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Sostegno all’editoria digitale, l’appello di ANSO: «Dal governo serve uno sforzo in più. Emilia Romagna e Lazio siano da esempio»

L’associazione Nazionale Stampa Online plaude all’iniziativa attuata dalle due regioni e si rivolge al Parlamento affinché il Decreto Rilancio possa destinare agli editori del web maggiori fondi

 

«Servono più fondi per l’editoria digitale. La crisi attuale richiede uno sforzo maggiore per sostenere le piccole testate locali che in questi mesi di emergenza hanno garantito un’informazione puntuale e direttamente dal territorio. Il dialogo avviato con le amministrazioni regionali di Emilia Romagna e Lazio ha portato ad uno stanziamento straordinario di 2 milioni di euro: che questo sia da esempio anche per altre Regioni». Il presidente dell’Associazione Nazionale della Stampa Online – ANSO, Marco Giovannelli, torna ad insistere sulla necessità di un «intervento più significativo per il settore dell’editoria digitale; un settore definito strategico, ma già in crisi prima dell’avvento del Coronavirus». Eppure è stata l’emergenza sanitaria ha mettere in evidenza il ruolo dell’informazione locale, e a quella digitale in particolare. Dai diversi territori sono arrivati i racconti, quasi sempre in presa diretta, di quegli avvenimenti che spesso, troppo spesso, si sono trasformati in tragedie. Le testimonianze provenienti da Bergamo, Savona, ma anche da Piacenza e Taranto hanno riferito alle loro comunità locali e a tutto lo scenario nazionale quanto stava avvenendo, senza sosta.
Ma la crisi economica, derivata dall’emergenza Covid, ha colpito anche il settore dell’informazione. «Le prime regioni a muoversi sono state Emilia Romagna e Lazio: hanno voluto sostenere la filiera dell’informazione, dalla carta alle radio tv, dal digital alle edicole, con provvedimenti ad hoc e uno stanziamento straordinario di 2 milioni di euro», prosegue Giovannelli. «ANSO ha lavorato fianco a fianco agli organismi di Emilia Romagna e Lazio per arrivare al risultato sperato, ovvero destinare aiuti certi al mondo degli editori del web, un risultato importante per un mondo spesso “dimenticato” dai contributi».
Ma non basta. Come ricorda il presidente di ANSO: «Anche grazie all’interlocuzione avuta con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Andrea Martella, il Governo ha inserito alcuni provvedimenti per l’editoria, prestando attenzione specifica al mondo digitale. All’interno del Decreto Rilancio, per la prima volta sono stati previsti aiuti concreti e definiti per il settore del web. Ora però occorre avere ancora più coraggio aumentando le risorse e soprattutto garantendo alle realtà più piccole di accedere ai contributi».
ANSO lancia un appello alle forze politiche di tutti gli schieramenti per compiere un ulteriore passo nella direzione di ottenere un contributo sicuro per le testate iperlocali del web. «Nel pacchetto del sostengo all’editoria del Decreto Rilancio due articoli interessano direttamente le nostre realtà: il primo riguarda il credito di imposta a fronte degli investimenti pubblicitari. A fronte di uno stanziamento di 60 milioni la nostra associazione rimarca come il fondo sia decisamente sottodimensionato a fronte della platea che potrà accedervi. Chiediamo quindi che venga aumentato o in seconda istanza che come fatto per il contingente dedicato alle tv, anche una parte di questo sia dedicato esclusivamente agli investimenti sulle testate online. Il secondo prevede un credito imposta per i le testate digital su server, connessioni, e attività relative. Facciamo un appello a tutto l’arco parlamentare perché venga alzato il plafond ad oggi fermo a soli 8 milioni di euro».

 

‘Scena aperta’ al Maschio Angioino

Dopo la lunga, e drammatica, interruzione della programmazione teatrale a causa dell’emergenza Coronavirus, il Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale diretto da Roberto Andò annuncia la ripresa delle sue attività con Scena Aperta: un ciclo di 5 spettacoli che dal 3 luglio al primo di agosto saranno rappresentati al Cortile del Maschio Angioino, in Piazza Municipio.

 

«Ci accingiamo alla riapertura delle attività dello Stabile – dichiara il Direttore Roberto Andò – convinti che sia prioritario proteggere il lavoro di artisti e compagnie che erano sul punto di debuttare al momento del decreto governativo che ha chiuso l’attività del teatro. Abbiamo scelto di ripartire da un luogo simbolo di Napoli come il Maschio Angioino, ubicato di fronte al Teatro Mercadante, e di utilizzare il suo cortile all’aperto per garantire al pubblico quella condizione di massima sicurezza in grado di ristabilire la relazione tra la scena e la platea».

«Abbiamo lavorato instancabilmente alla riapertura dei nostri siti monumentali, in primis il Maschio Angioino, museo civico della città e location privilegiata degli spettacoli estivi. L’esigenza dello Stabile di riaprire, con le nuove modalità dettate dall’emergenza Coronavirus, ha incontrato quella dell’Assessorato di ripartire dalla cultura creando socialità. I prezzi popolari e l’altissima qualità della proposta ci entusiasmano e ci danno la certezza di una risposta positiva da parte del pubblico. E’ solo l’inizio della ripartenza.  Stiamo lavorando affinché, dopo la meravigliosa collaborazione con lo Stabile, il Maschio Angioino si confermi ‘scena aperta’ anche per altre realtà produttive culturali della città» dichiara l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Eleonora de Majo.

