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Piazza Garibaldi e Porta Capuana: due persone denunciate.

agenti del Commissariato Vicaria-Mercato, durante il servizio di controllo del territorio, hanno notato in piazza Garibaldi un uomo che, alla loro vista, ha tentato di eludere il controllo cambiando direzione di marcia.
I poliziotti lo hanno fermato trovandolo in possesso di un coltello della lunghezza di circa 11 cm.
L’uomo, R.R., 31enne casertano con precedenti di polizia, è stato denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere.
Inoltre, in piazza San Francesco a Capuana, gli agenti hanno controllato M.I, 32enne salernitano sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, e lo hanno denunciato per violazione dei relativi obblighi.

GUARDIA DI FINANZA NAPOLI: SEQUESTRATI 190 KG. DI SIGARETTE E ARRESTATO UN CONTRABBANDIERE, RISULTATO ANCHE PERCETTORE DEL REDDITO DI CITTADINANZA.

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Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha tratto in arresto un contrabbandiere 55enne napoletano che trasportava 190 Kg. di sigarette con la propria auto.

Lo stesso soggetto è risultato percettore del “reddito di cittadinanza” dal 2019.

In particolare, i finanzieri del Gruppo di Nola durante un controllo su strada hanno fermato un’autovettura con i vetri posteriori oscurati e hanno eseguito un rapido controllo scoprendo diverse casse di sigarette nascoste nel cofano e sui sedili posteriori del veicolo.

Le successive perquisizioni, estese al garage utilizzato dal soggetto come deposito, hanno portato al sequestro di ulteriori decine di casse di “bionde” del tipo “cheap white”, marca Regina.

I contestuali accertamenti economico-finanziari hanno poi fatto emergere che il contrabbandiere risultava anche percettore del “Reddito di cittadinanza”; pertanto, le Fiamme Gialle hanno inviato la segnalazione all’INPS per l’avvio delle procedure di recupero di quanto illecitamente già percepito.

Il risultato è frutto anche dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio organizzati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli nell’ambito dei dispositivi di prevenzione dei rischi connessi alla pandemia da Covid-19.

RECOVERY FUND: È SUFFICIENTE QUANTO PREVISTO PER IL SUD?

Luigi Snichelotto, AssoMiMe: “Occorre attuare un Piano urgente. L’Italia vive una situazione di immobilismo”

Fisco, debito pubblico, crollo Pil: lo scenario economico in cui rischia di acuirsi il divario per il Mezzogiorno

ECONOMIA. «Il Recovery Fund potrebbe acuire il divario tra Nord e Sud. È essenziale attuare presto un Piano, per recuperare il crollo del reddito del Paese». È lo scenario prospettato da Luigi Snichelotto, imprenditore campano e presidente dell’associazione AssoMiMe (Mezzogiorno Italia Mediterraneo Europa). 

Nessun posizionamento ideologico, ma la necessità di rivedere processi che rischiano di coinvolgere imprese e cittadini schiacciati dalla burocrazia.

«Recovery Fund, di cui tutti parlano, ma di cui con il contagocce stiamo comprendendo il funzionamento e l’impatto che avrà sulla nostra vita futura. Siamo sicuri che non ci siano distorsioni? E, soprattutto, è sufficiente quanto previsto per il Sud? – sottolinea Snichelotto – I 209miliardi di euro del Recovery Fund consisteranno in una elargizione progressiva, continuativa e costante. I trasferimenti saranno spalmati su più anni e finiranno di essere erogati nel 2027».

Il prossimo anno, nel 2021, è previsto un trasferimento del 6,75% del totale, nel 2022 il 9,95%, e via via salendo, fino all’ultima tranche nel 2017 corrispondente ad un/quinto della Recovery and Resilience Facility (RRF), ovvero circa il 22,62%.

«Tutto questo contrasta con le esigenze della nostra nazione. Da un’analisi ed un pensiero critico costruttivo, sarebbe dovuto avvenire il contrario, ovvero uno scaglionamento regressivo e non progressivo. Predisporre, quindi, maggiori risorse adesso, nella fase di emergenza, per contrastare e fronteggiare gli effetti catastrofici della crisi e il crollo del Prodotto Interno Lordo».

È sul rischio dell’interdipendenza dall’Europa che interviene Snichelotto: Ue che dovrà valutare la pianificazione e le riforme necessarie per far scaturire la spesa dei fondi che si spalmerà sui 7 anni.

