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Le Dichiarazioni Shock di Trump: Implicazioni sulla Nato, Putin e l’Ucraina

Le parole audaci e sorprendenti dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, riguardo alla Nato e alla Russia hanno suscitato un’ondata di preoccupazione e reazioni da parte della comunità internazionale. In questo articolo, esploreremo le implicazioni di queste dichiarazioni sulla sicurezza globale, sulle relazioni tra Stati Uniti, Russia e gli alleati della Nato, in particolare l’Ucraina.

Donald Trump ha recentemente dichiarato di essere favorevole ad “incoraggiare” la Russia ad agire nei confronti degli Stati membri della Nato che non sono in regola con i pagamenti. Questo linguaggio provocatorio ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla stabilità dell’Alleanza Atlantica e alla sicurezza degli alleati.

Le reazioni non si sono fatte attendere. Il portavoce della Casa Bianca, Andrew Bates, ha sottolineato il pericolo che tali affermazioni comportano per la sicurezza nazionale americana e la stabilità globale. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha ribadito il impegno dell’Alleanza nella difesa reciproca degli alleati e ha avvertito sulle conseguenze di mettere in dubbio tale impegno.

Le parole di Trump rischiano di mettere a rischio il pacchetto di aiuti all’Ucraina che il Senato degli Stati Uniti sta tentando di approvare. Senza questi aiuti, l’Ucraina potrebbe trovarsi in una posizione vulnerabile di fronte all’espansionismo russo, mettendo ulteriormente in pericolo la stabilità della regione.

Le dichiarazioni di Trump evidenziano la sua posizione critica nei confronti della Nato e la sua vicinanza al presidente russo Vladimir Putin. Tali posizioni, se confermate, potrebbero avere gravi conseguenze sulla sicurezza e sulla stabilità geopolitica. È essenziale che gli Stati membri della Nato rimangano uniti e rafforzino il loro impegno per garantire la difesa reciproca e la sicurezza della regione.

Ucraina sotto pressione: La minaccia della cessazione delle forniture di Patriot dagli Stati Uniti

Negli Stati Uniti arriva un avvertimento che scuote l’Ucraina, portando con sé il timore di una significativa perdita di capacità difensive. Presto, sembra che Washington non sarà più in grado di inviare armi, in particolare il sistema di difesa aerea Patriot, all’invaso Paese ucraino. Questa notizia, riportata dal New York Times e citata da funzionari della Casa Bianca e del Pentagono, rappresenta una svolta critica nel conflitto che vede l’Ucraina fronteggiare l’aggressione russa.

Il sistema di difesa aerea Patriot, noto per i suoi missili intercettori dai costi elevati, tra due e quattro milioni di dollari ciascuno, è stato un elemento cruciale nella capacità ucraina di difendersi contro gli attacchi russi. Fin dall’inizio del conflitto, la Russia ha sferrato più di 3.800 droni e 7.400 missili contro l’Ucraina, e i Patriot sono stati l’ancora di salvezza, in grado di intercettare e distruggere i missili balistici.

Il maggiore dell’esercito ucraino, Volodymyr, comandante della prima batteria di Patriot inviata in Ucraina, ha raccontato al New York Times come queste potenti difese abbiano sorpreso il mondo, abbattendo missili ipersonici russi dichiarati “imbattibili” da Vladimir Putin. Tuttavia, la notizia della possibile cessazione delle forniture di Patriot ha destato preoccupazioni tra gli ucraini, temendo un indebolimento della loro capacità di difesa.

Le batterie statunitensi, con radar dalla portata di oltre 93 miglia e la capacità di individuare fino a 100 obiettivi contemporaneamente, hanno svolto un ruolo chiave nel proteggere le città ucraine. Tuttavia, Volodymyr ammette che la protezione è limitata, paragonandola a una coperta stesa solo su una parte del letto. La paura di una possibile riduzione delle forniture belliche è palpabile, con l’ufficiale che esprime la preoccupazione che senza il supporto degli alleati, l’Ucraina potrebbe ritrovarsi in una situazione simile all’inizio della guerra, con città distrutte e popolazioni costrette nei rifugi.