 

 

 

«I titoli che presenteremo – continua il direttore Roberto Andò – sono tra quelli del cartellone ordinario dello Stabile che erano quasi pronti al loro debutto in Stagione. Si tratta di La chunga di Mario Vargas Llosa con la regia di Pappi Corsicato, ‘O tuono ‘e marzo di Vincenzo Scarpetta con la regia di Massimo Luconi e WeekEnd di Annibale Ruccello con la regia Enrico Maria Lamanna. Insieme a questi, presenteremo un progetto speciale realizzato in collaborazione con il Napoli Teatro Festival Italia diretto da Ruggero Cappuccio, al cui centro c’è la scuola di teatro dello Stabile e due personalità artistiche come Mimmo Borrelli e Renato Carpentieri, con Claudio Di Palma, docente e coordinatore della Scuola. Il primo lavoro vede protagonisti i giovani attori della Scuola, capitanati da Renato Carpentieri nello spettacolo Pastiche N°0 di pas/ssaggi, rivista di teatro dal vivo, a cura dello stesso Carpentieri e Claudio Di Palma. Il secondo lavoro è una inedita, esclusiva, lezione-spettacolo di e con Mimmo Borrelli alle prese con il suo ‘Nzularchia».

 

Scena Aperta è l’invito che il Teatro Nazionale con il Comune di Napoli rivolgono alla città che ama il teatro. La comunità degli spettatori è convocata in una cornice di straordinaria bellezza, e di facile raggiungimento, nelle condizioni di massima sicurezza: il grande Cortile di Castel Nuovo che ospiterà una platea di 200 spettatori a sera.

I cinque titoli del programma andranno in scena tra il 3 luglio e il primo di agosto secondo il seguente calendario:

 

3, 4 e 5 luglio, inaugura la rassegna il debutto in prima nazionale dello spettacolo La chunga di Mario Vargas Llosa nella traduzione di Ernesto Franco, con la regia, le scene e i costumi di Pappi Corsicato, interpretato da Cristina Donadio, Francesco Di Leva, Irene Petris, Simone Borrelli, Antonio Gargiulo, Daniele Orlando; le luci sono di Luigi Biondi, le coreografie di Micaela Castaldo; regista collaboratrice Paola Rota; la produzione è del Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale.

Fra i testi teatrali scritti da Mario Vargas Llosa, La chunga – portato in scena per la prima volta a Lima nel 1985 – è stato quello più rappresentato: quasi mai nel corso degli anni è mancato un palcoscenico, in qualche angolo del mondo, dove lo si recitasse. Pappi Corsicato propone la sua versione spostando l’ambientazione da Piura al porto di Napoli.

 

9, 10 e 11 luglio l’inedita, esclusiva lezione-spettacolo di un grande protagonista del teatro e della drammaturgia italiana contemporanea qual è Mimmo Borrelli, in scena con ’Nzularchia, in lettura e in corpo, con le musiche dal vivo di Antonio Della Ragione. La produzione è del Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia.

A distanza di quindici anni dal Premio Riccione per il Teatro 2005 e dal suo debutto al Teatro Mercadante, questo testo cult di Mimmo Borrelli viene riproposto in una forma del tutto particolare come lo stesso autore spiega:

«La prima verifica di un mio testo consiste in una lettura che di solito concedo a pochi intimissimi e fedeli amici. Una lettura in cui spiego prima le ingarbugliate trame dell’eventuale agone scenico e poi mi ci immergo interpretandone e chiarendo le dinamiche di tutti i personaggi».

«Per questa occasione – continua Borrelli – ho ritenuto opportuno allargare l’egoismo di questo piacevole espediente al pubblico per cercare di approfondire ancor più incisivamente il rapporto amniotico che intercorre tra le acque in rivoli dell’artificio e le maree lunari della realtà. Tenendo conto di un pubblico più vasto, della lucidità interpretativa dell’entrare e uscire dalla trans interpretativa ed anche di un testo però che è già stato messo in scena».

 

16, 17 e 18 luglio andrà in scena in prima nazionale ‘O tuono ‘e marzo di Vincenzo Scarpetta, da Un coup de foudre di Léon Xanrof e Antony Mars, regia e scene di Massimo Luconi, con Gigi Savoia, Tonino Taiuti, Carmine Borrino, Anna Carla Broegg, Carlo Caracciolo, Antonello Cossia, Gino De Luca, Antonella Stefanucci, Dalal Suleiman.

I costumi sono di Aurora Damanti, le musiche di Paolo Coletta, assistente alla regia Lucia Rocco. La produzione è del  Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale.

«In questo testo dai ritmi comici irresistibili – sottolinea il regista – dove tutti i personaggi si muovono in un ingranaggio scenico perfetto, c’è una “apertura” verso una interpretazione non codificata e ancora completamente da scoprire, che delinea un’assonanza con una comicità basata sull’assurdo, sulla iterazione e sul nonsense, che ricorda per certi aspetti il  cabaret e i meccanismi del teatro di Feydeau e quelli tipici del teatro dell’assurdo di Boris Vian».