«Il Governo Conte dovrà redigere il suo Piano per presentarlo in dettaglio a gennaio. Sembra che, al momento, il premier abbia sottoposto all’attenzione un progetto di circa 30 pagine, suddiviso per macro aree di intervento: digitalizzazione ed innovazione, salute, infrastrutture, transizione ecologica, istruzione e ricerca, inclusione sociale e territoriale».

Macro aree che dovranno poi essere declinate nel particolare, come è avvenuto per il “France Relance” da 100 miliardi, lanciato da Macron in Francia lo scorso 3 settembre: un’ampia pianificazione per la modernizzazione del Paese, che potrebbe diventare un modello per gli Stati beneficiari del Recovery Fund.

LO SCENARIO ECONOMICO

«Siamo in ritardo. I Francesi hanno già redatto un piano dettagliato. Noi non abbiamo ancora certezze. In Italia abbiamo realizzato gli Stati Generali, abbiamo coinvolto le task force, l’esecutivo ha stilato circa 550 progetti per un controvalore oscillante tra i 650-670mialiardi di euro. Tuttavia per il Sud c’è molto poco – evidenzia Snichelotto –  L’unico fiore all’occhiello sembra essere il rafforzamento della Napoli-Bari. Poca roba come piano di intervento. Numerosi studiosi ed intellettuali hanno evidenziato, inoltre, come molte di queste idee fossero già previste da tempo e quindi poco innovative. I grandi interventi interessano soprattutto le aree del centro-nord, con sostegni previsti anche per alcuni porti marittimi. Il Mezzogiorno rischia di retrocedere sempre più».

E conclude: «Il “divide et impera” tra i ministeri ha suscitato aspettative che hanno determinato una rischiosa “lista della spesa” che crea una situazione di immobilismo, mentre il pericolo di un nuovo lockdown incombe e sarebbe un massacro per l’Italia. Mentre continua il dibattito sul Mes, tra le forze governative che si oppongono all’accesso al credito. Intanto i cittadini italiani sono messi sotto pressione, stressati, con forme di aggressività verbale e una popolazione stanca, logorata, senza una prospettiva certa, senza sicurezze sanitarie, con un bombardamento mediatico costante. La ciliegina sulla torta è il debito pubblico in crescita e un fisco con mille miliardi di tasse evase, di cui la metà non esigibili (per persone decedute o nullatenenti o aziende fallite) che, se recuperate, sarebbero equivalenti ad una cifra doppia rispetto alla dotazione del Recovery Fund».

Giustizia: Annalisa Chirico introduce #RinascitaItalia, la tre giorni dell’associazione “Fino a prova contraria”

“Fino a prova contraria è una scuola nata nel 2016 in ambito LUISS focalizzandosi sulla riforma della giustizia civile e penale come passo imprescindibile perché il nostro Paese sia finalmente un paese più giusto e competitivo. La conseguenza principale di ciò sarebbe la garanzia di processi con tempi certi capaci di attrarre investitori esteri nel lungo periodo. Il focus di quest’anno è ‘Rinascita Italia’ che si connette inevitabilmente alla crisi pandemica in corso, ma anche e soprattutto al rilancio post Coronavirus e al tanto atteso sostegno in arrivo dal Recovery Fund per superare i 10 punti di PIL persi, puntando come chiede l’Europa su ambiente e innovazione, con progetti specifici, ma anche attraverso le riforme”. Lo dichiara Annalisa Chirico, giornalista e presidente di Fino a Prova Contraria, associazione impegnata sul fronte della giustizia e della crescita economica, nella sua dichiarazione introduttiva sulla scuola di Fino a prova contraria e sullo spirito della tre giorni di “Rinascita Italia: The Young Hope”.

Ciclismo: Elisa Longo Borghini vince il bronzo ai Mondiali 2020

Elisa Longo Borghini ha arricchito la sua bacheca personale con la seconda medaglia mondiale della sua carriera. L’olimpionica delle Fiamme oro ha bissato il bronzo di Limburgo 2012 ripetendosi sul circuito iridato di Imola dove ha concluso al terzo posto la prova su strada dei Mondiali 2020.

La capitana della squadra azzurra è stata l’unica capace di impensierire la corazzata olandese che ha piazzato tre atlete nei primi quattro posti, insidiando fino alla fine anche la seconda posizione, sfumata per pochissimo al termine di una lunga volata con Annemiek Van Vleuten.

