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Polizia Municipale: sequestrato materiale scolastico

Gli agenti della Polizia Municipale, Unità Operativa Tutela Emergenze Sociali e Minori, in due distinti esercizi commerciali, uno ubicato nelle Zona Industriale e l’altro nel quartiere San Carlo Arena, dopo aver accertato la non conformità degli articoli in vendita alla normativa vigente e la potenziale nocività in
considerazione della destinazione all’uso da parte dei minori, hanno sequestrato 800 articoli ad uso scolastico quali zaini, cartelle, astucci, materiale scolastico vario, e giocattoli. La merce, risultata priva dei requisiti di sicurezza e potenzialmente fabbricata con sostanze pericolose per la salute, è stata sequestrata e a carico degli esercenti sono state elevate sanzioni da 1500 a 9000 euro.
Uno dei due esercizi commerciali è risultato inoltre sprovvisto di autorizzazione amministrativa per il commercio al dettaglio e pertanto è stato sanzionato con una multa pari a 5000€.

De Magistris e l’amministrazione di Napoli “salgono a bordo” di ResQ – People Saving People

Luigi de Magistris annuncia il suo sostegno, personale e come Primo cittadino di Napoli, al progetto umanitario dell’Associazione ResQ Onlus che prevede di mettere in mare una nave di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale.
Su iniziativa del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, nei giorni scorsi il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha incontrato una delegazione di ResQ – People Saving People, guidata dal Presidente Onorario Gherardo Colombo e dal Presidente Luciano Scalettari.
Dall’incontro è nata la comune volontà di avviare una fattiva collaborazione fra l’Associazione umanitaria e la città di Napoli: «Abbiamo dato il benvenuto a ResQ nella nostra città», ha dichiarato il Sindaco Luigi de Magistris. « e come Amministrazione  intendiamo dare pieno appoggio all’impegno di ResQ volto a mettere in mare una nave con l’obiettivo di soccorrere e mettere in salvo i migranti naufraghi nel Mediterraneo Centrale. Riteniamo importante ed essenziale il coinvolgimento della popolazione, le tante espressioni dell’associazionismo e della società civile. Come città di mare che dell’accoglienza ha fatto una sua bandiera andremo a individuare modalità atte a promuovere il progetto».
«Come già detto, per noi», continua de Magistris, «si tratta della prosecuzione ideale di un percorso di solidarietà e accoglienza verso i migranti che provengono da guerre, persecuzioni, estrema povertà iniziato da diversi anni, che ha già visto la mobilitazione ideale e concreta della popolazione napoletana e delle sue istituzioni cittadine. Perciò è quasi naturale per noi candidare Napoli, con la sua società civile e il suo Porto, a essere la città che accoglie ResQ per esserne il punto di riferimento e la base di appoggio».
L’avvio di questa collaborazione si concretizzerà nelle prossime settimane in una serie di iniziative, parte di un progetto comune «perché ha concluso Luigi de Magistris, «nessuno deve più morire nel nostro Mare Mediterraneo».
Dall’incontro del Sindaco di Napoli con gli esponenti dell’organizzazione umanitaria è emersa la comune valutazione di quanto sia importante diffondere nei territori la cultura dell’aiuto e il dovere imprescindibile e non negoziabile di trarre in salvo le vite umane in difficoltà, a prescindere dai luoghi di provenienza e dalle ragioni per cui le persone sono costrette a emigrare, come pure sulle modalità di accoglienza: una vita umana salvata vale più di tutte le questioni che si possono aprire o discutere, sul “prima” o sul “dopo”.

DA DOMANI IN TUTTA LA CITTA’, PRESSO LE LIBRERIE CONVENZIONATE, LE FAMIGLIE POTRANNO UTILIZZARE LE CEDOLE LIBRARIE PER ACQUISTARE I LIBRI DI TESTO DELLA SCUOLA PRIMARIA

A pochi giorni dall’approvazione da parte della Giunta del Bilancio preventivo per il 2020, è stato affrontato e risolto un problema posto da tante librerie che, in difficoltà causa – in particolare – il lockdown dei mesi scorsi, dichiaravano l’impossibilità di anticipare per lunghi periodi somme per consegnare alle famiglie i libri di testo della scuola primaria a fronte della presentazione della cedola libraria rilasciata dal Comune di Napoli.

Settimane difficili per migliaia di famiglie che si sono riversate sui pochi librai che hanno continuato a garantire la fornitura senza altra richiesta.

