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Europa al Centro del Cambiamento Climatico: Temperature in Rapida Ascesa e Impatti Drammatici

L’Europa è il continente che sta riscaldando più rapidamente, con temperature che aumentano a circa il doppio della media globale. Il rapporto “Stato europeo del clima 2023″ di Copernicus e dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) indica che i tre anni più caldi si sono registrati a partire dal 2020, con gravi impatti sulla salute e l’economia. La mortalità legata al caldo è aumentata del 30% negli ultimi 20 anni.

Nel 2023, i disastri climatici hanno causato numerosi morti: 63 per tempeste, 44 per inondazioni e 44 per incendi. Le perdite economiche sono stimate in oltre 13,4 miliardi di euro. L'”estate prolungata” ha visto ondate di calore, incendi e siccità, ma anche un record nella produzione di energia da fonti rinnovabili al 43%.

Tuttavia, il clima è stato imprevedibile, con giugno che è stato il più caldo nell’Europa nord-occidentale, mentre nelle aree mediterranee le precipitazioni sono state ben superiori alla media. Le condizioni estreme continuano a intensificarsi, mettendo a rischio la salute delle persone e causando danni significativi.

Roghi con nubi nere in due aziende del Casertano

Notte di roghi, nubi tossiche e di superlavoro per i vigili del fuoco nel Casertano a causa degli incendi sviluppatisi in due attività imprenditoriali, in particolare in un deposito di generi alimentari di Marcianise e in un mobilificio di Santa Maria Capua Vetere. Il primo intervento dei vigili del fuoco di Caserta è avvenuto ieri sera dopo le 20 in via Lecco a Marcianise, dove le fiamme sono divampate in un capannone contenente generi alimentari, coinvolgendo sia le merci che un muletto per la movimentazione dei prodotti; la combustione ha dato vita ad una nube nera ben visibile a chilometri di distanza. Sul posto diverse squadre dei pompieri, provenienti dalla sede centrale di Caserta e dai distaccamenti di Aversa e Marcianise, oltre a due autobotti. Poco prima delle 22 i vigili del fuoco sono poi dovuti intervenire anche a Santa Maria Capua Vetere, in via del Lavoro, per spegnere l’incendio sviluppatosi all’interno di un capannone per la vendita di mobili. Le squadre, provenienti dalla sede centrale del Comando e dal distaccamento di Teano, al loro arrivo hanno trovato il capannone totalmente invaso dalle fiamme. Le operazioni di spegnimento dei due roghi sono andate avanti tutta la notte e non si sono concluse, essendoci ancora dei focolai.

Colombia chiede aiuto internazionale per l’emergenza incendi

Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha ordinato l’attivazione dei protocolli per la richiesta di aiuto internazionale per fronteggiare l’emergenza degli incendi boschivi nel Paese. “Tutti mezzi dell’aeronautica vengono utilizzati per spegnere gli incendi in decine di aree del Paese, ma l’Ideam (Istituto di idrologia, meteorologia e studi ambientali) prevede che la crisi di caldo si estenderà a tutto febbraio e parte di marzo. Per questo motivo ho disposto l’attivazione di protocolli di aiuto internazionale”, ha scritto Petro sul suo profilo ufficiale X. Secondo il ministero dell’Ambiente, sono 952 i comuni in allarme per i roghi, di cui 586 in allerta rossa.

