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Due persone ferite durante tentata rapina, indagano i Cc

Due persone sono rimaste ferite – secondo le prime notizie – nel corso di una tentata rapina nel quartiere napoletano di Ponticelli. Al momento non è stata ancora accertata l’esatta dinamica dei fatti ma sembra che le due persone si siano opposte ad alcuni malviventi. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri.

Il fatto è accaduto in via delle Metamorfosi. Sconosciuti a bordo di un’auto hanno investito due ragazzi a bordo di scooter. I malviventi hanno poi abbandonato il mezzo e rapinato una donna della sua auto che era lì poco distante: sembra che sia stato esploso un colpo d’arma da fuoco. I malviventi (non si sa quanti erano) che si sono presentati incappucciati sono poi fuggiti. I motocilisti rimasti feriti sono stati trasferiti nell’Ospedale del Mare. Il primo ha 23 anni, è prognosi riservata (sarà intubato) mentre l’altro ha 31 anni e non è grave. Le vittime sono già note alle forze dell’ordine. L’auto abbandonata è risultata rubata.

Nas, sequestrate 2 tonnellate di uova e colombe

In vista della Pasqua il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute in oltre 840 ispezioni in laboratori di produzione ed esercizi di vendita di uova di cioccolato e colombe ha accertato irregolarità in 324 aziende, pari al 38%, ha contestato 574 violazioni penali ed amministrative per un ammontare di 425 mila euro, e sequestrato 2 tonnellate di alimenti, per un valore stimato in oltre 267 mila euro. Sei i titolari di negozi deferiti all’Autorità giudiziaria e sequestrate oltre 300 colombe e uova. Sono 15 i provvedimenti di chiusura o sospensione delle attività stimate in un valore economico superiore a 5 milioni di euro.

I controlli, compiuti d’intesa con il ministero della Salute, hanno consentito di individuare anche colombe e uova di cioccolato prodotte industrialmente che, una volta scartate e riconfezionate, venivano vendute come produzione artigianale ad un prezzo superiore. Sono stati 6 i titolari di negozi deferiti all’Autorità giudiziaria per l’ipotesi di tentata frode in commercio, con contestuale sequestro di oltre 300 colombe e uova falsamente dichiarate di “propria produzione”. Mentre i 15 provvedimenti di chiusura o sospensione delle attività sono dovuti a “gravi situazioni igieniche e strutturali”. Nel laboratorio di una pasticceria della provincia di Bergamo sono stati trovati 70 kg di cioccolato e 90 kg di prodotti dolciari scaduti da alcuni anni e con indicazioni non conformi in ordine agli ingredienti usati. Contestate violazioni amministrative per 3.500 euro. In due laboratori di pasticceria della provincia di Roma sono stati deferiti in stato di libertà i titolari di entrambe le attività per aver posto in commercio colombe e uova di Pasqua di produzione industriale dichiarati come prodotti gastronomici artigianali. Sono state riscontrate carenti condizioni igieniche e strutturali, sequestrate 33 confezioni di colombe e 15 uova di cioccolato pasquali ed elevate sanzioni per un importo complessivo di 4.000 euro. In due laboratori di pasticceria ed un’industria alimentare della provincia di Catania sono stati sequestrati di 1.415 kg di preparati e basi per prodotti dolciari in parte scaduti, privi di etichettatura e tracciabilità, ed in parte stoccati in un locale/deposito con gravi carenze igienico-sanitarie per la presenza di escrementi di roditori.

