Archivi categoria: Economia

L’economia, tutte le notizie e le news per rimanere costantemente aggiornati su questo tema fondamentale della nostra società. I nostri giornalisti vi presenteranno le notizie di economia nella maniera più professionale possibile.

Bolletta monstre da 10 miliardi per gli enti locali

Una bolletta monstre di 10 miliardi: è quella degli anti locali che vedono le fatture triplicarsi a causa della morosità e dei costi di recupero. Assium, l’associazione degli utility manager e Consumerismo lanciano l’allarme sulla situazione delle utenze degli enti locali. “Lampioni spenti, strade e piazze al buio, scuole fredde, ospedali senza aria condizionata, centri anziani senza riscaldamento, non sono episodi da Paesi in via di sviluppo ma succedono quotidianamente in Italia e spesso a causa della mancanza di competenze negli enti locali, che sappiano gestire le forniture in maniera adeguata e tecnicamente all’altezza dei fornitori”. Secondo le stime riportate nella relazione annuale del 2023 di Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), il debito complessivo della pubblica amministrazione verso i fornitori di energia elettrica e gas ammontava a 6,4 miliardi di euro alla fine del 2022. Questo dato include un debito significativo relativo a fatture scadute da oltre 90 giorni, con le Regioni, gli enti locali, le Sanità Pubbliche e le Università tra i principali responsabili. Tuttavia, è importante notare che queste cifre potrebbero essere sottostimate. Un’indagine condotta nel 2023 dalla Corte dei Conti ha suggerito che il debito effettivo potrebbe superare i 10 miliardi di euro”. “Riteniamo che sia essenziale investire nella formazione del personale delle pubbliche amministrazioni. – scrivono le associazioni – L’introduzione di figure specializzate, come gli Utility Manager, all’interno degli enti locali potrebbe fornire competenze specifiche per gestire in modo più efficiente la questione delle utenze, consentendo una migliore consulenza e supporto alle decisioni amministrative”.

Ricerca e sviluppo dell’idrogeno, Graded al Forum italo-bavarese

Asse tra Italia e Baviera nella ricerca di nuove soluzioni tecnologiche per lo sviluppo dell’idrogeno. Graded, società napoletana del mercato energetico guidata da Vito Grassi, è una delle cinque realtà produttive campane (assieme a FMC, Jcoplastic, Stress e Sofinvest) che da domani saranno presenti al Forum italo-bavarese sull’idrogeno, evento che punta a promuovere la relazione transfrontaliera tra gli stakeholder del settore bavaresi e italiani. 

Presso il Ministero bavarese dell’Economia, dello Sviluppo Regionale e dell’Energia si ritroveranno rappresentanti di alto livello della politica e dell’industria bavarese e italiana. L’evento di informazione e networking è organizzato dall’Hydrogen Center Bavaria (H2.B), dall’ITALCAM(Camera di Commercio Italiana Monaco-Stoccarda), dall’Associazione Italiana dell’Idrogeno (H2IT) e dal Ministero bavarese dell’Economia, dello Sviluppo Regionale e Energia (StMWi). Oltre al Forum sono in programma una serie di study visit per conoscere da vicino le realtà impegnate nello sviluppo dell’idrogeno: si comincia domani con la visita alla società INFENER, che nel suo impianto di Schweitenkirchen si occupa della fornitura di piccoli sistemi decentralizzati per la produzione locale di idrogeno. Seguiranno, giovedì 21 marzo, le tappe a Sypox, azienda con sede a Freising che si occupa della produzione di reattori per idrogeno, al “TUM Venture Labs”, incubatore di Startup e a THÜGA, uno dei principali fornitori comunali di servizi in tutte le fasi del processo di approvvigionamento energetico con sede a Monaco di Baviera. A seguire il Forum per Graded ci sarà l’ingegnere Maria Teresa Russo.