Notte di paura a Palermo per gli incendi, residenti sui tetti

Molta paura la scorsa notte a Palermo per incendi divampati nella zona di Brancaccio, tra le vie Fichidindia e San Criro, che hanno costretto diversi residenti a uscire per strada, mentre qualcuno è fuggito sui tetti. Come successo lo scorso luglio anche stavolta il fuoco ha minacciato le abitazioni del capoluogo. Due mesi fa interessò una chiesa e le case di Borgo Nuovo. Per i vigili del fuoco è stata una lunga notte di lavoro. Dalle 20 di ieri fino alle prime luci di oggi sono stati più di 40 interventi per incendi di vegetazione e sterpaglie che hanno interessato il territorio provinciale. Tutti gli uomini e mezzi del corpo del comando provinciale sono stati impegnati per fronteggiare l’emergenza dettata dalle elevate temperature, dai venti di scirocco. È stato inoltre richiesto il supporto di una squadra aggiuntiva proveniente dal distaccamento di Piazza Armerina (Enna). Nella prima serata di ieri quattro squadre sono state impegnate tra via Fichidindia e San Ciro per un incendio di sterpaglie e agrumeto vicine a delle abitazioni: ci sono volute diverse ore prima di riportare la situazione alla normalità. Tanti residenti sono usciti per strada e qualcuno è fuggito sui tetti. Al momento sono in corso interventi ad Altofonte, Gratteri, Gibilrossa, Misilmeri, Piana degli Albanesi, Torretta e Prizzi. Dalle prime luci sono presenti in volo anche tre Canadair sulle località di Gratteri, Gibilrossa e Santa Cristina.

Boschi in fiamme nel Casertano, Canadair in azione

Una famiglia evacuata e tanta paura a Sessa Aurunca, nel Casertano, dove nella serata di ieri è divampato un rogo in un’area boschiva della località San Sebastiano, con le fiamme che hanno lambito diverse case, e il fumo che ha provocato molti disagi ai residenti soprattutto della frazione Piedimonte di Sessa. Sul posto stanno operando da ieri sera i vigili del fuoco di Caserta con il supporto di squadre del Comando di Napoli; inizialmente sono state evacuate diverse famiglie, poi alcune sono rientrate, tranne un nucleo. In mattinata sono poi intervenuti anche due Canadair e due elicotteri dell’antincendio boschivo, che stanno effettuando lanci gestiti da terra dal personale Dos (Direttore operazioni soccorso) dei Vigili del Fuoco. Il rogo è stato circoscritto ma le operazioni di spegnimento sono ancora in corso. I carabinieri hanno avviato le indagini per accertare l’origine del rogo, che sembrerebbe dolosa come nella maggior parte dei casi.

Incendi alle Hawaii, il bilancio sale a 89 vittime

Sono almeno 89 le vittime accertate del devastante incendio ha distrutto l’isola hawaiana di Maui. Lo riferisce il governatore dello Stato, Josh Green, in una conferenza stampa, avvertendo che il bilancio “continuerà a salire. Vogliamo preparare le persone a questo”.

Le fiamme hanno avvolto l’isola la scorsa settimana, rendendo questo incendio il più grave negli Stati Uniti dal secolo scorso. La cifra appena raggiunta ha superato il bilancio dell’incendio del 2018 nel nord della California, che aveva provocato 85 morti.Un secolo fa, il Cloquet Fire del 1918 scoppiò nel Minnesota settentrionale colpito dalla siccità e attraversò un certo numero di comunità rurali, distruggendo migliaia di case e uccidendo centinaia di persone. Almeno altri due incendi si sono verificati a Maui, senza che finora siano stati segnalati decessi: nell’area di Kihei a sud dell’isola e nelle comunità montuose dell’entroterra conosciute come Upcountry. Un quarto è scoppiato venerdì sera a Kaanapali, una comunità costiera nel West Maui a nord di Lahaina, ma i soccorritori sono riusciti a spegnerlo, hanno detto le autorità.

Sono almeno 89 le vittime accertate del devastante incendio ha distrutto la città hawaiana di Maui. Lo riferisce il governatore dello Stato, Josh Green, in una conferenza stampa, avvertendo che il bilancio “continuerà a salire. Vogliamo preparare le persone a questo”. Le fiamme hanno avvolto la cittadina la scorsa settimana, rendendo questo incendio il più grave negli Stati Uniti dal secolo scorso. La cifra appena raggiunta ha superato il bilancio dell’incendio del 2018 nel nord della California, che aveva provocato 85 morti.

