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Scoperta bisca clandestina, scattano sequestri e sei denunce

Gli Agenti della Polizia Locale appartenenti al Reparto di Tutela Ambientale, impegnati nel contrasto alla diffusione epidemiologica da Covid-19, insospettiti da un anomalo via vai in un locale adibito ad attività ludica che al momento risultava, su carta, non in esercizio per l’esecuzione di lavori di ammodernamento, hanno fatto irruzione in un circolo ricreativo nella zona orientale della città scovando una bisca clandestina in piena attività.

I poliziotti della Locale dopo aver ispezionato lo stabile, hanno sequestrato mille euro in contanti, carte da gioco, fiches e molti tasselli del Mahjong, ossia del gioco d’azzardo orientale ai più conosciuto col nome di “Dama Cinese”,  oltre che l’intero locale adibito a circolo ricreativo.

Apposti  i sigilli alla bisca i caschi bianchi provvedevano a denunciare a piede libero sei persone.

GUARDIA DI FINANZA NAPOLI: SEQUESTRATI 12.400 ARTICOLI CONTRAFFATTI, TRA CUI MASCHERINE NON A NORMA E UN OPIFICIO DOMESTICO DI BORSE GRIFFATE. DENUNCIATI 2 RESPONSABILI.

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Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato, nel corso di due distinti interventi, oltre 12.400 articoli contraffatti e denunciato per contraffazione e ricettazione 2 soggetti, un 48enne e una 55enne entrambi napoletani.

In particolare, nel corso di un primo intervento, i “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego hanno individuato nel quartiere Miano del capoluogo uno stand nel centro commerciale “La Birreria”, all’interno del quale erano esposti più di 2.200 articoli con marchi contraffatti.

Tra i prodotti rinvenuti, numerosi accessori per bambini, come capi di abbigliamento, borracce, materiali di cancelleria, tazze, libri, adesivi, tutti con loghi contraffatti dei più noti e attuali personaggi dei cartoni animati.

Sono state inoltre sottoposte a sequestro mascherine facciali destinate ai più piccoli, anch’esse non a norma dal punto di vista sanitario e con loghi di noti marchi contraffatti.

In una seconda operazione, gli stessi finanzieri, dopo aver notato una donna che con fare sospetto era uscita da un magazzino del centro storico portando con sé due buste voluminose, hanno proceduto ad un più accurato controllo, dal quale è emerso che la stessa trasportava borse con il marchio “Gucci” e “Louis Vuitton” contraffatto.

La successiva perquisizione del locale risultato nella sua disponibilità, e dal quale poco prima aveva ritirato i sacchi, ha poi permesso di scoprire un vero e proprio opificio abusivo destinato alla produzione, lavorazione e al confezionamento di articoli contraffatti.

Al suo interno sequestrati oltre 200 m2 di pellami contraffatti, tessuti, borchie, zip, moschettoni, etichette, nonché centinaia di borse e borselli pronti per essere messi in vendita.

I risultati sono frutto anche dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio organizzati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli nell’ambito dei dispositivi di prevenzione dei rischi connessi alla pandemia da Covid-19.

Dogana e Guardia di Finanza – Sequestrati 100 kg di farmaci illegali

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza, nonostante la sensibile diminuzione dei voli e dei passeggeri in transito sullo scalo felsineo causa la pandemia da Covid-19, proseguono nell’attività di contrasto ai traffici illeciti.

In tale contesto, durante un controllo sul volo in arrivo dal Ghana – via Amsterdam – è stata fermata una passeggera che all’interno di n. 4 valigie al seguito, trasportava ben 100 kg tra medicinali, prodotti farmaceutici e cosmetici, sprovvisti di idonea certificazione medico sanitaria.

