Archivi tag: tennis

Tennis: Alcaraz batte Sinner ed è in finale a Indian Wells

Lo spagnolo Carlos Alcaraz ha sconfitto in tre set Jannik Sinner nella semifinale del torneo Masters 1000 di Indian Wells, in California. L’azzurro ha vinto il primo set 6-1 per poi cedere il secondo set 6-3 e il terzo set 6-2. Con questo risultato è fallito il tentativo di Sinner di salire al numero 2 del ranking mondiale, attualmente occupato proprio da Alcaraz. Si ferma così a 19 il filotto di vittorie del tennista azzurro, che era ancora imbattuto nel 2024.

20 anni di Nardi, predestinato del tennis che tifa Napoli

Volto pulito, sempre corretto in campo e fuori, buona tecnica e tanta determinazione. Luca Nardi è uno dei tennisti più promettenti nati nel 2003 ma il suo carattere dimesso e qualche infortunio lo hanno tenuto lontano dai riflettori del circus. Almeno fino a oggi, quando ha battuto Novak Djokovic a Indian Wells.

“Credo che prima di questa notte, nessuno mi conoscesse”, ha detto subito dopo la partita. Ma non è proprio così. Per gli addetti ai lavori, il 20enne pesarese è sempre stato un talento, un predestinato. Il suo esordio tra i professionisti risale al giugno 2018, quando a soli 14 anni e 10 mesi è riuscito a raggiungere i quarti del torneo Future di Sassuolo. Il piazzamento gli è valso un punto nel ranking Atp: è diventato così il più giovane tennista italiano di sempre ad entrare nella classifica mondiale. Gli appassionati dell’epoca indicavano Nardi e Holger Rune come due tra i talenti emergenti a livello mondiale. Alto 186 centimetri, fisico longilineo ha un discreto palmares: cinque titoli Challenger su sette finali disputate, tre titoli Itf su quattro finali. Grazie alla vittoria su Djokovic entra nella top 100 Atp. Tra i suoi record c’è anche quello di essere diventato il più giovane tennista italiano ad aver battuto un numero 1 del ranking mondiale. Il debutto nel circuito Atp è del maggio 2022 agli Internazionali d’Italia. L’impatto con i circuito maggiori non è stato semplice. Anche a Indian Wells aveva mancato la qualificazione ma grazie al ripescaggio per il forfait di Tomas Etcheverry (l’argentino si è fermato per un problema muscolare al polpaccio destro e gli ha ceduto la posizione come testa di serie numero 30) è rientrato direttamente dal terzo turno. Un po’ di fortuna ma anche tanta determinazione fino all’exploit di oggi. D’altronde, fin da bambino Nardi ha mostrato di avere le idee chiare su dove arrivare nel mondo del tennis. I primi colpi con la racchetta a 7 anni a Pesaro, dove la madre lo accompagnava insieme al fratello maggiore. Otto anni fa era un 12enne e come tutti i giovani tennisti sognava di diventare un giocatore Atp. Il suo idolo era Novak Djokovic. In una video intervista di Luca Fiorino il 12enne Luca Nardi era già molto determinato, malgrado la giovanissima età: “Il mio sogno? Beh, è diventare un giocatore Atp”, spiegava. In quel periodo Djokovic non era il dominatore assoluto del tennis mondiale e lottava con campioni come Rafa Nadal e Roger Federer, ma Nardi lo aveva indicato come suo modello. A chi gli chiedeva chi fosse il suo idolo rispondeva con sicurezza: “Djokovic. Perché mi piace come sta in campo, come gioca, quanto corre”.

Della sua vita privata, Nardi regala un’immagine di semplicità e forte legame con la famiglia: la madre che lo accompagnava agli allenamenti e gli prepara la lasagna, il padre notaio che gli ha trasmesso la passione per il Napoli Calcio di cui il giovane marchigiano è tifosissimo. Ora le attenzioni sono tornate su di lui ma la sua semplicità spiazza tutti. In conferenza stampa un giornalista gli ha chiesto un commento sul suo prossimo avversario ai quarti a Indian Wells, Tommy Paul. “Ah gioco contro di lui? Davvero? Non lo sapevo, non avevo guardato il tabellone. Grazie per avermelo detto. Non so cosa dire. Sicuramente preparerò il match con i miei coach e sarà molto difficile, perché sta giocando bene e mi piace il suo stile. Vedremo cosa succederà”.

Tennis: la Coppa Davis esposta a Napoli

“Da ieri è a Napoli la Coppa Davis, un trofeo che ha unito tutta l’Italia nella gioia. Questo sport significa tanto anche per Napoli. È una tappa importante per noi”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, accogliendo la Coppa Davis conquistata dall’Italia. La coppa resterà al Maschio Angioino in esposizione per il pubblico fino a sabato. Poi domenica sarà al Tennis club Napoli sul lungomare, visitabile dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, nel circolo che dal 24 al 31 marzo tornerà scenario internazionale del tennis con il Torneo Challenger 2024. Manfredi ha ringraziato il presidente della Federtennis Angelo Binaghi che ha portato il trofeo a Napoli e ha sottolineato come “in Campania e a Napoli c’è un movimento tennistico importante, storico. Ci sono tanti partecipanti e per noi il tennis è una realtà sportiva molto significativa. Ci auguriamo che in futuro si possano fare tante cose importanti a Napoli insieme alla Federazione e quindi questo passaggio noi lo consideriamo anche di buon auspicio, di buon augurio per ulteriori investimenti del tennis in Campania e soprattutto a Napoli”. Manfredi ha parlato anche del nuovo centro federale di tennis che dovrebbe sorgere a Bagnoli, nell’area ex Italsider: “Ci stiamo lavorando – ha confermato – noi crediamo che Bagnoli possa essere una location ideale per questo centro federale, per la localizzazione, per la qualità del luogo, per la trasformazione che stiamo mettendo in campo. E’ un percorso che facciamo insieme alla Federazione Tennis che ha un ruolo fondamentale in questo intervento. Ci stiamo lavorando da più di un anno e credo che questa possa essere veramente una cosa molto bella non solo per Napoli, ma per tutto il movimento del tennis in Italia”.