Ricerca e sviluppo dell’idrogeno, Graded al Forum italo-bavarese

Asse tra Italia e Baviera nella ricerca di nuove soluzioni tecnologiche per lo sviluppo dell’idrogeno. Graded, società napoletana del mercato energetico guidata da Vito Grassi, è una delle cinque realtà produttive campane (assieme a FMC, Jcoplastic, Stress e Sofinvest) che da domani saranno presenti al Forum italo-bavarese sull’idrogeno, evento che punta a promuovere la relazione transfrontaliera tra gli stakeholder del settore bavaresi e italiani. 

Presso il Ministero bavarese dell’Economia, dello Sviluppo Regionale e dell’Energia si ritroveranno rappresentanti di alto livello della politica e dell’industria bavarese e italiana. L’evento di informazione e networking è organizzato dall’Hydrogen Center Bavaria (H2.B), dall’ITALCAM(Camera di Commercio Italiana Monaco-Stoccarda), dall’Associazione Italiana dell’Idrogeno (H2IT) e dal Ministero bavarese dell’Economia, dello Sviluppo Regionale e Energia (StMWi). Oltre al Forum sono in programma una serie di study visit per conoscere da vicino le realtà impegnate nello sviluppo dell’idrogeno: si comincia domani con la visita alla società INFENER, che nel suo impianto di Schweitenkirchen si occupa della fornitura di piccoli sistemi decentralizzati per la produzione locale di idrogeno. Seguiranno, giovedì 21 marzo, le tappe a Sypox, azienda con sede a Freising che si occupa della produzione di reattori per idrogeno, al “TUM Venture Labs”, incubatore di Startup e a THÜGA, uno dei principali fornitori comunali di servizi in tutte le fasi del processo di approvvigionamento energetico con sede a Monaco di Baviera. A seguire il Forum per Graded ci sarà l’ingegnere Maria Teresa Russo.

Ricerca e sviluppo dell’idrogeno, Graded al Forum italo-bavarese

Asse tra Italia e Baviera nella ricerca di nuove soluzioni tecnologiche per lo sviluppo dell’idrogeno. Graded, società napoletana del mercato energetico guidata da Vito Grassi, è una delle cinque realtà produttive campane (assieme a FMC, Jcoplastic, Stress e Sofinvest) che da domani saranno presenti al Forum italo-bavarese sull’idrogeno, evento che punta a promuovere la relazione transfrontaliera tra gli stakeholder del settore bavaresi e italiani. 

Presso il Ministero bavarese dell’Economia, dello Sviluppo Regionale e dell’Energia si ritroveranno rappresentanti di alto livello della politica e dell’industria bavarese e italiana. L’evento di informazione e networking è organizzato dall’Hydrogen Center Bavaria (H2.B), dall’ITALCAM(Camera di Commercio Italiana Monaco-Stoccarda), dall’Associazione Italiana dell’Idrogeno (H2IT) e dal Ministero bavarese dell’Economia, dello Sviluppo Regionale e Energia (StMWi). Oltre al Forum sono in programma una serie di study visit per conoscere da vicino le realtà impegnate nello sviluppo dell’idrogeno: si comincia domani con la visita alla società INFENER, che nel suo impianto di Schweitenkirchen si occupa della fornitura di piccoli sistemi decentralizzati per la produzione locale di idrogeno. Seguiranno, giovedì 21 marzo, le tappe a Sypox, azienda con sede a Freising che si occupa della produzione di reattori per idrogeno, al “TUM Venture Labs”, incubatore di Startup e a THÜGA, uno dei principali fornitori comunali di servizi in tutte le fasi del processo di approvvigionamento energetico con sede a Monaco di Baviera. A seguire il Forum per Graded ci sarà l’ingegnere Maria Teresa Russo.

Poste Air Cargo firma un accordo di lungo termine con Atitech

Atitech e Poste Air Cargo, la compagnia aerea cargo italiana del Gruppo Poste Italiane, hanno firmato un accordo per i prossimi 30 mesi per la manutenzione dell’intera flotta di B737-400 cargo operata dalla compagnia aerea. 

«È il consolidamento di una partnership decennale – ha commentato Gianni Lettieri, presidente e amministratore delegato di Atitech –, siamo pronti a supportare Poste Air Cargo nel loro piano di rinnovamento della flotta».

