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Enogastronomia, tutto quello che c’è da sapere su questo tema rilevante per la nostra cultura culinaria. Tutte le curiosità e le news sull’enogastronomia

Dopo duemila anni torna l’olio extravergine di Pompei

Dopo oltre duemila anni rinasce l’olio dell’antica Pompei con le prime bottiglie stappate per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’Unesco, di cui proprio l’extravergine rappresenta una componente fondamentale. Ad annunciarlo è la Coldiretti con Unaprol e Filiera Italia nell’ambito della presentazione del logo ufficiale per la candidatura della “Cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Umanità”, promossa al Parco Archeologico a Pompei dai ministri dell’Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Per l’occasione è stata allestita una grande tavola nel Porticato della Palestra Grande – sottolinea Coldiretti – per lo storico assaggio di quella che è la prima produzione a tornare nel piatto dal lontano 79 a.c., anno della distruzione della città romana. Assieme all’extravergine millenario gli agricoltori della Coldiretti hanno portato gli oli del territorio “figli” del capostipite pompeiano.

A rendere possibile il ritorno sulle tavole dell’olio di Pompei è stato il lavoro di Coldiretti e Unaprol assieme al Parco Archeologico nel recupero e nella valorizzazione degli antichi uliveti siti tra le rovine dell’antica città romana. Sono circa trecentocinquanta gli alberi di diversa epoca di impianto che sono tornati alla produzione, con la raccolta delle ulive dalle quali è stato prodotto l’extravergine chiamato “Pumpaiia” per onorare l’antichissimo nome della città.

La civiltà romana – evidenziano Coldiretti e Unaprol – fu quella che più d’ogni altra contribuì alla diffusione dell’olivo e al perfezionamento delle relative tecniche di coltivazione e di estrazione. L’olio divenne una delle principali ricchezze dei Romani che conoscevano talmente bene il prodotto da mettere a punto tecniche e strumenti rimasti quasi invariati fino al XIX secolo e, per primi, classificarono gli oli in base alle loro caratteristiche organolettiche.

Conoscevano bene, inoltre, l’importanza della qualità della materia prima ai fini dell’ottenimento di un buon olio, dalle alte qualità salutistiche e nutrizionali. Plinio (79 d.C.) classificava l’olio di oliva in cinque categorie. L’Oleum ex Albis Ulivis – ricorda Coldiretti – era considerato l’olio più pregiato dal sapore intenso, ed era ottenuto dalle olive verdi; l’Oleum Viride Strictìvum veniva estratto tra dicembre e gennaio da olive invaiate, utilizzato per ungere il corpo; l’Oleum Maturum era estratto dalle olive nere mentre l’Oleum Caducum era fatto con le olive cadute a terra. L’Oleum Cibarium era infine destinato agli schiavi in quanto estratto da olive bacate, molto imbrattate di terra, oppure tenute ammucchiate per molti giorni.

Non a caso oggi l’Italia è diventata la regina dei riconoscimenti di qualità in Europa con il suo patrimonio di 42 Dop e 7 Igp olivicole, pari al 40% delle certificazioni comunitarie, mentre Spagna e Grecia inseguono il nostro Paese a distanza con appena 29 riconoscimenti.

E l’olio extravergine d’oliva è una delle componenti fondamentali della Dieta Mediterranea e della cucina italiana – continua Coldiretti – candidata a diventare patrimonio dell’Unesco dell’Unesco su proposta del Governo italiano.

Un riconoscimento per il padre della cucina italiana Pellegrino Artusi – prosegue Coldiretti – nato nel 1820 ed autore del primo codice alimentare dell’Italia unita “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” che diede un contributo fondamentale per amalgamare, prima a tavola e poi nella coscienza popolare, le diverse realtà regionali con un comune senso d’appartenenza. E’ anche grazie al prezioso lavoro di Artusi – ricorda Coldiretti – se l’agroalimentare italiano in pochi anni da una economia di sussistenza ha saputo conquistare primati mondiali e diventare simbolo e traino del Made in Italy.

