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DE LUCA: INIZIO ANNO SCOLASTICO

?#CORONAVIRUS: ne approfitto per ribadire che IN CAMPANIA LE SCUOLE APRONO IL 24 SETTEMBRE.
Di fronte all’apertura dell’anno scolastico, Il Governo ha reso facoltativi il test per docenti e personale. Noi invece in Campania abbiamo deciso che sono obbligatori perché dobbiamo dare sicurezza alle famiglie. Dobbiamo fare 140mila test sierologici e poi molecolari. Non è semplice, abbiamo deciso per senso di responsabilità.
Noi abbiamo fatto delle scelte difficili, per salvare la Campania.

Trump apprezza il suo ruolo di divisore mentre

Sul palco di una manifestazione in Nevada sabato sera, il presidente Donald Trump non si è tirato indietro.

Ha detto che la sua rabbia per un recente annuncio democratico che evidenziava i suoi presunti commenti denigratori dei soldati americani morti lo aveva liberato per portare la sua campagna al livello successivo: “Ora posso essere davvero vizioso”, ha detto a ruggiti di approvazione dalla folla di Trump sostenitori a Minden.
Il presidente, che ha assaporato a lungo il suo ruolo di divisore che accumula potere creando un clima di paura, ha continuato descrivendo il suo avversario, Joe Biden , come “fucilato” e un fantoccio della sinistra radicale, prima di accusare i democratici di tentare di “Bloccare gli americani rispettosi della legge nelle loro case” durante la pandemia mentre combattono Dio, le armi e il petrolio.
“Mai prima d’ora c’è stata una scelta più chiara tra due partiti o due visioni, due filosofie, due programmi per il futuro. Non c’è mai stato niente di simile”, ha detto Trump durante la manifestazione in cui ha affermato di essere “probabilmente autorizzato” a un terzo mandato perché è stato trattato così male. “I Democratici stanno cercando di truccare queste elezioni, perché è l’unico modo per vincere”, ha detto.
Le tattiche divisive di Trump questo fine settimana hanno immediatamente cancellato il fugace momento di unità che è arrivato venerdì quando la nazione ha segnato il 19 ° anniversario degli attacchi dell’11 settembre.
Al servizio commemorativo dell’11 settembre a New York City, la nazione ha intravisto lo spirito di bipartitismo che esisteva nel 2001 mentre si allontanava dagli attacchi terroristici. Biden e il vicepresidente Mike Pence si sono scambiati un colpo di gomito mentre si sorpassavano, un raro momento di cortesia all’interno di una nazione profondamente polarizzata guidata da un presidente che continua a dividere gli americani e metterli l’uno contro l’altro, anche se la nazione è in preda alla crisi .
L’anniversario ha portato molti a riflettere su quanto lo stile di leadership di Trump sia radicalmente diverso da praticamente tutti i recenti presidenti che sono venuti prima di lui. Ha ricordato le immagini del presidente George W. Bush che si arrampicava in cima a un mucchio di macerie nella parte bassa di Manhattan con un megafono che tentava di unificare la nazione e parlare a suo favore mentre inviava amore e compassione ai primi soccorritori e alle persone colpite dalla tragedia.
Eppure eccoci qui, a più di sei mesi da una pandemia che ha ucciso più di 193.000 americani , con un presidente che continua a mentire sul minimizzare il virus mortale a febbraio e marzo e che insiste sul fatto che la sua amministrazione ha fatto tutto bene mentre gli Stati Uniti guidano il mondo nei casi di coronavirus, mentre si cerca di vincere la rielezione mettendo gli americani l’uno contro l’altro di razze diverse e creando un clima di paura.

04 settembre 2020 La Cina annuncia il lancio di un veicolo spaziale

Secondo i media statali cinesi Xinhua , il paese ha lanciato oggi un veicolo spaziale sperimentale riutilizzabile in cima a un Long March-2F, lo stesso razzo utilizzato per trasportare gli astronauti cinesi nello spazio.