Con l’incertezza sulla disponibilità futura dei Patriot, i comandanti ucraini stanno già cercando di pianificare un futuro in cui dovranno fare a meno di queste avanzate difese aeree. L’uscita di scena dei Patriot rappresenterebbe sicuramente una perdita significativa per la capacità difensiva ucraina, e la comunità internazionale resta in attesa di vedere come l’Ucraina affronterà questa nuova sfida nel contesto del persistente conflitto con la Russia.

Ecco come Biden vuole impedire a Trump di ricandidarsi

Degno di un episodio di House of Cards il colpo di scena che pone un nuovo ostacolo alla ricandidatura di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. C’è poco da dire: l’entourage di Joe Biden le sta pensando proprio tutti per disfarsi dell’avversario più scomodo, quello che, previsioni alla mano, potrebbe tornare agevolmente alla Casa Bianca nel 2024.

Questa volta si ricorre ai poteri della Corte Suprema (la più alta corte della magistratura federale degli Stati Uniti d’America)

Il 14/mo emendamento, in base al quale la Corte suprema del Colorado ha escluso Donald Trump dal voto delle primarie presidenziali repubblicane in quello Stato, fu adottato nel 1868, dopo la Guerra civile americana. L’emendamento affronta i diritti di cittadinanza e la pari tutela delle leggi. Ma la sezione terza dell’emendamento afferma che i funzionari pubblici che hanno giurato di sostenere la Costituzione sono banditi da futuri incarichi se coinvolti in una “insurrezione” o “rivolta”. La formulazione è considerata vaga e non menziona esplicitamente la presidenza. Finora è stata applicata solo due volte dal 1919. La sezione terza fu introdotta per impedire che qualsiasi funzionario civile o militare che aveva servito negli Stati Uniti prima della Guerra civile riguadagnasse posizioni di autorità se aveva tradito il suo Paese sostenendo la Confederazione sudista. Ecco il testo: “Nessuno potrà essere senatore o rappresentante al Congresso, o elettore del presidente e del vicepresidente, o ricoprire alcuna carica, civile o militare, sotto gli Stati Uniti, o sotto qualsiasi Stato, se, avendo precedentemente prestato giuramento, in qualità di membro del Congresso, o come funzionario degli Stati Uniti, o come membro di qualsiasi legislatura statale, o come funzionario esecutivo o giudiziario di qualsiasi Stato, di sostenere la Costituzione degli Stati Uniti, si sarà impegnato in un’insurrezione o ribellione contro la stessa (Costituzione), o avrà dato aiuto o conforto ai suoi nemici. Ma il Congresso può, con un voto di due terzi di ciascuna Camera, rimuovere tale incapacità”.

Usa: Fbi avverte, rischio attacchi terroristici per guerra Gaza

La guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza potrebbe provocare attacchi terroristici di ‘lupi solitari’ negli Stati Uniti durante le vacanze invernali, hanno avvertito ieri sera l’Fbi e altre agenzie di sicurezza americane in un comunicato congiunto pubblicato online.

“L’Ufficio federale d’investigazione (Fbi), il Dipartimento della sicurezza interna (Dhs) e il Centro nazionale antiterrorismo (Nctc) valutano che le tensioni in corso legate al conflitto aumentano con tutta probabilità la minaccia di violenza da parte di attori solitari nei confronti di grandi raduni pubblici durante l’inverno, compresi quelli legati alle festività”, si legge nella nota. “Sebbene questo annuncio non sia in risposta ad alcuna specifica attività di complotto, questi obiettivi rimangono probabilmente attraenti per attori solitari ispirati da una serie di ideologie a causa della loro accessibilità e natura simbolica”, spiegano le agenzie di sicurezza Usa. “Tali incontri potrebbero diventare un bersaglio per coloro che sono spinti a commettere violenza contro le comunità ebraiche, cristiane, musulmane e arabe”, specifica il comunicato. Dall’inizio della guerra il 7 ottobre scorso “si è verificato un picco nelle segnalazioni di potenziali crimini d’odio o altre violazioni penali – rendono noto Fbi, Dhs e Nctc -. Abbiamo anche osservato un aumento delle false minacce bomba e sparatorie attive contro le sinagoghe negli Stati Uniti, probabilmente intese a interrompere i servizi e intimidire i fedeli”.