“Il valore delle esportazioni di cibo Made in Italy ha raggiunto il record storico di 60,7 miliardi ma sono convinto che ci siano le condizioni per arrivare a 100 miliardi nel 2030, utilizzando il Pnrr per colmare il gap infrastrutturale e logistico del nostro Paese ma anche mettendo uno stop alla contraffazione alimentare internazionale” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel ricordare che “per colpa del cosiddetto “italian sounding” nel mondo oltre due prodotti agroalimentari tricolori su tre sono falsi senza alcun legame produttivo ed occupazionale con il nostro Paese”.

Un fenomeno che colpisce tutti i “gioielli” del Made in Italy nel piatto, compreso proprio l’extravergine del quale sui mercati è possibile trovare un Pompeian oil il prodotto in California.

“Il binomio enogastronomia-cultura è diventato la principale leva di attrazione turistica, strategica per il rilancio dell’economia e dell’occupazione, e la candidatura della cucina italiana a patrimonio nell’Unesco rappresenta un ulteriore riconoscimento di un legame che rappresenta ormai un asset determinante per il Paese. Da qui il nostro ringraziamento ai ministri Lollobrigida e Sangiuliano per un’iniziativa che può rappresentare un ulteriore volano per il nostro cibo Made in Italy ” ha sottolineato Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia.

“La rinascita dell’olio di Pompei attraverso il recupero degli ulivi del sito riallaccia un legame millenario riaffermando l’unità del prodotto italiano. Ma il lavoro portato avanti con il Parco è importante anche dal punto di vista promozionale per lo sviluppo del fenomeno dell’oleoturismo e, da qui, per l’affermazione di una nuova cultura dell’extravergine che stiamo portando avanti con la Fondazione Evooschool” ha spiegato Nicola Di Noia, direttore di Unaprol.

Guardia Sanframondi (BN): Con diciassette cantine in esposizione domani prende il via Vinalia 2023

Sono ben diciassette le cantine in esposizione alla 30esima edizione di Vinalia, la rassegna enogastronomica tanto attesa dai numerosissimi appassionati, cultori e curiosi del vino. L’appuntamento, in programma fino al 10 agosto prossimo a Guardia Sanframondi, in provincia di Benevento, ancora una volta presenta una variegata gamma di esperienze da vivere che non riguardano solo le degustazioni della quasi totalità delle etichette, DOP e DOCG, del nostro territorio, ma anche assaggi di salumi, cibo strada, piatti di una volta, dolci e altre prelibatezze suggerite nel “percorso del gusto” allestito nel centro storico cittadino.

In vetrina le cantine: La Guardiense, Torre a Oriente, Vigne storte, Vigne sannite, Cantina Pirata, Cantina Sciore, Colle di Siduri, Denica, Fontana Reale, Fontanavecchia, Pietrefitte, Bicu de Fremundi, Cantina del Maresciallo, Cantina di Solopaca, Cantina Morone, Santimartini e l’ATI-Triodiversità; cui va aggiunto lo stand del Sannio Consorzio Tutela Vini, posizionato nel Palazzo Marotta-Romano, struttura dal fascino antico e dal panorama mozzafiato che domina tutta la valle telesina.

Nel programma di domani, spicca il primo show cooking, evento proposto nel Piazzale d’Armi del castello che fu dei Sanframondo e che rappresenta un’emozione unica.

Il battesimo con i… fornelli riguarda gli chef: Giuseppe Daddio e Aniello Di Caprio della scuola “Dolce e salato” di Maddaloni (Caserta).

Questo il menu: Aperitivo – Tacos di mais con patate del Taburno mantecate al tartufo, carpaccio di baccalà e aspretto di peperone del fiume; Antipasto – N’Uovo e la tradizione evoluta, morbido e colante con fonduta di caciocavallo di Castelfranco in Miscano, scarola riccia condita con olio e aceto di madre; Primo – Tortelli ripieni di pollo alla cacciatora, salsa di porcini di Cusano Mutri, pomodorini dry e portulaca, riduzione di aglianico Janare; Secondo – Spalla di agnello di razza Laticauda alla menta e pecorino stagionato in grotta, zucchine in due consistenze…alla scapece, purea allo zenzero e ortaggi essiccati al sole; Pre-dessert – Zuppetta di anguria e sambuco con yogurt di bufala e cioccolato bianco; Dessert a cura di Lucia Morone e Semifreddo al passito con insalatina di uva, salsa al formaggio e miele. Per prenotare chiamare al 3272297948.