Nell’incontro tenutosi presso la Sala Giunta nella tarda giornata di ieri, promosso dal Vice Sindaco ed Assessore al Bilancio, Enrico Panini, dall’Assessore alla Scuola, Annamaria Palmieri, con la presenza del Dirigente dell’Area, Giovanni Paonessa, è stata prospettata agli operatori presenti ed alle loro rappresentanze associative (Confcommercio e ALI , Associazione librai italiani ) la seguente ipotesi di pagamento:

1)    1° gennaio 2020 – 12 ottobre 2020: saldo di tutte le fatture trasmesse all’Amministrazione;

2)    successive rate mensili dell’importo di 300.000 euro a seguire da novembre fino a febbraio 2021.

La proposta presentata ha trovato la piena condivisione dei presenti mentre le Associazioni di rappresentanza si sono impegnate ad illustrarla alle librerie assenti alla riunione.

“In questo modo prosegue con determinazione l’aiuto da parte dell’Amministrazione comunale all’importante realtà delle librerie cittadine che ha visto mettere a loro completa fruizione circa 5milioni di fondi che il Ministero attribuisce, per la Città di Napoli, tramite la Regione Campania per i libri di testo della scuola secondaria superiore ed una modalità di utilizzo delle cedole (cedola elettronica con controllo remoto) che consente di fatturare la spesa sostenuta non più a distanza di un anno ma di poche settimane.

Sulla pagine Internet della sezione scuola del portale del Comune di Napoli è pubblicato l’elenco delle librerie accreditate alle quali le famiglie potranno rivolgersi, con fiducia, per ritirare o prenotare i testi scolastici per i loro figli.

Siamo molto soddisfatti.” È quanto affermano gli assessori Palmieri e Panini

GUARDIA DI FINANZA NAPOLI: SEQUESTRATO OLTRE MEZZO MILIONE DI ARTICOLI CONTRAFFATTI E PERICOLOSI PER LA SALUTE. DENUNCIATO UN RESPONSABILE.

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Il Comando Provinciale della Guardia di finanza di Napoli ha sequestrato presso un capannone di Nola nella disponibilità di una ditta cinese di import-export, oltre 570.000 prodotti pericolosi e privi del marchio “CE”.

In particolare, il Gruppo della Guardia di Finanza di Nola, nel corso di un accesso presso un deposito con sede nella frazione di Piazzolla di Nola, ha scoperto utensili domestici, materiale elettrico e giochi per bambini pericolosi.

Dai giocattoli, composti con materiale non certificato, agli addobbi natalizi; dai dispostivi elettrici ed informatici – oltre 3 km di led, pannelli, ciabatte, torce, mouse e chiavette USB – ai prodotti di utilizzo quotidiano, come calcolatrici, portafogli, orologi, aspirapolveri, sensori per allarme.

Denunciato il responsabile, un 38enne cittadino di origine cinese residente nel quartiere Poggioreale di Napoli, per vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

L’operazione rientra nell’ambito della costante attività di prevenzione e repressione della contraffazione da parte del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, a tutela del regolare svolgimento del libero mercato, delle imprese oneste e a garanzia della salute dei consumatori.

Il Coronavirus ormai si è spento. Per trovarlo si amplifica il “segnale” di positività

ROVIGO – Nella giornata in cui la direzione generale dell’Ulss 5 Polesana comunica 6 nuovi casi di contagio da Coronavirus per la positività al tampone Covid-19 in provincia di Rovigo, giunge il risultato di una ricerca condotta dal primario di Microbiologia di Treviso in collaborazione con i colleghi di Mestre e Verona, che ha interessato 60.000 tamponi con l’individuazione di 210 positivi.

Il risultato è stato annunciato nella giornata di domenica 23 agosto e condiviso anche dalla direzione dell’Ulss 5 Polesana.

La novità rispetto alle comunicazioni abituali riguardo i bollettini con nuovi casi risulta dal fatto che per la prima volta i primari dei reparti di Microbiologia, che effettuano le analisi sui tamponi, ammettono che potenziano la carica virale per individuare un virus che, altrimenti, sarebbe stato scovato solo su 3 casi sicuramente, 11 forse, invece che in 210 casi di positività accertata.
“Su 60mila tamponi fatti dal 1° giugno in Veneto, solo 3 hanno registrato una quantità di virus importante. Ma anche quelle 3 persone infettate dal Covid-19 hanno sviluppato solo sintomi leggeri e nessuno è finito in pneumologia o in rianimazione.