La nazione, che è rinomata per mantenere segreti i dettagli dei suoi lanci, ha rivelato poco sulla missione se non dopo un periodo di operazioni in orbita, “la navicella tornerà al sito di atterraggio previsto in Cina”.

La sua missione, afferma il sito dei media, è “testare tecnologie riutilizzabili durante il volo, fornendo supporto tecnologico per l’uso pacifico dello spazio”.

Le speculazioni sul potenziale lancio sono emerse all’inizio di luglio, quando gli entusiasti con gli occhi d’aquila che studiavano i dati dei satelliti Sentinel dell’ESA, hanno notato quelle che sembravano essere modifiche a una torre nel centro cinese di lancio dei satelliti di Jiuquan.

Si vociferava inoltre che ciò avrebbe consentito un lancio con un carico utile più ampio di una missione standard Long March 2F.

Tuttavia, coloro che speravano di dare un’occhiata alla navicella sono stati sventati poiché un livello di sicurezza apparentemente superiore al solito che circonda la missione ha impedito che le immagini degli astanti del velivolo appaiano sui social media, ha osservato Andrew Jones, un importante giornalista scientifico che copre la Cina industria spaziale.

Sebbene molta segretezza circonda la missione, i piani per il lancio di un veicolo spaziale riutilizzabile nel 2020 sono stati rivelati dai funzionari della China Aerospace Science and Technology Corporation (CASC) nel 2017.

All’epoca, Chen Hongbo, un ricercatore della società, disse che “a differenza dei tradizionali veicoli spaziali una tantum, il nuovo veicolo spaziale volerà nel cielo come un aereo”.

Chen ha affermato che il veicolo spaziale sarà più facile da mantenere e potrà migliorare la frequenza dei lanci a un costo inferiore, offrendo nuove opportunità a più persone di viaggiare nello spazio.

Il veicolo spaziale sperimentale è stato paragonato all’X-37B Orbital Test Vehicle (OTV) degli Stati Uniti, che è attualmente al suo sesto volo .

Il misterioso aereo spaziale a energia solare dell’esercito americano, costruito dalla Boeing, aveva precedentemente trascorso 2 anni in orbita conducendo una missione classificata.

Come la Cina, gli Stati Uniti restano a bocca aperta sugli esperimenti condotti a bordo oltre a rivelare che stavano testando “tecnologie di veicoli spaziali riutilizzabili per il futuro dell’America nello spazio”.

Il lancio di oggi è stata la quattordicesima missione del razzo vettore Long March-2F, che ha effettuato il suo primo volo più di 20 anni fa con la sonda Shenzhou 1.

SPARI A MERGELLINA FERITE 2 PERSONE

Uno sguardo ed un apprezzamento di troppo per una ragazza, scoppia una lite e tre persone (due delle quali estranee al litigio) restano ferite con colpi di pistola all’alba nella zona di Mergellina a Napoli. La Polizia ha raccolto la testimonianza di un uomo di 37 anni, già noto alle forze dell’ordine, il quale ha riferito che la sua ragazza, mentre si trovava sul lungomare in sua compagnia, è stata importunata da uno sconosciuto; ne è nato un litigio nel corso del quale lo sconosciuto ha sparato diversi colpi di pistola ferendo il 37enne, di Torre del Greco, al polpaccio e al fianco sinistro ma anche altre due persone, due giovani di 21 anni, entrambi incensurati, che si trovavano in quel momento dall’altro lato della strada in luoghi diversi: non hanno riportato ferite gravi. Un giovane è stato colpito al polpaccio destro, un altro al ginocchio destro. Indagini sono in corso da parte della Polizia.

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Melanoma, il Pascale di Napoli primo centro nel mondo

Nella classifica internazionale del sito Expertscape sul podio sale Paolo Ascierto. E nella graduatoria italiana si piazzano anche due suoi collaboratori, Ester Simeone e Antonio Grimaldi.