Tutti i prodotti esaminati dall’Ufficio di Sanità Aerea Marittima e di Frontiera della Ministero della Salute, sono stati classificati come prodotti aventi le caratteristiche di sostanze farmacologicamente attive ad azione antibiotica, anti infiammatoria, cortisonica, lassativa, per la disfunzione erettile, integratori, creme cosmetiche e coloranti per capelli, tutti che in virtù dell’eccessivo quantitativo e il divieto di introdurre farmaci sul territorio nazionale senza le prescritte autorizzazioni dell’AIFA, sono stati sottoposti a sequestro e la responsabile denunciata alla locale Procura della Repubblica.

Il risultato si inserisce nel quadro delle attività di controllo svolte quotidianamente dai finanzieri e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane all’interno degli spazi doganali, volte alla prevenzione e alla tutela della salute pubblica messa a serio rischio da prodotti illegali e meno costosi, ma spesso pericolosi o nocivi.

Palermo: scoperta truffa alle assicurazioni con il finto morto

Scoperta una frode assicurativa a Palermo; sono sei le persone finite in carcere e diversi gli indagati in stato di libertà che dovranno rispondere del concorso nei reati commessi e accertati nell’operazione “Lazzaro”.

Gli ingredienti per la frode, scoperta dalla Squadra mobile palermitana, erano solo apparentemente complicati ma in realtà semplici: bastava una polizza-vita stipulata da uno dei complici a favore di uno dei capi o dei componenti dell’organizzazione; si aggiungeva poi il pagamento di alcune rate della polizza stessa e infine, dopo qualche mese, la finta morte dello stipulante.

La fase più delicata riguardava la creazione di finti ma credibilissimi certificati di morte completi in ogni loro dettaglio; a volte veniva presentata la scheda di bordo relativa all’intervento del servizio 118 con l’indicazione precisa dei medici e del personale intervenuto che attestava il decesso; in altri casi si usava l’inserimento, tra la documentazione, della Scheda Istat di morte, avente un numero di protocollo, rilasciata dall’Unità Sanitaria Provinciale di Palermo; altre volte ancora la relazione del medico curante, corredata da timbro e numero di registro regionale.

Tutto contribuiva ad indurre in errore la compagnia assicurativa che, dopo l’iter burocratico, liquidava il beneficiario mentre il finto morto continuava a svolgere la propria abituale esistenza.

Quest’ultimo, nel frattempo, apriva un conto corrente sul quale veniva depositato il premio per il quale, i componenti dell’organizzazione, avevano già stabilito la spartizione.

Ottenuta la liquidazione, il denaro subiva diversi passaggi e spostamenti per confondere le tracce e, alla fine veniva monetizzato in contanti.

In molti casi, questo denaro serviva per acquistare attività commerciali intestate a prestanome, completando l’attività di autoriciclaggio.

L’attività investigativa ha permesso di accertare la realizzazione di almeno 20 truffe assicurative, già liquidate o in procinto di esserlo, per un “giro d’affari” che ha fruttato all’organizzazione criminale quasi tre milioni di euro.

A questi si devono aggiungere i premi assicurativi che sono in procinto di essere liquidati perché sono state già dichiarate le false morti di altre persone, per una stima di circa cinque milioni di euro.

A chiusura delle indagini i poliziotti hanno sequestrato agli indagati beni mobili ed immobili, numerose attività commerciali, valori ed utilità economiche di considerevole entità.

Milano: scoperto laboratorio per “tagliare” eroina, due arresti

Scoperto a Quarto Oggiaro (Milano) un box dove due cittadini marocchini “tagliavano” l’eroina.

I poliziotti sono arrivati ai due nordafricani, regolari sul territorio nazionale, per il forte odore di sostanze chimiche tipicamente utilizzate per il taglio di sostanze stupefacenti, rilasciato da un’auto Ford Fusion.

L’attività di monitoraggio, da parte della Squadra mobile sull’utilizzo dell’auto che veniva parcheggiata distante dall’abitazione dei due marocchini, ha permesso di intervenire proprio quando i due, arrivati a bordo di una BMW, stavano prelevando dalla Ford un borsone pieno di droga.

Gli agenti sono riusciti a bloccare l’uomo con il borsone mentre l’altro che era rimasto sulla BMW, si è dato alla fuga nel tentativo di far perdere le proprie tracce.