In sostanza, la carica del virus e la sua pericolosità si sono ridotti in maniera molto rilevante: il Coronavirus si è spento“. È la scoperta fatta da Roberto Rigoli, primario del reparto di Microbiologia a Treviso che, coordinando la ricerca con i colleghi di Mestre e Verona, ha verificato nei fatti il progressivo “addormentarsi” del virus.

La comunicazione del risultato dell’indagine condotta dal primario Rigoli è stata fatta oggi durante il consueto briefing del presidente della giunta regionale del Veneto Luca Zaia, nella sede della Protezione civile regionale nel quartiere Cita di Marghera.

«Dei 60mila tamponi effettuati – spiega Rigoli – 210 sono risultati positivi; ma 199 di essi lo erano in maniera molto modesta, tanto che abbiamo dovuto amplificare molto il “segnale” per trovare i virus; e probabilmente non erano infettivi. Degli 11 positivi in maniera più cospicua, con segnale chiaro, 4 erano asintomatici e 7 sintomatici. Ma alla fine, appunto, solo in 3 casi si è trovata una carica virale paragonabile a quella che vedevamo normalmente nella fase acuta dell’epidemia».

I 6 casi riscontrati domenica 23 in Polesine portano il totale dei positivi da inizio epidemia a 528 e riguardano:
–    Donna del 1961, residente a Rovigo, è un contatto stretto di una persona risultata positiva. Era già in isolamento ed è asintomatica.
–    Donna del 2004, residente a Rovigo, è un contatto stretto di una persona risultata positiva. Era già in isolamento ed è asintomatica.
–    Uomo del 1957, residente in Basso Polesine, è un contatto stretto di una persona risultata positiva. Era già in isolamento ed è asintomatico.
–    Donna del 1996, residente a Rovigo, ha eseguito il tampone per presenza di sintomatologia. È risultato positivo ed è in isolamento.
–    Uomo del 1959, residente in Basso Polesine, è un contatto stretto di una persona risultata positiva. Era già in isolamento ed è asintomatico.
–    Uomo del 1993, residente a Rovigo, è dipendente di una struttura sanitaria fuori provincia. È emerso durante lo screening ed è asintomatico. È stato posto in isolamento.

 

FONTE

https://www.rovigooggi.it/n/102146/2020-08-23/il-coronavirus-ormai-si-e-spento-per-trovarlo-si-amplifica-il-segnale-di-positivita

Aggiornamento indagini Galleria Vittoria

Nei giorni scorsi sono stati ultimati,in Galleria Vittoria, i rilievi
con laser scanner e le indagini termografiche. Le indagini eseguite,
unitamente ai numerosi saggi ed ispezioni visive condotte dai tecnici
comunali, hanno consentito di completare il quadro conoscitivo del
sistema di realizzazione del rivestimento della Galleria.
Alla luce delle informazioni acquisite, a partire da oggi, sarà avviato
il controllo di tutte le parti individuate come strategiche per la
tenuta del rivestimento e saranno eseguite prove per la
caratterizzazione meccanica dei materiali, preordinata alla
progettazione degli eventuali interventi per il miglioramento della
sicurezza che si dovessero rendere necessari per la riapertura al
traffico della Galleria. L’amministrazione sta eseguendo, infatti,
accertamenti e lavori perché la caduta di uno dei pannelli della
galleria non possa verificarsi in altri punti.

Apertura via Nicotera.
Riapre oggi al traffico, inoltre, via Nicotera, importante arteria di
collegamento tra corso Vittorio Emanuele e il centro città. La strada è
stata completamente ripavimentata nell’ambito dei lavori di
realizzazione della Stazione Chiaia della Linea 6 della Metropolitana. I
lavori di realizzazione della stazione Chiaia sono stati particolarmente
complessi in quanto il pozzo di stazione, profondo circa 50 m, è stato
realizzato in spazi limitatissimi, occupando per intero piazza S. Maria
degli Angeli e ricorrendo a dispositivi di chiusura temporanea di Via
Nicotera. I lavori della stazione sono in avanzatissima fase e ora si
sta procedendo alla sistemazione esterna che vedrà la riqualificazione
della piazza con l’accesso alla stazione e il nuovo collegamento con via
Chiaia. Entro la prossima primavera si completeranno i lavori di
sistemazione della piazza, liberando quest’area dall’attuale cantiere.
Proseguono, infine, i lavori sul corso Vittorio Emanuele e al fine di
migliorare la circolazione stradale sull’arteria, congiuntamente
all’apertura di via Nicotera, sono stati attuati una serie di
ottimizzazioni degli impianti semaforici a seguito della diversa
distribuzione dei flussi venutasi a creare in città.