 

24, 25 e 26 luglio andrà in scena lo spettacolo Pastiche N°0 di pas/ssaggi, rivista di teatro dal vivo, a cura di Renato Carpentieri e Claudio Di Palma, con Renato Carpentieri e gli allievi della Scuola: Pasquale Aprile, Francesca Cercola, Chiara Cucca, Miriam Della Corte, Matteo De Luca, Valentina Di Leva, Manuel Di Martino, Enrico Disegni, Antonio Elia, Giulia Ercolini, Eleonora Fardella, Angelica Greco, Valentina Martiniello, Simone Miglietta, Gianluigi Montagnaro, Giovanni Nardone, Giulia Piscitelli, Federico Siano, Salvatore Testa, Antonio Turco; produzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia.

«È – dichiara il regista e attore Renato Carpentieri – uno gliommero in cui si intrecciano e si agitano frammenti del Teatro del Novecento, in forma di Rivista, ad uso degli allievi: una linea di ricerca che vuole privilegiare la forma breve e quindi la sobrietà e la leggerezza, in un singolare montaggio. Da una parte “occorre risvegliare la memoria del teatro e ridestandola trovare un linguaggio moderno” (come diceva la Picon Vallin, studiosa di Meyerch’old), dall’altra approfittare della libertà degli inizi, che appartiene ai giovani. È un esperimento che vale la pena di fare».

 

30, 31 luglio e 1 agosto chiuderà la rassegna il debutto in prima nazionale di Week-End di Annibale Ruccello con la regia di Enrico Maria Lamanna, interpretato da Maria Pia Calzone, Totò Onnis, Matteo Bossoletti; le scene sono di Massimiliano Nocente, i costumi di Teresa Acone, le luci di Stefano Pirandello. La produzione è del Teatro Stabile Napoli–Teatro Nazionale.

Dopo Le 5 rose di Jennifer e Notturno di donna con ospiti, il regista Enrico Maria Lamanna ritorna al drammaturgo stabiense Annibale Ruccello scomparso nel 1986, con l’allestimento di Week-End, il testo del 1983 vincitore del Premio Idi under 35, che l’autore scrisse per l’attrice Barbara Valmorin, scomparsa un anno fa.

«Tutta la vicenda – annota il regista – sembra uscita dalle pagine di Patricia Highsmith, con suggestioni che rimandano al cinema thriller e horror cari all’autore. La protagonista, Ida, è un’insegnante attempata, zoppa ad una gamba, che dal sud del Paese si trasferisce nella provincia romana, la cui lingua è un dialetto strano, magico, come una cabala, e che dà voce a una sorta di esorcismo che si conclude in un profondo, doloroso delirio».

 

Con il sostegno di Italgas, principale operatore in Italia nella distribuzione del gas, attivo in 1830 comuni, con una presenza storica a Napoli e nelle maggiori città del Paese.

 

Inizio rappresentazioni ore 21.00

Costo ingressi intero: 8 Euro / under 30 e over 65: 5 Euro

Info e acquisti online: www. teatrostabilenapoli.it

Biglietteria: tel. 081.5513396 – e.mail: biglietteria@ teatrostabilenapoli.it

R_ESTATE IN VILLA, Sport, natura e cultura nella Villa Comunale

Un progetto di Mecenati per l’arte e Sportform per riqualificare l’antica passeggiata borbonica
L’associazione Mecenati per l’arte, per il cinema, per lo sport- MACS, in collaborazione con Associazione SPORTFORM lanciano un progetto per la Villa comunale.
“L’idea progettuale che intendiamo portare avanti si basa su tre linee strategiche: cultura, ambiente e sport. La scelta di queste tre linee strategiche nasce dalla mission dell’associazione MACS che dalla sua nascita promuove attività ed eventi legati all’integrazione tra sport, cultura e rispetto dell’ambiente. Il progetto ‘R_estate in Villa’ nasce per stimolare e diffondere un uso maggiormente eco-sostenibile dei parchi che fa bene allo spirito e al corpo. Inoltre, può fungere da laboratorio per favorire tra i bambini e le famiglie una cultura della salvaguardia della biodiversità, della diffusione della conoscenza dell’ecosistema e della cultura, fino alla riconquista da parte dei cittadini di un luogo troppo spesso dimenticato e che invece deve essere curato e protetto dall’amministrazione comunale”, ha illustrato il progetto Roberto Cogliandro, presidente di MACS rispondendo anche a un’esigenza di dare risposta ai nuovi stili di vita che sono emersi con l’arrivo della pandemia che ha evidenziato come le nostre città, i nostri spazi e i nostri stili di vita dovranno cambiare e che ha portato l’amministrazione del Comune di Napoli a proporre un avviso pubblico che ha inteso favorire la nascita di piccoli progetti sparsi, in piccola scala, gestiti dal basso, poco costosi e legati al contesto locale, ma che concorrono al miglioramento della qualità della vita dei cittadini e al recupero e rinnovamento urbano.
“L’idea progettuale si articola su tre fronti: per lo sport intendiamo realizzare un percorso attrezzato per la ginnastica ed il fitness all’aperto; per l’ambiente intendiamo migliorare la qualità del verde, attraverso la realizzazione di orti urbani e l’insediamento di determinate varietà di flora; per la cultura intendiamo far rivivere la Casina Pompeiana come centro culturale di quartiere”, ha concluso Cogliandro segnalando che i dettagli progettuali esecutivi saranno forniti successivamente alla eventuale selezione della proposta progettuale da parte del Comune di Napoli.

