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Torna a Minori il panettone in Riva al mare

Il 30 agosto, a Minori, ritorna l’evento “Il Panettone in Riva al Mare”. Ad annunciarlo è stato Sal De Riso, il pasticcere della Costiera amalfitana famoso in tutto il mondo.

Da tutt’Italia, per quel giorno, arriveranno ventisette maestri lievitisti di grande fama: Marco Avidano, Mario Bacilieri, Alessandro Bertuzzi, Maurizio Bonanomi, Fabrizio Camplone, Emanuele Cantolacqua Ripani, Roberto Comi, Davide Dall’Omo, Sal De Riso, Denis Dianin, Aniello Di Caprio, Angelo Di Masso, Salvatore Gabbiano, Claudio Gatti, Giorgia Grillo, Daniele Lorenzetti, Giuseppe Mascolo, Grazia Mazzali, Luca Montersino, Oscar Pagani, Giuseppe Pepe, Anna Sartori, Alessandro Slama, Valter Tagliazucchi, Carmen Vecchione, Andrea Zino e Patrick Zanesi.

L’evento, organizzato dall’Accademia dei Maestri del Lievito Madre, di cui è presidente Claudio Gatti, con la collaborazione attiva del maestro Sal De Riso, che è tra i soci fondatori, ha per obiettivo di far degustare a tutti i visitatori della cittadina costiera i panettoni di tanti maestri: dai grandi classici alle ultime novità. Così, martedì 30 agosto, a partire dalle 20.45, il lungomare di Minori diventerà, per il secondo anno consecutivo, la capitale dei panettoni.

“Il Panettone in Riva al Mare è un evento a cui la città di Minori tiene molto – ha detto Sal De Riso -, in occasione della scorsa edizione abbiamo registrato un’affluenza record, che contiamo di replicare anche quest’anno, a dimostrazione che il panettone piace molto anche d’estate ed è amatissimo anche al Sud”.

“Per noi è un grande onore festeggiare il panettone estivo in una delle regioni che ha dato lustro  e fatto onore all’artigianalità italiana in Italia e nel mondo – ha dichiarato  Claudio Gatti, Presidente dell’associazione -. Grazie infinite al lavoro e all’impegno profuso dal maestro Salvatore De Riso e dei tanti accademici che danno lustro a livello internazionale al panettone artigianale”.

L’evento gode del patrocinio della Regione Campania, del Comune di Minori e dell’evento Gusta Minori ed è sostenuto da aziende di materie prime, attrezzature ed accessori che da sempre lavorano per promuovere l’eccellenza artigianale.

Chiavari: fermata baby gang nel Levante Ligure

Sono in tutto 18 gli indagati di cui 13 minorenni. È questo il risultato delle indagini del commissariato di Chiavari, in provincia di Genova, che ha fatto luce su circa 20 reati commessi da una gang, lungo tutto il Levante Ligure.

Per lo specifico profilo criminale, 3 di questi giovani minorenni sono stati arrestati e condotti in una struttura minorile.

Tutto è cominciato subito dopo la riapertura seguita al lockdown: la banda, composta da giovani e giovanissimi, per affermare la propria supremazia nel Tigullio, si è macchiata di rapine, furti, lesioni, percosse, estorsioni più tutta una serie di comportamenti di bullismo; sempre in danno di coetanei.
Ovviamente tutto filmato e documentato sui profili social dei baby criminali che, in questo modo, proseguivano e amplificavano le loro gesta nella comunità giovanile della zona.

La gang, che si era data il nome di “HB” acronimo di Hellbanianz, inferno albanese, ha, tra i tanti reati, rapinato un giovanissimo su un treno pestandolo selvaggiamente in quattro mentre un quinto componente filmava, con il cellulare, l’impresa.

Non è andata meglio ad un altro ragazzino che era intervenuto in difesa di un’amica molestata dal branco: picchiato e fatto inginocchiare, è stato deriso e picchiato.

Pestati con calci e pugni e rapinati, anche due ragazzi che erano in spiaggia a prender il sole.

Umiliato, anche sui social, un altro adolescente al quale è stato spruzzato in volto il contenuto di un estintore, il tutto ovviamente davanti alle fotocamere dei cellulari degli appartenenti alla banda.

Nel bottino degli indagati tutto quanto poteva esser sottratto ai loro coetanei: zaini, catenine, orologi, cellulari, denaro e abbigliamento.

Vista la complessità delle indagini e la notevole sequenza dei reati commessi, gli investigatori non ritengono ancora conclusa l’operazione.

Le indagini sono state condotte con il supporto della Squadra mobile di Genova e la collaborazione della Polizia ferroviaria del capoluogo ligure e delle Stazioni carabinieri di Chiavari, Lavagna e Sestri Levante.

Ricordiamo che gli atti di bullismo e cyberbullismo possono esser segnalati, alla Polizia di Stato, anche attraverso l’App Youpol.

Postale: operazione “Scacco matto”

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Si scambiavano foto e video pedopornografici nel “dark web”: 3 persone sono state arrestate in flagranza e altre 17 denunciate. Sono tutti ritenuti responsabili di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico nonché istigazione a consumare rapporti sessuali con minori.
Questo è il bilancio dell’operazione “Scacco matto”, condotta dalla Polizia postale di Catania in collaborazione con il Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online (C.n.c.p.o.) del Servizio polizia postale e delle comunicazioni, portata a termine in diverse regioni italiane e coordinata dalla Procura distrettuale di Catania.

Una lunga attività d’indagine sottocopertura, nata dal monitoraggio del Web, ha portato alla scoperta di un sito ospitato su server di un Paese estero; qui gli agenti hanno scoperto immagini di pornografia minorile e commenti che istigavano esplicitamente alla commissione di atti sessuali su minori.

Il sito era “frequentato” da centinaia di utenti che, una volta entrati in contatto tra loro, si spostavano su altre piattaforme virtuali ritenute più sicure, utilizzando sistemi che li rendevano anonimi e servizi di messaggistica crittografata.

Gli utenti si scambiavano foto e video di natura pedopornografica, catalogati in base a criteri di età, sesso ed etnia, con abusi su minori, anche neonati, vittime di pratiche di sadismo. In diverse occasioni condividevano racconti di loro presunte esperienze sessuali con minorenni.

Gli agenti  infiltrati hanno lavorato per oltre un anno, fingendosi pedofili; ciò ha consentito di identificare sia gli utenti anonimi che tre vittime e anche i luoghi dove avvenivano gli abusi.
Alla luce degli elementi d’indagine raccolti sono state disposte perquisizioni domiciliari, personali ed informatiche nei confronti di 20 indagati, residenti in varie città d´Italia, mentre altri utenti, residenti all’estero, sono stati segnalati alle competenti autorità straniere.
Le perquisizioni sono state effettuate a Bolzano, Brescia, Catania, Chieti, Como, Lecco, Milano, Napoli, Parma, Pisa, Roma, Savona, Sassari, Torino, Treviso e Varese.

Gli agenti, nel corso delle perquisizioni, hanno sequestrato molto materiale che sarà sottoposto ad approfondite analisi informatiche. Disposti, inoltre, i protocolli a tutela dei minori coinvolti direttamente ed indirettamente nell’indagine.