Napoli: Incontro vicesindaco e sindacati

A seguito della richiesta di incontro presentata dai sindacati confederali Cgil Cisl Uil, rinnovata all’indomani dell’approvazione in Giunta del Bilancio di Previsione 2020, si è tenuta oggi una riunione tra il Vicesindaco Enrico Panini, l’Assessore al Lavoro Monica Buonanno ed i confederali Giuseppe Metitiero, Luca Barilà e Osvaldo Nastasi sul tema della conclusione del percorso di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili assegnati al Comune di Napoli.

Il Vicesindaco e l’Assessore al Lavoro, nel corso dell’incontro, hanno ribadito convintamente la prosecuzione dell’attività di stabilizzazione dei lavoratori, avviata nel 2019 con le prime 200 assunzioni, fino all’esaurimento dell’intero bacino che avverrà entro il 2021, a conferma di quanto stabilito nel Piano Triennale del Fabbisogno approvato dall’Amministrazione lo scorso anno.
Per tale scopo sarà adottato un unico atto deliberativo che, in ragione delle risorse di bilancio disponibili, si articolerà in due momenti separati: una prima stabilizzazione di 114 profili delle categorie A e B avverrà entro Dicembre 2020, mentre i restanti 175, comprensivi dei profili inquadrabili nella categoria C, nel 2021.
Il raggiungimento di tali obiettivi, come per la precedente tornata di stabilizzazione, vedranno impegnata in prima persona l’Amministrazione insieme con la Commissione Ministeriale Finanza Enti Locali e la Commissione Comunale al Lavoro.

Il sindacato confederale ha preso atto positivamente del percorso prospettato durante l’incontro, sottolineando l’importanza di addivenire al completamento dello stesso nei tempi più brevi possibili, in modo da dare certezze ai lavoratori coinvolti, e dei tavoli tecnici che accompagnano il suddetto percorso che porterà alla stabilizzazione dell’intero bacino Lsu, così come previsto nei precedenti accordi relativi alla stabilizzazione per il triennio 2019/2021.

Caos procure, parla Luca Palamara: “Questo è il meccanismo nella magistratura”

A tre giorni dalla sua radiazione dalla magistratura, parla Luca Palamara. Il fulcro è come vengono distribuiti gli incarichi in magistratura, sull’opacità che caratterizza il sistema e sulla così chiamata degenerazione correntizia. E a riguardo, l’ex pubblico ministero a Reggio Calabria e Roma, ex presidente dell’Anm ed ex consigliere del Csm, è stato intervistato da stamane Simone Spetia a Radio24

– Si sente un capro espiatorio Palamara?
“Guardi, in questo momento io mi sento, più determinato a fare i ricorsi e in ogni caso a ristabilire la verità in merito a quanto accaduto sia in riferimento al fatto specifico della notte all’hotel champagne, sia in generale su quella che è stata la mia attività come esponente di una corrente e quindi anche in riferimento alla distribuzione degli incarichi. Il mio interesse è non essere il capro espiatorio e non ho intenzione di pagare io per tutti, penso sia fondamentale e nell’interesse di tutti poiché la giustizia è un bene superiore.”

– Quello che è chiaro a tutti, è che è il sistema funziona così e che lei era un pezzo se non il centro di questo sistema?
“Proprio per questo motivo, non posso ignorare le critiche che sono arrivate nel corso degli anni al sistema delle correnti e anche nella mia condotta. Nel mio comportamento direi una cosa che non risponde al vero, ero consapevole di far parte di un meccanismo e lo dico in maniera molto chiara. Mi sono sempre battuto affinché questo sistema possa cambiare, fatto sta che io quel contesto ero uno dei rappresentanti dei gruppi e necessariamente dovevo interfacciarmi con i rappresentanti degli altri gruppi.”

– Palamara, lei dice di aver sempre lottato contro questo sistema, ma da quello che apprendiamo viene fuori che lei fosse ben contento di gestire questo pezzo di potere?
“Non ho nessuna difficoltà a risponderle. Quando viene registrata una conversazione privata, il linguaggio utilizzato non è consono a quello che dovrebbe essere il comportamento di un magistrato, è un linguaggio che si sente sicuramente di una inflessione dedicata a quella che in quel momento stava realmente avvenendo, la spartizione delle nomine, perchè, tra – purtroppo, e sottolineo purtroppo – questa tipologia di accordi spesso sono il frutto di estenuanti accordi nell’ambito dei gruppi associativi, nell’ambito del rapporto con la componente laica, nell’ambito del rapporto con la politica.”

