Archivi tag: meteo

Brasile: caldo record a Rio, sensazione termica di 50 gradi

Le due città più grandi del Brasile, San Paolo e Rio de Janeiro rispettivamente, hanno segnato nella domenica di ieri le temperature più alte del 2023. Nella megalopoli di San Paolo, i termometri hanno registrato 36,9 gradi, superando i 36,5 gradi registrati il ;;24 settembre. A Rio, dove le spiagge sono state prese d’assalto, la temperatura è stata ancora più alta: a Irajá, nella zona nord cittadina, si sono registrati 42,5 gradi. Il picco precedente era stato osservato il 17 febbraio, con 41,8 gradi. Secondo il sistema Alerta Rio (la stazione meteorologica comunale), la sensazione termica a Irajá, attorno alle 13:55 locali di ieri (le 17:55 italiane), ha raggiunto i 50,5 gradi.

Meteo: Estate di San Martino per pochi, in arrivo 2 perturbazioni

Sarà un’Estate di San Martino per pochi, quella che tradizionalmente arriva in prossimità della Festa del Santo l’11 novembre, con temperature miti e sole. La rimonta dell’alta pressione dopo il maltempo dei giorni scorsi sarà infatti interrotta da almeno altre 2 perturbazioni, anche se di modesta entità.

Secondo le previsioni di Antonio Sanò, fondatore del sito ‘iLMeteo.it’, un primo fronte instabile interesserà principalmente le regioni centrali e meridionali con precipitazioni a tratti moderate oggi e mercoledì. Per ora il Nord sarà escluso dalle piogge e godrà di un tempo più soleggiato. La seconda perturbazione raggiungerà l’Italia nel pomeriggio di giovedì 9 e questa volta interesserà dapprima il Nord e poi il Centrosud. Con questo secondo fronte instabile le precipitazioni risulteranno più intense tant’è che al Nord oltre alle piogge forti attese sulla Liguria di levante, tornerà a nevicare sull’arco alpino sopra i 1200 metri. Al Centro invece le piogge risulteranno abbondanti o molto abbondanti dapprima sulla Toscana settentrionale e successivamente su Lazio, Umbria e Marche. Al Sud la fase di intenso maltempo interesserà principalmente le coste tirreniche. Quanto alle temperature, valori massimi tra 10 e 17°C sono attesi al Nord, tra 17 e 22°C al Centro e fino a 24-26°C al Sud. Di notte invece farà piuttosto freddo al Nord con pochi gradi sopra lo zero in pianura, oltre i 13-15°C invece su gran parte del Centro-Sud. Nel dettaglio: Lunedì 6. Al nord: cielo a tratti nuvoloso, piovaschi sul FriuliVG. Al centro: entro sera piovaschi tra Toscana, Umbria e Lazio. Al sud: cielo a tratti molto nuvoloso. Martedì 7. Al nord: a tratti coperto, ma asciutto. Al centro: in arrivo piogge su Lazio e Umbria, poi anche sulle Adriatiche. Al sud: piovaschi sul casertano. Mercoledì 8. Al nord: bel tempo prevalente. Al centro: ultime piogge in Molise, sole altrove. Al sud: peggiora con piogge anche diffuse. Tendenza. Giovedì peggiora al Nord e successivamente al Centro, weekend con maltempo e venti forti.

In Campania scatta dalle 21 l’allerta meteo arancione

La Protezione Civile della Regione Campania ha emanato un avviso di allerta meteo per piogge e forti temporali valido a partire dalle 21 di oggi, giovedì 2 novembre, fino alle 21 di domani, venerdì 3 novembre, sull’intero territorio regionale.

L’allerta, per quanto riguarda il rischio idrogeologico, è di livello arancione sulle zone 1, 2,3 (Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana, Alto Volturno e Matese, Costiera Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini). L’allerta è gialla sul resto della regione.

Su tutta la Campania, indipendentemente dalla zona, vige anche una allerta per venti molto forti con raffiche e mare molto agitato lungo le coste esposte. I temporali, anche di forte intensità, “daranno luogo ad un rischio idrogeologico diffuso e ad un rischio idraulico, con possibili frane, instabilità di versante, colate rapide di fango, caduta massi, allagamenti, esondazioni, innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, scorrimento superficiale delle acque piovane nelle strade e coinvolgimento delle aree urbane depresse”.

La Protezione Civile della Regione Campania richiama i sindaci alla massima attenzione. Si ricorda di attivare i Centri operativi comunali, di attuare tutte le norme previste dai piani di Protezione civile e adottare le dovute misure di mitigazione del rischio e messa in sicurezza del territorio e di tutela dei cittadini. Si invitano le autorità competenti a controllare altresì la corretta tenuta del verde pubblico, nonché delle strutture esposte alle sollecitazioni dei venti e del moto ondoso. Viene chiesto infine di prestare attenzione ai successivi avvisi diramati dalla Sala operativa regionale.