Un adolescente su 6 in Europa è vittima di cyberbullismo

I ragazzi europei sono sempre più spesso coinvolti in fenomeni di cyberbullismo. Come vittime o come persecutori. Uno su 6 tra gli 11 e i 15 anni riporta di aver subito episodi di bullismo online, come la ricezione di messaggi aggressivi o la condivisione di contenuti – per esempio foto – senza il loro permesso. Sono invece il 12% quelli che, invece, si sono resi responsabili di questi atti. I dati arrivano da un rapporto (‘Health Behaviour in School-aged Children’, in sigla Hbsc) realizzato dall’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che fotografa un aumento del fenomeno cyberbullismo negli ultimi anni. È stabile, invece, la quota di ragazzi vittime di bullismo tradizionale: l’11%. Sono invece circa il 6% gli adolescenti che dichiarano di aver compiuto atti di bullismo, con una maggiore prevalenza del fenomeno nei maschi (8%) rispetto alle femmine (5%). Circa il 10% degli adolescenti è stato, invece, coinvolto in scontri fisici. “Questo rapporto è un campanello d’allarme per tutti noi. Con i giovani che trascorrono fino a sei ore online ogni giorno, anche piccoli cambiamenti nei tassi di bullismo e violenza possono avere profonde implicazioni per la salute e il benessere di migliaia di persone”, ha affermato in una nota il direttore dell’ufficio europeo dell’Oms Hans Henri P. Kluge. “Dall’autolesionismo al suicidio, abbiamo visto come il cyberbullismo in tutte le sue forme possa devastare la vita dei giovani e delle loro famiglie”, ha aggiunto. La rilevazione, che ha preso in considerazione anche l’America del Nord e l’Asia Centrale, mostra che in Italia il fenomeno è, in generale, meno diffuso della media. La percentuale di ragazzi vittime di bullismo varia molto in base all’età: a 11 anni ha subito almeno 2-3 episodi di bullismo negli ultimi 2 mesi l’8% delle ragazze e il 10% dei ragazzi; a 13 anni la percentuale scende rispettivamente all’8% e al 6%; a 15 anni al 3% e al 4%. Percentuali, queste ultime, che sono le più basse in Europa. È inferiore alla media Ue anche la diffusione dei fenomeni di cyberbullismo: in tal caso, però, si osserva una crescita importante soprattutto tra i ragazzi più giovani. A 11 anni è vittima di episodi di cyberbullismo il 21% delle ragazze e 14% dei ragazzi; a 13 le percentuali scendono rispettivamente al 16% e al 10%; e a 15 anni al 9% e al 7%. Specularmente, a 11 anni si è reso responsabile di atti di cyberbullismo il 13% delle ragazze e il 17% dei ragazzi; a 13 anni, il 14% delle ragazze e l’11% ragazzi; a 15 anni rispettivamente il 6% e il 9%. “Il mondo digitale, pur offrendo incredibili opportunità di apprendimento e connessione, amplifica anche le sfide, come il cyberbullismo. Ciò richiede strategie globali per proteggere il benessere mentale ed emotivo dei nostri giovani”, ha detto la coordinatrice dello studio Hbsc Joanna Inchley. “È fondamentale che governi, scuole e famiglie collaborino per affrontare i rischi online, garantendo agli adolescenti ambienti sicuri e favorevoli per crescere”.

Il sindaco di Avellino Gianluca Festa si dimette, è indagato

Il sindaco di Avellino Gianluca Festa si è dimesso. L’annuncio è arrivato in serata con un comunicato del suo difensore, l’avvocato Luigi Petrillo. La decisione viene motivata “con la pubblicazione di indiscrezioni, definite gravissime e infondate, sulle indagini in corso” che vedono Festa indagato dalla procura di Avellino per associazione a delinquere, turbativa d’asta, falso in atto pubblico e omissione in atti di ufficio. “Nel contesto dato – si legge nella nota – si crede infatti necessario assumere ogni più opportuna iniziativa volta a consentire il più celere compimento delle investigazioni”. In un altro passaggio, il difensore di Festa sottolinea che la decisione di dimettersi è inoltre funzionale a rimuovere “anche il solo sospetto che la permanenza nella carica possa pregiudicare le indagini” che invece vanno “poste al riparo da condizionamenti e strumentalizzazioni di sorta, politici e mediatici”. L’avvocato Petrillo ha reso anche noto di rinunciare al ricorso al Tribunale del riesame nei confronti del decreto di sequestro di telefonini e altre apparecchiature elettroniche acquisite dai carabinieri nel corso di perquisizioni effettuate lo scorso 6 marzo su disposizione del Pm Vincenzo Toscano. “Essendosi conseguito l’effetto desiderato – spiega il penalista, ovvero il deposito degli atti a sostegno del sequestro – la difesa ha reputato inutile coltivare il ricorso”. Festa è stato eletto nel giugno 2019 con una coalizione composta da quattro liste civiche di centrosinistra. Iscritto al Pd, Festa aveva sconfitto al ballottaggio il candidato Dem.