E’ Napoli, con l’Istituto dei tumori Pascale, il primo centro internazionale per la lotta al melanoma. A dirlo è la classifica stilata dal sito americano Expertscape.com che mette al primo posto nel mondo, su 65mila esperti, Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto dei tumori partenopeo. Il Covid gli ha dato sicuramente una popolarità inaspettata. La felice intuizione di usare un farmaco anti artrite per curare le complicanze della polmonite da coronavirus gli è valsa la fama mediatica. Paolo Ascierto, tuttavia, è un oncologo di caratura mondiale. Già cavaliere e commendatore della Repubblica da diversi anni, il suo nome figura nei maggiori board internazionali. Nessuna sorpresa, dunque, dinanzi alla notizia che lo vede sul podio mondiale degli oncologi per la cura del melanoma. L’analisi di Expertscape, ideata dai ricercatori della Università della North Carolina, si basa sulla produzione scientifica dei clinici nei vari settori della medicina, tenendo in considerazione soprattutto le pubblicazioni dell’ultimo decennio, valutando la qualità della rivista e la posizione come autore nell’articolo. Ascierto ha un Impact Factor e un H-Index, i due parametri utilizzati per “misurare” la produzione scientifica, molto alti, pari rispettivamente a oltre 3500 e 68.

<Guido una squadra molto valida – dice Ascierto – In questi anni abbiamo condotto importanti studi per la messa a punto di terapie sempre più efficaci in grado di contrastare il melanoma, una neoplasia della pelle molto aggressiva in fase metastatica e in forte crescita, con circa 14.000 nuove diagnosi nel 2019 in Italia>. E a proposito di squadra molto valida, nella classifica nazionale di Expertscape, non a caso figurano ai primi posti, due suoi collaboratori: Ester Simeone e Antonio Grimaldi. Il ricercatore napoletano è, inoltre, componente dei gruppi di lavoro che stilano le linee guida di ASCO (American Society of Clinical Oncology) ed ESMO (European Society of Clinical Oncolgy) sul melanoma ed è coordinatore delle linee guida su questa neoplasia di AIOM (Associazione italiana di oncologia medica).

<Nell’ultimo decennio – dice il direttore scientifico del polo oncologico, Gerardo Botti – al Pascale sono state condotte più di 120 sperimentazioni sul melanoma, per un totale di oltre 3.500 pazienti coinvolti – Un Istituto che conferma il suo ruolo di leader internazionale coinvolto nelle principali sperimentazioni cliniche e traslazionali, nonché nella definizione delle più importanti linee guida nel settore>.
Inevitabile la soddisfazione anche del direttore generale dell’Irccs partenopeo, Attilio Bianchi: <Questi dati, e lo dico con grande orgoglio, mostrano il ruolo preminente del nostro Istituto non solo in oncologia generale, ma soprattutto nelle strategie più innovative dell’oncologia medica rappresentate dall’immunoterapia>.

Previsioni regionali Svimez 2020/2021, Lepre: “manca una politica di coesione territoriale”

Le previsioni regionali dello Svimez nel periodo 2020/2021 non colgono impreparato nessuno, anzi, è un’analisi, quella del Centro Studi dell’Ente per lo Sviluppo e l’Industria nel Mezzogiorno, ampiamente condivisa dalla gran parte degli economisti italiani, o almeno da quelli slegati da logiche di appartenenza politica. “E’ questo un momento storico per l’economia dello stivale – commenta il prof. Gianni Lepre, opinionista economico del TG2 e presidente del Club delle Eccellenze di Confesercenti Campania e Molise – un momento nel quale bisogna mettere a frutto ciò che abbiamo imparato dal Covid, dalla sua aggressione al tessuto industriale, e dalle idee di ripresa e sviluppo consone ad una realtà come il Made in Italy”. Il prof. Lepre ha poi continuato: “E’ evidente che fino a questo punto il governo centrale è stato cieco e sordo agli appelli di tutti noi addetti ai lavori, e questo ha prodotto solo il trasformare il nostro Paese nella cosiddetta ‘Repubblica dei Bonus’ che di per se sono solo dei palliativi ad orologeria messi in campo per convenienza politico elettorale più che con convinzione di risolvere il problema”. Il prof. Lepre ha poi concluso: “L’analisi di Svimez ci porta a riflettere sui gap tra nord e sud che continuano a lacerare il Sistema Paese, grazie anche alla mancanza assoluta di una politica di coesione territoriale, vera ed unica garanzia per colmare quelle disparità che ancora oggi dividono il Bel Paese. Torniamo quindi a parlare di Sud, senza il quale non è che l’Italia non si salva, l’Italia non esiste. Ecco perché il nodo resta sempre far ripartire il Mezzogiorno per un Paese che riprende a correre in Europa e nel mondo.”