Forti piogge al sud fino a domani poi torna sole e caldo ovunque

Questa fase autunnale è un fuoco di paglia. Il ciclone influenzerà negativamente il tempo con forti piogge e temperature più miti al Sud almeno fino a domani, inizialmente anche su Abruzzo e Molise. Successivamente sull’Italia andrà a imporsi un grande campo di alta pressione che riporterà il sole e un clima estivo. E’ quanto annuncia Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it

Con l’arrivo del nuovo l’anticiclone i valori massimi riusciranno a salire sopra la media del periodo di quasi 10°C. Di giorno al Centro-Nord si toccheranno nuovamente i 29-32°C e gradualmente anche al Sud. Pure le temperature notturne, in sensibile calo in questi giorni, riprenderanno a salire avvicinandosi ai 20°C. Questa nuova fase di tempo stabile e caldo potrebbe durare almeno fino al 6-7 ottobre. Nel dettaglio: – Lunedì 25. Al nord: sole prevalente. Al centro: rovesci su Marche, Abruzzo e Molise, bel tempo altrove. Al sud: molto instabile con temporali anche forti. – Martedì 26. Al nord: soleggiato e caldo. Al centro: bel tempo ovunque e clima più caldo. Al sud: ancora tanti forti temporali, soprattutto su Basilicata, Salento, Calabria e Sicilia. – Mercoledì 27. Al nord: sole e caldo estivo. Al centro: estate piena. Al sud: in gran parte soleggiato salvo ultimi temporali in Calabria, occasionali sulla Sicilia ionica. Tendenza: anticiclone in rinforzo, sole prevalente e caldo sopra la media.

Meteo: Cnr, entro domenica temperature al Sud calano di 10 gradi

Dieci gradi in meno entro domenica in alcune aree del Sud: è l’effetto della perturbazione che dalla prossima notte porterà ulteriore maltempo nel Nord Italia per spostarsi gradualmente verso il meridione. “Si tratta – spiega Gianni Messeri, meteorologo del Consorzio Lamma di Cnr e Regione Toscana – di un sistema perturbato più organizzato rispetto a quello in corso oggi specialmente nel settentrione. Un ‘minimo’ che avrà come conseguenza temporali sparsi in tutta la penisola, ma non sono escluse grandinate o raffiche di vento”. La perturbazione determinerà ovunque un abbassamento delle temperature, che sarà particolarmente rilevante in alcune aree del Sud, dove peraltro le temperature massime hanno toccato i 35 gradi, ben oltre la media stagionale. “Da oggi a domenica – precisa Messeri – le temperature scenderanno ovunque. Non si può però parlare già di autunno, visto che questa diminuzione delle temperature, che parte da valori più alti per il periodo, potrebbe non durare a lungo. Le prime indicazioni, infatti, sono per una risalita della colonnina di mercurio al Nord a partire da lunedì/martedì”. E’ però bene notare, continua il meteorologo del Consorzio Lamma-Cnr, “che il lento passaggio di questa perturbazione lascerà degli strascichi, che si manifesteranno a partire da domenica con rovesci sparsi e dureranno anche nei giorni successivi. E’ come se l’instabilità, spostandosi, lasciasse in eredità delle ferite che guariscono lentamente”.

In Campania allerta per vento forte e mare agitato

La Protezione Civile della Regione Campania ha emanato un avviso di allerta meteo per “venti forti e temporaneamente molto forti, in particolare martedì 5 settembre, dai quadranti settentrionali, con possibili raffiche. Mare agitato, soprattutto lungo le coste esposte ai venti, con possibili mareggiate”. L’allerta entra in vigore oggi, lunedì 4 settembre alle ore 10 e termina domani, martedì 5 settembre alle ore 22.

Si chiede di prestare attenzione alla corretta tenuta del verde pubblico, delle strutture provvisorie (impalcature) e a quelle per la balneazione (ombrelloni, gazebo e simili). Si raccomanda ai sindaci e alle autorità competenti di “attivare sui rispettivi territori tutte le misure atte a prevenire, mitigare e contrastare i fenomeni attesi: massima prudenza per le imbarcazioni e le persone presenti, anche nelle ore notturne, nelle zone portuali e nei litorali esposti ai venti”. Si richiama inoltre l’attenzione sul rischio di propagazione degli incendi dovuto al forte vento che può rappresentare una concausa di diffusione.