Una curiosità: Giuseppe Daddio, nella mattinata di domani sarà ospite di Rai Uno Mattina (ore 9,30-9,45)per una puntata dedicata al fritto di mare.

Di qualità, come sempre, anche l’offerta musicale. In piazza Fabio Golino tocca al gruppo Jam session; mentre, in Piazza Mercato, torna il Pozzo di San Patrizio che, dopo numerose esperienze all’estero, punta con decisione a definire la propria identità, basata sulla fusione di folk, di matrice irlandese e balcanica, e rock senza compromessi.

Maggiori notizie sul seguitissimo sito internet www.vinalia.it o il profilo facebook Vinalia.

Festa della Civiltà Contadina e della Trebbiatura a Roccadaspide

È uno degli eventi più attesi dell’estate nella suggestiva località di Carretiello di Roccadaspide, in provincia di Salerno, in Cilento. Dal 2 al 6 agosto 2023, l’Associazione “Carretiello in Evoluzione” presenta con orgoglio la “Festa della Civiltà Contadina e della Trebbiatura”, un’occasione imperdibile per immergersi nell’atmosfera autentica delle tradizioni contadine di un tempo.

Un’iniziativa la cui missione è la salvaguardia dell’identità culturale dei luoghi e delle sue tradizioni, a partire dalla salvaguardia della biodiversità agro-rurale di cui le aree interne della Campania sono ricche. Frutti e semi antichi, oliveti, arborati, macchia mediterranea profumata di ginestre in fiore, erbe officinali, valli e campi che si sviluppano lungo le alture.

Una natura incontaminata da tutelare e preservare, centri storici e borghi che catturano lo sguardo con la loro straordinaria bellezza, agricoltura sostenibile e resiliente: risorsa, quest’ultima, preziosa da tramandare alle future generazioni, riserva irriproducibile di saperi e di una sapienza arcaica giunti fino a noi attraverso un percorso evolutivo lungo millenni.

Cinque giorni di festa per immergersi in un’atmosfera suggestiva, per scoprire le tradizioni tramandate di generazione in generazione, i piatti tipici a KmO della Dieta Mediterranea, antichi mestieri e pratiche della cultura mediterranea, ma soprattutto convivialità.

Stare insieme e mangiare insieme, incontrarsi, tra danze, tamburi, tarantelle e musica popolare, per recuperare la dimensione dell’aggregazione ricreativa e sociale, identificativa dei luoghi, per rafforzare l’identità collettiva.

Cultura, convivialità, ma anche turismo slow, per vivere un’esperienza di bellezza attraverso itinerari nei luoghi meravigliosi del Cilento, fuori dallo stresso delle aree urbane, per recuperare la semplicità dei legami e il rapporto con gli altri.

La Festa della Civiltà Contadina si aprirà con la suggestiva sfilata di mezzi d’epoca il 2 agosto alle ore 16:00: una testimonianza tangibile dell’eredità storica di questa comunità. Alle 19:00, avremo l’onore di assistere alla cerimonia di apertura della manifestazione, arricchita dalla “Benedizione del grano” e da una dimostrazione di trebbiatura sull’aia, permettendo a tutti i presenti di scoprire i metodi e le attrezzature utilizzate un tempo per la lavorazione dei raccolti.

La raccolta del grano era il momento saliente dell’anno di lavoro nei terreni, che coinvolgeva tutta la comunità, sintetizzando senso di appartenenza al sistema economico e sociale, accompagnata poi dalla grande festa fatta di danze coreutiche e musica dopo la grande fatica nei campi.

I cuori e i palati dei visitatori saranno conquistati, inoltre, dalla deliziosa degustazione di piatti tipici locali e prelibatezze dell’epoca della trebbiatura. Tra le specialità che potranno essere gustate, la braciola al sugo, i cavatielli al sugo, le prelibatezze preparate con formaggio di capra e un delizioso antipasto con salumi locali autoctoni.

