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Sangue di San Gennaro, ieri si è ripetuto il prodigio della liquefazione

Si è ripetuto il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro. L’annuncio è stato ieri  dato dall’abate Vincenzo De Gregorio alle ore 18.38 all’ingresso nella Basilica di Santa Chiara al termine della processione. Contemporaneamente l’arcivescovo, monsignor Battaglia, ha mostrato l’ampolla ai fedeli ed è stato sventolato il fazzoletto bianco, simbolo dell’avvenuto prodigio. L’annuncio è stato accolto dall’applauso dei fedeli che riempiono la Basilica sia all’interno che all’esterno. Il ‘miracolo’ di maggio si celebra in ricordo della prima traslazione delle reliquie di San Gennaro da Pozzuoli, dove avvenne il martirio tramite decapitazione, a Napoli dove oggi vengono conservate.

“Parla insieme a noi, pastore fedele, alle coscienze e ai cuori dei piccoli e dei grandi potenti, di chi ha in mano l’economia, di chi amministra il bene comune, di chi governa le nostre città e il nostro Paese”. Sono le parole pronunciate dall’Arcivescovo di Napoli, don Mimmo battaglia, nel corso della funzione religiosa in Santa Chiara. “Rendi chiara, forte e libera la nostra voce – ha proseguito – affinché pronunci parole coraggiose che gli consentano di resistere e di vincere le tentazioni del potere, aiutandoli ad uscire dalle prigioni dei tatticismi, degli interessi particolari, dei politicismi che più che guardare ai bisogni della comunità, e di chi in essa è tra gli ultimi e i marginali, guardano alla preservazione della propria posizione di prestigio”.

Al termine della celebrazione nella Basilica di Santa Chiara, l’ampolla con il sangue di San Gennaro torna nel Duomo dove sarà riposta nella teca custodita nella Cappella del Tesoro. Tantissima la partecipazione al ‘miracolo di Maggio’ sia lungo le stradine del centro storico che in Santa Chiara dove fedeli e tantissimi turisti si sono ritrovati. Tanta la curiosità degli stranieri nel ritrovarsi a partecipare a questo evento unico e fortemente sentito dalla cittadinanza. Nel corso della processione da alcuni balconi sono stati lanciati petali di fiori e più volte il passaggio dei busti argentei di San Gennaro e dei compatroni è stato accompagnato dall’applauso della folla che si è assiepata lungo tutto il percorso e fin dentro il cortile antistante la Basilica di Santa Chiara.

Miracolo a Villanova Canavese: Neonato ritrovato vivo in un cassonetto dei rifiuti

Una storia di miracolo e solidarietà ha scosso la tranquilla località di Villanova Canavese, in provincia di Torino, quando un neonato è stato ritrovato vivo all’interno di un cassonetto dei rifiuti. L’incidente ha avuto luogo intorno alle 19:40, quando un operaio, richiamato dai pianti provenienti dal contenitore, ha fatto una scoperta straordinaria e ha salvato una vita appena iniziata.

L’uomo, visibilmente scioccato, ha trovato il neonato avvolto con cura in un sacchetto di plastica, con la placenta e il cordone ombelicale ancora attaccati. La prontezza e la tempestività dell’operaio nel rispondere ai lamenti hanno svolto un ruolo fondamentale nel garantire che la vita del piccolo non fosse compromessa.

I carabinieri sono stati immediatamente allertati e si sono recati sul luogo dell’incidente. Grazie alla loro rapida risposta, il neonato è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Ciriè, dove gli operatori sanitari stanno fornendo le cure necessarie. Nonostante le rigide temperature registrate negli ultimi giorni, sembra che il bambino non sia in pericolo di vita, suscitando un senso di speranza e gioia nella comunità locale.

Le indagini sono in corso per risalire all’identità della madre e comprendere le circostanze che hanno portato a un gesto così drammatico. L’abbandono di un neonato è un atto deplorevole e punibile per legge, e le autorità stanno lavorando per assicurarsi che giustizia sia fatta.

La notizia ha suscitato una forte reazione emotiva tra i residenti di Villanova Canavese, che si sono mobilitati per offrire sostegno alla famiglia del neonato e condannare fermamente qualsiasi atto di abbandono. Il miracoloso ritrovamento del bambino ha anche sollevato il dibattito sulla necessità di rafforzare le misure di sensibilizzazione e supporto per le madri in difficoltà, affinché nessun neonato debba mai essere abbandonato in condizioni così tragiche. La comunità ora si unisce nell’auspicio che questa storia si concluda con il benessere del neonato e con un impegno rinnovato per prevenire simili tragedie in futuro.

(ANSA) A Napoli si ripete prodigio liquefazione sangue S.Gennaro

(ANSA) – NAPOLI, 19 SET – Si è ripetuto a Napoli il prodigio del ‘miracolo’ di San Gennaro. L’annuncio della liquefazione del sangue è stato dato alle 10.02 in un Duomo insolitamente vuoto per la festa del santo, per le misure anti Covid-19. Ad accoglierlo l’applauso dei fedeli presenti. Il sangue era già sciolto nel momento in cui l’ampolla è stata presa dalla teca.
“Con gioia e commozione – ha detto cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli – il sangue del nostro santo patrono è sciolto”.
Il ripetersi del ‘miracolo’ è letto come un buon auspicio per Napoli e la Campania. Quest’ultimo avviene tre volte l’anno: a settembre, nel giorno di S.Gennaro, nel sabato che precede la prima domenica di maggio, a dicembre.