Quando l’Industria sposa l’arte

Sul modello di Olivetti e Cucinelli, murales d’autore per Coelmo spa, nell’area industriale di Acerra. I dipinti realizzati da Alessandro Ciambrone, writer di Castel Volturno.
Un’intera parete di una fabbrica trasformata in affresco. Un’opera di 50metri ispirata alle città simbolo dei 12 paesi con cui la Coelmo spa di Acerra ha le principali relazioni commerciali: Sydney, Shanghai, New York, Rio de Janeiro, Londra, Parigi, Napoli, Istanbul, Cairo, Riyadh, Dubai, Mosca. Il gigantesco murale, dal titolo A World of Opportunities, realizzato da Alessandro Ciambrone, architetto, ricercatore e writer di Castel Volturno, campeggia nel nuovo terzo stabilimento produttivo della fabbrica che dal 1947, a nord di Napoli, progetta e produce Gruppi Elettrogeni Industriali e Marini.
I murales di Ciambrone, titolare del brand MIACE (Museo Internazionale di Arte Contemporanea Euromediterraneo), stanno diventando un must. Architetto e ricercatore, solo cinque anni fa ha scoperto la pittura. Oltre 300 i quadri realizzati e oltre la metà donati in beneficenza. Ci sono quadri e murales suoi all’Istituto dei tumori di Napoli, alla Fondazione Santobono, all’Airc, all’Associazione italiana Sclerosi Multipla, al Centro la Tenda, al Dipartimento dell’Università Parthenope dove ha vinto un concorso nazionale d’arte. E ora, Ciambrone, punta a portare la pittura nelle fabbriche. Il suo obiettivo: trasformare ogni luogo in un museo a cielo aperto, seguendo la visione olivettiana, dove l’arte è parte di un processo aziendale, o quella del re del cachemire, Brunello Cucinelli, l’inventore del bonus cultura per i dipendenti. <Perché, come dice lui, non può esserci sviluppo economico senza cultura>. Per Coelmo Ciambrone realizzerà anche un murale nella sala mensa.
Una idea condivisa da Marco Monsurrò, amministratore delegato di Coelmo e mecenate di questa iniziativa. <Abbiamo completato – dice il manager – la realizzazione del terzo stabilimento produttivo a maggio di quest’anno, durante le settimane difficili del lockdown. Ci siamo donati del bello e dell’ottimismo, scegliendo un’opera di Ciambrone, anche in un luogo tipicamente votato al razionale e al grigio, perché il bello crea le condizioni per migliorare la qualità del lavoro e, auspicabilmente, i risultati aziendali>.

PA, sprechi per 200mld. G. Lepre: “Crociata contro l’evasione per distogliere l’attenzione dalle emorragie interne”