Non finisce qui, però: gli appassionati di mezzi d’epoca saranno incantati dalle esposizioni di trattori storici, che raccontano la storia dell’agricoltura di un tempo. Le dimostrazioni della trebbiatura, svolte con una trebbia d’epoca Orsi, regaleranno ai presenti una vera e propria lezione di storia, mostrando le tecniche utilizzate dai nostri antenati per separare il grano dalla paglia.

Le serate saranno allietate da coinvolgenti esibizioni musicali dal vivo con complessi folk locali, che renderanno l’atmosfera ancora più festosa e coinvolgente. La musica del Gruppo Atmosfera, di Tonino Battagliese e i Cugini del liscio, di Silvestro Folk, di Rosario Lullo e Family Band, e di molti altri artisti, accompagnerà gli ospiti in un viaggio attraverso le sonorità tradizionali della nostra terra.

domenica si pranza tutti insieme, alla ricerca dei sapori autentici e genuini, tra il fascino della campagna, gli antichi sentieri, i piatti della tradizione contadina, tra storia e leggende, in un recupero della visione rurale 100% green.

La Mozzarella di Bufala campana nel progetto ‘Il Cammino dei formaggi’

Sono i formaggi Dop la bussola di un nuovo itinerario all’insegna del turismo gastronomico più autentico, tra degustazioni di prodotti locali, percorsi del gusto, visite a storiche aziende casearie. A suggerirlo è Think Milk, Taste Europe, Be Smart, progetto promosso dal settore lattiero caseario dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari realizzato da Confcooperative e cofinanziato dalla Commissione Europea.

Diverse le tappe lungo un vero e proprio Cammino che, attraverso l’Italia, da Nord a Sud, racconta cosa significa un’Indicazione Geografica e il suo valore aggiunto dato dal legame con i luoghi di produzione, dall’alimentazione degli animali alla stagionatura, che va ad incidere sul tessuto socioeconomico. Partendo da Nord si incontra il Formaggio Stelvio Dop, ambasciatore del gusto della terra altoatesina: prodotto solo con latte fresco di montagna ha un aroma che ricorda i toni del latte, di tostatura e di noci. Spostandosi ad est sull’Altopiano di Asiago, si incontra l’Asiago Dop dal sapore inconfondibile, uno dei più famosi prodotti del Nord-Est in un territorio disegnato da sconfinati prati verdi, corsi d’acqua pura e suggestive malghe. Restando in zona, un’occasione da non perdere è l’evento ‘Made in Malga’, dove, nei primi due weekend di settembre i produttori racconteranno le storie del formaggio attraverso masterclass, laboratori, degustazioni ed escursioni. Scendendo al Centro tappa nelle Marche con il Formaggio di Fossa di Sogliano Dop, un prodotto dalla tradizione secolare che ha il suo fulcro nel territorio di Sogliano al Rubicone nella provincia di Forlì-Cesena, ma che comprende anche le aree di Ancona, Macerata, Pesaro-Urbino e Ascoli Piceno.

Più a Sud c’è la mozzarella di bufala campana Dop alla scoperta di tutti i segreti per gustare al meglio uno dei tesori gastronomici italiani. Si arriva poi in Sicilia e precisamente nella terra Iblea per scoprire il gusto del Ragusano Dop, formaggio a pasta filata ottenuto con latte vaccino intero e crudo durante le stagioni tardo autunnale, invernale e primaverile, in presenza del foraggio verde. Per chi aspetta le vacanze a fine estate, il 23 e 24 settembre, infine, c’è la manifestazione Caseifici Agricoli e Artigianali che aprono in tutta Italia le porte per raccontare, far degustare e conoscere le storie dei formaggi.

Il tempo è un’illusione: ecco il tema della XXX edizione di Vinalia a Guardia Sanframondi

Torna la gioia di Vinalia che quest’anno taglia il trentesimo traguardo. L’appuntamento con la più vivace rassegna enogastronomica è a Guardia Sanframondi (Benevento), dal 4 al 10 agosto prossimo. Il tema scelto per l’edizione 2023 è “Il tempo è un’illusione”, affermazione di Albert Einstein che, con la sua teoria della relatività, ci ha svelato che la soggettività del tempo è pura realtà.