Usa: piove sul Burning Man, 70.000 persone bloccate nel Nevada

Oltre 70.000 persone che partecipano al festival del Burning Man (28 agosto-4 settembre) sono bloccate nel deserto del Nevada e sono state invitate dalle autorità a conservare acqua, cibo e carburante a causa di una violenta tempesta che ha portato forti piogge trasformando il Black Rock Desert in una distesa di fango. Lo riportano i media statunitensi. La Cnn pubblica oggi un video della zona colpita, che mostra centinaia di camper, roulotte e tende immerse nel fango profondo fino alle caviglie. Gli organizzatori hanno impedito ai veicoli di entrare o uscire dall’area del festival dopo le forti piogge iniziate venerdì sera, sottolinea la Cnn aggiungendo che alcuni partecipanti hanno raggiunto a piedi le strade principali, che distano decine di chilometri dal sito. L’aeroporto di Black Rock City, che si trova in un’area remota nel Nevada nord-occidentale, è stato chiuso, così come l’accesso alla città, eccetto per i veicoli dei servizi di emergenza, hanno reso noto gli organizzatori su X. Le autorità locali, nel frattempo, stanno indagando sulla morte di una persona avvenuta “durante le piogge”, ha dichiarato l’ufficio dello sceriffo della Contea di Pershing senza fornire ulteriori dettagli, come riporta Nbc News. Il festival del Burning Man, tra gli eventi culturali più seguiti negli Stati Uniti, ogni anno dal 1990 (eccetto una pausa dovuta al Covid) infiamma il deserto del Nevada. Letteralmente: perché l’evento – una ‘celebrazione’ lunga una settimana che attira decine di migliaia di persone – si conclude con il rito di dare alle fiamme un gigantesco fantoccio di legno, l”uomo che brucia’ appunto.

Mistero sulla posizione di Prigozhin: Gli Stati Uniti affermano di non avere informazioni

Emergono immagini comiche dai travestimenti usati dal leader del gruppo Wagner

Durante un briefing con la stampa a bordo dell’Air Force One, il vice portavoce della Casa Bianca, Andrew Bates, ha dichiarato che gli Stati Uniti non hanno alcuna informazione sulla posizione attuale di Evgenij Prigozhin. Bates ha confermato che il gruppo paramilitare Wagner continua ad essere monitorato attentamente.

Quasi due settimane fa, durante un tentativo di ribellione armata a San Pietroburgo, è stata effettuata una perquisizione presso l’abitazione di Prigozhin, leader del gruppo Wagner. Da allora, iniziano a emergere immagini che oscillano tra l’incredibile e il comico. Oltre a mazzette di dollari e rubli, lingotti d’oro, armi e passaporti falsi, sono state rese pubbliche una serie di fotografie che mostrano i travestimenti utilizzati da Prigozhin durante le sue missioni sotto copertura all’estero, in particolare in Libia, dove il gruppo Wagner è arrivato nel 2019.

Le immagini sono accompagnate dall’immagine di una serie di parrucche rinvenute in un armadio insieme a numerosi faldoni di documenti. Questa scoperta aggiunge un tocco di bizzarro alla vicenda e solleva domande sulle operazioni segrete condotte dal gruppo Wagner e sul ruolo di Prigozhin in tali missioni.

Nonostante gli sforzi per svelare i segreti di Prigozhin e del gruppo Wagner, gli Stati Uniti continuano a essere all’oscuro della sua posizione attuale. La situazione rimane avvolta nel mistero, mentre il monitoraggio del gruppo Wagner e delle sue attività resta una priorità per gli Stati Uniti e per la comunità internazionale.

CNN: Trump ricoverato in ospedale, emergono più casi Covid alla Casa Bianca e nella campagna elettorale

(CNN) Ilpresidente Donald Trump è stato portato al Walter Reed National Military Medical Center venerdì sera, meno di 24 ore dopo la notizia della sua diagnosi di Covid-19, facendo precipitare il paese in una crisi sempre più profonda come cerchia di attuali ed ex aiutanti del presidente. risultati positivi rapidamente ampliati.

