefinizione del Piano Regolatore Generale. Nel dibattito Sergio D’Angelo (Napoli solidale Europa verde Difendi la città) ha evidenziato che il lavoro di revisione del PRG deve essere eticamente e socialmente orientato. Va tutelata l’ esigenza di non smarrire del tutto la vocazione industriale della città e garantito il diritto all’abitare attraverso l’edilizia residenziale pubblica e le residenze speciali. La dimensione mediterranea della città, ha chiarito Rosario Palumbo (Insieme per Napoli mediterranea) è la vera sfida per le future scelte urbanistiche della città, che non vanno subite ma governate. Per Nino Simeone (Misto) la discussione sugli strumenti urbanistici deve procedere di pari passo con una nuova visione della città – che non deve riguardare solo l’area est ma anche l’area nord – che punti sugli investimenti anche del settore privato e al recupero della fiducia dei cittadini. Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco) ha apprezzato che il documento consentirà di superare le incongruenze connesse alla trasformazione urbana, è importante che questo manifesto sia aperto a tutti, e bisogna lavorare affinché i giovani trovino attraente non lasciare la città. Oggi si pagano gli effetti della mancanza, per anni, di scelte urbanistiche: per Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco) è ora il momento di agire per la sostenibilità e per il rilancio di alcune aree a lungo trascurate. Per affrontare temi così delicati per la città sarebbe stato più opportuno partire da un consiglio comunale monotematico, ha ribadito Rosario Andreozzi (Napoli solidale Europa verde Difendi la città), e in ogni caso avere qualche giorno in più per gli approfondimenti, resta tuttavia un documento frutto di un lungo lavoro in commissione sul quale ha annunciato il suo voto favorevole e l’impegno a riprendere la discussione su aree della città da sempre più trascurate. E’importante il lavoro svolto in questi mesi dalla commissione, ha evidenziato Ciro Borriello (M5S), l’approccio ai nuovi strumenti urbanistici deve avere un respiro metropolitano, finalmente si può agire e non si deve sbagliare. Va recuperata la capacità di comunicare ai cittadini la nostra visione della città, ha ricordato Massimo Cilenti (Napoli Libera), che ha anche evidenziato la necessità di riprendere la discussione sul tema della bonifica del Parco del Sebeto. Si è detto infine ottimista per il futuro Salvatore Guangi (Forza Italia): la città si aspetta una svolta da questa Amministrazione e ben venga il confronto su aree troppo a lungo trascurate, come il Parco delle Colline.

Avviso per selezione proposte progettuali per “Affabulazione”

Inclusione sociale, riqualificazione territoriale e valorizzazione del patrimonio culturale sono gli obiettivi chiave dell’avviso pubblico, promosso dal Comune di Napoli e finanziato dalla Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura con il Fondo Nazionale dello Spettacolo, finalizzato alla selezione di proposte progettuali e all’assegnazione di contributi economici per la realizzazione di spettacoli dal vivo e laboratori. Le rassegne di teatro, musica e danza ammesse a contributo all’esito della procedura – per la quale sono stati stanziati circa 900 mila euro – rientreranno nel progetto Affabulazione, che tornerà per il terzo anno consecutivo ad animare le periferie della città, tra il 1° giugno e il 30 novembre. “Affabulazione, giunto alla sua terza edizione, è la prova tangibile dell’approccio olistico e sostenibile che l’Amministrazione Manfredi sta adottando per una crescita culturale ma anche sociale ed economica della città. Il progetto non si limita a interventi episodici ed isolati, ma intende gettare semi di crescita nel tessuto sociale delle periferie attraverso la realizzazione, non solo di spettacoli, ma anche di laboratori e workshop che offrano opportunità di apprendimento, di sviluppo delle competenze e di esplorazione artistica” – ha dichiarato il coordinatore per le politiche culturali Sergio Locoratolo. Si conferma così l’attuazione di una “politica per la cultura”, quale motore trainante dello sviluppo socio-economico del territorio, attraverso la nascita e il consolidamento di sinergie e reti di operatori e professionisti del settore e l’istituzione di nuovi spazi espressivi per la cultura. Per l’edizione 2024 di Affabulazione, le proposte progettuali saranno chiamate a valorizzare l’inestimabile patrimonio immateriale costituito dalla produzione letteraria, musicale e teatrale dialettale, con particolare riferimento a tre indimenticati artisti, di cui ricorre l’anniversario della scomparsa: Eduardo De Filippo, Massimo Troisi e Salvatore Di Giacomo. Tra le linee di indirizzo, anche la capacità delle attività proposte di lasciare un segno sul territorio che duri oltre la singola performance, a sostegno di una progettualità di lungo periodo, non episodica. I soggetti interessati potranno presentare la propria domanda di partecipazione a partire dal giorno 30.01.2024 ed entro le ore 10:00 del giorno 04.03.2024. L’avviso per l’assegnazione di contributi per spettacoli dal vivo e laboratori nelle aree periferiche si va ad affiancare ad altri due bandi, quello per la realizzazione di progetti espositivi temporanei di arti visive (scadenza 13 marzo 2024) e quello per la diffusione della cultura cinematografica e del patrimonio audiovisivo (scadenza 26 marzo 2024), e alla manifestazione d’interesse “Napoli Città della Musica” per la valorizzazione del patrimonio musicale napoletano (scadenza 15 marzo 2024). Segno del notevole fermento e delle importanti opportunità che si aprono per la città. Tutti i bandi e la relativa modulistica sono disponibili sul portale istituzionale del Comune di Napoli alla pagina: https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/ID Pagina/50670