“La fatica, la disillusione, l’amarezza, però – assicurano i resistenti organizzatori – non sono un’illusione e per mille passioni e mille ragioni, considerando che gli scoraggiatori di professione non devono mai vincere, non può mancare in questi tempi di pensiero triste una ventata di allegria, alleata formidabile di un evento che negli anni si è saputo costruire un’onesta reputazione che travalica anche i confini regionali e quindi ha tanti amici”.

Con il trentennale poi arriva anche un atteso riconoscimento. Titina Pigna, Responsabile del ComitatoVinalia, informa con grande soddisfazione che “la Giunta della Regione Campania ha riconosciuto a Vinalia il titolo di Evento di interesse regionale, un’attestazione che oltre a darci grande conforto ci spinge a continuare e a migliorarci”.

Dello stesso tenore anche le dichiarazioni di Ildo Romano, Presidente del Circolo Viticoltori di Guardia Sanframondi. “Con questa conferma – sottolinea – è pensabile che la manifestazione forte di tanti giovani e numerosi operatori economici del territorio non solo guardiese, possa avere un avvenire in crescita. D’altronde la macchina organizzativa di Vinalia non è stata fermata neanche dal Covid nel 2020 e nel 2021”.

Il progetto “educazione al vino” prevede, poi, l’immancabile incontro degli enoturisti con le cantine aderenti a Vinalia, lungo il ricchissimo percorso del gusto che si inerpica nelle stradine del centro antico fino alla postazione del Sannio Consorzio Tutela Vini, a Palazzo Marotta-Romano.

Il piazzale d’armi del castello medievale ospita lo show cooking, uno dei requisiti indispensabili della manifestazione, con una programmazione enogastronomica di assoluta eccellenza che coinvolge giovani e blasonati Chef. 

Significativi come sempre gli appuntamenti culturali, uno fra tutti, quello curato dal critico letterario Giuseppe Colangelo, dedicato a Rocco Scotellaro da Tricarico. Il poeta contadino che, come diceva Carlo Levi, “volle vivere in pochi anni tutta la lotta della sua gente per conquistarsi la libertà, l’autonomia, la cultura, la poesia”.

Un altro momento, altrettanto importante, sarà dedicato alle macchine del tempo di Alfonso Sellaroli, dal titolo: “Il restauro delle macchine del tempo di Alfonso Sellaroli tra genius loci e genius saeculi”. L’iniziativa è tesa al ricordo dei compianti Giuseppe e Valentino Romano. A testimoniare la genialità dei due fratelli guardiesi sarà l’Assessora Regionale alla Formazione, On. Armida Filippelli, guardiese anch’essa. 

Imponente, poi, la programmazione di VinArte, giunta ormai alla XIII edizione, sotto la direzione artistica del suo ideatore Giuseppe Leone. Il tempo è un’illusione è il concetto chiave che la guiderà e darà origine ad un percorso nell’entroterra che intende indagare, attraverso le prospettive degli artisti invitati (pittori, scultori, fotografi, italiani e stranieri), la summa di una narrazione che è viaggio nel tempo, nelle sue intrinseche dinamiche, costituite da quei valori storici e simbolici in grado di delineare una vera antropologia dell’arte. Come sempre Azzurra Immediato sarà alla guida della sezione dedicata alla fotografia. Spazio anche al Circolo Fotografico Sannita diretto da Cosimo Petretti con la sua personale “L’oro di Guardia”.

A completare il tutto un cartellone con proposte musicali in più punti del paese e di particolare godibilità.

Per approfittare delle diverse offerte e per costruire il proprio percorso rigenerativo basterà prenotarsi sul sito internet www.vinalia.it

L’invito, come sempre, è a partecipare numerosi e a bere con amore, senza strafare, perché il vino, come diceva Veronelli: “…comincia sempre con il rifiutarsi, con garbo o villania secondo il temperamento, e si concede solo a chi aspira alla sua anima oltre che al corpo. Apparterrà a colui che lo sa scoprire con delicatezza!”.