Maltempo: in arrivo temporali su fascia costiera della Campania

La Protezione Civile della Regione, in considerazione delle valutazioni del Centro Funzionale, ha emanato un avviso di allerta meteo di livello Giallo per piogge e temporali valido dalle 8 alle 20 di domani, martedì 26 marzo, sulla fascia costiera dal litorale casertano fino al Sele e precisamente sulle zone di allerta 1 (Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana), 3 (Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno, Monti Picentini), 5 (Tusciano e Alto Sele). Su queste zone si prevedono precipitazioni, anche a carattere di intenso rovescio o temporale. Attenzione dovrà essere posta al rischio idrogeologico: tra le principali conseguenze dell’impatto al suolo delle piogge e dei temporali si segnalano possibili allagamenti, innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, scorrimento delle acque nelle sedi stradali, ruscellamenti con trasporto di materiale, caduta massi e frane. La Protezione Civile ricorda ai Comuni di attivare i Centri Operativi Comunali e di porre in essere tutte le misure atte a prevenire, contrastare e mitigare i fenomeni previsti, in linea con i rispettivi piani comunali di protezione civile.

Putin Accusa l’Ucraina Ignorando la Rivendicazione dell’ISIS per l’Attacco a Mosca

Il presidente russo Vladimir Putin ha suscitato polemiche internazionali accusando l’Ucraina per l’attentato terroristico a Mosca, ignorando nel contempo la rivendicazione da parte dell’ISIS. L’attacco, perpetrato al Crocus City Hall, ha lasciato una scia di devastazione con 133 morti e 121 feriti.

Secondo Putin, i quattro esecutori materiali dell’attacco avevano pianificato di rifugiarsi in Ucraina, dove sarebbero stati protetti attraverso una “finestra” preparata oltre confine. Tuttavia, la presidenza ucraina ha respinto fermamente quest’accusa, definendola “assolutamente insostenibile”.

Le autorità russe, tramite il servizio di intelligence interna Fsb, hanno dichiarato di aver arrestato i quattro presunti attentatori insieme ad altre sette persone nella regione di Bryansk, a circa 350 chilometri a sud-ovest di Mosca. Questi individui, tutti stranieri secondo le autorità russe, sono stati bloccati mentre viaggiavano a bordo di una Renault bianca, dopo un inseguimento.

In risposta alle accuse di Putin, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito la sua posizione, definendo i russi come i veri terroristi in Ucraina. Zelensky ha accusato Putin di tentare di scaricare la colpa dell’attentato sull’Ucraina, sottolineando che i russi stanno bruciando le città ucraine e portando centinaia di migliaia dei loro terroristi nel paese.

La situazione ha provocato una dura replica da parte dell’Ucraina, con il consigliere presidenziale Mikaylo Podolyak definendo le accuse russe “assurde”. Anche il premier polacco Donald Tusk ha espresso la speranza che la Russia non utilizzi l’attacco di Mosca come pretesto per un’escalation della violenza in Ucraina.

Nonostante la chiara rivendicazione da parte dell’ISIS attraverso la sua agenzia di stampa Amaq, Putin ha ignorato tale aspetto, preferendo puntare il dito contro l’Ucraina. L’ISIS ha confermato che l’attacco è stato perpetrato da quattro dei suoi “combattenti”, sottolineando che fa parte di una guerra contro i Paesi che combattono l’Islam.