Ultime battute per il caldo, in arrivo un ciclone da Nord

La nuova ondata di caldo dell’estate 2023 è agli sgoccioli: è atteso da Nord un ciclone che, dalla Gran Bretagna, raggiungerà il Mediterraneo attraverso il Mar Ligure, particolarmente caldo in questo periodo.

Lo scontro fra la massa d’aria fredda e quella calda potrebbe trasformare il ciclone in un uragano mediterraneo, osserva il sito iLMeteo.it. Il ciclone attraverserà l’Italia a partire da lunedì 28 agosto per abbandonarla il 30, provocando un calo delle temperature fino a 15-20°C rispetto ai valori registrati nei giorni scorsi. Per il fondatore del sito, Antonio Sanò, le condizioni perché un normale vortice ciclonico si trasformi in un ciclone tropicale o in un uragano mediterraneo richiedono “temperature delle acque marine superiori ai 26°C, intensa evaporazione, presenza di un’area centrale di bassa pressione circondata da zone a pressione più elevata e venti convergenti”. Nelle prossime ore sull’Italia si prevede perciò un graduale peggioramento, con rovesci temporaleschi che dai settori alpini del Nordovest si sposteranno verso le pianure. Sono attese precipitazioni a tratti molto abbondanti in provincia di Novara, Varese, Lecco, Como, Vercelli, e in serata anche a Torino e Milano. L’irruzione del ciclone è prevista da domenica 27 agosto, con un graduale peggioramento del tempo al Nordovest e poi al Nordest e in Toscana. L’aria più fresca in arrivo, scontrandosi con quella calda, darà origine a precipitazioni forti, con temporali e grandinate.

Si prevede che le regioni più colpite dal maltempo saranno Liguria, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige e alto Veneto. Sulle Alpi si prevedono nevicate a quote superiori ai 1.700-1.900 metri. Lunedì 28 agosto i temporali si sposteranno al Centro, soprattutto su Toscana, Umbria e Lazio, sulle regioni adriatiche centrali e localmente in Campania, Sardegna e Calabria. Nel dettaglio: Sabato 26: a Nord forte peggioramento a partire da Nordovest; al Centro soleggiato e caldo; al Sud sole e caldo in aumento.

Domenica 27: a Nord maltempo diffuso su gran parte delle regioni; al centro: entro sera peggioramento sulla Toscana, localmente in Umbria, Sardegna e alto Lazio; a Sud, tempo instabile in Campania.

Lunedì 28: a Nord maltempo su Lombardia e Nordest; al Centro: rovesci e temporali su Toscana, Umbria e Lazio; a Sud instabile su Campania e Calabria.

Le ondate di calore aumentano i rischi per chi ha l’Alzheimer

Le persone con patologie neurodegenerative, e in particolare demenza e Alzheimer, potrebbero essere particolarmente a rischio a causa delle ondate di calore che, anche a causa del cambiamento climatico e del global warming, continuano ad aumentare.

Lo rileva uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Trieste, in collaborazione con docenti e neurologi dell’Environmental neurology specialty group della World federation of neurology, e pubblicato sulla rivista internazionale Current Alzheimer Research. Secondo lo studio, tra i vari effetti negativi che le patologie neurodegenerative possono avere sulle capacità cognitive e funzionali c’è anche una ridotta capacità di termoregolazione dell’organismo, soprattutto negli anziani. Per questo motivo, se sottoposti a forti ondate di calore, i malati di Alzheimer o quelli affetti da demenza potrebbero non riuscire a mantenere costante la temperatura del proprio corpo, esponendosi a rischi maggiori. Inoltre, il riscaldamento globale potrebbe essere indirettamente associato allo sviluppo di condizioni cliniche, tra cui malattie renali o infettive, che possono danneggiare ulteriormente i soggetti fragili.

Sotto l’aspetto fisiologico – emerge dallo studio – le persone con disturbi cognitivi e malattie neurodegenerative potrebbero essere colpite dal riscaldamento globale attraverso diversi meccanismi, come lo stress da calore che potrebbe comportare un aumento dell’eccitotossicità, dello stress ossidativo e della neuroinfiammazione. Se concomitanti, questi effetti potrebbero promuovere l’accumulo del peptide beta amiloide e della proteina tau, molecole ritenute i principali responsabili della malattia di Alzheimer. Inoltre, le persone con Alzheimer possono avere schemi circadiani alterati, cioè variazioni della temperatura corporea diverse da quelle fisiologiche e manifestare anomalie della termoregolazione. E’ stato ipotizzato – ricorda lo studio – che il forte aumento dei decessi tra le persone con gravi deficit cognitivi durante le precedenti ondate di calore potrebbe essere stato causato dall’incapacità di una persona di percepire le condizioni ambientali, la soglia della sofferenza e ascoltare i meccanismi di difesa fisiologici, tra cui la sete.