All’inizio di sabato, l’ex consigliere della Casa Bianca Kellyanne Conway e il responsabile della campagna elettorale del presidente Bill Stepien erano entrambi risultati positivi, a seguito delle diagnosi positive di due senatori statunitensi che avevano partecipato all’annuncio della nomina alla Corte Suprema di Trump lo scorso fine settimana e del consigliere senior di Trump Hope Hicks giovedì. .
È stata un’escalation notevolmente rapida della minaccia del virus – che il presidente ha a lungo minimizzato – da un’infezione che gli ha causato sintomi lievi, a una febbre per poi essere trasportata in aereo all’ospedale, il tutto diffondendosi rapidamente in tutto il governo e il suo campagna.
Poco prima di mezzanotte, il medico del presidente, comandante della Marina. Il dottor Sean Conley ha finalmente fornito un aggiornamento sulle condizioni del presidente, dicendo in un promemoria che il presidente sta “andando molto bene” e non ha richiesto alcun ossigeno supplementare, ma che i medici hanno avviato il farmaco antivirale remdesivir, che ha dimostrato di accorciare tempo di recupero per alcuni pazienti con coronavirus.
Conley ha aggiunto di aver raccomandato il movimento del presidente dalla Casa Bianca a Walter Reed venerdì prima in consultazione con specialisti sia della Walter Reed che della Johns Hopkins University.
Più o meno nello stesso periodo, Trump ha twittato: “Va bene, credo! Grazie a tutti. AMORE !!!”
La diagnosi di Trump – seguita dal suo trasferimento a Walter Reed, dove la Casa Bianca ha detto che intende restare e lavorare per “i prossimi giorni” – ha presentato la più grave minaccia per la salute conosciuta per la presidenza degli Stati Uniti da quando l’ex presidente Ronald Reagan non lo era. -fatalmente colpito nel 1981.
La decisione di portare Trump in ospedale ha segnato una brusca svolta rispetto alla dichiarazione rilasciata venerdì da Conley quando ha confermato per la prima volta la diagnosi di Covid-19 di Trump e la first lady Melania Trump, e ha detto che la coppia sarebbe rimasta alla Casa Bianca durante la convalescenza.
Indossando un abito e una maschera, Trump, che ha 74 anni, ha dato un basso tono alla stampa ma non ha risposto alle domande mentre camminava senza assistenza attraverso il South Lawn della Casa Bianca fino a Marine One, l’elicottero che lo ha trasportato in aereo in ospedale. È partito per Walter Reed dopo aver ricevuto una dose del trattamento medico sperimentale Regeneron, che potrebbe aver segnalato un crescente livello di preoccupazione tra i suoi medici, ha detto alla CNN venerdì il dottor Jonathan Reiner, analista medico della CNN e professore alla George Washington University.
Sebbene lo staff della Casa Bianca abbia affermato che il presidente ha fatto la mossa “per un’abbondanza di cautela”, venerdì c’erano ancora più domande che risposte sulle condizioni del presidente, in parte a causa della costante mancanza di trasparenza da parte di questa Casa Bianca e del fatto che i suoi medici non hanno informato la stampa, il che è stato tipico del protocollo quando i past presidenti hanno affrontato problemi di salute.
I funzionari della Casa Bianca hanno sottolineato che il presidente non ha trasferito il potere al vicepresidente Mike Pence, come a volte è consuetudine quando un presidente è malato o programmato per sottoporsi a una procedura che potrebbe richiedere l’anestesia.
Il presidente “è in carica”, ha detto venerdì un assistente per le comunicazioni della Casa Bianca, e Trump ha rilasciato un breve video registrato su Twitter ringraziando i suoi sostenitori per i loro auguri quando è arrivato a Walter Reed poco prima delle 18:30 ET.
“Voglio ringraziare tutti per l’enorme supporto. Vado al Walter Reed Hospital. Penso di stare molto bene”, ha detto Trump nel video di 18 secondi, che è stato notevole per la sua brevità. “Ci assicureremo che le cose funzionino. La first lady sta andando molto bene. Quindi grazie mille, lo apprezzo. Non lo dimenticherò mai. Grazie.”
Melania Trump è rimasta alla Casa Bianca con ciò che il medico della Casa Bianca ha descritto come una leggera tosse e un mal di testa.
Ma l’età del marito, il suo sesso e il fatto che sia clinicamente obeso lo mettono a maggior rischio di complicanze del virus. Non era chiaro esattamente quando la coppia fosse stata testata e per quanto tempo avrebbero potuto essere contagiosi.
Il periodo di incubazione del virus è stimato tra i cinque ei 14 giorni, secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, e le linee guida dell’agenzia dicono che chiunque sia esposto al virus dovrebbe mettere in quarantena per 14 giorni.