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Disordini a Parigi: Paesi stranieri mettono in guardia i propri cittadini

La situazione a Parigi ha attirato l’attenzione di diversi Paesi, tra cui Italia, Norvegia e Gran Bretagna, che hanno deciso di mettere in guardia i loro cittadini riguardo alla situazione turbolenta che si sta verificando nella capitale francese. Anche il governo tedesco si è dichiarato “preoccupato” per gli eventi in corso.

Gli effetti dei disordini si fanno sentire anche nel settore turistico, con numerose disdette negli hotel e nei ristoranti. Il Ministero degli Esteri britannico ha emesso un avviso per coloro che intendono viaggiare in Francia, invitandoli a prestare attenzione ai possibili disagi causati dai disordini nel Paese. Nel nuovo aggiornamento dei consigli di viaggio, il governo britannico ha esortato i suoi cittadini a evitare i luoghi colpiti dai disordini, sottolineando che gli orari e i luoghi dei conflitti sono “imprevedibili”, secondo quanto riportato dalla Bbc. Si avverte anche della possibilità di interruzioni nella circolazione stradale e nei trasporti locali, nonché della potenziale imposizione di coprifuoco da parte delle autorità locali.

Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha invitato gli italiani in viaggio in Francia a essere cauti di fronte alla situazione attuale. Durante il programma radiofonico “Caffè Europa” su Rai Radio 1, Tajani ha spiegato che i disordini sono principalmente concentrati nelle periferie francesi e che l’episodio di violenza che si è verificato non avrebbe dovuto accadere. Ha quindi esortato i connazionali a seguire le informazioni riportate dalla stampa, i consigli delle forze dell’ordine e a evitare di avvicinarsi a luoghi dove possono verificarsi scontri pericolosi. Il messaggio rivolto agli italiani è quello di agire con prudenza.

La protesta, inizialmente circoscritta alle banlieue (periferie), si è estesa ai centri urbani. Le immagini dell’assalto al centro commerciale di Les Halles, nel cuore di Parigi, sono state impressionanti: il negozio Nike è stato devastato e saccheggiato. In seguito, i manifestanti appartenenti al gruppo dei black bloc si sono spostati sulla rue de Rivoli, rompendo le vetrine dei negozi che erano già impegnati nei saldi estivi da due giorni. La preoccupazione per la situazione è stata tale che il presidente Emmanuel Macron ha rinunciato alla prevista conferenza stampa alla fine del vertice europeo, cosa insolita per lui, per partecipare puntualmente alla riunione della cellula di crisi del governo. Molte persone attendevano decisioni drastiche per ripristinare l’ordine pubblico, che erano state annunciate come “senza tabù”, ma finora sono state emesse solo richieste: ai genitori, visto che, come ammonito, “un terzo delle persone fermate sono giovani e giovanissimi”; e ai social media come TikTok e Snapchat, accusati di ospitare richiami a eventi violenti. Nel corso della serata, il governo ha incontrato rappresentanti delle piattaforme per avvisarli delle loro responsabilità.

La Francia e la sua polizia sono finiti nel mirino delle critiche anche da parte dell’ONU, che ha invitato il Paese a confrontarsi con i “profondi problemi di razzismo e discriminazione all’interno delle forze dell’ordine”. Questo invito è stato respinto dal Ministero degli Affari Esteri francese (Quai d’Orsay), che lo ha giudicato “completamente infondato”. Per quanto riguarda le indagini, non ci sono nuove informazioni significative. La terza persona presente in macchina con Nahel, che finora non è stata trovata dalle autorità, ha invece parlato con Le Parisien, affermando di essere fuggita per timore che gli agenti di polizia sparassero anche a lei. Ha aggiunto che Nahel è stato colpito e che probabilmente è ripartito inavvertitamente lasciando il piede dal freno. Avrà l’opportunità di parlare con gli investigatori quando si presenterà alla polizia, come ha annunciato nei prossimi giorni. Il fine settimana si prospetta come un momento cruciale di questa delicata fase: per la quarta e la quinta notte, da sabato a domenica, non ci sono segnali di miglioramento della situazione. La Premier Elisabeth Borne ha ribadito che “tutte le opzioni sono sul tavolo per ripristinare l’ordine pubblico”.

Castellammare di Stabia: scoperta una piantagione di marijuana

Ieri mattina i poliziotti del Commissariato di Castellammare di Stabia hanno scoperto una piantagione di marijuana in un terreno abbandonato in località Madonna della Libera.

