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Presentata allo IAV la Stagione teatrale Scenariammare

Oggi giovedì 28 settembre, alle ore 11:00, presso la sala teatro dello IAV Club, sita in via Nazario sauro, 23 si è svolta la Conferenza Stampa di presentazione della nuova stagione teatrale “Scenariammare”, che trae spunto dalla collocazione della struttura polifunzionale, situata in uno dei luoghi più suggestivi della città.

Il programma propone ben 22 appuntamenti sino al 12 aprile 2024, spaziando dal teatro, alla musica, passando per il cabaret, con l’obiettivo di costruire la Compagnia Stabile di Tradizione.

Una stagione che vuole affermare la forza della grande storia, di cui Napoli è capitale,  come trampolino per futuro e mentre si chiudono spazi per aprire street food, noi invertiamo la rotta per rilanciare un luogo di produzione di arte a tutto tondo”, questo è quanto afferma il Direttore Artistico Salvatore Sannino.

Obiettivo dello IAV è divenire punto di riferimento nella produzione artistica che guarda al futuro.

Ad inaugurare la stagione, venerdì 20 ottobre, sarà Nunzia Schiano accompagnata da Myriam Lattanzio. La programmazione prosegue con artisti di assoluto livello come: Cosimo Alberti, Ciro Villano, Danilo Rovani, Pino De Maio, Fabio Pisano, con un omaggio ala grande famiglia Maggio e Gigi Savoia. Un impegno che ha i piedi nella storia e la testa nel futuro, frutto di un costante lavoro, serio, forte e qualificato che, per una sala che conta pochi posti, non è poca cosa a dimostrazione della serietà del progetto e della qualità delle idee.

Non manca un programma di Tango e la Milonga, tra gli eventi de In Arte Vesuvio, condotto da Fertango, appuntamento mensile anche con lo Swing con la Cotton Swing  e col Jazz in collaborazione con Vincenzo De Falco con alcuni tra i più grandi nomi della musica italiana ed estera. Ancora concerti, eventi, laboratori e rassegne di grande interesse come “I Corti della Formica”, idea di Gianmarco Cesario, arricchiranno di proposte l’offerta per il pubblico.

“Ci piace sottolineare il forte impegno sociale dello IAV. Infatti parte dei proventi della campagna abbonamenti, sarà devoluta in beneficenza a favore della “Fondazione Santobono Pausilipon Onlus”, come atto di orgoglio, d’impegno e senso di appartenenza alla nostra città…”, queste le parole utilizzate dalle fondatrici Lucia e Angela Andolfo.

Per questa campagna è stato chiamato uno dei volti più noti del panorama televisivo italiano: Giovanna Sannino, attrice, da sempre impegnata nelle tematiche sociali, tanto da meritare la fresca nomina come Testimonial del Garante per l’Infanzia della Regione Campania.

Alla Conferenza di presentazione hanno preso parte, tra gli altri, gli artisti e attori presenti in calendario.

Per info e prenotazioni cell. 3343013800 @iavclub

Museo Capodimonte, entro due anni 90% energia dal sole

Entro due anni il novanta per cento dell’energia del museo di Capodimonte sarà assicurato da 4.500 moduli fotovoltaici installati sul tetto, integrati e invisibili. Il progetto è stato presentato oggi: come ha spiegato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano “oltre a migliorare la sostenibilità energetica e ambientale del Museo e del Real Bosco di Capodimonte rendendo l’esperienza dei visitatori più moderna e confortevole, il MiC intende dare un forte impulso alla valorizzazione dei nostri beni culturali anche attraverso servizi innovativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’utilizzo della tecnologia digitale”.

Quello con Engie, operatore particolarmente attivo nel campo delle energie ‘pulite’, è il primo partenariato pubblico privato all’interno del MiC . “Grazie alla virtuosa collaborazione tra pubblico e privato siamo riusciti a creare un modello replicabile in altre realtà museali, attuando in pieno, grazie ad un’iniziativa di grande valore culturale ed ambientale, le prescrizioni sulla tutela del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico della Nazione indicate dall’articolo 9 della Costituzione”, rileva Sangiuliano. Lo strumento è quello del project financing, con un investimento di 45 milioni e 726mila euro, di cui 22,2 milioni di contributo pubblico (48,56%) e 23,5 milioni del privato. Per Monica Iacono, ceo di EngieItalia, “anche l’efficienza energetica del patrimonio artistico culturale è un tassello fondamentale per supportare il percorso di decarbonizzazione del Paese. La riqualificazione avviata con Capodimonte rappresenta una sfida sia per l’azienda, impegnata a supportare anche la P.A. nel percorso di transizione energetica, sia per l’intero sistema museale che può replicare interventi come questo”. I lavori termineranno a dicembre 2025 e in questo periodo il museo resterà aperto, chiuderanno singole aree. Per il direttore uscente Sylvain Bellenger “oggi è una data storica”. Alla presentazione interventi di Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera e del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