Enrico Schettino porta la cucina giappo nella nuova stagione di Alessandro Borghese Kitchen Sound

NAPOLI – Sarà Enrico Schettino, titolare della catena di ristoranti “Giappo”, il volto televisivo del sushi in Italia: un italiano nell’olimpo degli chef, per la serie dedicata alla cucina del Sol Levante all’interno del formato Alessandro Borghese Kitchen Sound.
In autunno, l’imprenditore sarà protagonista delle puntate dedicate alla cucina nipponica della nuova stagione in onda su Sky e Now Tv: una scelta non casuale visto che Schettino, in poco più di dieci anni, è riuscito a creare una catena di sushi restaurant nazionale che vanta l’apertura di venti locali nonché la prima Academy dedicata al mondo della cucina nipponica e realizzata in Campania con Gambero Rosso. Sempre a Schettino si devono, in tempi recenti, alcuni innovativi format di food giapponese come il Poke Bowl ed il Bao Burger, già premiati da un immediato successo di pubblico.
In un mondo di chef dagli occhi a mandorla, insomma, Schettino ha conquistato anche uno dei più attenti cultori dell’arte della buona tavola, che ha scelto il giapponese-Made in Italy, per la capacità di innovare senza mai dimenticare la tradizione.
“La cucina giapponese è mia coetanea: siamo arrivati in Italia contemporaneamente, circa 40 anni fa. Lei è nata al nord, io al sud – racconta Schettino nella sua bio – le nostre strade hanno sempre viaggiato in parallelo, fino ad incontrarsi, oggi, in un programma dedicato alla cucina giapponese”.
L’appuntamento con Alessandro Borghese Kitchen Sound sarà quello consueto: dal lunedì al venerdì all’ora di pranzo su Sky Uno (canale 108, digitale terrestre canale 455), sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go, su smartphone, tablet e Pc, anche in viaggio nei Paesi dell’Unione Europea, e in streaming su Now Tv.
Una settimana dopo la messa in onda, il programma è visibile anche nella sezione video dewww.mixerplanet.com, ww.ilsole24ore.com e Rds 100% Grandi Successi, che firma la playlist e accompagna i menù proposti dallo chef.
Le puntate “nipponiche” di Alessandro Borghese Kitchen Sound vedranno inoltre il coinvolgimento di Asahi Super Dry, la birra super premium più venduta in Giappone che ha rivoluzionato il panorama birrario internazionale grazie alla sua caratteristica “dry” in giapponese “Karakuchi”.

De Luca’s Buns: venerdì 5 giugno la serata-evento al Mac Lir Fra gusto e solidarietà

Una serata all’insegna dei De Luca’s Buns seduti ai tavoli del Mac Lir. Venerdì 5 giugno, dalle 19:30 fino a mezzanotte e mezzo, il locale di Torre del Greco apre le porte ai suoi clienti per un menù tutto all’insegna del buon cibo e della solidarietà.

Dal Cinghialone al Fratacchione, passando per il Portaseccia, l’Anti-Assembramento e il Lanciafiamme. Cinque panini che il Mac Lir ha dedicato alle frasi più emblematiche che il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ci ha regalato durante il lungo periodo di quarantena. I nuovi “buns” ideati da Francesco Vitiello e Luana Peluso, titolari del locale, hanno fin da subito riscosso un certo successo di pubblico. Tante le ordinazioni, sia da asporto che seduti al tavolo. Per ogni panino venduto, un euro è stato destinato al banco alimentare per le spese solidali.

Da qui l’idea di dedicare la serata di venerdì 5 giugno all’iniziativa: un menù degustazione composto da tutti e cinque i De Luca’s Buns, nella versione mini bun, più il Bunny Toast, dolce creato in esclusiva per il Mac Lir dal pastry chef Gianni Lopes, composto da un toast alle carote, confettura di fragole, crema di philadelphia e mascarpone, con topping di fragole e carote candite.

Anche questa volta il buon cibo sarà all’insegna della spesa solidale. L’intero incasso del servizio sarà devoluto in beneficenza al banco alimentare. I clienti potranno così scegliere il menù degustazione composto dai De Luca’s Buns o propendere per gli altri piatti a menù del Mac Lir: qualunque sia la scelta, l’incasso del servizio sarà devoluto in beneficenza. A fine serata, sarà poi distribuito un gadget a tutti: una mascherina con il logo dei De Luca’s Buns, offerte dal negozio d’abbigliamento Sartori Moda.