Nord Italia devastato dal maltempo. Zaia: “Siamo di fronte a qualcosa di straordinario”. Al sud caldo e incendi. Fermo per diverse ore l’aeroporto di Palermo minacciato dalle fiamme. In Tunisia 49 gradi

“Il Veneto è stato colpito duro, per l’ennesima volta in pochi giorni. Servono ristori economici per i territori del Veneto colpiti: è quello che chiederemo allo Stato”. Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando i violenti episodi di maltempo registrati in ampie zone del Veneto questa notte e nella prima mattina, colpendo in particolare il trevigiano ed il veronese.

La conta dei danni è impegnativa e Zaia sottolinea la gravità del fenomeno “Non si tratta certo di manifestazioni ordinarie del maltempo – precisa il governatore -. Nel veronese abbiamo diversi feriti: un paziente in codice rosso (un ragazzo di 16 anni colpito da un ramo a Zimella), 7 in codice giallo, 27 in codice verde soccorsi al SUEM, a cui vanno a sommarsi alcuni accesi autonomi presso i Pronto Soccorso. La grandine ha distrutto tetti, automobili, impianti industriali e artigiani. In campagna ha azzerato coltivazioni, vigneti, frutteti e serre. Le linee ferroviarie sono ora interrotte lungo la tratta fra Brescia e Padova: la mole di persone da trasportare è elevatissima, secondo le ferrovie non sarà possibile compensare con servizi bus per tutti i passeggeri. Il Veneto questa notte e nelle prime ore della mattina è stato bombardato”.

“Non si dica che si tratta di fenomeni estivi, da mettere in conto – avverte Zaia -, ho numerose testimonianze di pezzi di ghiaccio grandi come mele, pesanti oltre 150g, con una potenza distruttiva estrema. Siamo di fronte, per violenza e frequenza del maltempo, a qualcosa di fuori dal comune. Questa per la nostra terra è stata ancora una notte di passione”.

Non va meglio in Friuli Venezia Giulia dove sono state oltre 900 le chiamate giunte, nel corso della notte, al 112, Numero unico per l’emergenza Fvg, dirottate ai Vigili del fuoco, legate al maltempo nelle province di Pordenone Udine e Gorizia. Le richieste principali riguardano la caduta di alberi, cartelloni, ma anche il parziale scoperchiamento di alcuni stabili e la distruzione di centinaia di parabrezza di auto colpiti da chicchi di grandine di dimensioni eccezionali, in taluni casi anche di dieci centimetri di diametro.

Centinaia le chiamate ricevute anche dai Vigili del fuoco di Milano dopo il nuovo temporale accompagnato da vento forte e grandine che si è abbattuto nella notte sul capoluogo, intorno alle ore 4. Segnalazioni di tetti scoperchiati, con conseguenti allagamenti per la quantità di pioggia e grandine cadute in un breve lasso di tempo, e molti alberi caduti. Danni anche alle linee dei tram, che sono cadute a terra.

Gravi i disagi sulla linea ferroviaria. I passeggeri del convoglio Trenord 25277 delle 21.09 partito da Milano Porta Garibaldi sono stati soccorsi e aiutati a scendere in stazione a Monza intorno alle 21:20 di ieri per un guasto alle infrastrutture di Rfi, in particolare sulla linea elettrica tra Sesto San Giovanni e Monza. Grazie alla Croce rossa, alla Polfer e al personale Trenord, circa 150 passeggeri sono stati fatti scendere ed evacuati. Come riferisce Trenord, in 35 sono stati accompagnati in altre stazioni con mezzi della Croce rossa o della Protezione civile, 13 sono stati accompagnati alle loro destinazioni in taxi, mentre un centinaio si sono organizzati autonomamente. Sempre a causa del maltempo diversi viaggiatori diretti in varie parti della Lombardia e del Paese, sono rimasti bloccati in stazione Centrale a Milano, a causa di alcuni binari impraticabili.

Intanto una ragazza di 16 anni che si trovava ad un campo scout è morta dopo esser stata colpita da un albero caduto a causa del maltempo. La ragazza si trovava in un campo a Cedegolo, nel bresciano, che è stato evacuato dai vigili del fuoco. Evacuato, sempre a causa del maltempo, anche un altro campo scout in Val Dorizzo.

