Archivi tag: SAN siro

Juan Jesus risponde a Darmian, il Napoli ferma l’Inter: 1-1 a San Siro

L’Inter frena anche in campionato ma fa un altro passettino verso lo scudetto. A San Siro il Napoli trova il pareggio nel finale con Juan Jesus, dopo il vantaggio nerazzurro firmato Darmian: un 1-1 che serve più alla squadra di Simone Inzaghi che ai partenopei, con la capolista che resta a +14 sul Milan dopo la vittoria dei rossoneri nel pomeriggio.

Nessuna delle due però può dirsi pienamente soddisfatta, anche considerando che entrambe andavano alla ricerca di una immediata reazione dopo le rispettive delusioni in Champions League. Ai nerazzurri tuttavia mancano 15 punti, a nove giornate dal termine del campionato, per avere la matematica certezza dello scudetto, mentre il Napoli va a -9 dal quarto posto e -3 dal quinto per quello che riguarda la lotta per la qualificazione alla prossima Champions. Inzaghi, nonostante i 120′ del Wanda Metropolitano, decide di confermare la sua formazione titolare mandando in campo anche i big che hanno giocato di più in Spagna, mentre Calzona è costretto a fare a meno di Osimhen, che resta in panchina dopo il problema fisico dei giorni scorsi.

Dopo un avvio equilibrato, l’Inter inizia a prendere ritmo e a rendersi pericolosa. La prima occasione è per Lautaro, il cui mancino viene respinto in scivolata da Juan Jesus. Il protagonista poi diventa Meret, che salva due volte in pochi istanti prima su un colpo di testa in tuffo di Darmian e poi su un destro ravvicinato di Lautaro, con Barella che chiude l’azione calciando però alto. Le fatiche di coppa si fanno sentire per entrambe, tanto che il ritmo è basso e lo spettacolo non è granché. L’Inter però quando accelera dà sempre l’impressione di poter fare male e così avviene: una veloce ripartenza si chiude con un cross basso di Bastoni che trova in mezzo all’area Darmian, sinistro di prima intenzione e nerazzurri in vantaggio.

Dopo l’intervallo ci si aspetta la reazione del Napoli ma sono invece gli uomini di Inzaghi a ripartire a spron battuto. La ripresa infatti si apre con Lautaro che ha subito sul destro la palla per raddoppiare, ma non calcia bene e soprattutto trova sulla sua strada la pronta risposta di Meret, così come Dimarco poco dopo su una punizione dalla distanza, mentre Thuram spreca un’altra buona occasione calciando alto col destro da dentro l’area. L’Inter poi abbassa i ritmi, il Napoli così prova a prendere coraggio ma senza riuscire a impensierire Sommer. Anzi, è ancora Barella ad avere la palla per il raddoppio ma viene rimontato all’ultimo da Oliveira dopo un rimpallo in piena area. Quando l’Inter sembra in sostanziale controllo, però, il Napoli sfrutta al meglio un calcio d’angolo e colpisce, con una deviazione sottoporta dell’ex Juan Jesus, lasciato colpevolmente solo in area piccola. I nerazzurri nel finale ci provano, ma non sono assistiti dalle forze e dalla lucidità non riuscendo a creare pericoli per la porta di Meret, mentre San Siro ribolle per alcune decisioni arbitrali di La Penna. L’1-1 alla fine non soddisfa nessuno, ma l’Inter va alla pausa sapendo di avere lo scudetto nelle proprie mani.

Il Napoli perde anche a San Siro. Mazzarri: il ko con il Milan non dipende dal modulo

Non ne fa una questione di modulo, Walter Mazzarri, nel commentare il ko del suo Napoli a San Siro con il Milan: “A Riad contro l’Inter e poi anche con la Fiorentina si è giocato con il modulo di stasera, oggi purtroppo abbiamo preso un gol che era prevedibilissimo, perché ci aspettavamo l’inserimento di Theo. Poi il Milan ha pressato alla morte il primo tempo ed era prevedibilissimo che calasse nella ripresa. Non è questione di modulo”, prosegue Mazzarri. “Dipende dai momenti, dai giocatori che hai. I prossimi impegni in Champions? Sappiamo che la coppa potrebbe darci linfa per il campionato”.