DA DOMANI (VENERDI 30 GIUGNO) AL VIA NEL CENTRO STORICO DI PONTELATONE (CASERTA) L’ATTESO CASAVECCHIA & PALLAGRELLO WINE FESTIVAL DODICI CANTINE, DEGUSTAZIONI, LABORATORI, MUSICA E FOOD DI QUALITÀ

PONTELATONE (CASERTA) – Al via domani (venerdì 30 giugno) l’attesissima nuova edizione del Casavecchia & Pallagrello Wine Festival, in programma fino a domenica 2 luglio nel centro storico di Pontelatone (Caserta). Tre giorni di degustazioni, laboratori, musica e cucina di alta qualità per l’evento promosso dalla Strada del Vino del Casavecchia di Pontelatone e dalla Pro loco di Pontelatone, in collaborazione con Comune di PontelatoneAIS – Associazione Italiana Sommelier e Unpli, con il coordinamento di Francesco Scaramuzzo.

Un percorso alla scoperta dei due vitigni autoctoni casertani – pallagrello e casavecchia – attraverso i banchi d’assaggio delle dodici cantine presenti – Alois, Cantina di Lisandro, Civittolo, Il Verro, Le Fontanelle, Le Ghiandaie, Masseria Piccirillo, Sagliocco, Sclavia, Vestini Campagnano, Vigne Chigi, Viticoltori del Casavecchia – ma anche di piatti di alta qualità nell’area food con il Centro Carni “Perol”, Caseificio “La Baronia”, “Punto e Pasta” e Caseificio “Antica Casella”, con un’offerta imperdibile dal caciopezzato impiccato ai taglieri, fino a focacce ad alta idratazione, mousse bufalina, cuoppo di ravioli fritti con maiale porchettato e provola, hamburger Bocala, polpetta Bocala, maiale porchettato, cheescake e molto altro.

Spazio alla musica con Paolo Palopoli Duo (venerdì 30 giugno), Almanova Band (sabato 1 luglio) e Latin Jazz 4et (domenica 2 luglio) ma anche ai momenti di approfondimento: sabato 1 luglio alle ore 19, in Piazzetta Municipio, Masterclass sul Pallagrello Bianco guidata dal giornalista Luciano Pignataro (€20,00 – prenotazioni via mail a casavecchia.pallagrellowine@gmail.com). A seguire, alle ore 21, in piazza Cavour la scenografica filatura della mozzarella con i caseifici Antica Casella e La Baronia, mentre domenica 2 luglio, sempre alle ore 19 in Piazzetta Municipio, Masterclass sul Casavecchia guidata da Pietro Iadicicco, delegato provinciale Ais Caserta (costo €20,00 – prenotazioni via mail a casavecchia.pallagrellowine@gmail.com).

Un evento da non perdere che in tre giorni unisce le eccellenze dell’area dell’Alta Campania, dai vitigni autoctoni alla gastronomia di qualità.

 

TRE EVENTI A MILANO PER IL SANNIO CONSORZIO TUTELA VINI MASTERCLASS CON AIS MILANO, SANNIO WINE TALK, PIZZA, OLIO&FALANGHINA

MILANO – Numerosi appuntamenti in programma a Milano in questa settimana per il Sannio Consorzio Tutela Vini. Si parte con una Masterclass promossa da AIS Milano e Sannio Consorzio Tutela Vini con Consorzio Tutela Vini Vesuvio e Consorzio Vita Salernum Vites.

Un viaggio attraverso le colline del Sannio, i suoli vulcanici del Vesuvio e la Costa di Amalfi e del Cilento, condotto dal relatore Ais Guido Invernizzi e dal direttore dei Consorzi di tutela campani Nicola Matarazzo. Nel bicchiere nove vini bianchi da varietà autoctone: per il Sannio in degustazione Falanghina del Sannio DOC Spumante Brut Metodo ClassicoFalanghina del Sannio DOC e Sannio DOC Coda di Volpe.

Il 27 giugno altro appuntamento a Milano con il Sannio Wine Talk e prima tappa di Pizza, Olio&Falanghina del Sannio DOP Tour, in programma presso Dry Milano. Un programma in collaborazione tra Sannio Consorzio Tutela Vini e Gambero Rosso che prevede otto cene degustazione fino al prossimo dicembre in alcune delle migliori pizzerie italiane recensite dalla guida Pizzerie d’Italia di Gambero Rosso, per promuovere l’abbinamento tra la pizza di qualità, la Falanghina del Sannio e l’olio di Frantoio Muraglia.