“Che emozione conquistare una medaglia in questo Mondiale in casa, organizzato alla grande in soli 15 giorni – ha detto Elisa subito dopo la gara – Sentir urlare il mio nome dai tanti tifosi presenti, calorosi e rispettosi, mi ha spinto a dare il massimo. Con le mie compagne ci eravamo dette di non tagliare il traguardo con rimpianti e così è stato, più di così oggi non potevamo ottenere”.

Poi è lei stessa a raccontare la lunga volata con l’olandese: “Ho guardato a sinistra, ma lei mi ha infilato a destra. È andata così, non ho nessun rammarico. Anzi, è stato uno dei migliori sprint che abbia mai fatto. Di solito arrivo quarta su tre. Ci tengo a ringraziare per prima cosa tutte le mie compagne di squadra, che hanno dato il massimo. Volevano arrivare al traguardo senza rimpianti e hanno lavorato tantissimo. Ringrazio anche il Gruppo sportivo delle Fiamme oro”.

Fondamentale è stata l’impostazione tattica decisa durante la gara, soprattutto nel momento in cui la Van Der Breggen ha piazzato l’allungo decisivo che l’ha portata alla vittoria in solitaria:

“Eravamo rimaste io, la Deignan, la Ludwig e la Van Vleuten ad inseguire la Van Der Breggen – ha spiegato la campionessa cremisi – ma avevo visto che non stavano spingendo a fondo sui pedali, così, come concordato nella riunione tecnica prima della gara, anche io ho smesso di collaborare e il gruppo ci ha ripreso. Marta Cavalli, Katia Ragusa e tutte le altre ragazze hanno fatto un lavoro eccezionale per me, il mio obiettivo era quello di ricompensarle con una medaglia e sono felice di avercela fatta. È una medaglia che mi fa sentire orgogliosa di essere italiana. Se una squadra dimostra di essere superiore, bisogna usare il cervello. In quel plotone sapevo di essere la più forte insieme a Van Vleuten, e infatti siamo andate via insieme. Ma non ce l’avrei mai fatta senza l’aiuto delle mie compagne”.

Tra le ragazze che hanno tirato il gruppetto della capitana azzurra, permettendole di sprintare per l’argento, c’era anche l’altra portacolori delle Fiamme oro, Marta Cavalli, e un pezzetto di medaglia è anche suo.

Università di Tor Vergata: firmato accordo con la facoltà di Ingegneria

È stato siglato dal direttore centrale dei Servizi Tecnico Logistici e della Gestione Patrimoniale Clara Vaccaro  e dal prorettore vicario dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Nathan Levialdi Ghiron un accordo di collaborazione con la facoltà di Ingegneria.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di poter condividere, con il mondo della ricerca universitaria, le innovazioni tecnologiche nell’ambito dello studio e delle qualificazioni dei  materiali oggetto delle procedure acquisitive della Polizia di Stato.

L’accordo prevede, inoltre, la promozione di specifici programmi di studio nel settore della progettazione e della validazione/caratterizzazione dei materiali finalizzato ad ottimizzare i processi di approvvigionamento dei beni a supporto delle attività istituzionali di carattere operativo.

Alla firma hanno preso parte anche Marco Baroni e Francesco Faustino della Direzione centrale dei Servizi Tecnico-Logistici e della Gestione Patrimoniale.

Trieste ricorda Matteo e Pierluigi ad un anno dalla loro scomparsa

Ricorre il 4 ottobre il primo anniversario della morte di Matteo Demenego e Pierluigi Rotta avvenuta a Trieste. Questa mattina, il capo della Polizia Franco Gabrielli ha partecipato ad una cerimonia di commemorazione in loro ricordo.

Dalle 9.30, nella chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo, il vescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi ha celebrato una Santa messa a cui ha preso parte il prefetto Gabrielli, accompagnato dal questore Giuseppe Petronzi. Nella sua omelia, il Vescovo ha ricordato come “Questa giornata tutta dedicata alla loro memoria sta a significare che Matteo e Pierluigi sono entrati nel cuore buono della nostra città come un qualcosa di prezioso da custodire e da coltivare”.
Al rito erano presenti i familiari, i colleghi e gli amici dei due agenti. Nel corso della funzione religiosa Stefano Veronese, dirigente dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico ha voluto ricordare con parole toccanti i due giovani poliziotti.

A seguire, il capo della Polizia, in Questura, ha incontrato i familiari di Matteo e Pierluigi; a loro il Prefetto ha consegnato il libro realizzato con i disegni dei bambini e le poesie raccolte dopo la loro scomparsa.
A conclusione dell’incontro con i familiari, Gabrielli ha deposto una corona d’alloro sotto la targa in memoria dei caduti.