Il Comune di Napoli approva il Documento di programmazione

Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato nella serata di ieri a maggioranza, con il voto contrario del gruppo di Forza Italia e l’astensione di un consigliere (Lange), il Documento unico di programmazione (Dup) 2024-2026. Approvata anche una mozione per il cessate il fuoco e il ripristino degli aiuti umanitari nella striscia di Gaza. Secondo l’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta, il Dup rappresenta un importante strumento per guidare lo sviluppo del Comune nei prossimi anni, affrontando questioni cruciali, dal risanamento finanziario alla gestione efficiente delle risorse. L’assessore ha sottolineato il lavoro svolto durante i primi due anni di mandato, con misure correttive, assunzioni per migliorare i servizi, e investimenti sostenuti dal Pnrr. Tra i punti chiave del Dup sono stati evidenziati i progetti infrastrutturali, la mobilità sostenibile, la rigenerazione urbana e la pulizia pubblica, con particolare attenzione alle scuole, al turismo, allo sport e alle politiche giovanili. L’assessore ha infine confermato l’impegno per il potenziamento dei servizi pubblici e la focalizzazione sulla salute pubblica.

Sport e lavoro, un progetto per reinserire i giovani detenuti

Parla di “progetto stupefacente” il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a Napoli per stilare un primo bilancio di “Play for the Future”, l’iniziativa che mira al reinserimento dei giovani detenuti attraverso percorsi di educazione sportiva e di orientamento professionale. E in effetti i primi riscontri del progetto che vede coinvolti Fondazione Ac Milan, Fondazione Cdp e Ministero della Giustizia, a nove mesi dal suo avvio, sono confortanti evidenziando una maggiore autostima e apertura al dialogo dei ragazzi coinvolti. Quattro città del Sud coinvolte: Bari, Catania, Napoli e Palermo, in un percorso che accompagnerà i ragazzi sino a giugno 2024. Il ministro, accompagnato da un ambasciatore d’eccezione, come il vicepresidente onorario del Milan Franco Baresi, ha potuto visitare le palestre del centro Kondokan di piazza Carlo III e ascoltare le testimonianze dei giovani impegnati nel progetto. Sport e lavoro – ha sottolineato – sono i due tasselli fondamentali per il reinserimento nel contesto sociale di chi ha sbagliato. “Lo sport – ha detto il ministro – non è solo disciplina e autodisciplina, è rispetto dell’avversario. E’ emozionante vedere che alla fine di una gara gli atleti si stringono la mano, ancora di più sarà emozionante vedere chi ha sbagliato nella vita e ha pagato il conto poi rientrare nella società migliorato. Tutti gli sport, anche quelli apparentemente violenti, sono disciplinati da regole che poi ti insegnano le regole della vita. Perfino la boxe: se addirittura in un’attività così cruenta le regole vengono rispettate, vanno rispettate ovunque nella vita”. Con Nordio, c’erano anche l’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Napoli Chiara Marciani, il capo Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità, Antonio Sangermano, il segretario generale di Fondazione Milan, Rocco Giorgianni e Leonilde Vitolo, segretario del Consiglio di amministrazione di Fondazione Cdp, presieduta da Giovanni Gorno Tempini. I primi dati sui 57 partecipanti coinvolti – tutti maschi e in gran parte minorenni (70%) – dicono che ora svolgono regolarmente attività sportiva, conducono colloqui di lavoro e seguono un percorso di orientamento lavorativo, mentre in precedenza solo l’8,3% praticava uno sport e il 5,6% si era affacciato al mondo del lavoro. L’analisi ha rilevato un generale miglioramento delle condizioni psicologiche dei ragazzi, con una maggiore apertura al dialogo, un aumento dell’autostima e della fiducia in se stessi e una crescita delle competenze sociali e relazionali. Emersi inoltre una maggiore capacità di mantenere gli impegni presi e di valutare i propri limiti e bisogni, come una più elevata attitudine a riflettere sui motivi che hanno portato alla commissione del reato.