Cifre astronomiche, secondo la CGIA di Mestre addirittura numeri che doppiano il valore dell’evasione fiscale. Un danno ai contribuenti italiani che supera i 200 mld di euro all’anno. Queste le cifre relative agli sprechi nella Pubblica Amministrazione. Lo studio effettuato, tenendo conto delle analisi di alcuni istituti di ricerca autorevoli, ha dimostrato come la “pubblica emorragia” come definita dall’economista Lepre, si attesti ben al di sopra delle cifre indicate qualche anno fa  che davano uno standard di circa 80 mld. “Era stata molto ottimistica la mia previsione degli 80mld annui di spreco della macchina pubblica – esordisce il Prof. Gianni Lepre, opinionista economico del TG2 Rai – infatti la realtà è ben diversa e sfugge ad ogni considerazione, visto il profilo bassissimo nel quale si mantiene, trascinando viceversa nella gogna gli evasori fiscali, magari anche quelli la cui evasione è catalogabile come ‘da sopravvivenza’. Si resta basiti a leggere certi numeri ed a dover fare anche i conti con l’ipocrisia della politica nostrana che non ha confini”. Lepre poi continua: “A fronte dei 200 mld di sprechi della farraginosa macchina pubblica, troviamo la stima dei 110 mld di evasione fiscale, ovviamente calcolata sulla base del reddito delle categorie più deboli e delle PMI, le piccole e piccolissime imprese che non essendo colossi del marketing sono costrette a pagare fino all’ultimo centesimo i salassi delle imposte italiane, le più care in Europa, e, a detta di molti del mondo”. Il prof. Lepre ha poi concluso: “Ho come l’impressione che questa sorta di crociata contro l’evasione fiscale avviata dai due governi Conte mediante lotta al contante e bonus  a dismisura per l’utilizzo del sistema elettronico di pagamento e quindi tracciabilità, non sia altro che un modo come un altro per distogliere l’attenzione pubblica sull’emorragia da sprechi nell’Amministrazione dello Stato, in quella macchina amministrativa che gocciola miliardi a destra e a manca senza una logica precisa, ma soprattutto senza controllo. Quindi, mi verrebbe di consigliare al governo centrale, prendendo in prestito la Bibbia, di non guardare la pagliuzza nell’occhio dell’altro se non hai prima tolto la trave che è nel tuo”.

Fondo Centrale di Garanzia, OroItaly: “Patuanelli spaventato dai numeri, noi dalle modalità”

E’ spaventato il ministro Patuanelli dall’enormità delle richieste di accesso al Fondo Centrale di Garanzia che hanno superato il milione. Una liquidità per oltre 71 mld di euro quella garantita dallo Stato che però non è sufficientea riavviare il motore Italia, anche in considerazione del dato reale di chi effettivamente riesce ad accedere al Fondo Centrale di Garanzia tanto sventolato da Patuanelli e compagni. “Non sono mai stati i numeri a spaventarci – esordisce Salvio Pace, presidente di OroItaly l’associazione cheriunisce gli orafi campani e non solo – ma le modalità dell’accesso che, inverità, risultano essere peggiori rispetto a quelle tradizionali dinegazionismo a discrezione delle banche”. Pace ha poi continuato: “In effetti, e la nostra categoria ne è un esempio, pur appartenendo all’eccellenzadel made in Italy, molti di noi non si trovano nelle condizioni di accedere al fondo di garanzia. Noi siamo artigiani, non produciamo acciaio, ne automobili,ed abbiamo grosse difficoltà a parametrarci con gli incentivi di cui parla il ministro Patuanelli”. Fa eco al presidente Pace anche il segretario generale dell’Associazione degli Orafi Gianni Lepre: “L’idea del governo di raccogliere i rimasugli dei precedenti decreti unendoli poi ad altrefrattaglie economiche derivanti da plusvalori spacciandoli per aiuti destinatiperò solo ad alcune imprese rientranti nei canoni e nei parametri indicatinelle rispettive misure, non è certo il modo di risolvere il problema, anzi, lo si amplifica in quanto due sono le ipotesi: o l’esecutivo non conosce iltessuto industriale italiano, o pensa che le imprese siano così stupide da credere in un rilancio propositivo del made in Italy attraverso la propaganda e 4 spiccioli”. Lepre poi ha concluso: “Eh si, perchè noi stiamo parlando della classica goccia nel mare, la quale si assottiglia sempre di più a seconda della regolamentazione sull’erogazione. Il ministro è spaventato perl’ingente quantità di domande? Io, fossi al ministro Patuanelli, sarei spaventatissimo dai dati di quante aziende in effetti accedono al credito, e quante restano fuori per gli stupidi ed insensati paletti imposti. Sono quei paletti che genereranno il default, non le idee: quelle non hanno mai ucciso nessuno”.