“Io, Tony Tammaro” il libro del cantante napoletano

Ha girato con la sua chitarra tutti i 550 comuni della Regione Campania, portando la musica anche in quelle amene località dove non si sarebbero mai esibiti Vasco Rossi o Ligabue. Solo dopo 25 anni di gavetta ha realizzato il primo tour italiano: Milano, Bologna, Roma e, ovviamente, Napoli e Salerno. Lo hanno definito sociologo, grande musicista però lui ha solamente fatto quello che gli veniva spontaneo di fare. Dalla musica al cinema, dalle musicassette piratate da “Mixed By Erry”, verso il quale nutre un sentimento di odio e amore perché, allo stesso tempo, pur sottraendogli la possibilità di ottenere lauti guadagni gli ha permesso una diffusione inaspettata della sua musica in tempi in cui i social erano cartoni animati di fantascienza, alle performance di attore al fianco di attori e attrici come Ascanio Celestini, Biagio Izzo, Massimiliano Gallo e Cristina Donadio.

Un giorno, all’improvviso, ha deciso di sdraiarsi sul lettino dello psichiatra professore Ignazio Senatore, abile penna, critico cinematografico e collaboratore per tante testate giornalistiche, e raccontare tutta la sua vita che è sfociata in questa autobiografia, scritta a quattro mani proprio con il Senatore, edita dalla casa editrice napoletana “Graus Edizioni”: “Io, Tony Tammaro – antidepressivo naturale senza effetti collaterali”.

Un lavoro sorprendente, profondo, a tratti esilarante ed emozionante. Aneddoti, riflessioni, risatine e J’accuse ritraggono un Tony Tammaro sorprendente e inedito, dall’inizio della carriera, illuminata dagli insegnamenti del padre, il grande chitarrista Egisto Sarnelli, fino alle lezioni tenute in alcune Università. Un artista e un uomo che, quasi, nessuno si attende di incontrare e che tutti credono di conoscere.

Audio racconti e nuovo regolamento di visita illustrato. La Reggia di Caserta pronta ad accogliere il suo pubblico

Visita all’insegna della suggestione con gli audio racconti delle bellezze del Parco Reale e del Giardino Inglese. La Reggia di Caserta è pronta ad accogliere i suoi pubblici.

Seppur con le rigide limitazioni imposte dal Covid-19 relative a prenotazioni online, divieto di assembramento e mascherine, con la riapertura verrà mostrato, in piccola parte, il lavoro di questi mesi. Podcast per esplorare con occhi diversi il parco, orientamento di base e regolamento di visita illustrato che, attraverso “Menino”, sotto gli occhi increduli di Re Carlo, Luigi Vanvitelli, Maria Amalia e Maria Carolina, stigmatizza tutti i comportamenti dannosi e irrispettosi verso questo luogo.

La Reggia di Caserta, da domani, accompagnerà i visitatori alla scoperta del suo eccezionale patrimonio artistico e naturale inaugurando una nuova serie di audio racconti. Si comincia con il racconto delle bellezze del Parco Reale e del Giardino Inglese, dalla Castelluccia alla via d’Acqua e alla Fontana di Diana e Atteone, dal Criptoportico al Bagno di Venere, fino alla descrizione del raro e prezioso patrimonio botanico del Museo verde.

A narrare tanta bellezza le voci degli attori del Teatro Civico 14, che hanno partecipato a un’iniziativa sperimentale di coinvolgimento attivo delle associazioni culturali, che proseguirà nell’ottica di coinvolgere tutte le realtà del territorio in base a un principio di rotazione.

In attesa del nuovo e articolato progetto di segnaletica del Complesso, la riapertura ha previsto il rinnovo della segnaletica esistente per consentire l’orientamento nei percorsi e la chiarezza sulle regole comportamentali. Semplici norme per rendere più piacevole la permanenza del pubblico, senza mai dimenticare la vulnerabilità del patrimonio storico, artistico e vegetale e la responsabilità collettiva nel dover trasmettere questa eredità culturale unica al mondo.

E’ stato infatti istituito il nuovo regolamento di visita, scaturito da un’analisi delle necessità di salvaguardia del Palazzo Reale e del Parco Reale, anche mediante il confronto con il personale interno. Il Complesso monumentale ha subìto negli anni profonde trasformazioni. Si è ritenuto importante, dunque, partire da un’attenta rilettura della precedente disciplina e da una valutazione delle attuali modalità di fruizione degli spazi,  delle prospettive di sviluppo, dell’esperienza di visita e delle esigenze dei diversi pubblici così come richiede il museo contemporaneo. Nel processo di rivisitazione fondamentali sono state le segnalazioni ricevute dai visitatori nel corso degli ultimi mesi. ​Il progetto è stato concepito come stimolo al comportamento e all’atteggiamento collaborativo. Per questo non è un mero elenco di prescrizioni e restrizioni.

Si è inoltre scelto di illustrarlo. Dalla fantasiosa matita di Davide Racca, assistente alla vigilanza della Reggia di Caserta, è nato così “Menino”, prendendo spunto da un personaggio realmente esistito. Il guascone, irriverente e irrispettoso, è convinto di poter fare ciò che vuole all’interno del Museo. Il personaggio è il protagonista di vignette ironiche con le quali si mostra cosa non è consentito fare. Non cartelli di divieto, ma disegni colorati e scherzosi dei comportamenti non consentiti. Con un pizzico di esagerazione, per stimolare l’insofferenza collettiva a comportamenti irriguardosi.