Napoli istituisce giornate della cultura del Caffè e del Baccalà. Come rendere ridicola una delle città più amate al mondo

E’ stupefacente il modo in cui Napoli (Comune) e la Campania (Regione) cerchino di banalizzare (e sbriciolare) lo stato di grazia che sta vivendo la capitale del Sud. Mentre da un lato il giudizio unanime sulla bellezza dei luoghi e sulla ricchezza del patrimonio artistico e culturale ha portato in città un vero e proprio boom turistico, le due principali istituzioni non trovano di meglio, per capitalizzare questa fortuna, che pensare a istituire giornate dedicate al ragù, al caffè e al baccalà.

Dopo la proposta di legge regionale sul ragù, infatti, arriva la goffa decisione di palazzo San Giacomo. Ecco i fatti.

Su proposta dell’assessore al Turismo e alle Attività Produttive Teresa Armato, la Giunta Comunale di Napoli ha approvato due delibere per l’istituzione delle giornate cittadine dedicate alla cultura del Caffè e a quella del Baccalà. La prima sarà celebrata il 10 dicembre di ogni anno con l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura del caffè napoletano, delle sue usanze e delle sue storie, anche al fine di tutelare l’identità culturale della Città di Napoli e di valorizzare le sue tradizioni. La giornata che intende celebrare il baccalà napoletano cadrà invece il primo venerdì di dicembre di ogni anno e saranno previsti interventi ed attività idonei alla valorizzazione di questa tradizione. “Il cibo – ha detto l’assessore Armato – elemento fortemente identitario, negli anni è diventato un’attrattiva anche per i turisti, che accanto al gusto intendono conoscere la storia e le origini delle pietanze. E il baccalà, così come il caffè, hanno tanto da raccontare, come sottolineato in passato anche da scrittori e artisti. Ecco perché è stato deciso di dedicare una giornata cittadina che celebrasse la cultura del caffè napoletano, come da ordine del giorno a firma del consigliere Flavia Sorrentino, che sarà il 10 dicembre di ogni anno, in concomitanza con la giornata del caffè sospeso creata dall’Associazione Rete del Caffè Sospeso, nel giorno in cui ricade anche la Giornata internazionale dei diritti umani, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La giornata cittadina della cultura del baccalà sarà il primo venerdì di dicembre, come da ordine del giorno del consiglio comunale a firma del consigliere Salvatore Lange. In queste date, attraverso diverse iniziative, saranno valorizzati i due prodotti a partire dall’importanza che hanno costituito nelle diverse epoche, ma nell’ottica sempre di salvaguardare le tradizioni in chiave moderna”. “Sono orgogliosa – ha aggiunto la vice presidente del Consiglio Comunale Flavia Sorrentino – che il Comune di Napoli dando seguito all’ordine del giorno a mia prima firma, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, abbia istituito formalmente la Giornata cittadina del caffé napoletano. Non é un caso che la stessa coincida con il 10 dicembre in cui cade anche la giornata internazionale dei diritti umani. L’antica usanza del caffé sospeso é infatti una delle azioni più semplici, ma contemporaneamente più iconiche dell’amore che i napoletani provano verso gli altri. Ringrazio la Giunta Manfredi e, in particolare, l’assessore Teresa Armato che si é da subito mostrata sensibile al tema e con la quale stiamo organizzando iniziative per dare corpo a questa ricorrenza, promuovere la cultura del caffé napoletano e tutelare l’identità della nostra città”. “Continua l’impegno del consiglio comunale e dell’Amministrazione Manfredi per tutelare e valorizzare l’immenso patrimonio culturale e demoetnoantropologico della nostra città – ha dichiarato il consigliere Salvatore Lange – Dobbiamo fare un salto di qualità nella nostra offerta turistica e questo si ottiene anche combattendo la banalizzazione e la semplificazione della nostra identità sforzandoci invece di spiegare la variegata ricchezza della “napoletanità” nelle sue molteplici declinazioni”.

Il tutto, aggiungiamo noi, nella speranza che non si offendano i sostenitori della pizza fritta e del crocchè.

