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Presentazione Calendario 2024 del Corpo di Polizia Penitenziaria

Sarà presentato lunedì 27 novembre 2023, alle ore 17:30, presso la Sala Capitolare di Palazzo della Minerva (piazza della Minerva n. 38), il Calendario 2024 del Corpo di Polizia Penitenziaria.

Alla cerimonia interverranno il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo.

La presentazione sarà trasmessa in diretta streaming sulla Webtv e sul canale Youtube del Senato.

In cella registrava video su Tik Tok, condannato a 13 mesi

Era stato sorpreso dalla Polizia penitenziaria mentre pubblicava un video su Tik Tok all’interno della propria cella, utilizzando uno smartphone detenuto illecitamente. Arrestato in flagranza di reato è stato condannato oggi per direttissima a 13 mesi di reclusione con rito abbreviato. Lo rende noto il sindacato di Polizia penitenziaria Sinappe, secondo cui “è ormai una piaga il fenomeno dei cellulari nelle carceri”. “Nonostante sia diventato un reato perseguibile penalmente, i detenuti non sembrano avere timore delle conseguenze giudiziarie, continuando ad avere pericolosi contatti con l’esterno”, affermano il segretario generale aggiunto del sindacato, Luigi Vargas, e il segretario regionale Pasquale Gallo. “Bisogna prendere atto di questo diffusissimo fenomeno – proseguono – e applicare pene severe. In effetti l’utilizzo di smartphone in carcere, oltre a mettere in pericolo la sicurezza degli istituti penitenziari, potrebbe facilitare tentativi di evasione o di gestione di traffici illeciti, permettendo alle organizzazioni criminali di proliferare nelle loro attività illegali anche dando ordini dal carcere. Servono sanzioni severe ed efficaci sia dal punto di vista penale che disciplinare. Ma occorre investire anche sul fronte della prevenzione con tecnologie in grado di schermare il collegamento alla rete internet rendendo così di fatto inutilizzabili gli smartphone introdotti illegalmente. Un plauso alla Polizia Penitenziaria di Secondigliano che, ancora una volta ha dato prova di indiscusse capacità professionali e operative”.

Carceri: sequestrati tre cellulari e hashish a Poggioreale

Tre smartphone e un panetto di hashish sono stati sequestrati nel carcere napoletano di Poggioreale, diretto dal Carlo Berdini, nel corso di una operazione della Polizia Penitenziaria scattata ieri e coordinata dal dirigente aggiunto di Polizia Penitenziaria Gaetano Diglio. Per il segretario regionale Campania AS.P.PE-CON.SI.PE Luigi Castaldo il penitenziario partenopeo “è sempre più blindato e attenzionato”. Il sindacato auspica che in supporto a questo fenomeno siano messe in campo in maniera permanente delle unità cinofile che “apporterebbero maggiore sicurezza”. “Oggi il poco personale di Polizia Penitenziaria di Poggioreale – continua Castaldo – deve fare i conti con oltre 2100 detenuti che regolarmente effettuano colloqui con i propri familiari; con uno scompenso atavico tra diritti soggettivi e carichi di lavoro, basti sapere che è difficile poter concedergli periodi feriali”. Il sindacalista rivolge il plauso proprio “a quel poco personale che nonostante tutto, con alto senso del dovere e forte spirito di abnegazione, riesce a garantire la sicurezza all’interno del penitenziario napoletano nell’interesse di tutti, salvaguardando l’incolumità di migliaia di reclusi”.

Carceri: Uspp, penitenziaria trova 4 cellulari a Secondigliano

Quattro smartphone sono stati ritrovati dalla Polizia Penitenziaria presso uno dei reparti alta sicurezza del carcere di Secondigliano, a Napoli. L’operazione è stata coordinata dal Comando di polizia del carcere partenopeo, coordinato dal commissario Ciro Cozzolino. A dare notizia del ritrovamento di cellulari – l’ennesimo in carceri campane – è il sindacato di polizia penitenziaria Uspp, che attraverso il presidente nazionale Giuseppe Moretti e il segretario campano Ciro Auricchio, esprime “soddisfazione per la brillante operazione del Comando del carcere di Secondigliano. Nonostante la normativa punisca espressamente l’introduzione di cellulari in carcere – affermano i due sindacalisti – il fenomeno persiste con ritrovamenti quotidiani di telefoni cellulari. Bisogna dotare la polizia penitenziaria di strumenti tecnologicamente avanzati per combattere questo diffuso fenomeno, come i jammer e gli inibitori di segnale”. Moretti e Auricchio ricordano poi “la cronica carenza di organico della polizia penitenziaria, che nonostante il piano ferie, riesce comunque a mantenere l’ordine e la sicurezza interna nel carcere”.

Meglio in carcere che con mia moglie, evade da domiciliari

“Due mesi di inferno, portatemi in carcere”. La vicenda di un 36enne di Montoro, in provincia di Avellino, si è presentato ai carabinieri della locale Stazione autodenunciandosi per evasione pur di non subire la convivenza con la moglie nella stessa abitazione in cui era agli arresti domiciliari, ricorda un film di Totò.

In “Dov’è la libertà?”, il protagonista, Salvatore, interpretato dal Principe della risata, uccide un uomo che aveva corteggiato sua moglie e per questo trascorre vent’anni in prigione. Quando rientra nel mondo civile, viene accolto dai parenti della consorte ormai defunta e scopre molti spiacevoli retroscena, per cui decide che l’ambiente della galera è più sano e pulito.

Il 36enne irpino, invece, era indagato per spaccio di sostanze stupefacenti e da giugno scorso era ai domiciliari. Temendo che l’evasione non bastasse a trasferirlo in carcere, ha detto ai carabinieri che se fosse rimasto ancora in casa con sua moglie ci sarebbero state gravi conseguenze.

Un attimo dopo la formalizzazione della denuncia per evasione, su disposizione della Procura, è stato trasferito nel carcere di Avellino.

E’ il caso di dire che la realtà ha superato la finzione cinematografica.