Sud

Se al nord il maltempo sta distruggendo vaste aree di territorio, al sud sono gli incendi a causare danni e spavento. Soprattutto in Sicilia, al momento, si vivono momenti di forte preoccupazione e in modo particolare a Palermo dove 120 famiglie sono state evacuate da ieri nella zona di Mondello, Capo Gallo e Poggio Ridente dove i vigili del fuoco sono alle prese con decine di roghi. Alle operazioni di sgombero hanno partecipato i carabinieri. Sono chiuse le strade che portano alla collina di Pizzo Sella. Per tutta la notte in diversi quartieri della città ci sono stati black out.

Le squadre dei vigili del fuoco sono ancora al lavoro per domare le fiamme nella zona di Punta Raisi, attorno all’aeroporto di Palermo, che è stato chiuso al traffico fino alle 11 di stamane. Lo scalo per alcune ore è rimasto isolato anche via terra a causa della contemporanea chiusura degli svincoli della A29 Palermo – Mazara del Vallo a Villagrazia di Carini e Cinisi, che collegano l’autostrada all’aeroporto, ed anche dei collegamenti ferroviari con Palermo. Gli svincoli sono stati riaperti mentre i treni in questo momento sono ancora sospesi. Alta l’attenzione anche nei dintorni dell’ospedale Cervello di Palermo, a causa della vicinanza di un fronte dell’incendio che sta mettendo in ginocchio la città.

Brucia, intanto, anche la provincia di Messina. I vigili del fuoco sono impegnati nelle operazioni di spegnimento di grossi incendi divampati a Curcuraci e Mili San Pietro. Diverse famiglie sono state costrette a lasciare le abitazioni.

Mediterraneo

Mentre la Grecia è impegnata con un vasto incendio da alcuni giorni, le cose non vanno meglio nemmeno in altre aree del Mediterraneo a causa delle temperature fuori dalla norma.

E’ il caso della Tunisia dove le 18 principali stazioni di monitoraggio meteorologico hanno registrato temperature massime tutte superiori ai 45 gradi. È quanto emerge dai dati dell’Istituto nazionale di meteorologia, secondo cui a Cartagine sono stati registrati 49 gradi, un record storico rispetto al precedente di 46,4 grandi segnato il primo luglio 1998. Temperature record anche a Biserta (48,9 gradi), Zaghouan (47,2), Enfidha (48,3), Tabarka (47) e Monastir (47,8). Secondo l’Istituto di meteorologia il caldo record persisterà anche oggi nelle regioni centro-orientali e meridionali, con una lieve attenuazione delle temperature massime al nord.

Violente proteste in Francia dopo l’uccisione di un adolescente: arresti e disordini nelle principali città

La violenza continua a scuotere la Francia dopo l’uccisione da parte della polizia di un 17enne di nome Nahel a Nanterre. Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine, le città di Parigi, Marsiglia e Lione rimangono le più colpite, con disordini, saccheggi e danneggiamenti alle proprietà. Nelle ultime ore, sono stati effettuati altri 719 arresti in tutto il paese.

Nonostante ciò, il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha dichiarato che la notte di sabato è stata più tranquilla grazie all'”azione determinata” delle forze dell’ordine. Tuttavia, la situazione rimane tesa e le proteste continuano a scuotere molte parti del paese.

Vincent Jeanbrun, sindaco di Haÿ-les-Roses, a sud di Parigi e portavoce dei Républicains, ha denunciato su Twitter l’attacco subito nella sua abitazione durante la notte di sabato. Un gruppo di rivoltosi, a bordo di un’auto dopo aver sfondato il cancello di ingresso, ha incendiato il veicolo con l’intento, secondo fonti vicine a Jeanbrun, di dare fuoco alla casa. La moglie e i figli del sindaco si trovavano all’interno e sono rimasti feriti nello scontro.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha tenuto una riunione all’Eliseo per fare il punto sulla situazione dei disordini nel paese. Nel frattempo, la nonna di Nahel ha lanciato un appello, chiedendo ai manifestanti di fermarsi e di non distruggere vetrine, scuole e autobus, ricordando che ci sono madri che soffrono a causa di questi atti di violenza.