Ciascuna sezione del regolamento di visita è, inoltre, introdotta dal ritratto di alcune delle personalità che hanno fatto la storia della Reggia di Caserta. Carlo di Borbone dà il suo benvenuto alla sua Casa Reale, Luigi Vanvitelli invita a rispettare i luoghi che lui stesso ha progettato con tanta cura e impegno, Carolina Murat fa gli onori di casa agli Appartamenti Reali, mentre Maria Amalia di Sassonia e Maria Carolina d’Austria accolgono i visitatori del Parco Reale e del Giardino Inglese.

Lo scopo è sensibilizzare al rispetto verso i luoghi della cultura e catturare anche l’attenzione dei bambini, ma, ci auguriamo, soprattutto dei pubblici meno accorti. Uno strumento in più per garantire un’esperienza di visita gradevole e serena e diffondere la consapevolezza di essere in luogo magico, patrimonio dell’umanità.​

Il nuovo regolamento (integrato dalle prescrizioni anti Covid 19), le vignette e i podcast saranno consultabili dal sito istituzionale della Reggia di Caserta.

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“La Cultura come cura, la cura come Cultura, Spazio e Sicurezza, Natura e Cultura”: presentato il Manifesto della Città Metropolitana di Napoli per il turismo sostenibile ai tempi del coronavirus

Dalle ville pubbliche ai giardini, alle scale monumentali e le gradinate storiche; dai percorsi del trekking urbano, che attraversano scenari di incantevole bellezza e contesti senza eguali del nostro patrimonio culturale, ai grandi itinerari degli spazi aperti, nei Campi Flegrei, sul Vesuvio, lungo la Costiera Sorrentina, percorrendo la Rotta di Enea e il Cammino delle Acque, varcando i siti della Rivoluzione Napoletana e le residenze reali del periodo borbonico, senza dimenticare le Chiese Aperte, i Borghi Storici, i percorsi Slow Food: tutto questo e molto altro nel Manifesto della Città Metropolitana di Napoli sul turismo sostenibile ai tempi del coronavirus dal titolo «La cultura come cura. La cura come cultura: Spazio e Sicurezza, Natura e Cultura, una proposta per gli Itinerari Culturali della Città Metropolitana». La presentazione è avvenuta quest’oggi, nel corso di una videoconferenza alla quale hanno preso parte la Consigliera Metropolitana Delegata alla Cultura e al Turismo, Elena Coccia, l’Assessora alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Eleonora de Majo, e gli estensori del documento. Il Sindaco de Magistris: “Un turismo capace di coniugare natura, cultura e sicurezza. Quella di Napoli è la Città Metropolitana degli spazi aperti”

Dalle ville pubbliche ai giardini, passando per le scale monumentali e le gradinate storiche; dagli inesauribili percorsi del trekking urbano, attraversando scenari di incantevole bellezza e contesti senza eguali del nostro patrimonio culturale, ai grandi itinerari degli spazi aperti, nei Campi Flegrei, sul Vesuvio, lungo la Costiera Sorrentina, percorrendo la Rotta di Enea e il Cammino delle Acque, varcando i siti della Rivoluzione Napoletana e le residenze reali del periodo borbonico, senza dimenticare le Chiese Aperte, i Borghi Storici, i percorsi Slow Food: tutto questo e molto altro nel Manifesto della Città Metropolitana di Napoli sul turismo sostenibile ai tempi del coronavirus dal titolo «La cultura come cura. La cura come cultura: Spazio e Sicurezza, Natura e Cultura, una proposta per gli Itinerari Culturali della Città Metropolitana» che è stato presentato questa mattina.

Il documento – redatto da esponenti del mondo accademico, associazionistico e culturale, oltre che istituzionale, riuniti nel Gruppo di Lavoro Metropolitano istituito su impulso e con il coordinamento della Consigliera Delegata dal Sindaco Luigi de Magistris alla Cultura e al Turismo della Città Metropolitana, Elena Coccia – è stato presentato questa mattina nel corso di una videoconferenza che ha visto anche la partecipazione, tra gli altri, dell’Assessora alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Eleonora De Majo, di Sindaci e Consiglieri dei Comuni dell’area metropolitana e di diversi componenti del Gruppo stesso collegati in diretta Facebook.

“Con questo documento – ha affermato il Sindaco de Magistris – la Città Metropolitana raccoglie e rilancia la sfida di immaginare un turismo sostenibile e una fruizione culturale compatibile con l’attuale periodo di emergenza Covid: non massificata, non congestionata, non stagionalizzata, bensì lenta, slow, accessibile, ecologica, capace di rispettare natura, cultura e sicurezza delle persone, adatta ad interpretare l’esigenza di curare e rammagliare il territorio. Mi chiedo: quale territorio può presentare un’offerta culturale, artistica, paesaggistica fruibile anche in condizioni di distanziamento sociale e negli spazi aperti come quello dell’area metropolitana di Napoli?”