Inoltre, è stato evidenziato che alcuni trattamenti farmacologici possono influenzare alcune risposte termoregolatorie e in particolare la sudorazione.

 

Caldo: coldiretti, parchi rifugio con 1,5 gradi in meno. Ma solo 32,5 mq di verde a testa nelle città roventi

Un’area verde urbana di 1500 metri quadrati raffredda in media 1,5 gradi e propaga i suoi positivi effetti a decine di metri di distanza. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’allerta da bollino rosso in ben 16 capoluoghi nel sottolineare però che contro il caldo torrido che assedia le città l’Italia dispone di appena 32,5 metri quadrati di verde urbano rinfrescante per abitante, in una situazione di cambiamenti climatici con ondate di calore sempre più intense e persistenti.

 Parchi, giardini e aree verdi nelle città – continua Coldiretti – rappresentano oasi di benessere per gli italiani rientrati dalle vacanze in montagna, al mare ed in campagna dove le temperature sono gradi inferiori grazie all’azione delle piante coltivate.

 Non è un caso che tra le città più bollenti ci siano infatti la Capitale Roma con 16,9 metri quadrati di verde pro capite, Firenze con 25,4, Torino con 23,7 Bologna con 22,1 e Napoli con 13,5 metri quadrati a testa secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat.

La ridotta presenza di parchi e giardini dove trovare ombra e refrigerio impatta sulla temperatura media dell’intera area urbana. Infatti, la lotta al caldo assassino passa anche per il verde considerato che – sottolinea Coldiretti – un parco di grandi dimensioni può abbassare il livello di calore da 1 a 3 gradi rispetto a zone dove non ci sono piante o ombreggiature verdi. Gli alberi – continua Coldiretti – rinfrescano gli ambienti in cui si trovano grazie sia all’ombreggiatura che creano sia alla traspirazione e fotosintesi del fogliame diventando dei grandi condizionatori naturali:  Una opportunità che impone di affrontare il problema della ridotta disponibilità di spazi verdi nelle città – afferma Coldiretti – puntando su un grande piano di riqualificazione urbana di parchi e giardini che migliori la qualità dell’aria e della vita della popolazione dando una spinta all’economia e all’occupazione.

Senza dimenticare che il verde è importante perché migliora anche la qualità della vita nelle città considerato che una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno, secondo una analisi della Coldiretti. Tra le specie tipiche e autoctone di alberi e arbusti antismog ci sono – continua Coldiretti – la farnia, il leccio, il carpino bianco, l’acero campestre, il tiglio, il frassino maggiore, il pioppo, mentre tra gli arbusti la rosa canina, l’alloro, il ligustro, il corniolo, il biancospino.

Coldiretti insieme a Rete Clima è impegnata a piantare e curare 60mila alberi nel 2023 nelle città dove creare nuove foreste urbane, con lo scopo di ridurre le temperature e proteggere dalle ondate di calore eccezionali, migliorare la qualità dell’aria e favorire la biodiversità. “La valorizzazione del ruolo del verde a tutela della salute dei cittadini rappresenta una nuova opportunità per promuovere un settore cardine per l’economia italiana come il florovivaismo che – sottolinea il presidente di Coldiretti Ettore Prandini – vale oltre 2,6 miliardi di euro con il coinvolgimento di 27.000 aziende florovivaistiche attive in Italia su 30mila ettari coltivati che garantiscono il lavoro lungo tutta la filiera a 200.000 persone a livello nazionale”.

Fiammata di caldo, 10 gradi sopra la media. Anche Napoli bollino rosso

Non accenna ad attenuarsi, e alla fine la durata totale sarà di 13-15 giorni dal suo inizio per questa ultima ondata di caldo africano in corso sull’Italia in particolare sul Centro-Nord, con temperature di almeno 10 gradi superiori alla media del periodo. Lo annuncia Antonio Sanò, fondatore del sito ‘iLMeteo.it’, confermando lo zero termico salito a 5.328 metri, circa 300 oltre il precedente primato in Italia.

Per quanto riguarda le previsioni, il tempo sarà caldissimo e asciutto al Centro-Nord fino a domenica. Possibilità di temporali sul meridione a causa di un’area depressionaria tra Sicilia e Libia: proprio tra Sicilia, Calabria e Campania si potranno avere disturbi temporaleschi pomeridiani che manterranno le temperature del Sud decisamente più basse che al Centro-Nord. I

l caldo record ha fatto, come previsto, aumentare le città da bollino rosso. Tra i 27 centri urbani considerati lo riceveranno Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina Milano Napoli, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste e Verona.