La protesta si è estesa anche in Svizzera, dove sei ragazzi e un adulto sono stati arrestati a Losanna in relazione alle proteste scatenate in Francia. Più di un centinaio di giovani si è radunato nel centro di Losanna e ha attaccato diversi negozi. Le autorità svizzere sono intervenute per mantenere l’ordine e sono stati effettuati sette arresti.

La situazione rimane fluida e le autorità stanno lavorando per riportare la calma e garantire la sicurezza dei cittadini. La questione delle disuguaglianze sociali è stata sollevata dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, che sottolinea l’importanza di affrontare questo problema in modo efficace.

La situazione rimane delicata e richiede un’attenzione costante da parte delle autorità e della società nel suo complesso per trovare soluzioni pacifiche e durature.

Caldo: Coldiretti, incendi triplicati nel 2022, Sos siccità

L’Italia brucia con gli incendi triplicati nell’ultimo anno rispetto alla media storica con un più di un rogo ogni due giorni dall’inizio del 2022 in un’estate che arriva dopo una primavera che si è classificata come la sesta più calda di sempre sul pianeta. È quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti su dati Effis in riferimento all’ultima ondata di caldo con temperature oltre i 40 gradi portate dall’anticiclone Caronte sull’Italia dove si moltiplicano i roghi dalla Liguria alla Sardegna, dalla Toscana alla Puglia.

Le alte temperature e l’assenza di precipitazioni – sottolinea Coldiretti – hanno inaridito i terreni nelle aree più esposte al divampare delle fiamme. Una situazione drammatica spinta dal cambiamento climatico che favorisce incendi più frequenti e intensi, con un aumento globale di quelli estremi fino al 14% entro il 2030 e del 50% entro la fine del secolo secondo l’Onu. Una situazione devastante con un 2021 che in Italia ha visto – spiega Coldiretti – ben 150mila ettari di territorio da nord a sud del Paese inceneriti da 659 tempeste di fuoco.

Una situazione che aggrava il conto dei danni causati dalla siccità con la mancanza di precipitazioni che – evidenzia la Coldiretti – in Italia sono risultate in media addirittura dimezzate rispetto allo scorso anno ma con riduzioni percentuali ancora più altre nelle regioni del Nord. Siamo di fronte – continua Coldiretti – a una vera e propria emergenza nazionale per coltivazioni ed allevamenti travolti da una catastrofe climatica che si prefigura addirittura peggiore di quella del 2003 che ha decimato le produzioni agricole.

Sono gli effetti dei cambiamenti climatici in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici – ricorda la Coldiretti – è ormai la norma. La tendenza al surriscaldamento è accompagnata da una più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali che – continua la Coldiretti – sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti che i consumatori mettono nel carrello della spesa.

“A fronte di una crisi idrica la cui severità si appresta a superare quanto mai registrato dagli inizi del secolo scorso, chiediamo che venga dichiarato al più presto lo stato di emergenza nei territori interessati, tenuto conto del grave pregiudizio degli interessi nazionali” E’ quanto chiede il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nella lettera inviata al presidente del Consiglio Mario Draghi in merito alla grave siccità che interessa la Penisola nel chiedere “l’intervento del sistema della Protezione civile per coordinare tutti i soggetti coinvolti, Regioni interessate, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica, e cooperare per una gestione unitaria del bilancio idrico”.

Accanto a misure per immediate per garantire l’approvvigionamento alimentare della popolazione, per Prandini “appare evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo. Raccogliamo – denuncia il Presidente della Coldiretti – solo l’11% dell’acqua piovana e potremmo arrivare al 50% evitando così situazioni di crisi come quella che stiamo soffrendo anche quest’anno”.