Il Manifesto contiene precise indicazioni su come far ripartire i settori del turismo e della cultura nell’area metropolitana di Napoli e nella regione Campania attraverso il recupero, il rilancio e la valorizzazione di percorsi e itinerari accessibili e sostenibili, di cui il nostro territorio è straordinariamente ricco, anche in questo periodo di emergenza epidemiologica, per una fruizione che sia appagante sotto il profilo artistico, culturale e paesaggistico e al contempo pienamente sicura in termini di rispetto delle prescrizioni anti-contagio.

 “La nuova proposta della Città Metropolitana – ha sottolineato la Consigliera Coccia – si inserisce all’interno del Piano Strategico Metropolitano che ha individuato, come suo primo asse di intervento, proprio quello della ‘Cultura come Sviluppo’ e della valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico in tutti i suoi aspetti, e mostra chiaramente, con esempi e itinerari, che dobbiamo rapidamente ripensare il turismo per far sì che possa costituire il volano per il recupero della crescita esponenziale che il nostro territorio era riuscito ad esprimere, grazie ad un proficuo lavoro di promozione e valorizzazione dell’intera area portato avanti anche dalla Città Metropolitana in tutti questi anni”.

“Prima amministrazione locale a proporre una strategia culturale complessiva per il turismo e la cultura nella fase 2 – ha concluso la Consigliera Delegata – la Città Metropolitana di Napoli torna così protagonista nel comparto che più la caratterizza, con la sua bellezza, i suoi patrimoni culturali, i suoi complessi archeologici e i suoi siti UNESCO”.

“Ringrazio il Gruppo di lavoro metropolitano – ha affermato l’Assessora de Majo – per lo straordinario lavoro compiuto, anche perché è proprio attraverso gli assi individuati nel Manifesto che occorre operare per ridisegnare la nostra idea del turismo, che deve puntare anche alla destagionalizzazione e, in questo periodo, anche ad una domanda di prossimità”.

Nel Manifesto si legge che “la città metropolitana di Napoli ‘è’ la città metropolitana degli spazi aperti: la città in cui il tessuto delle relazioni si svolge, da sempre, soprattutto negli spazi aperti e nell’agorà pubblica ed in cui sterminati patrimoni culturali, all’aperto, vivono in inestricabile simbiosi con l’ambiente esterno, coniugando il dentro e il fuori, in un originale e straordinario connubio sociale e paesaggistico”. Una città metropolitana ‘di mare, di terra e di fuoco’, tutta da vivere all’insegna di un turismo ‘di spazio’ e ‘di senso’.

Fase 2, Fioranna: «La cultura per superare l’emergenza Covid»

La casa editrice napoletana punta sulla forza dei libri per il rilancio del Paese: «Sfogliare un bel testo ha regalato nuove sicurezze»

La cultura come trampolino di rilancio per superare l’emergenza Coronavirus. Mai come in un periodo delicato come quello che sta vivendo il mondo moderno, aggrapparsi allo sfogliare di un libro è riuscito a regalare nuove sicurezze. Valore sul quale ha puntato e punta Edizioni Fioranna per presente e futuro.

La casa editrice napoletana dal 2008 è attiva più che mai, impegnata con i suoi prodotti culturali nella valorizzazione del territorio campano e nell’approfondimento di temi legati alla produzione artistica nazionale.

Anna Fiore, 30enne titolare di Edizioni Fioranna, racconta il momento: «L’emergenza Coronavirus – racconta Anna – ci ha tolto la possibilità di partecipare a significative rassegne come Napoli Città Libro e il Salone del libro di Torino, ma non ci siamo fermati. Stiamo lavorando molto attraverso il mondo virtuale e con le nostre pagine social per stare accanto alle persone».

Dalle pubblicazioni su Procida così come le altre che spaziano dalla moda all’arredamento, dalla ceramica alle arti decorative fino ad arrivare alla storia di Napoli e del suo territorio. Edizioni Fioranna guarda al futuro: «Stiamo pensando – spiega Anna Fiore – a libri per bambini e altre iniziative che possano consentirci di mantenere alto il livello della qualità dei nostri prodotti. Mai come in questo momento la cultura deve fare da base alla rinascita della nostra società».

Sono state diverse le iniziative in questi mesi difficili. Edizioni Fioranna ha partecipato alla fiera “Italia Book Festival” (sul sito www.italiabookfestival.com). Una rassegna virtuale cui hanno aderito più di ottanta case editrici provenienti da tutte le regioni d’Italia: “ingresso libero” 24 ore su 24 con stand, incontri con gli autori in streaming, workshop on-line, pitch e laboratori virtuali per bambini durata fino a domenica scorsa. Progetto simile cui partecipa Edizioni Fioranna è “Libri d’asporto” (sul sito www.libridaasporto.it) creato per dare supporto alle librerie indipendenti.

«Abbiamo cercato – conclude Anna – di tenere compagnia alle persone anche attraverso le nostre pagine social su Facebook e Instagram con una rubrica chiamata “Un viaggio volando” iniziata il 29 marzo e finita lo scorso 10 maggio. Ogni domenica abbiamo accompagnato il lettore in un viaggio culturale in cui mostravamo e spiegavamo oggetti come quelli della Ceramica Lenci di Torino oppure luoghi come l’Isolotto di Vivara di Procida oppure la cucina delle donne napoletane la domenica di Pasqua».