La collaborazione tra le due società è iniziata più di dieci anni fa. Sulla flotta di Poste, Atitech ha completato con successo più di 30 eventi manutentivi pesanti (check C, revisioni, modifiche e interventi in AOG) negli ultimi due anni ed è in grado di realizzare qualsiasi tipo di intervento sul B737NG Freighter, effettuando anche la conversione “passenger to freighter” negli hangar di Napoli Capodichino. Atitech è in grado di supportare tutti i tipi di aeromobili Boeing, sia di corto raggio (B737 CL, NG e MAX, compresi MD80 e MD90) che di lungo raggio (B747, B767, B777, MD11), incluso il B787 di ultima generazione.

Corsair sceglie Atitech per la manutenzione della flotta A330neo/ceo

Atitech ha finalizzato un importante accordo con la compagnia aerea francese Corsair, che ha scelto la MRO con base a Capodichino (Napoli) e Fiumicino (Roma) come uno dei partner strategici per l’esecuzione di diversi interventi “check C” (ovvero i controlli di manutenzione che si effettuano ogni 24 mesi) su aeromobili di tipo A330neo e su un A330ceo per i prossimi tre anni. Questo importante risultato rafforza sempre di più la partnership tra Atitech e Corsair, già avviata nel 2023 per la manutenzione degli A330neo e proseguita nel 2024 per eventi di manutenzione degli A330ceo.

«Siamo orgogliosi di questo riconoscimento – ha dichiarato Gianni Lettieri, presidente e amministratore delegato di Atitech – e siamo desiderosi di far crescere un rapporto così importante e proficuo. Atitech è stata una delle prime MRO a essere certificata per la manutenzione dell’A330neo ed esegue interventi di manutenzione pesante su questo tipo di aeromobile dal 2021». Nuove certificazioni sono state recentemente acquisite per A350, A220, A320neo, A321neo, B737MAX e B787, rendendo così Atitech una delle MRO più innovative in termini di manutenzione di nuovi tipi di aeromobili.

La compagnia aerea francese Corsair opera da quasi 40 anni con base a Parigi e collega i principali aeroporti francesi (Parigi, Nantes, Lione, Bordeaux e Marsiglia) ai dipartimenti francesi d’oltremare, come l’Oceano Indiano, le Indie Occidentali, l’Africa e il Nord America. La flotta è stata rinnovata nel 2021 con l’arrivo di cinque Airbus A330-900 NEO. La compagnia aerea ha inoltre annunciato l’ordine di altri quattro A330neo. Entro il 2025, Corsair avrà una delle flotte più giovani del mercato, con un’età media di 2 anni.

Codacons, bollette del gas più care del 16% su febbraio 2023

La riduzione delle tariffe del gas per gli utenti vulnerabili “è un segnale positivo, peccato tuttavia che le bollette risultino ancora più salate del 16% rispetto allo stesso periodo del 2023”. Lo afferma il Codacons commentando l’aggiornamento disposto da Arera per il mese di febbraio e relativo alla vulnerabilità. A pesare sul confronto con lo scorso anno, spiega il Codacons, “è il ritorno della tassazione (oneri di sistema e Iva) sulle bollette del gas, che aggrava la spesa delle famiglie. Oggi un nucleo che rientra nel regime della vulnerabilità spende per il gas in media il 16% in più rispetto alle tariffe in vigore a febbraio 2023 sul mercato tutelato, equivalente a una maggiore spesa annua di 153 euro considerato un consumo annuo pari a 1.100 metri cubi. Questo nonostante i ribassi dei prezzi sui mercati e solo come conseguenza del ritorno della tassazione in bolletta”. “Speriamo ora – conclude il presidente Carlo Rienzi – che la riduzione delle tariffe disposta da Arera spinga le società del mercato libero del gas ad adeguarsi ai ribassi, migliorando le offerte ai consumatori che al momento appaiono poco competitive”.