C’è il nome di Theo Hernandez sui tre punti che il Milan utilizza per battere il Napoli 1-0, portarsi teoricamente a un punto dalla seconda posizione, la Juve gioca stasera, e sognare un futuro luminoso come era difficile pronosticare solo a novembre. La singolarità cromatica del nerazzurro sul campo del Meazza è la contrapposizione tra la consueta divisa dei campioni d’Italia e il nero della quarta maglia Milan che riprende le guglie del Duomo meneghino e porta il Milan a puntare in alto, lasciando Mazzarri e i suoi lontani dall’Europa. C’era Doveri a misurare le ambizioni delle rivali, lui che conta 221 fischietti in A. Uno in più delle presenze in rossonero di Pioli – settimo mister di sempre al pari di Sacchi – che conferma il blocco dell’ultimo mese, ma per la squalifica di Reijnders serve il pressoché inedito Adli-Bennacer, con Loftus-Cheek nella posizione di falso diez: libertà di movimento tra le linee e dovere di strappo. Nel presepe di Mazzarri, Kvaratskhelia è alle spalle di Simeone, con Di Lorenzo e Mazzocchi a presidiare i margini del campo. Il Napoli è arrivato a Milano forte della più alta percentuale di possesso palla, ma anche del marchio di squadra con tendenza al recupero alto di palla. Che si vede soprattutto in avvio, quando sono proprio gli uomini di Mazzarri a spingere, costringendo il Milan a comprimersi a molla per poi distendersi con le accelerazioni dei Loftus-Cheek e dei Theo Hernandez. La pressione del Napoli porta al 10′ Kvara a sgasare a destra, saltare Gabbia e offrirla per la sterzata di Simone sul primo palo: anticipo su Kjaer, ma bersaglio che resta fuori portata. La partita si gioca anche sugli spalti: terzo anello verde tutto occupato dai tifosi partenopei, Curva sud pronta a ricordare ai dirimpettai come ci sia poco affetto da condividere. Il colore è nel calore di San Siro: vicino alla partita, proprio ora che mai ne è stato così lontano, almeno dalle promesse di San Donato, là dove i milanisti di domani diranno di sentirsi a casa. E alla sua comfort zone ricorre il Milan quando si tratta di rompere l’equilibrio, perché c’è tutto Pioli e il suo oliato meccanismo di fascia nel gol del vantaggio: Theo apre il triangolo che Giroud prolunga su Leao largo a sinistra e che lo stesso Theo chiude andandogli in sovrapposizione interna per ricevere lo scarico, prima del tocco in rete su Gollini in uscita. Nella ripresa, il Napoli torna al tridente con l’ingresso di Politano, ma è Florenzi (subentrato a Calabria, out per guaio muscolare) a creare brividi a Gollini, complice la deviazione di Juan Jesus. Rrhamani allarga il braccio su Loftus-Cheek in area ma Doveri lascia correre e il Napoli va vicino a riaprirla con Simeone, che intercetta un passaggio di Bennacer ma spara alto. Così come fuori misura finiscono di poco il sinistro di Politano e un destro di Leao, a secco di gol da settembre in serie A. Il ritmo resta alto, ma la precisione difetta e il risultato non cambia. Neanche quando Lindstrom d’esterno provoca la deviazione sul palo di Simic, ripresa da Kvara con un sinistro che Maignan alza in corner. Per il Napoli la classifica resta un problema, che potrebbe mettere a rischio la panchina di Mazzarri; per il Milan arriva una vittoria che sa di Champions.