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Nel regno infinito delle percussioni

Al via la due giorni, 26-27 giugno full immersion, nel complesso di San Bartolomeo in Giovi, della Masterclass dedicata a questi fascinosi strumenti, promossa dall’Associazione Musicale Amicus. Il clinic sarà tenuto da Paolo Cimmino e Rocco Luigi Bitondo per lo studio particolareggiato dei passi d’orchestra

Dopo il successo delle ultime edizioni, l’Associazione Musicale Amicus ritorna tra il verde delle colline giovesi per renderci nuovamente partecipi della annuale Masterclass interamente dedicata al meraviglioso e plurilinguista mondo delle percussioni. L’associazione, presieduta dal M° Gerardo Sapere, da sempre ha inteso evidenziare l’importanza del ritmo nella formazione di ogni musicista. Così, l’associazione, unitamente ad un cartello di istituzioni e associazioni, quali la Regione Campania, il Comune di Salerno, il Conservatorio Giuseppe Martucci, il Liceo Alfano I, il Maiori Festival, l’Accademia il Suono dell’Arte, Percussioniamo, sostenuti da un folto cartello di sponsor tecnici, ha posto a disposizione dei ragazzi, due prestigiosi nomi della musica internazionale, concertisti e didatti, Rocco Luigi Bitondo del Teatro dell’Opera di Roma, che avvicinerà i futuri percussionisti a passi e studi su tutti gli strumenti a percussione, marimba, vibrafono, xilofono, metallofoni, a membrana tamburo, timpani ed avrà come linee guida i vari metodi e  studi, capisaldi didattici per chi decide di intraprenderne ed approfondirne lo studio, unitamente a Paolo Cimminodocente del Conservatorio “G.Martucci”, per una disamina  dei più famosi passi d’orchestra nella lirica e nelle partiture sinfoniche.

“Siamo pienamente soddisfatti – ha dichiarato il M° Gerardo Avossa Sapere, Presidente dell’Associazione Amicus – di aver organizzato ancora una volta questa eccezionale Masterclass con due grandi e strepitosi percussionisti. Il nostro dovere è quello di far crescere e far appassionare sempre di più i giovani musicisti attraverso questi incontri culturali  e artistici.

Un grazie speciale a don Salvatore Aprile che ha accolto con entusiasmo la nostra iniziativa  che si terrà sul colle San Bartolomeo in  Giovi. Tale evento favorito e patrocinato anche dalla Regione Campania, dal comune di Salerno, dal Conservatorio Giuseppe Martucci e dal Liceo Alfano I, tende a valorizzare e a  promuovere  il nostro territorio collinare”. “E’ una grande gioia essere a Giovi per questa  Master class. Una bella occasione – continua il Maestro Paolo Cimmino –  per ritrovarsi tra amici, allievi, nuovi studenti. Una continua sfida  per la didattica e una possibilità di confronto con i colleghi sul  mondo delle percussioni orchestrali.  Un ringraziamento particolare va a tutti i genitori che supportano “i sogni ” e le passioni dei propri figli e all’instancabile  Associazione Amicus, nelle persone di Gerardo Avossa , Antonio Palmieri e Rosario Barbarulo che da anni portano avanti iniziative culturali sul nostro territorio per favorirne lo sviluppo e la valorizzazione”.

“Sono contentissimo di poter tornare a Salerno – ha detto il Maestro Rocco Luigi Bitondo – per questa Master e incontrare di nuovo tanti amici. È sempre una bella occasione per conoscere nuovi ragazzi che mostrano interesse verso il  mondo delle percussioni orchestrali. Sarà sicuramente un momento di confronto tecnico e musicale, ma anche umano, interessante, in cui analizzeremo e approfondiremo i passi d’orchestra e gli studi maggiormente diffusi del nostro repertorio o proposti dagli allievi. Ringrazio l’associazione Amicus per l’invito e nello specifico l’amico Rosario Barbarulo, instancabile organizzatore e fucina di idee sempre nuove. Di una cosa sono certo: ci sarà da divertirsi”.

Diversi gli allievi che hanno aderito alla masterclass, nonostante il periodo di esami: Stella Maris D’Auria, Antonio e Mario Senatore, Domenico Donatantonio, Daniele Pisciotta, Daniele De Chiara, Alfonso Izzo, Carmine Landi, Simone e Alessia Parisi, Matteo Ferrara.Alfonso Nocera, Carmine Di Muro, Francesco D’Ambrosio, Enrica Robertazzi, Giulia Nappa, Mauro Caputo, Nicola Sassano, Stefano Santaniello, Antonio Carbone e Luca Bizzocco.

Al Dum Dum Republic il sound internazionale e l’Afro House

KARABA, DJ e Producer  “In Women We Trust!” Sabato 24 giugno 2023 – Start ore 17 Barracca Republic in concerto

 i ritmi vibranti della Giamaica si fondono con il dialetto del Cilento Sabato 24 giugno – start ore 22 Dj Aladyn da Radio Deejay

PAESTUM (Salerno). Special event al Dum Dum Republic con una lady indiscussa dello scratch, che sta facendo ballare le più grandi piste del mondo e i club più esclusivi.