– Mi scusi Palamara, ma al di là del testo delle conversazioni, lei a questa pratica non si è sottratto. Dice ‘l’ho combattuta’, ma di fatto non si è mai realmente sottratto?
“Assolutamente, ne sono stato protagonista e questo non posso negarlo. Perchè non lo dico io, lo dicono autorevoli esponenti della magistratura progressista. Purtroppo la pratica rientrata all’interno della magistratura è una pratica diffusa e si ulteriormente sviluppata nel momento in cui nel 2007 una legge dell’ordinamento giudiziario ha introdotto il principio della prevalenza del merito sull’anzianità, determinando una corsa sfrenata all’incarico. Questo è quello che è accaduto all’interno della magistratura.”

– Una corsa sfrenata all’incarico, che immagino non muoia con lei?
“Io ovviamente sono chiamato a rispondere dei miei comportamenti, è ovvio che poi oggi si afferma ci sia un nuovo corso un cambiamento, sono uno spettatore e sono curioso di comprendere e di vedere come il cambiamento verrà realizzato.

– Palamara, quando inizierà a fare i nomi?
“Anche su questo discorso vorrei essere molto chiaro: io non ho bisogno di fare nomi, credo che in questo momento la priorità sia ricostruire come sia il reale funzionamento di questo meccanismo, perchè altrimenti diamo una rappresentazione diversa di ciò che è accaduto. Se riteniamo che il sistema delle correnti sia impregnato solo nella figura di una persona e che questa persona ha mosso a suo piacimento pedine, persone, uomini e donne, ne diamo una rappresentazione non corrispondente a quello che è realmente accaduto. Penso a questo sia molto più importante mettere sul tavolo tutte le situazione, verificarle e confrontarle, perchè come faceva riferimento lei alla registrazione del Trojan avvenuta quelle fatidica notte, ne ricaviamo solo uno spaccato, non quello che realmente stava avvenendo. Perchè a oggi troppe sono le domande rimaste in sospeso.”

– Mi sembra di capire Palamara, che questa sia una chiamata in correità di tutto il sistema?
“Credo sia giusto a oggi riflettere sul sistema, del quale ho fatto parte, rispetto al quale – giustamente lei mi ha detto – ero protagonista, io in quell’ambito ed in quel contesto ho operato e in quel contesto conosciuto da tutti, non solo da me. Era un contest rispetto al quale migliaia di magistrati si confrontavano, nonostante oggi si faccia di tutto per far capire che è opera di una persona sola, che la mela marcia era una singola persona. In realtà non è così, perché le situazioni da affrontare sono tante, ci sono tanti magistrati che quel sistema lo conoscono molto bene. Credo che sia nell’interesse di tutti avere maggiore tranquillità e sicurezza, che la giustizia si svolga secondo determinati canoni di autonomia e indipendenza.”

– C’è il rischio che la vicenda si chiuda con lei?
“Assolutamente sì, ecco perchè in questo momento in me prevale la determinazione a dire la verità, io mi sono sempre ispirato professionalmente – al di là degli errori sui quali penso ci sia poco da dire – ai principi di una ‘giustizia giusta’ dell’affermazione dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura ed è per questo motivo che ho deciso di aderire al Partito Radicale per affrontare queste tematiche e queste situazioni.”

– Si pente di come ha operato?
“Sicuramente mi sarei dovuto imporre molto di più, per affermare i principi per i quali mi sono sempre impegnato nella politica e associativa. Io ho sempre avuto nel mio animo la volontà di cambiamento, la volontà di una politica non spartitoria, non correntista. Mi sono adagiato su un sistema che invece dovevamo avere la forza di cambiare.”

– Si è prestato a questo sistema?
“La parola ‘prestato’ è facile usarla adesso, a volte di molte cose non ci si rende conto, si pensa di non stare dalla parte sbagliata e di dover in qualche modo gestire un potere. Un potere molto difficile, un potere dove c’è un fortissima ambizione personale, caratterizzato da personalità molto importanti che dominano non solo la vita giudiziaria, ma anche pubblica e in parte politica del Paese. E gestire tutta situazione non è una delle operazioni più facili. Purtroppo quando si deve scegliere chi comanda – in qualsiasi ambito aziendale ‘importante’ – è sempre difficile, l’errore è dietro l’angolo.”