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Inps, a novembre più di 823mila famiglie con il Rdc

A novembre 2023 hanno ricevuto il Reddito o la pensione di cittadinanza 823.695 famiglie in Italia per 1.825.108 persone coinvolte e una spesa di 463,96 milioni di euro. Lo si legge nell’Osservatorio Inps sul Reddito di cittadinanza secondo il quale l’importo medio erogato per le famiglie con il sussidio è stato di 563,27 euro. A ottobre le famiglie interessate erano state secondo l’Osservatorio 836.760. Nel Sud e nelle Isole hanno ricevuto il sussidio 540.296 famiglie (il 65,59% del totale) per 1.305.932 persone coinvolte e un importo medio di 599,28 euro.

Illeciti su reddito cittadinanza, anche possessori di barche

Illeciti contro il reddito di cittadinanza: tra i titolari del beneficio anche possessoridi imbarcazioni da diporto e partecipazioni societarie. È quanto hanno scoperto le Fiamme gialle aeronavali di Civitavecchia che stanno analizzando i dati fiscali raccolti in mare durante gli oltre 1600 controlli di polizia svolti dalle unità navali nel 2023.

Le posizioni fiscali di armatori delle imbarcazioni da diporto sono state sottoposte a controlli incrociati utilizzando le banche dati informatiche a disposizione della Guardia di Finanza per verificare la corrispondenza tra le dichiarazioni tributarie presentate dai soggetti e dai loro familiari, con il tenore di vita reale. In questa rete di controlli incrociati sono stati individuate 8 persone che hanno reso dichiarazioni false (la Dichiarazione Sostitutiva Unica) durante la presentazione delle domande per l’ottenimento del Reddito di cittadinanza. In particolare sono state omesse informazioni circa il possesso di imbarcazioni da diporto, anche nell’ambito dello stesso nucleo familiare, ed in alcuni casi anche di numerose partecipazioni societarie tra coniugi. Gli ultimi, in ordine di tempo, sono stati quelli individuati dalla Sezione Operativa Navale di Anzio e dalla Stazione Navale di Civitavecchia, che ha scovato un italiano possessore di un’imbarcazione a vela con bandiera belga, che, mediante artifizi e raggiri, era riuscito ad ottenere il Reddito di Cittadinanza, trasferendo la nazionalità dell’imbarcazione da italiana ad estera. Sequestrati due conti correnti, un autocarro ed un’imbarcazione a vela.

Meloni, spaventoso se camorra gestisce rdc

Sembra quasi che il nuovo procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, abbia già un suggerimento. L’assist è chiaro. “Se fosse vero che c’è qualcuno che gestisce i soldi del reddito di cittadinanza, cioè la camorra, su questa cosa bisogna andare fino in fondo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Porta a Porta, in onda ieri sera.

“A Caivano avete intervistato la mamma di una delle ragazze violentate, e questa signora dice una cosa che ho trovato spaventosa, è percettrice di reddito di cittadinanza, il giornalista chiede: gestiva lei queste cose? No? E chi le gestiva? Non lo so. Ecco, il non lo so è spaventoso, molti di noi sospettano la stessa cosa. Spero che la magistratura vada fino in fondo”.

Leggi anche: Il Csm a maggioranza nomina Gratteri nuovo procuratore di Napoli – https://www.87tv.it/2023/09/13/il-csm-a-maggioranza-nomina-gratteri-nuovo-procuratore-di-napoli/amp/

Ex RdC, salgono a 24mila le domande per il Supporto formazione e lavoro

Salgono a 24.006 le domande per il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) già acquisite dal nuovo Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativo (Siisl), a cui si può accedere tramite il portale dell’Inps dal primo settembre.

Ieri, fa sapere il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, erano 16.841 le istanze presentate direttamente dai cittadini e 7.165 quelle inviate per il tramite dei patronati. Possono chiedere il Supporto per la formazione e il lavoro dal primo settembre scorso gli ex percettori del Reddito di cittadinanza fra i 18 e i 59 anni, privi di una condizione di fragilità: presenza di figli minori, persone con disabilità e over 60 nel nucleo familiare.

GUARDIA DI FINANZA NAPOLI: SEQUESTRATI 190 KG. DI SIGARETTE E ARRESTATO UN CONTRABBANDIERE, RISULTATO ANCHE PERCETTORE DEL REDDITO DI CITTADINANZA.

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Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha tratto in arresto un contrabbandiere 55enne napoletano che trasportava 190 Kg. di sigarette con la propria auto.

Lo stesso soggetto è risultato percettore del “reddito di cittadinanza” dal 2019.