Sinner vince gli Australian Open ed entra nella storia

Alle 13.31 l’Ansa batte il flash: “Sinner vince gli Australian Open”. Ma è dalle 9.30 che l’Italia del tennis ha gli occhi puntati sul canale che trasmette la finale degli AO.

Accompagnando Jannik Sinner alla conquista del primo Slam della sua carriera. Il leader del tennis azzurro in finale ha battuto al quinto set in rimonta il russo Daniil Medvedev con il punteggio di 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3. Dopo 48 anni, un italiano torna a vincere uno Slam: l’ultimo è stato infatti Adriano Panatta che a Parigi trionfò al Roland Garros nel 1976.

Dopo i primi due set la rimonta sembrava una missione impossibile. Forte e imprevedibile il russo.  Ma Sinner ha dimostrato di essere uno che non molla. E il decimo è il game degli errori, quelli che non ti aspetti, da una parte dell’altra: il game che rimette Sinner in partita.

La gioia

“E’ una vittoria speciale, un torneo incredibile, due settimane fantastiche: qui mi sono sentito a casa”. Jannik Sinner è il volto della felicità mentre solleva il trofeo degli Australian Open, il suo primo Slam in carriera, 48 anni per un italiano dopo il Roland Garros di Panatta. “E’ fantastico giocare qui, a casa mia sta nevicando, sono a -20 è più bello giocare al caldo – ha sorriso il tennista azzurro -. Auguro a tutti i bambini di vivere questo sogno e di avere la libertà che mi hanno dato i miei genitori. E’ tutto, ci vediamo il prossimo anno”.

Belle le parole di Daniil Medveded: “Prima di tutto mi voglio complimentare con Jannik: sei cresciuto molto, hai lottato e stai vincendo tanti tornei. Te lo sei meritato. Sono certo che non sarà la tua ultima finale slam ma io cercherò di vincere la prossima sfida, visto che con te ho perso le ultime tre”. “Ringrazio il mio team che mi ha incoraggiato e sostenuto. Purtroppo non ce l’ho fatta ma cercherò di riuscirci la prossima volta – ha proseguito -. E’ doloroso perdere in finale, anche se è meglio che perdere prima…. Io voglio sempre vincere. Dovrò lottare ancora di più ma sono orgoglioso di quello che ho fatto e la prossima volta metterà ancora tutto, ma di più”.

Anche Djokovic si è congratulato con l’azzurro. E i social sono invasi da immagini di Sinner, in un tripudio di colori, dal tricolore all’arancio dei Carota Boys, il gruppo di ragazzi di Revello che sono tra i tifosi più scatenati del campione di San Candido.

Djokovic nella storia: batte Medvedev agli US Open vincendo il 24esimo Slam

Novak Djokovic ha sconfitto Daniil Medvedev in due set vincendo il suo quarto US Open e il record di 24 titoli del Grande Slam in singolo, vendicando la sua sconfitta contro il russo nella finale di due anni fa. Il 36enne Djokovic ha vinto 6-3, 7-6 (7/5), 6-3 diventando il più anziano campione maschile nella storia degli Us open di New York eguagliando il record di Margaret Court per il maggior numero di vittorie del Grande Slam.

Djokovic è il primo tennista a vincere tre eventi del Grande Slam nella stessa stagione per quattro volte, pregustando il suo imminente ritorno al numero uno del mondo. Medvedev, nella finale del 2021, ha sconfitto Djokovic in due set evitando che il serbo diventasse il primo a vincere tutti e quattro i tornei del Grande Slam nello stesso anno, cosa che non accadeva dai tempi di Rod Laver nel 1969. Djokovic ha ammesso di essersi sentito sopraffatto in quell’occasione, ma oggi ha preso rapidamente il controllo della partita. Superato il russo 6-3 7-6 6-3, tra le grida del pubblico, ha indossato una maglia col 24 dedicata a Kobe Bryant, con scritto ‘Mamba forever’. “Kobe è stato un mio grande amico oltre che un esempio di mentalità vincente – ha spiegato Djokovic -. Mi ha aiutato in momenti di difficoltà. Con la sua scomparsa ho perso un punto di riferimento. Per questo mi ero ripromesso che qualora avessi raggiunto questo traguardo lo avrei celebrato così”. Adesso il record assoluto per il serbo è a un passo e in Australia, dove ha vinto già 10 volte, il numero 1 al mondo potrà tentare di diventare il più grande di sempre, con 25 titoli di Grande Slam.