Le attività sono realizzate con il contributo del MASAF, ai sensi del decreto direttoriale n. 553922 del 28 ottobre 2022

Sindaco Manfredi: “Pizza Village evento straordinario, ora però serve una progettazione a lungo termine”

Il primo cittadino in visita all’evento elogia il lavoro degli organizzatori. 

In diretta su RTL 102.5, poi a cena, evidenzia la necessità di portare i turisti alla Mostra d’Oltremare.

                Napoli, 24 giugno 2023 – “Un Pizza Village straordinario, in una grande location, una grande comunità che poi si arricchisce di tanta musica, ovviamente delle grandi competenze dei pizzaioli, e con tante famiglie che riscoprono anche la Mostra d’Oltremare come un luogo di socialità. È un modo per passare una serata nella natura, nel verde, nell’aria buona, e quindi credo che questo sia l’inizio di un percorso molto importante per questo evento alla Mostra d’Oltremare”.

Il commento del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in visita ieri sera con l’assessore alle Attività Produttive e al Turismo Teresa Armato al Pizza Village, sottolinea e conferma la scelta dell’Amministrazione comunale di spostare l’evento dal Lungomare negli spazi open air della Mostra d’Oltremare. Resta però l’evidente l’assenza dei turisti che, negli anni passati, affollavano la manifestazione ormai diventata punto di riferimento per il turismo nazionale ed internazionale tanto da essere inserita nei pacchetti viaggio dei tour operator.

Per portare i turisti qui si deve fare una comunicazione più mirata proprio al target dei turisti, ed eventualmente fare realizzare anche qualche navetta che li accompagni – ha dichiarato Manfredi, evidenziando la necessità di maggiori collegamenti dal centro città all’evento -. Però penso che per un turista venire qua e vivere in un luogo così bello come la Mostra, scoprirlo, e poi anche scoprire il mondo della pizza alla Mostra Oltremare, può essere una straordinaria opportunità. Bisogna solo comunicarlo bene e dirlo bene ai turisti”. 

Gli organizzatori, intanto, si apprestano a celebrare la chiusura dell’evento, domani domenica 25, e poi analizzare dati e numeri per tracciare un bilancio che indichi il futuro del Pizza Village.  Nell’obiettivo anche la verifica degli indici di frequentazione, permanenza media dei visitatori, target, che possono essere spunto importante di un progetto diverso ma non lontano da quanto sino ad oggi realizzato. Su questo aspetto il sindaco Gaetano Manfredi ha un’idea ben chiara:

Certo, se uno va all’Oktoberfest sa che si fa nel parco, e si è sempre fatto lì, quindi la comunicazione è già passata. Poi bisogna anche raccontare alle persone che possono partire per trascorrere una serata bella a Napoli, in un posto molto bello, e fare tante iniziative, cioè trascorrere tempo con tante iniziative che possono essere ulteriormente arricchite. Io penso che dopo questa prima edizione qui, vada fatta una riflessione e lavorare proprio su questo bellissimo progetto”.

Dunque, la visione per il futuro del Pizza Village, tra Amministrazione comunale e organizzatori, è convergente e passa per la programmazione. E Manfredi sottolinea: “Sì, penso che questi eventi per essere di successo debbano avere una programmazione a lungo termine”.

Pizza Village lanciato verso il fine settimana conclusivo

Gli organizzatori tracciano un primo bilancio, concluso il Campionato Mondiale del Pizzaiuolo 

che vede il trionfo degli asiatici. Tutti gli appuntamenti sino a domenica

              Napoli, 22 giugno 2023 – Rush finale per l’undicesima edizione del Pizza Village Napoli, da quest’anno in corso alla Mostra d’Oltremare. Il lungo fine settimana, l’evento terminerà domenica 25, si presenta comunque pieno di appuntamenti sia sul palco, con musica e spettacoli con interpreti internazionali, sia nelle aree hospitality e Pizza Tales, dove incontri tematici e cultura attireranno l’attenzione del numeroso pubblico che sta affollando l’en plein air del villaggio.