Mentre la Casa Bianca ha condannato fermamente l’attacco terroristico di Mosca e ha ribadito l’impegno nel combattere l’ISIS ovunque, gli Stati Uniti avevano già avvertito i russi all’inizio di marzo di possibili attacchi terroristici durante grandi raduni a Mosca. Tuttavia, la volontà di cooperare con la Russia nella lotta al terrorismo è stata sottolineata in conversazioni telefoniche tra Putin e altri leader regionali.

In questa complessa situazione politica e di sicurezza, Putin ha mostrato fermezza nel perseguire i responsabili dell’attentato, anche se la sua decisione di puntare il dito contro l’Ucraina ha sollevato polemiche e interrogativi sulla reale natura degli eventi. Mentre il mondo guarda con apprensione alle conseguenze di questo attacco, l’Ucraina risponde con fermezza alle accuse russe, affermando la propria innocenza e respingendo le ricostruzioni fornite dal Cremlino.

Laudati, ‘mai fatto dossier’. Il magistrato non risponde a pm: ‘non ci sono condizioni’

Antonio Laudati rivendica che “mai” ha “costruito dossier per spiare o ricattare politici o personaggi famosi”. E soprattutto rivendica di avere delegato quelle attività che ora gli vengono contestate dai pm di Perugia “sotto il pieno controllo del procuratore nazionale antimafia”. Che all’epoca Federico Cafiero de Raho, ora deputato del Movimento 5 stelle. Una difesa che Laudati ha messo nero su bianco in una nota autografa diffusa dal suo difensore una volta uscito dalla procura di Perugia, dove invece il magistrato non si è presentato facendo recapitare al procuratore Raffaele Cantone un atto tecnico con la decisione di avvalersi della facoltà di non rispondere. Laudati è coinvolto nell’indagine sui presunti dossieraggi quale sostituto alla Procura nazionale antimafia e, ormai ex, coordinatore del gruppo Segnalazioni operazioni sospette (Sos) comandato dal tenente della guardia di finanza Pasquale Striano, accusato di migliaia di accessi abusivi alle banche dati riservate. Che nei casi in concorso con il magistrato, secondo l’ipotesi della procura perugina, sarebbero stati finalizzati a creare richieste di apertura di dossier pre-investigativi per i quali sono stati contestati l’accesso abusivo, il falso e abuso d’ufficio. “Nei casi contestati nell’invito a comparire, mi sono limitato a delegare al gruppo Sos della Dna approfondimenti investigativi, in piena conformità alle leggi, alle disposizioni di servizio e sotto il pieno controllo del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo” è la difesa di Laudati. Significa che De Raho era a conoscenza di quel che avveniva? “Il procuratore capo – ha risposto ai giornalisti il suo difensore, l’avvocato Andrea Castaldo – conosce nel senso che è il momento terminale di una serie d’attività d’impulso che poi vengono trasmesse alle procure competenti”. In ogni caso, sottolinea ancora Laudati nella nota inviata a Cantone, “tutti gli accertamenti erano determinati da esigenze investigative, nell’esclusivo interesse dell’ufficio e riguardano persone da me non conosciute e rispetto alle quali non avevo alcun interesse personale né alcun intento di danneggiarle”. Laudati mette le mani avanti anche per quanto fatto da Striano: “non rientrava tra i miei compiti di sostituto procuratore quello di controllare il personale di polizia aggregato alla Dna, né quello di verificare gli accessi alla banca dati”. Che lui non ha “mai effettuato”, ribadisce. Così come “non ho mai avuto alcun rapporto, neppure di conoscenza, con i giornalisti che risultano indagati e non ho mai costruito dossier per spiare o ricattare politici o personaggi famosi”. Perché allora avvalersi della facoltà di non rispondere?. “Dopo la massiccia ed incontrollata diffusione di notizie coperte dal segreto istruttorio, ritengo che non sussistano, al momento, le condizioni per lo svolgimento dell’interrogatorio, peraltro ampiamente preannunciato dalla stampa, per esercitare concretamente il diritto di difesa e per fornire un contributo alla ricostruzione dei fatti” ha spiegato il magistrato. Che è “molto provato” e si trova “in un momento particolare della sua carriera e della sua vita” secondo il suo legale. L’avvocato Castaldo ha comunque spiegato che il suo assistito ha deciso di “non presentarsi per evitare il clamore mediatico”. “Non c’è alcuna via di fuga – ha detto ancora -, non c’è alcuna dietrologia e al momento opportuno quando avremo finalmente accesso agli atti e li conosceremo potremo dare la nostra versione limpida e chiara per quanto riguarda la correttezza del suo operato”.

