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Earth Day 2024, ‘ridurre la plastica del 60% al 2040’

“Planet vs. Plastics”. “Il Pianeta contro la plastica”, è il tema della 54esima edizione della Giornata della Terra (Earth Day), che si celebra lunedì 22 aprile in tutto il mondo. La ong americana che organizza l’evento, Earthday.org, chiede una riduzione del 60% della produzione di tutte le plastiche nel 2040. La Giornata è nata nel 1970 negli Stati Uniti, su iniziativa di politici ed attivisti locali. Negli anni si è diffusa in tutto il mondo, sostenuta dalla ong earthday.org. In Italia dal 18 al 21 aprile si tiene a Roma il Villaggio della Terra, a Villa Borghese, organizzato da Earthday Italia e dal Movimento dei Focolari. Il Villaggio presenta 600 eventi di cultura, sport, scienza e solidarietà. Fra questi, il Festival “Impatta Disrupt” con innovatori, imprenditori e istituzioni alla Casa del Cinema. Negli Stati Generali dell’Ambiente per i Giovani, a Roma e Torino gli studenti si riuniranno per produrre un documento destinato ai ministri del G7 Clima, Ambiente ed Energia, che si terrà a Torino dal 28 al 30 aprile, alla Reggia di Venaria. Nel weekend l’Asvis (Alleanza per lo sviluppo sostenibile) tiene una serie di laboratori per i bambini all’Auditorium Parco della Musica, nella Capitale. Il cantautore Luca Barbarossa il 22 aprile sarà protagonista del Concerto per la Terra. Sul palco della Nuvola di Fuksas a Roma, e in diretta RaiPlay, sarà accompagnato dalla sua Social Band e da altri artisti impegnati a promuovere il tema “Pace e Ambiente”. Il 22 aprile a Milano al Piccolo Teatro Strehler è in programma un incontro sull’inquinamento con i sindaci di Milano, Bologna, Torino, Venezia e Treviso e il direttore scientifico dell’Asvis Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS. Lo stesso giorno a Bologna si terrà un convegno sulla transizione ecologica giusta organizzato da Forum disuguaglianze e diversità, Caritas italiana e Conferenza episcopale italiana, con il Cardinale Matteo Zuppi e il coordinatore del Forum Dd Fabrizio Barca. Dal ieri e fino al 25 aprile è in programma anche l’Earth Day Cefalù, con vari eventi nella città siciliana.

SCUDETTO DEL NAPOLI DA FESTA AD OPPORTUNITA’ NO ALLA RIMOZIONE FORZATA DEGLI ADDOBBI

Lopa e Catapano: lasciare la città in festa e di mettere in essere tutte le iniziative e necessarie per realizzare un museo permanente dove finita la stagione estiva riporre gli addobbi i cimeli azzurri popolari messi spontaneamente dai cittadini Partenopei della Provincia e Regione

In questi giorni il Comune di Napoli ha fatto partire l’operazione rimozione/pulizia della città dagli addobbi per la festa scudetto del club azzurro. Sicuramente una interessante iniziativa, per il sentimento ecologista che ogni città del mondo dovrebbe avere, per i materiali inquinanti tipo la plastica ma sarebbe un grande errore spogliare la città del tutto. Grazie a questo evento e alla mobilitazione popolare, sia economico che organizzativo, per il club di De Laurentiis Capitan Di Lorenzo ecc., la città partenopea è stata una meta ancora più ambita dai turisti di tutto il mondo. Gli esponenti di Fratelli d’Italia, Alfredo Catapano e Rosario Lopa, in una missiva inviata al Comune di Napoli e per conoscenza alla SSC. NAPOLI e Club Napoli Parlamento, invitano il Sindaco e l’Amministrazione Cittadina di lasciare la città in festa e di mettere in essere tutte le iniziative necessarie per realizzare un museo permanente, dove finita la stagione estiva, riporre gli addobbi e i cimeli azzurri popolari messi spontaneamente dai cittadini Partenopei di tutta la Provincia e Regione,  sia in occasione della scomparsa di Diego Armando Maradona che per la vittoria del terzo tricolore, cosi da dare finalmente anche un degno spazio a tutti i trofei, oggetti ecc. provenienti dal fallimento del 2004, acquistati dall’allora Ente Provincia ma che ora  nella disponibilità, in qualche deposito abbandonato e polveroso,  della Città Metropolitana di Napoli. Naturalmente invitiamo tutti i cittadini e tifosi, di dare la loro collaborazione, magari rimuovendo tutti i festoni e addobbi deteriorati dal mal tempo che sicuramente non sono un bel vedere, e magari, con la disponibilità dell’amministrazione, di riposizionarli fino alla fine della stagione estiva.