Per accedere all’area di coltivazione, della superficie di circa 2400 mq., i poliziotti hanno dovuto attraversare una siepe di rovi creata per occultare le piante di canapa indiana in piena maturazione. I 330 arbusti rinvenuti, di altezza compresa tra 1 e 2,30 metri e del peso complessivo di circa 200 kg, sono stati sradicati e distrutti.

Pianura: 28enne arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Giovedi mattina i Falchi della Squadra Mobile, durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno effettuato un controllo in via Marano Pianura presso l’abitazione di un giovane che è stato trovato in possesso di 22 bustine contenenti  cannabis per un peso complessivo di circa 26 grammi, 2 bilancini e diverso materiale per il confezionamento della sostanza.
L’uomo, un 28enne di Marano di Napoli, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Sicurezza nelle manifestazioni sportive: emessi 11 Daspo.

Il Questore di Napoli ha emesso provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive per cinque anni con obbligo di firma nei confronti di 2 persone già destinatarie di Daspo che, in occasione dell’incontro di calcio Cavese – Catanzaro, disputato il 10 novembre 2019 presso lo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, hanno pronunciato frasi razziste nei confronti di un calciatore della Cavese.
Altri 7 Daspo, della durata di un anno, sono stati emessi nei confronti di altrettante persone che, in occasione dell’incontro di calcio Afronapoli – Puteolana, disputato lo scorso 8 febbraio presso lo stadio “Vallefuoco” di Mugnano di Napoli, sono state trovate in possesso di oggetti atti ad offendere, occultati nelle auto parcheggiate all’esterno dello stadio.
Infine, altri due Daspo ,“fuori contesto”, sono stati emessi per periodi da due a tre anni nei confronti di due persone condannate per reati in materia di stupefacenti e per concorso esterno in associazione di tipo mafioso e frode in competizioni sportive, aggravata dall’aver agevolato un’associazione camorristica.

Quartieri Spagnoli: sequestrate armi e munizioni

Giovedi pomeriggio gli agenti del Commissariato Montecalvario, durante il servizio di controllo del territorio, hanno rinvenuto e sequestrato sul terrazzo condominiale di uno stabile in vico Lungo Teatro Nuovo, occultato all’interno di una canna fumaria, uno zaino contenente due pistole, una con matricola abrasa e l’altra risultata rubata, un revolver, 184 cartucce di diverso calibro, un silenziatore, un coltello con una lama della lunghezza di 6cm e tre mazze da baseball.

Terni: eroina camuffata da valigie, 16 arresti con l’operazione “Alì Park”

Rifornivano di eroina le piazze di spaccio ternane e parte del mercato toscano, importando la droga dal Pakistan, ma la loro attività illecita è stata interrotta grazie all’operazione antidroga “Alì Park”.

Il bilancio dell’attività, portata a termine da Polizia di Stato e Guardia di finanza, è stato di sedici arresti dieci dei quali eseguiti questa mattina in esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Giudice per le indagini preliminari di Perugia con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti; gli altri sei arresti sono stati eseguiti in flagranza di reati connessi agli stupefacenti durante le indagini, iniziate nel marzo dello scorso anno.

L’attività investigativa ha preso il via sugli sviluppi dei controlli svolti su un corriere della droga fermato a Ventimiglia, dalla Squadra mobile di Terni.

L’indagine è proseguita con il supporto del Servizio centrale operativo, della Direzione centrale per i servizi antidroga e del Servizio polizia scientifica, arrivando così a fare luce sull’attività e sulla struttura di un’organizzazione criminale che, con il traffico e lo spaccio di droga, guadagnava migliaia di euro al mese.

Molto importante, ai fini del buon esito dell’operazione, è stata la collaborazione con la sezione antidroga del Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata (Gico) della Guardia di finanza di Ancona, che ha portato agli arresti in flagranza di reato e al sequestro di circa 12 chili di eroina e 300 grammi di cocaina.

Ingegnoso il metodo escogitato dai criminali per cercare di occultare lo stupefacente durante il trasporto, che avveniva per lo più in aereo.

L’eroina veniva trasportata in forma solida, tipo plastica o gomma per il rivestimento interno delle valigie, in maniera perfettamente occultata; una volta giunta a Terni, veniva sottoposta ad una particolare procedura chimica per riacquisire la consistenza originale.

All’esecuzione delle misure cautelari hanno partecipato, oltre alla Guardia di finanza di Ancona, i commissariati di Empoli e Voghera, le Squadre mobili di Roma e Pavia, il Reparto prevenzione crimine Umbria-Marche, unità cinofile di Nettuno e un elicottero della Polizia di Stato.

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