Ass. Clemente: torna la Rassegna “GIUGNO GIOVANI – 2020#distantinsieme”

Torna la rassegna dell’Assessorato ai Giovani del Comune di Napoli Giugno Giovani. Giunta alla sua settima edizione, la rassegna promuove eventi, iniziative e momenti di approfondimento fatti dai giovani per i giovani della città.

Lo slogan di quest’anno è d’istanti insieme. La pandemia ha fermato tutto il settore culturale e dell’intrattenimento e non ha consentitol’organizzazione di incontri nelle consuete modalità ma, anche se distanti,i nostri giovani saranno virtualmente insieme per condividere momenti di approfondimento e riflessione sempre gioiosi e costruttivi. Tutti gli eventi saranno infatti fruibili on line dalla pagina Facebook dell’Assessorato ai giovani.

La rassegna è stata strutturata attraverso il lavoro portato avanti negli ultimi mesi dall’Assessorato ai Giovani con le associazioni, gli enti del terzo settore e di formazione impegnati all’interno della Rete dei Centri Giovanili. Quest’anno vivremo in streaming- tre eventi musicali proposti dall’Associazione Zenith e costruiti dai giovani partecipanti del Laboratorio per la realizzazione di eventi, tenuto nel corso degli ultimi mesi nell’ambito del progetto Na.Gio.Ja._Costruiamo Opportunità; due eventi musicali che si svolgeranno nell’ultima settimana del mese a cura di Ufficio Kappa, Dipartimento di Scienza sociali della Federico II e Città della Scienza nell’ambito del percorso di formazione CreativeLab Napoli. Gli eventi costruiti con la collaborazione dei giovani partecipanti vedranno il coinvolgimento di artisti di rilievo napoletani.

o    Il primo con protagonista Maurizio Capone in un workshop sul riciclo creativo e alcuni bravi live

o    il secondo un concerto in streaming del gruppo musicale La Maschera

–          sempre nell’ambito del percorso di formazione CreativeLab Napoli 2 eventi di presentazione di due produzioni napoletane a cura di Mad entertainment:

o   Il regista Alessandro Rak, presenterà in diretta streaming la sua opera prima “L’Arte della Felicità”, lungometraggio in animazione del 2014, prodotto da Mad Entertainment in collaborazione con Rai Cinema.  Il film, interamente prodotto ed ambientato a Napoli, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di Best EuropeanAnimated Film agli european Film Awards 2014. A fine presentazione sarà possibile vedere il film in streaming con accesso diretto alla pagina di Raiplay

o   I registi Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone si collegheranno in diretta streaming per presentare il lungometraggio in animazione “Gatta Cenerentola”, direttamente dagli studi della factory partenopea Mad Entertainment. Il film, uscito in sala nel 2017, ha ricevuto moltissimi riconoscimenti, tra i quali: 2 David di Donatello, il Premio speciale Francesco Pasinetti, il Premio Open e il Premio Gianni Astrei alla 74° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, un Nastro d’Argento e un Ciak d’Oro. A fine presentazione sarà possibile vedere il film in streaming con accesso diretto alla pagina di Raiplay

–          Social vernissage del Premio Raffaele Pezzuti per l’Arte IV Edizione

Nell’arco del mese sui canali social dell’Assessorato ai Giovani sarà proposta la rubrica “Il Mondo di Domani” che propone spunti di riflessione di protagonisti del mondo giovanile napoletano su quello che sarà il mondo di domani e su come vorremmo che fosse.

La rassegna sarà presentata in live streaming dall’Assessore Clemente lunedì 1° giugno alle ore 12.00. Tutti i dettagli del programma verranno resi noti sul sito web del Comune di Napoli www.comune.napoli.it/giugnogiovani2020 e sui canali social dell’Assessorato ai Giovan.

Giugno Giovani è una rassegna ideata e voluta per mettere le ragazze e i ragazzi al centro dell’agenda politica, culturale e civile della città, al fine di valorizzare i giovani napoletani in quanto risorsa più importante per il nostro territorio. 

La rassegna “Giugno Giovani”, nata sette anni fa, assieme alla sfida di quest’Amministrazione e del Sindaco Luigi de Magistris di costruire un’idea di futuro e di presente proprio partendo dai talenti, dalla creatività e dal potenziale delle giovani generazioni, coinvolgerà attraverso musica, cinema, arte, impegno civile, i quartieri di Napoli ed associazioni, movimenti, studenti, imprenditori, professionisti, artigiani, artisti e storie di giovani come modelli positivi e resilienti.
Quest’anno siamo “distanti”, dobbiamo esserlo ancora per preservare la nostra salute, ma nonostante ciò vivremo ugualmente “istanti” di bellezza, di arte, di intrattenimento e riflessione.
Buon giugno giovani a tutti. D’istanti insieme.“.

Lo ha dichiarato l’Assessore ai Giovani Alessandra Clemente.