Parte la stagione dichiarazioni fiscali, le novità

Dichiarazioni fiscali si parte: sono stati infatti approvati nei giorni scorsi i modelli e le specifiche tecniche dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini. Ok quindi a 730, al pacchetto redditi (Pf, Sp, Sc ed Enc), al consolidato nazionale e mondiale, Irap e le sole specifiche tecniche del 770 approvato lo scorso 26 febbraio. Tra le novità da segnalare – si legge sulla webzine dell’agenzia delle Entrate FiscoOggi, il nuovo termine di presentazione per il pacchetto Redditi, Irap e Cnm, fissato al prossimo 15 ottobre dal decreto legislativo che disciplina il concordato preventivo biennale. Focalizzando l’attenzione su redditi persone fisiche 2024, risaltano le modifiche al prospetto dedicato ai familiari a carico. A seguito dell’introduzione dell’Assegno unico universale, infatti, per l’intero anno di imposta 2023, non sono più riconosciute le detrazioni per i figli fiscalmente a carico minori di 21 anni, nonché la maggiorazione riconosciuta per i figli con disabilità. La dichiarazione è stata implementata con molte delle novità fiscali già descritte per il 730 come le mance corrisposte dai clienti al personale del settore turistico e recettivo e i compensi ai lavoratori dello sport. Saltando da una pagina all’altra, troviamo che nel quadro LM, è stata inserita una nuova sezione in cui determinare l’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali dovuta sul reddito incrementale relativo all’attività d’impresa e di lavoro autonomo conseguito nel 2023, rispetto a quello conseguito nel triennio precedente, da parte dei contribuenti che aderiscono al regime della tassa piatta incrementale. Per quanto riguarda il 730 sono stati apportati ritocchi per i dati riguardanti il Superbonus (sezioni da III-A a IV del quadro E), che consento di optare per la rateazione con riferimento alle sostenute nel 2022 e per applicare la detrazione del 90% alle spese che nel 2023 non possono beneficiare del 110 per cento. Infine, si ricorda che, con il decreto “Adempimenti”, è stata estesa, anche ai soggetti con un sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio, la possibilità di chiedere direttamente all’Agenzia delle entrate il rimborso che scaturisce dalla dichiarazione dei redditi o di effettuare il pagamento di quanto dovuto tramite il modello di pagamento F24 entro i termini ordinari previsti e, quindi, entro il 30 giugno. Riguardo al modello Irap/2024, con riferimento alla detassazione dei compensi di lavoro sportivo, nel quadro IC (società di capitali) e nel quadro IE (enti non commerciali) è stata gestita l’esenzione dalla base imponibile Irap dei compensi di lavoro sportivo erogati ai collaboratori coordinati e continuativi nell’area del dilettantismo. La soglia dei compensi che non concorrono alla determinazione del valore della produzione netta è stata elevata a 85mila euro. Cambiano, inoltre, le istruzioni concernenti i lavori stagionali, in cui è stato specificato al rigo IS7 del quadro IS che per i lavoratori stagionali, per i quali è prevista la deduzione del costo del lavoro sostenuto dal datore nella misura del 70%, la deduzione dei contributi assicurativi spetta per l’intero ammontare.

Da Garanzia Campania Bond a Basket Eque, nuove opportunità per le imprese campane

Basket Eque, Bond 2 e Nuovo Fondo Crescita: i nuovi strumenti finanziari per lo sviluppo del sistema produttivo campano promossi dalla Regione Campania saranno i protagonisti dell’evento organizzato per lunedì 4 marzo 2024 alle ore 15.00 a Palazzo Partanna (Piazza dei Martiri, 58) dall’Unione Industriali di Napoli, in collaborazione con Sviluppo Campania. Dopo i saluti diCostanzo Jannotti Pecci, Presidente dell’Unione Industriali Napoli, e di Antonio Marchiello, Assessore alle Attività produttive e al Lavoro Regione Campania, a illustrare le misure sarà il Presidente di Sviluppo Campania, Mario Mustilli. Seguiranno gli interventi di Vincenzo Carbonara, Responsabile Alternative Financing – Cassa Depositi e Prestiti; Lorenzo Coletta, Responsabile Special Deal e Finanza Innovativa Corporate MCC, Marco Lucchini, Senior Partner di Fondo Italiano d’Investimento SGR; Francesco Stolfa, Head of Capital Services, ELITE – Gruppo Euronext.