Se non fosse per la proverbiale capacità dei napoletani di lasciarsi scivolare addosso i problemi, ci sarebbe da arrabbiarsi. La lista delle questioni che attendono soluzioni è lunga. I napoletani chiedono sicurezza e lavoro. “Dategli brioches. Anzi, dategli ragù, baccalà e caffè”.

La statuina della foto è in vendita sul sito Etsy – https://www.etsy.com/it/listing/507738410/statuetta-pulcinella-con-mandolino-botte

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Sommersa da problemi reali (e irrisolti) la Campania discute una legge sulla Giornata del Ragù Napoletano

Danno erariale da 92mila euro, 7 inviti a dedurre. Corte dei conti, patrimonio Comune Napoli gestito con negligenza

La mancata riscossione dei canoni d’affitto ha prodotto un ammanco da 133 milioni di euro nelle casse del Comune di Napoli: lo sottolinea la Procura della Corte dei conti della Campania, nell’invito a dedurre notificato dai Carabinieri alla preside di una scuola partenopea e ad altri sei indagati tra funzionari del Comune e della società in-house Napoli Servizi.

Dal settembre 1988 l’alloggio del custode defunto della scuola era occupato abusivamente dai suoi eredi che non pagavano l’affitto e neppure i consumi idrici al Comune di Napoli: per un danno erariale quantificato in 92.349 euro, sono stati notificati dai Carabinieri del Nucleo operativo del Vomero a funzionari comunali, a dirigenti della Napoli Servizi (società in-house del Comune di Napoli) e alla preside della scuola dell’infanzia e primaria ‘L. Vanvitelli – plesso Caccavello’ che si trova nel quartiere Vomero. Secondo quanto emerso dalle indagini anche in altre scuole napoletane è stata riscontrata la stessa occupazione abusiva degli alloggi dei custodi: in uno di questi, è emerso, vive una persona il cui fratello venne arrestato nel 2005 perché sorpreso a coltivare marijuana proprio nel cortile dell’istituto.

Alla preside viene contestato anche il “grave pregiudizio per la sicurezza” a cui la scuola è stata esposta: gli occupanti l’alloggio, gli eredi del defunto custode, sono “in possesso delle chiavi della scuola” in quanto l’abitazione “è accessibile esclusivamente passando per i locali scolastici”.

Nell’invito a dedurre della Procura della Corte dei conti della Campania la magistratura contabile stigmatizza “la grave negligenza nella gestione proprio del patrimonio immobiliare e nella riscossione dei canoni e/o delle indennità di occupazioni” che, nel corso degli anni, ha portato al mancato incasso di circa 133 milioni di euro. Facendo riferimento al cosiddetto “Patto per Napoli” consistente “in un ingentissimo finanziamento con fondi statali”, gli inquirenti ricordano che quest’ultimo è condizionato, tra l’altro, proprio dalla corretta gestione del patrimonio immobiliare, dall’incremento e delle entrate attraverso l’aumento dei canoni di concessione e di locazione” e anche “dalla riduzione dei fitti passivi”.

Per favorire visite ai cimiteri chiusa uscita svincolo Doganella

In occasione della commemorazione dei defunti e del rituale pellegrinaggio ai cimiteri di Poggioreale, in accordo con l’amministrazione comunale, al fine di favorire la circolazione sulle strade che conducono ai luoghi di sepoltura, nelle giornate di oggi, domenica 29 ottobre, mercoledì 1 e giovedì 2 novembre, dalle 6:00 alle 14:30, sarà chiusa l’uscita dello svincolo di Doganella della Tangenziale di Napoli, per chi proviene sia da Capodichino sia da Pozzuoli. In alternativa si consiglia di utilizzare le seguenti uscite: per chi proviene da Capodichino: Secondigliano Aeroporto; per chi proviene da Pozzuoli: Capodichino.

Comune Napoli dice ‘no’ a nuovo locale a San Gregorio Armeno

Stop degli uffici comunali all’apertura di un’attività di somministrazione in via San Gregorio Armeno aNapoli. Un ‘no’ alla richiesta di avvio che costituisce la prima applicazione del provvedimento voluto dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e approvato dalla Giunta comunale, che blocca l’apertura di attività di ristorazione e similari, per i prossimi tre anni, nel Centro storico della città e in altre aree della ‘movida’.

La delibera è stata approvata lo scorso mese di luglio. Come evidenzia una nota del Comune, “la Scia presentata risulta inefficace poiché non è prevista alcuna norma transitoria per la zona a specifica tutela quale è San Gregorio Armeno, dove il blocco triennale riguarda tutte le attività che non sono direttamente connesse alla produzione o vendita legata alla lavorazione artigianale dei pastori, in modo da preservarne l’autenticità”.