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Europa al Centro del Cambiamento Climatico: Temperature in Rapida Ascesa e Impatti Drammatici

L’Europa è il continente che sta riscaldando più rapidamente, con temperature che aumentano a circa il doppio della media globale. Il rapporto “Stato europeo del clima 2023″ di Copernicus e dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) indica che i tre anni più caldi si sono registrati a partire dal 2020, con gravi impatti sulla salute e l’economia. La mortalità legata al caldo è aumentata del 30% negli ultimi 20 anni.

Nel 2023, i disastri climatici hanno causato numerosi morti: 63 per tempeste, 44 per inondazioni e 44 per incendi. Le perdite economiche sono stimate in oltre 13,4 miliardi di euro. L'”estate prolungata” ha visto ondate di calore, incendi e siccità, ma anche un record nella produzione di energia da fonti rinnovabili al 43%.

Tuttavia, il clima è stato imprevedibile, con giugno che è stato il più caldo nell’Europa nord-occidentale, mentre nelle aree mediterranee le precipitazioni sono state ben superiori alla media. Le condizioni estreme continuano a intensificarsi, mettendo a rischio la salute delle persone e causando danni significativi.

Un’infrastruttura di ricerca tutta italiana per la rete dei servizi geologici

Quali sono i rischi dovuti ad eventi geologici come frane, terremoti, eruzioni vulcaniche, siamo esposti nel territorio in cui viviamo? Quali risorse del sottosuolo possono essere utilizzate per rispondere al fabbisogno sempre più urgente di energia e di materie prime critiche? Ancora, quale contribuito forniscono le scienze geologiche alla transizione ecologica e agli obiettivi fissati dal Green Deal Europeo?

A queste e ad altre domande potrà rispondere GeoSciencesIR, la nuova infrastruttura di ricerca per la Rete Italiana dei Servizi Geologici (RISG) che metterà a disposizione dei servizi geologici regionali e non solo, dati, servizi e strumenti necessari per lo svolgimento delle funzioni di monitoraggio e controllo nei diversi ambiti delle scienze della Terra.

Il progetto GeoSciencesIR – finanziato dal MUR nell’ambito del PNRR – sarà avviato ufficialmente questo pomeriggio a Roma, in occasione della Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali. Sedici i partner coinvolti: 13 Università (Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi di Bari, Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi dell’Insubria, Università degli Studi Milano Bicocca, Università degli Studi del Molise, Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi di Palermo, Sapienza Università di Roma, Università degli Studi di Salerno, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi della Tuscia) e 3 Enti di Ricerca (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale, Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale, Consiglio Nazionale delle Ricerche).

GeoSciencesIR si concentrerà su 12 temi prioritari: attività estrattive, difesa del suolo, uso e consumo di suolo, sinkholes, fenomeni franosi, tettonica attiva, patrimonio geologico, geologia marina, Copernicus e servizi di geologia operativa, modellazione geologica 3D, cartografia geologica e geotematica, banche dati, metadati e servizi.

I lavori, partiti il 1° ottobre 2022, avranno una durata di 30 mesi al termine dei quali l’infrastruttura diventerà operativa.