La cerimonia è continuata con l’intitolazione del tratto antistante la Questura che da oggi porterà il nome di Matteo Demenego e Pierluigi Rotta.
Sono intervenuti in un breve discorso, il Questore, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

Il capo della Polizia ha sottolineato come “In questo anno, girando per il Paese, ho percepito come questa tragica vicenda fosse entrata nel sentire di molti cittadini, non solo di Trieste. Il contrasto spesso rende più nitida un’immagine. In questa storia – ha continuato Gabrielli – il contrasto tra la fine tragica dei due ragazzi ed il loro sorriso, la loro voglia di vivere, ci ha consegnato un messaggio chiaro. Il nostro servire le comunità deve essere fatto con pazienza, amore, con coinvolgimento emotivo, con il sorriso sulle labbra, perché ogni servizio, che può addirittura rivelarsi funesto, è un qualcosa che accresce ognuno di noi”.

Le commemorazioni sono terminate al Teatro Verdi dove, durante una Seduta straordinaria del Consiglio comunale introdotta dal presidente del Consiglio Francesco Di Paola Panteca, è stata conferita la cittadinanza onoraria di Trieste alla Memoria ai due poliziotti.

Il sindaco della Città ha consegnato ai familiari le pergamene e le medaglie.

Dal capo della Polizia, infine, hanno invece ritirato i diplomi relativi alla promozione per merito straordinario che i due agenti hanno ricevuto per un’importante attività operativa svolta qualche giorno prima del loro omicidio.

Al termine della consegna il prefetto Gabrielli ha espresso la sua gratitudine alla città e alle autorità comunali: “Ringrazio questa città che è l’emblema dell’anelito all’appartenenza alla comunità nazionale. Per noi è sempre motivo di orgoglio tutte le volte che le comunità ci riconoscono come cosa loro, come parte essenziale della loro vita. Noi – ha proseguito il capo della Polizia –  siamo figli e figlie dei territori nei quali prestiamo il nostro servizio. Servire è la nostra unica ragione di esistere. In quella circostanza i triestini, con un gesto spontaneo, che era il moto dell’anima, il moto di un sentimento interno, hanno voluto testimoniare non solo la partecipazione ad un dolore o il segno di un cordoglio, ma il più esemplificativo senso di appartenenza, ritenendo Matteo e Pierluigi come loro figli. La cittadinanza onoraria – ha concluso il Prefetto – è la rappresentazione più plastica del nostro essere al vostro servizio”.

La cerimonia si è conclusa con l’emozionante proiezione del video “Figli delle Stelle” e un momento musicale dell’orchestra e del coro del Teatro Verdi.

Controlli scuola bus

Il nucleo di Polizia Turistica ha  effettuato una serrata attività di controllo nell’ambito del settore del trasporto scolastico, mirata non solo alla verifica del rispetto delle norme che lo disciplinano da parte degli operatori, ma anche all’accertamento della esatta osservanza delle specifiche misure di contenimento della diffusione del Covid 19, linee guida fissate dal DPCM del 7 settembre.

I controlli sono stati effettuati nelle strade adiacenti piazza Carlo III, dove sono presenti numerosi plessi scolastici. Un operatore autorizzato è stato multato – 530€ –  perché trasportava uno studente sul sedile anteriore, in violazione delle norme di contenimento del contagio da Covid-19. Alla guida di un veicolo regolarmente adibito a trasporto scolastico è stato sorpreso un conducente diverso dal titolare dell’autorizzazione. Il trasgressore è stato multato – 173€ –  ed il veicolo è  stato sottoposto a fermo amministrativo per due mesi.
È stato inoltre intercettato un conducente abusivo che utilizzava per il servizio un veicolo immatricolato per uso proprio, che era stato anche modificato con l’aggiunta di sedili per aumentare il numero di posti senza aggiornamento della carta di circolazione. Al trasgressore sono state contestate la violazioni degli articoli 85 e 78 del codice della strada per un totale di 600 euro, mentre il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo per due mesi ed all’obbligo di ripristino del numero di posti indicato dalla carta di circolazione certificato con l’invio del mezzo ad una revisione speciale.

I controlli della Polizia Locale ai bus scolastici, proseguiranno nei prossimi giorni al fine di garantire la sicurezza dei piccoli studenti.