Spesa la metà dei fondi del Pnrr, ‘ora si accelera’

L’Italia accelera sul Pnrr e, in attesa di incassare i 10,5 miliardi della quinta rata, guarda già alle successive. Alla fine del 2023 il nostro Paese ha speso circa la metà dei fondi finora erogati dall’Ue: 46,65 miliardi su 102,5. Fiera la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per “i tanti obiettivi centrati” che “ci incoraggiano a dare sempre di più”, anche se avverte: “Il lavoro non è finito, abbiamo ancora molto da fare”. Ma ora il ritmo della spesa accelererà, sottolinea il ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto, ribadendo anche il clima di lavoro “molto positivo e costruttivo” con la Commissione Ue. A fare il punto è la IV relazione sullo stato di attuazione del piano, approvata dalla Cabina di regia sul Pnrr convocata e presieduta da Fitto a Palazzo Chigi. Le prossime sfide sono 39 obiettivi e traguardi associati alla sesta rata, che ammonta a 9,6 miliardi di euro; 74 obiettivi e traguardi legati alla settima tranche, pari a 19,6 miliardi. Lo scorso anno, segnala la relazione, sono stati spesi 21,1 miliardi contro i 40,9 indicati l’anno precedente nella Nadef, ma Fitto fa osservare come sia stato superato lo step “della progettazione e delle gare di appalto, quindi siamo di fatto nella fase di realizzazione di tutti gli interventi. Questo è un elemento rilevante – spiega – che inciderà molto positivamente sui numeri complessivi della spesa”. Secondo il ministro a fare correre la spesa contribuirà anche la revisione del piano e sui progetti che sono usciti rassicura: “Per il decreto i tempi non saranno lunghi. Parliamo di un provvedimento che non ha una scadenza, è necessario fare bene, velocemente ma non in fretta”. Questo decreto, ricorda Fitto, “dovrà dare copertura a tutti i progetti che sono usciti dal Pnrr affrontando numerosissime questioni sulla fase di attuazione della revisione”. Focus poi sul sistema Regis di monitoraggio e rendicontazione che, annuncia Fitto, “sarà oggetto di un intervento mirato all’interno del decreto” perché “i numeri della spesa sono assolutamente sottodimensionati. Molti enti attuatori non hanno caricato sulla piattaforma una spesa già di fatto effettuata”, occorre quindi una accelerazione nelle procedure di inserimento dei dati. Lo stato dell’arte non mette d’accordo tutti. “A due anni e mezzo dalla chiusura non è stata spesa neanche la metà dei fondi a disposizione. Soprattutto languono le grandi opere e i cantieri”, afferma la coordinatrice nazionale di Italia Viva, Raffaella Paita. “Il Pnrr non può essere trattato come una televendita di pentole o materassi – affermano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato -. Festeggiare per la semplice rimodulazione del piano, o per l’incasso delle rate, è semplicemente ridicolo se poi queste risorse non vengono messe a terra”. Parla di “spesa molto positiva” invece il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro, che però precisa: “Grazie soprattutto ai Comuni, che hanno fatto la loro parte e anche più di quanto ci si aspettava”, tornando a chiedere di trovare nel nuovo decreto le risorse per sostituire i 10 miliardi che sono stati spostati sul Repower. E del lavoro di squadra che deve continuare e che “sarebbe impossibile senza la capacità, la determinazione e la competenza dei tantissimi servitori dello Stato che ogni giorno fanno il loro dovere nelle Amministrazioni centrali e negli Enti locali” parla anche la presidente del Consiglio. “A loro – dice Meloni- va il mio più grande ringraziamento, perché senza di loro il Governo non avrebbe potuto raggiungere i risultati che ha ottenuto”.