Tentativo concluso con l’arresto del fuggitivo al termine di un inseguimento, prima a bordo delle auto e poi a piedi, dopo che la BMW ha finito la corsa contro una transenna.

All’interno del borsone, i poliziotti hanno rinvenuto 16 confezioni contenenti otto chili di eroina, mentre, all’interno della macchina, in un vano nascosto sotto il sedile del passeggero, sono stati trovati 1.150 euro in contanti, una bustina con alcuni grammi di sostanza da taglio, una pistola al peperoncino per autodifesa, un piccone, e diverso materiale da confezionamento.

La perquisizione domiciliare confermava l’ipotesi che i due non fossero semplici “corrieri” della droga ma trafficanti impegnati nel taglio e nello “spaccio di piazza”.

Nell’abitazione, nelle cantine e nel box di uno dei due marocchini, gli agenti hanno scoperto una vera e propria “raffineria” di eroina.

In particolare, i poliziotti hanno trovato numeroso materiale per la lavorazione ed il taglio dell’eroina come sei frullatori, una bilancia, materiale da confezionamento, ma soprattutto 11 fusti in metallo contenenti ciascuno 25 chili circa di paracetamolo e caffeina oltre ad altri 14 chili di sostanza da taglio non ancora identificata e sette scatole di solventi chimici.

Prato: arrestati 13 spacciatori con l’operazione “Pusher”

Avevano trasformato la zona della stazione centrale di Prato nella loro piazza di spaccio, portando degrado e microcriminalità, a causa dei pusher attivi a qualsiasi ora del giorno e della notte, e del relativo via vai di clienti.

L’attività della banda di spacciatori è stata interrotta con l’operazione “Pusher” che ha portato all’esecuzione di 19 misure cautelari, delle quali 13 in carcere, 5 obblighi di dimora e un divieto di dimora con contestuale obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti di altrettanti stranieri ritenuti responsabili del reato di commercializzazione di sostanze stupefacenti.

L’attività investigativa, iniziata nel settembre dello scorso anno, è stata condotta dalla Squadra mobile di Prato in collaborazione con il Servizio centrale operativo (Sco) della Direzione centrale anticrimine.

Nel corso delle indagini, condotte anche con operatori sotto copertura, sono stati registrati numerosi acquisti simulati di eroina e hashish, nonché decine di cessioni di droga poste in essere dagli indagati.

Un elevato numero di sanzioni amministrative è stato disposto nei confronti dei clienti assuntori, mentre diversi spacciatori sono stati arrestati in flagranza del reato di spaccio, con relativo sequestro di sostanze stupefacenti.

L’esecuzione delle misure cautelari ha coinvolto circa 70 operatori delle Squadre mobili di Prato, Firenze, Bologna e Pistoia, Sco, Gabinetto provinciale di Polizia scientifica, Unità cinofile della questura di Firenze, Reparto prevenzione crimine Toscana e Reparto volo di Firenze.

Sequestro smaltimento illecito di Amianto.

Gli Agenti della Polizia Locale appartenenti all’ Unità Operativa di Tutela Ambientale, sono intervenuti, su ordine della Centrale Operativa, in una traversa di via Filippo Maria Briganti dove alcuni residenti della zona avevano segnalato la presenza di due individui intenti a demolire molte lastre di amianto che poco prima avevano divelto dal tetto di una pensilina.
Con gli opportuni accorgimenti e l’utilizzo di dispositivi di protezione gli Agenti intervenivano delimitando l’area, allontanando gli astanti e richiedendo l’immediato intervento dell’ASL.
Verificato congiuntamente la reale situazione critica venivano impartite precise prescrizioni ai responsabili, ordinandogli l’immediata messa in sicurezza del luogo con l’isolamento sia delle lastre ancora intere sia dei cumuli di macerie riversi al suolo misti tra rifiuti di demolizione e i tanti frammenti che i due soggetti avevano sminuzzato per più facilmente smaltirli illecitamente.
Il cantiere veniva quindi sottoposto a sequestro ed i soggetti sorpresi a lavorare, unitamente al committente, deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di gestione illecita di rifiuti pericolosi e per la violazione della normativa sulla sicurezza dei lavoratori.

