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Terremoto: sciame in area flegrea, scosse maggiori 3.2 e 2.9

Dalle ore 0.11, come segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei, con gli eventi maggiori registrati di magnitudo 3.2 e 2.9. La scossa è stata avvertita dalla popolazione ma dalle prime verifiche al momento non sono stati segnalati danni. Lo rende noto il Dipartimento della Protezione Civile, la cui Sala Situazioni Italia si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile.

Campi Flegrei: Comune Napoli, nessun danno da segnalare

Non si segnalano danni in seguito alle scosse di terremoto, la più forte di magnitudo 3,7, registrate questa mattina intorno alle 9.45 con epicentro nell’area flegrea ed avvertite anche in molti quartieri di Napoli. È quanto fa sapere il Comune di Napoli a seguito delle verifiche fatte sul suolo cittadino in relazione al sisma con epicentro la Solfatara. Intanto proseguono le attività programmate dal tavolo tecnico nell’ambito del piano speditivo di emergenza per l’area dei Campi Flegrei. Per il prossimo 22 aprile – si informa – è prevista anche a Napoli una prima esercitazione che vedrà in una scuola prototipo la simulazione dello scenario del basso impatto delle scosse di terremoto. Dallo scorso 25 marzo è partita, invece, la prima ricognizione sugli edifici privati siti nelle aree dei comuni di Pozzuoli, Bacoli e Napoli maggiormente interessate dal bradisismo, per individuare le zone più vulnerabili.

Osservatorio Vesuviano, prosegue bradisismo ai Campi Flegrei

“La situazione attuale in fatto di bradisismo non è molto diversa da quella degli ultimi periodi. La deformazione del suolo nei Campi Flegrei con il bradisismo sta continuando, con una velocità minore e anche con una conseguente minore sismicità. Ma prosegue”. Lo ha detto all’ANSA Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, a margine del convegno “Costruzioni in zona sismica: il caso dei Campi Flegrei”. “Abbiamo in questi giorni – ha spiegato Di Vito – terremoti meno frequenti e meno energici ma questo ci aiuta solo a migliorare sempre di più quello che facciamo sul territorio nell’implementazione delle reti, della conoscenza, dei sistemi di trasmissione e anche nel creare ridondanza nei nostri sistemi di analisi e acquisizione dati”. “Per questo abbiamo realizzato da poco anche un’altra sala di monitoraggio sul Vesuvio – ricorda direttore dell’Osservatorio Vesuviano – proprio per far sì che anche in caso di eventi eccezionali che possono compromettere la nostra capacità di lavorare a Fuorigrotta, mi riferisco ad alluvioni o guasti elettrici grossi, e non al rischio vulcanico che non è il motivo per cui abbiamo creato la seconda sede, possiamo continuare a fare 24 ore su 24 il monitoraggio. Per noi ovviamente è molto importante rendere tutto indipendente dalla presenza della dell’uomo e degli operatori, in modo tale da avere sempre tutto a disposizione per poter fare valutazioni poi di pericolosità e di altri aspetti insieme agli organi preposti, dalla Protezione Civile ai vari livelli fino alla Commissione Grandi Rischi”.

Bradisismo: tunnel per collegamento da Bagnoli alla Tangenziale

Un nuovo collegamento che porti velocemente dal parco urbano di Bagnoli alla Tangenziale, con un lungo e ampio tunnel. E’ questo il progetto di viabilità, in due lotti, che il Comune di Napoli ritiene prioritario per un futuro di maggiore sicurezza e in particolare per una più rapida evacuazione per l’area di Fuorigrotta, Bagnoli e Agnano e Pozzuoli in caso di disastro ai Campi Flegrei per il bradisismo o l’eruzione.

L’opera è prevista dalla legge 887 del 1984 che fu emanata per il bradisismo ’82-’84 ma che non è poi mai stata realizzata. Il primo lotto prevede un tronco di strada tra il Parco di Bagnoli che nascerà nell’area ex Italsider e la viabilità principale di Fuorigrotta, con la costruzione di una nuova arteria che eviti di dover affrontare due semafori e un passaggio al livello, consentendo una circolazione più veloce, in quanto sarà una strada a due corsie per carreggiata.

Il secondo lotto sarà il collegamento di viale Giochi del Mediterraneo alla Tangenziale, che prevede la costruzione di un sottopasso in cui potrà confluire tutto il traffico delle auto che dal lungo viale di Fuorigrotta va verso la Tangenziale. Sarà, si legge dal progetto, una strada ad almeno due corsie con banchine e aree per la manovra. Il progetto prevede un tratto iniziale, le gallerie artificiali, una galleria naturale per una lunghezza complessiva di 712,5 metri.