Intanto gli organizzatori del Pizza Village tracciano un primo bilancio: “I feedback e commenti che stiamo raccogliendo sono tutti molto positivi, i visitatori stanno apprezzando le peculiarità degli spazi della Mostra che ci hanno consentito di avere un’organizzazione in termini logistici molto funzionale – ha dichiarato Claudio Sebillo, ceo di Oramata Grandi Eventi società organizzatrice -,  quindi grande comodità, grandi spazi, un senso di vivibilità che le persone stanno provando, e anche un senso di tranquillità soprattutto per le tante famiglie che sono arrivate con i bambini. L’area concerti sta radunando migliaia di persone davanti al palco in una situazione di grande tranquillità anche per il lavoro delle forze dell’ordine che stanno presidiando l’evento. Noi – ha concluso Sebillo -, d’altro canto, siamo contenti di essere riusciti nell’intento di valorizzare anche la struttura, per quello che possiamo fare, e anche per il grande lavoro di promozione che stiamo realizzando tutte le sere con immagini in diretta radiotelevisiva che stanno facendo il giro d’Italia, e che descrivono una Mostra d’Oltremare gremita, ben organizzata, e questo speriamo possa tradursi in un risultato anche per la struttura che, evidentemente, l’amministrazione voleva ulteriormente valorizzare”.

Ieri, intanto si è concluso il Campionato Mondiale del Piazzaiuolo – Trofeo Caputo, che ha assegnato i titoli iridati della 20esima edizione. Un Mondiale che guarda al continente asiatico con grande interesse visto la vittoria di Jun Hwan Yu, in gara nella categoria Stg, Specialità Tradizionale Garantita, che si è aggiudicato il titolo di Campione del Mondo dei Pizzaiuoli, mentre la vittoria nella categoria Pizza contemporanea è andato a una donna: la giapponese Madoka Shibamoto che subentra al napoletano Vincenzo Capuano (2022).

Tornando al Pizza Village Napoli, questi gli appuntamenti in programma da oggi, giovedì, a domenica, al Pizza Tales, tutti previsti dalle 19 alle 21. Il primo, introdotto dalla giornalista Francesca Ghedini (Rai Napoli), che parlerà sul tema “Il bene della cultura | Napoli e il suo apprezzatissimo patrimonio” (giovedi 22).

“Viti Centenarie”, con il presidente dell’AIS Campania Tommaso Luongo, tratterà l’analisi di una terra, quella campana, che ha saputo conservare gelosamente il suo patrimonio di coltivazioni centenarie dando vita a gioielli dell’enologia conosciuti e apprezzati a livello internazionale (venerdì 23).

Anna Battaglia (Rai, Uno Mattina) affronterà l’argomento dal titolo “Napoli: una bellezza da incanto” trattando non solo i tratti naturali cittadini ma soprattutto le bellezze architettoniche e culturali, da sempre al centro dell’interesse del turismo mondiale che giunge a Napoli (sabato 24).

Non ultimo il tema trattato domenica 25 da Enrico Cattaneo (Rai Sport): “Il mare: una risorsa anche nello sport” un elemento che ha forgiato grandi campioni nella vela, canottaggio, nuoto, pallanuoto e windsurf.

Palco – Un palcoscenico che ha offerto, dall’apertura ad oggi, grandi nomi della musica come Gigi D’Alessio, Rocco Hunt, The Kolors, Gigi Finizio e, Geolier, ma che riserva un calendario straordinario da oggi (giovedì) alla chiusura di domenica. Nell’ordine sul palcoscenico suoneranno e canteranno, tra gli altri, giovedì Rosa Chemical, Boro Boro, a seguire Mavi, Moder up, Anna Capasso e Geelo; venerdì 23 sarà il duo Orietta Berti e Fabio Rovazzi ad animare la serata che vedrà suonare anche Andrea Sannino, Yung Snapp, Ernesto Dolvi Sax. Sabato 24 sul palcoscenico con Francesco Gabbani e Leo Gassmann, seguiranno Gabriele Esposito, Extrapolo, Vesuviano, Compagnia Soleluna, Rock Folk Show e Renato Biancardi. Domenica 25 largo alla musica internazionale con LP e Clementino, poi Franco Ricciardi, Coco, Samurai J, Vale Lambo Roberto Colella per Federico Salvatore, poi Mauro Nardi e Roberto Lama.