Il dancefloor in riva al mare si infiammerà domenica 25 giugno 2023, (start ore 15), con il sound contagioso ed energico di Karaba, DJ personality e Producer, specializzata in musica dance, in particolare Afro House.

A fare da preview, sabato pomeriggio 24 giugno, per l’aperitivo cult al tramonto in riva al mare (start ore 17), i Barracca Republic, in cui i ritmi vibranti della Giamaica si fondono con la tradizione e il dialetto del suggestivo Cilento. E, di notte, ritorna il Dum Dum Circus con DJ Aladyn, direttamente da Radio Deejay (start ore 22).

«Ancora una guest star internazionale al Dum Dum Republic. Aspettiamo con ansia il live set di Karaba. La musica di Karaba è elettrica, si percepisce una gioia assoluta, una devozione al suono.  Sarò un week end straordinario, potente e dirompente, strepitoso, con il doppio appuntamento anche di sabato: concerto al tramonto e live set sotto le stelle –  – afferma Biancaluna Bifulco, titolare del Beach Club – Il Dum Dum Republic è un inno alla libertà. Un incrocio di popoli e di suoni che si trasforma in energia pura. Piedi scalzi, il cuore che batte forte e la musica che attrae, coinvolge, fino a lasciarsi andare ai ritmi della world music. La musica crea connessioni. Al centro, però, sempre l’essere umano, senza distinzioni, senza barriere. La nostra parola d’ordine è “creatività”. Vogliamo dire ai giovani, alle donne e ad ogni singolo essere umano “scegliete sempre la musica più bella, alzate il volume e con grinta fate vedere al mondo cosa siete capaci di fare, credendo e sviluppando il vostro talento e la vostra unicità”».

Ancora una volta passione, arte, empowerment e la forza dirompente della creatività al femminile per quello che è diventato il leitmotiv 2023 della Factory a cielo aperto sul mare del Dum Dum Republic, In Women We Trust!”: uno spazio di contaminazione e di linguaggi artistici, tra performing act e world music, ispirati alle donne.

Il mio obiettivo su questa terra è ispirare le persone, specialmente i giovani e le ragazze. Voglio dire loro di poter letteralmente realizzare qualsiasi cosa gli venga in mente. Ho un’anima artistica che mi ha guidato dove sono oggi”, racconta Karaba.

Karaba è nata a Grenoble, in Francia, e all’età di sette anni si è trasferita a Montreal. Da bambina inizia a frequentare una scuola di danza, diventata, poi, la prima tappa del suo percorso artistico e il suo primo amore. Autodefinitasi “immigrata” per tutta la vita, Karaba si è trasferita in luoghi chiave per dedicarsi alla danza, come New York quando aveva 20 anni e poi Los Angeles nel 2014.

Nella sua formazione musicale, DJ Karaba ricorda di aver guidato attraverso la regione meridionale della Francia ascoltando la Motown in un camper con i suoi genitori, educata all’ascolto di The Temptations, Marvin Gaye, Earth, Wind and Fire e, ovviamente, il suono di Barry White.

Nato da padre congolese e madre franco-italiana, anche Karaba è legata ai suoni delle sue culture, il rap francese e gli artisti congolesi come Koffi Olomide, Awilo Longomba, Papa Wemba e Passi.

La musica e la danza hanno definito l’intera vita di Karaba. A Los Angeles ha ballato per alcuni dei più grandi successi di proganisti della musica pop come Drake, Camila Cabello e Selena Gomez, oltre ad apparire in numerosi video. Ha poi trovato la sua strada come DJ e produzione musicale, iscrivendosi alla DJ Scratch Academy di Los Angeles.

Essere in grado di controllare la musica con le dita è la cosa che abbia mai sentito più vicina alla musica”, afferma Karaba.

Musica pop, afro house, afro beat e il corpo che si muove seguendo il suono. Karaba passa ore sui suoi mix: “Quando creo un mix, non solo deve raccontare una storia, ma deve anche fondersi molto bene. La musica che suono, o che produco, è una celebrazione. Provenendo dal background della danza, la musica deve commuovere le persone nel modo in cui commuove me”.

Attenta ad incorporare nei suoi lavori suoni dall’Africa: «Più ricerche facevo, più scoprivo che c’erano Dj che suonavano musica del mio paese. Ho scoperto la musica dell’intero continente africano, sapevo di aver trovato la mia nicchia, il mio scopo come musicista: condividere con le persone la musica della mia gente, il mio Paese, in tutta la sua varietà e profondità. Molto del suono che sta arrivando nel mondo occidentale è molto influenzato dall’Africa. Gli artisti dietro di esso meritano uno spazio per essere visti e ascoltati».