Il progetto di collegamento con sottopassaggio tra Parco Urbano di Bagnoli e viale Giochi del Mediterraneo e poi Tangenziale di Napolinacque come idea per il bradisismo degli anni ’80 ed era considerato una priorità: fu progettato dalla struttura commissariale della Regione ma non venne poi realizzato. Attualmente il Comune, spiega nella relazione l’assessore ai Trasporti Edoardo Cosenza, ritiene, e lo ha esposto al Ministro Musumeci nella riunone a Pozzuoli, che si debba dare priorità nazionale alle opere della zona flegrea ancora non terminate o realizzate; un vuoto considerato oggi dal Comune di Napoli un vero assurdo a distanza di quasi 40 anni dalla precedente crisi bradisismica.

I due tratti negli anni ’80 venivano stimati di costo di costruzione rispettivamente di 31 e 40 milioni di euro, cifra che 50 anni dopo va aumentata almeno del 60%, per arrivare quindi a una valutazione di costo di circa 113 milioni attualmente.

Campi Flegrei: in DL anche agevolazioni per assumere tecnici

Ci saranno anche facilitazioni per l’assunzione di personale tecnico nei Comuni nel decreto sul bradisismo che il governo si accinge a varare. Lo si apprende dal prefetto di Napoli, Claudio Palomba, al termine della riunione che si è svolta in serata. “Il ministro Nello Musumeci – ha affermato il prefetto – sarà a Napoli nei prossimi giorni per descrivere bene le misure del decreto” Al termine della lunga riunione con le istituzioni in Prefettura sulla situazione a Pozzuoli e nelle altre zone più a rischio, tra cui alcuni quartieri di Napoli, il prefetto ha garantito che “c’è massima attenzione – ha detto – e ne abbiamo parlato anche con Ciro Verdoliva dirigente dell’Asl Napoli 1, con Mario Iervolino dell’Asl Napoli 2 e Giuseppe Galano, responsabile del 118 per i piani sanitari. E’ un lavoro intenso che stiamo facendo anche con la Regione e la Protezione Civile nazionale”. “Attraverso i sindaci – ha aggiunto – vogliamo rassicurare i cittadini: ieri si è riunita la commissione grandi rischi, le preoccupazioni dei cittadini sono il nostro primo interesse. Il ministro Musumeci ha garantito che questo decreto ci sarà a brevissimo e conterrà misure efficaci. Ci dovrebbero essere nel decreto anche facilitazioni per i Comuni per le assunzioni di personale destinato ad attività tecnica, e ci siamo collegati nella riunione anche con l’ufficio scolastico regionale perchè ci saranno ancora verifiche tecniche per garantire la sicurezza degli studenti”.

“Siamo tutti svegli”. Paura per la scossa nei Campi Flegrei di magnitudo 4.2. Disagi alla circolazione dei treni

Uno sciame sismico è in corso nell’area dei Campi Flegrei, nei pressi di Napoli. La scossa più forte è stata di magnitudo 4.2, si è verificata alle ore 3.35 ed è stata avvertita in maniera chiara in alcuni quartieri del capoluogo partenopeo. L’ipocentro è stato localizzato a circa 3 km di profondità.

“Siamo tutti svegli”, ha scritto sul suo profilo social il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, dopo la forte scossa di magnitudo 4.2 avvertita nitidamente in tutta la zona dei Campi Flegrei e a Napoli.

“Sono in costante contatto con la Protezione Civile e l’INGV – ha scritto ancora -. La scossa é stata forte, e ho già predisposto controlli agli edifici scolastici per verificare eventuali danni e per questo stiamo preparando un’ordinanza per la sospensione dell’attività didattica, ci servirà qualche ora per le verifiche”.

Il sindaco ha poi invitato la popolazione a chiamare i numeri della Protezione Civile e della Polizia Municipale “per qualunque evenienza, e cerchiamo tutti insieme di mantenere la calma. É difficilissimo, lo so. Io faccio la mia parte, come tutti gli esperti che abbiamo a disposizione e che sono insieme a me in questo momento al lavoro”.

Pesanti i disagi per la circolazione ferroviaria. Per consentire le dovute verifiche, infatti, la circolazione dei treni da e per il capoluogo partenopeo è stata sospesa in via precauzionale. Il primo treno Frecciarossa in partenza da Napoli Centrale e diretto a Milano delle 5.09, così come quelli successivi previsti, hanno subito ritardi in attesa di ricevere le autorizzazioni. Numerosi i passeggeri ai lati dei binari che hanno atteso di poter salire sui convogli per raggiungere le rispettive destinazioni. Stop anche alla linea metropolitana gestita da Ferrovie dello Stato. Al momento della scossa delle 3,35 – si apprende da Ferrovie dello Stato – nessun convoglio era in movimento sulla tratta interessata dal sisma.

Lentamente, si apprende, la situazione sta tornando alla normalità.