Controlli ai Parcheggiatori abusivi

Nell’ambito delle attività programmate per il contrasto al fenomeno della presenza dei parcheggiatori abusivi il Comando della Polizia Locale ha disposto un intervento nei luoghi dove vengono segnalate le maggiori criticità con particolare riferimento al territorio di Chiaia, Vomero, Fuorigrotta e Centro Storico e nelle aree periferiche della città.
Sono stati elevati  57 verbali ai sensi dell’ art. 7 c.15 c.d.s. per un totale di €43.947 tra questi sono stati deferiti alla autorità giudiziaria 24 parcheggiatori abusivi perché più volte verbalizzati reiterando la condotta illecita.
Tra i denunziati, anche un parcheggiatore abusivo che non si atteneva alle disposizioni per il contenimento epidemiologico prevista dall’Ordinanza Regionale n. 72 del 24/09/2020 poiché lo stesso non indossava la mascherina.
L’ attività abusiva di parcheggiatore abusivo viene sanzionata come stabilito dal Codice della Strada con una sanzione pari ad €771,00 che prevede la sanzione accessoria della confisca delle somme percepite durante l’attività abusiva e che, nonostante le ultime integrazioni di legge, non riesce ancora a risultare uno strumento efficace per contrastare in toto il fenomeno.
La Polizia Locale ha altresì proceduto a segnalare i nominativi per verificare se gli stessi fossero anche indebitamente percettori del reddito di cittadinanza.

EVENTO ”IL CAPITALE NATURALE”

Sabato 3 e Domenica 4 Ottobre è prevista alla Stazione Marittima Sala Elettra una manifestazione dedicata al mare. L’evento è frutto della sinergia voluta fortemente dall’assessore Francesca Menna, con delega al Mare, che ha unito le diverse realtà associative territoriali per dare vita a processi organizzativi orizzontali, condivisi e partecipati, nella realizzazione di eventi che hanno come obiettivo il Mare Bene Comune.

La due giorni partirà sabato 3 ottobre con l’evento “Il Capitale Naturale” organizzato dalle associazioni MaDre e N’ Sea Yet con il patrocinio del Comune di Napoli e della Città Metropolitana di Napoli, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale e del Dipartimento di Biologia dell’Università della Federico II di Napoli. L’ evento, che rientra nel calendario della “Naples Shipping Week”, può essere un’opportunità di crescita e di esplorazione di nuove collaborazioni e più ampie sinergie tra operatori di diversi settori, sia pubblici che privati. Ne discuteranno docenti degli Atenei napoletani.

Sono previsti a partire dalle ore 9,30 e fino alle ore 1045 gli interventi del Presidente della Camera Roberto Fico e del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris. A seguire interverranno Pietro Spirito, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno centrale; Anna Di Cosmo, Coordinatore del corso di laurea in biologia ed ecologia dell’ambiente marino e gestione sostenibile delle sue risorse (laurea MARE) della Università di Napoli Federico II; Antonino Pollio, Presidente della Società dei Naturalisti Napoli – Tutela Ambientale; Giovanni Piero Pepe, Coordinatore Scientifico della Task Force BIG FED2; Mario Affuso & Davide Sorella, Associazione culturale maDre; Dario Catania, associazione N’ Sea Yet.

Fino alle ore 13 sono anche previste due sessioni, la prima coordinata dall’Assessora Menna su Biologia, Ecologia, Chimica dei Materiali mentre la seconda su  Economia Startup & Innovazione sarà affidata all’Assessora Alessandra Clemente.

 

Nel pomeriggio dalle ore 15,30 alle 19 la manifestazione si trasferirà alla Rotonda Diaz all’interno di gazebo nei quali esperti del settore, imprenditori e scienziati faranno conoscere, attraverso esperienze dirette quelle realtà già esistenti di economia attenta alla natura.

Domenica 4 Ottobre a partire dalle ore 10,30 la manifestazione si chiuderà alla Rotonda Diaz con una gara di nuoto dal titolo “Caccia alla plastica Swimming edition” organizzata dell’associazione N’ Sea Yet in collaborazione con UISP (Unione Sport Per Tutti), Let’s Do It Italy. e sostenuto grazie alla Fondazione Cristiano Tosi. Oltre al sostegno di CleaNap e l’associazione Sportiva Kayak Napoli . La gara prevede un percorso che va dalla rotonda Diaz al Castel dell’ovo e ritorno. I partecipanti avranno il compito di raccogliere la plastica a mare durante il percorso, il vincitore sarà quello che raccoglierà più plastica a mare.