Brescia: operazione antidroga con 12 arresti

La Polizia a Brescia ha scoperto un’associazione criminale, composto perlopiù da cittadini marocchini, specializzata nel traffico di sostanze stupefacenti.  A finire agli arresti sono state 12 persone.

A capo dell’organizzazione c’erano due fratelli marocchini i quali si avvalevano degli altri connazionali per le attività esecutive di approvvigionamento e smercio della droga.

I due fratelli avevano la base operativa in un circolo privato di Lonato (Brescia), da dove impartivano gli ordini e ricevevano i clienti, i grossisti e i fornitori.

L’attività investigativa, iniziata nel 2018, ha permesso di documentare il modo in cui agiva il gruppo e di valutare il volume di droga che veniva ceduta ad acquirenti provenienti anche dalle province di Mantova, Trento, Trieste e Verona.

A dimostrazione del notevole giro d´affari, i poliziotti hanno sequestrato, in un’occasione, 200 mila euro in contanti a uno degli indagati.

In particolare, le cessioni dello stupefacente erano comprese tra un etto e un chilo, effettuate materialmente da altri complici che si attenevano alle disposizioni impartite dei due fratelli.

In alcune intercettazioni, gli investigatori hanno registrato conversazioni telefoniche in cui alcuni membri del gruppo rimasti senza stupefacente per le numerose richieste, utilizzavano frasi convenzionali per comunicarlo.

Nella rete dell’operazione sono finiti anche due albanesi uno dei quali era il maggior fornitore di cocaina, mentre l’altro era uno dei principali clienti, insieme ad un italiano, della provincia di Trieste.

Durante le indagini sono state arrestate altre cinque persone e sono stati sequestrati un chilo e mezzo di cocaina ed oltre quattro chili di hashish.

GUARDIA DI FINANZA NAPOLI: SEQUESTRATE 50 PIANTE DI MARIJUANA. DENUNCIATI 3 RESPONSABILI

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Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sottoposto a sequestro nel quartiere Pianura del capoluogo 50 piante di marijuana, del peso di circa 500 gr. ciascuna, per un peso complessivo di 25 kg e denunciato 3 soggetti, tutti napoletani.

L’operazione è stata condotta dalle Fiamme Gialle del 2° Nucleo Operativo Metropolitano i quali, grazie ai rilevamenti della Sezione Aerea di Napoli e a seguito di una prolungata attività di appostamento e osservazione, hanno potuto scoprire la piantagione nascosta da una folta vegetazione.

Denunciati i 3 responsabili per coltivazione di sostanze stupefacenti.

Le piante, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono state sottoposte a sequestro e contestualmente distrutte in loco dagli stessi finanzieri.

Un altro importante risultato nella lotta alla droga che rientra nel piano di prevenzione e repressione del traffico di stupefacenti attuato in stretta sinergia tra il Comando Provinciale e il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli.

Tenta suicidio in auto, 70enne salvato dai Carabinieri

Ha parcheggiato l’auto nel piazzale antistante il cimitero di Mugnano del Cardinale e ha tentato di strangolarsi con una fascetta di plastica da elettricista.
È accaduto all’alba di oggi. Verosimilmente, alla base del gesto, una serie di problemi di natura personale.
Provvidenziale l’intervento della pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Baiano.
Notata l’autovettura, i Carabinieri si sono avvicinati per un controllo: a bordo del veicolo un 70enne del posto, già cianotico e in stato di incoscienza.
Dopo aver immediatamente tagliato quella fascetta di plastica stretta al collo, i Carabinieri hanno praticato le prime manovre di rianimazione all’anziano fino all’arrivo dei sanitari del 118 che l’hanno trasportato all’ospedale di Avellino dov’è tuttora ricoverato.
Grazie all’intervento dei Carabinieri è stata salvata l’ennesima vita da intenti suicidari.