Gioca alla roulette russa e si ferisce, non è grave

Si è ferito lievemente alla tempia giocando con un amico alla roulette russa. E’ accaduto a Frattamaggiore (Napoli): vittima un 19enne, denunciato insieme con l’altro ragazzo, minorenne, per detenzione abusiva e ricettazione di arma alterata. Il giovane, ricoverato prima nell’ospedale di Frattamaggiore e poi trasferito a Pozzuoli dove sono intervenuti i carabinieri, è stato giudicato guaribile in dieci giorni. Gli accertamenti svolti dai carabinieri hanno consentito di documentare che il giovane era rimasto ferito da un frammento metallico, rimasto sporgente dalla tempia, esploso con una pistola a salve modificata. A premere il grilletto lo stesso 19enne, mentre sfidava l’amico minorenne alla roulette russa. Sequestrata la pistola, rinvenuta in una campagna di Frattamaggiore su indicazione dei due ragazzi.

Roghi con nubi nere in due aziende del Casertano

Notte di roghi, nubi tossiche e di superlavoro per i vigili del fuoco nel Casertano a causa degli incendi sviluppatisi in due attività imprenditoriali, in particolare in un deposito di generi alimentari di Marcianise e in un mobilificio di Santa Maria Capua Vetere. Il primo intervento dei vigili del fuoco di Caserta è avvenuto ieri sera dopo le 20 in via Lecco a Marcianise, dove le fiamme sono divampate in un capannone contenente generi alimentari, coinvolgendo sia le merci che un muletto per la movimentazione dei prodotti; la combustione ha dato vita ad una nube nera ben visibile a chilometri di distanza. Sul posto diverse squadre dei pompieri, provenienti dalla sede centrale di Caserta e dai distaccamenti di Aversa e Marcianise, oltre a due autobotti. Poco prima delle 22 i vigili del fuoco sono poi dovuti intervenire anche a Santa Maria Capua Vetere, in via del Lavoro, per spegnere l’incendio sviluppatosi all’interno di un capannone per la vendita di mobili. Le squadre, provenienti dalla sede centrale del Comando e dal distaccamento di Teano, al loro arrivo hanno trovato il capannone totalmente invaso dalle fiamme. Le operazioni di spegnimento dei due roghi sono andate avanti tutta la notte e non si sono concluse, essendoci ancora dei focolai.

Uccelli di specie protette tenuti in casa, denunciato un uomo

I carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli, allertati da personale della Lipu, sono intervenuti in un’abitazione nel quartiere Arenella. Nell’appartamento di un 68enne sono stati trovati diversi esemplari di fauna protetta dalla convenzione di Berna. Carabinieri e Lipu, infatti, hanno trovato no ve cardellini, un passero solitario, un pettazzurro e due lucherini. Sequestrate anche due gabbie trappola. L’uomo è stato denunciato per detenzione di fauna selvatica protetta e maltrattamento di animali. Gli esemplari sono stati affidati al centro recupero animali selvatici della Federico II, dipartimento medicina veterinaria dell’Università di Napoli, per le cure del caso.