In particolare, i finanzieri del Gruppo di Nola durante un controllo su strada hanno fermato un’autovettura con i vetri posteriori oscurati e hanno eseguito un rapido controllo scoprendo diverse casse di sigarette nascoste nel cofano e sui sedili posteriori del veicolo.

Le successive perquisizioni, estese al garage utilizzato dal soggetto come deposito, hanno portato al sequestro di ulteriori decine di casse di “bionde” del tipo “cheap white”, marca Regina.

I contestuali accertamenti economico-finanziari hanno poi fatto emergere che il contrabbandiere risultava anche percettore del “Reddito di cittadinanza”; pertanto, le Fiamme Gialle hanno inviato la segnalazione all’INPS per l’avvio delle procedure di recupero di quanto illecitamente già percepito.

Il risultato è frutto anche dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio organizzati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli nell’ambito dei dispositivi di prevenzione dei rischi connessi alla pandemia da Covid-19.

Ponticelli: contrasto ai parcheggiatori abusivi. Quattro denunciati perché percepivano il “reddito di cittadinanza”.

Gli agenti del Commissariato Ponticelli hanno denunciato 4 persone per violazione dell’art. 7 co. 2 del D.L. 28 gennaio 2019 nr. 4, poiché percepivano il reddito di cittadinanza e hanno omesso di comunicare le variazioni di reddito derivanti dall’attività di parcheggiatore abusivo.
L’attività d’indagine, avviata nei mesi scorsi, in seguito ai numerosi servizi di contrasto effettuati, ha consentito di documentare che due di essi svolgevano stabilmente l’attività di parcheggiatore abusivo nelle strade adiacenti l’ospedale “Villa Betania”, l’Ospedale del Mare e il mercato rionale di via Malibran mentre gli altre due denunciati facevano parte di nuclei familiari in cui il congiunto esercitava l’attività di parcheggiatore abusivo.
Le verifiche effettuare presso l’Inps hanno evidenziato i quattro, napoletani tra i 64 e i 37 anni, percepivano il “reddito di cittadinanza”.
Pertanto, è stata attivata la procedura per la revoca del beneficio e la restituzione delle somme indebitatamene percepite.

Reddito di Cittadinanza, G. Lepre: “un esercito di mantenuti che rifiuta il lavoro nei campi”

Ha del surreale la notizia che sta circolando sui quotidiani e che spopola sul web circa i dati relativi al Reddito di Cittadinanza post Covid e sul rifiuto categorico dei percettori di lavorare nei campi. La notizia, confermata dai Centri per l’Impiego, non fa altro che gettare discredito sulla manovra elettorale per antonomasia mai concepita nella storia della Repubblica. “Che il Reddito di Cittadinanza abbia creato il classico esercito di mantenuti non lo dico io – esordisce Gianni Lepre, opinionista economico del Tg2 Rai – ma lo evidenziano i fatti, anche negli ultimi sviluppi. Il Covid -19 ed il successivo lockdodwn dovuto alla pandemia aveva creato l’esigenza reale di chi tornasse a lavorare e produrre nei campi, dopotutto l’agricoltura è la base della nostra civiltà e soprattutto della nostra dieta”.  Lepre poi ha continuato: “ Addirittura, stando alle carte, nel decreto anti-Covid era stata prevista l’opportunità di lavorare nel settore agricolo senza perdere il diritto al benefit. Una forma remunerata di volontariato, ma nonostante ciò il nulla di fatto: meglio il divano”. “ Confagricoltura ha raccolto circa 35mila curriculum di cui solo circa 800 caricati dai possessori di carta Rdc. Stessi numeri per Coldiretti, su 15mila curriculum caricati sono circa 200 quelli provenienti dai beneficiari di Reddito di cittadinanza e solo 70 le persone  che hanno ottenuto un contratto nei campi tramite il ‘job in country’. Non è andata meglio alle altre associazioni di categoria che hanno totalizzato dati molto più miseri di quelli raccontati fin ora”. Il prof. Lepre ha poi concluso: “ Rifiutare le offerte di lavoro nei campi da parte dei percettori di Rdc significa non considerare la centralità del settore in questa fase di ripresa economica che inevitabilmente deve partire dalla terra, cioè da dove tutto nasce. A coltivare ció che oggi noi tutti consumiamo sulle nostre tavole abbiamo lasciato gli immigrati, considerando il lavoro nei campi infimo; ma non è così. Mai come oggi il settore agrifood non solo ha assunto il ruolo strategico di filiera, ma rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy”. “ Detto molto francamente, senza provocazione alcuna ma in piena coscienza e diritto, dovrebbero essere annullati tutti gli assegni di sostentamento da Rdc di tutti quei cittadini che non si rendono disponibili al lavoro nei campi”.