Recuperati reperti archeologici nei fondali di Ventotene

Recuperati alcuni significativi reperti archeologici nei fondali dell’Isola di Ventotene, tra cui un’anfora romana di epoca repubblicana perfettamente conservata. L’operazione è stata compiuta dai subacquei della Stazione Navale della Guardia di finanza di Civitavecchia, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina. I reperti sommersi erano in una zona circoscritta nella parte sud dell’Isola, caratterizzata da bassi fondali e molto frequentata dal traffico diportistico. Con il supporto dell’elicottero della Sezione Aerea di Pratica di Mare e mezzi navali, le immersioni sono state effettuate seguendo le indicazioni della Soprintendenza: i sommozzatori hanno recuperato un’anfora romana integra adagiata sul fondale ed un assai più pesante manufatto di tufo locale di forma cilindrica. I reperti, portati in superficie utilizzando dei palloni di sollevamento e delle reti apposite, sono stati trasportati all’interno della Caserma “Finanziere Mare Francesco Nunziale”, dove sono stati immersi in vasche con acqua dolce per permettere la desalinizzazione. L’anfora recuperata è del tipo “Dressel 1B”, anfora vinaria tipica dell’area tirrenica e diffusa tra la fine del II e la metà del I secolo a.C., mentre il manufatto di pietra è riconducibile alle cave di tufo dell’isola, utilizzate già in epoca romana per la costruzione della celebre Villa Giulia e successivamente per l’edificazione del carcere borbonico di Santo Stefano e per la neo colonizzazione di Ventotene. Una ricognizione subacquea più estesa ha permesso inoltre di verificare che il manufatto lapideo doveva far parte di un consistente gruppo di blocchi squadrati sparsi nell’area ed evidentemente riconducibili al naufragio di un’imbarcazione da carico.

Musei per tutti, cresce la rete con tre siti a Napoli

Il Museo Cappella Sansevero, il Pio Monte della Misericordia e il Complesso Museale di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco si uniscono alla rete Museo per tutti, diventando così accessibili anche alle persone con disabilità intellettiva, sia bambini che adulti. Museo per tutti è un progetto ideato e realizzato da L’abilità Onlus in collaborazione con Fondazione De Agostini. Da oggi questi tre luoghi simbolo della cultura napoletana, hanno al loro interno anche un percorso dedicato. Insieme al personale dei musei è stata infatti creata una guida accessibile, scaricabile gratuitamente on line e disponibile anche in loco. il visitatore con disabilità intellettiva può fruire della visita in autonomia o con il suo accompagnatore (genitore, insegnante, educatore) senza stress e insieme agli altri visitatori. La guida è stata redatta in due versioni , la prima con le regole dell’Easy-to-read, un linguaggio semplificato regolamentato dall’Unione Europea, la seconda con i simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa, ovvero un’associazione di testo e simboli/immagini/pittogrammi che permette una comunicazione attraverso lo strumento visivo, adatta alle persone che hanno difficoltà nella produzione e nella comprensione del linguaggio verbale. Con questi 3 musei napoletani, il network Museo per tutti si estende ulteriormente su tutto il territorio nazionale, arrivando così ad annoverare 36 tra musei e luoghi di cultura accessibili, tra cui la Pinacoteca di Brera e il Castello Sforzesco a Milano, il Museo Nazionale Romano e il Museo degli Innocenti a Firenze. “Aprire alle persone con disabilità intellettiva questi musei ci rende molto orgogliosi: riusciamo a mettere a disposizione per questo pubblico un pezzo del patrimonio della città davvero unico, simbolico, antropologico” dichiara Carlo Riva, direttore di L’abilità Onlus e responsabile di Museo per tutti. Marcella Drago, Segretario Generale di Fondazione De Agostini sottolinea: “Il nostro impegno per il futuro è rendere Museo per tutti una realtà riconosciuta e diffusa in tutto il Paese”.

La Bibbia di Gutenberg in Orbita nello spazio

“Con la Missione AX- 3 programmata per il 10 gennaio 2024 arriva nello spazio la Bibbia di Gutenberg. Il primo foglio galleggiante nello spazio”. E’ la notizia del giorno, quella che non ti aspetti di trovare nello spazio dell’alta tecnologia e dell’hi tech quando parli di cultura, di antichi libri, di opere simbolo della storia moderna. Lo ha annunciato stamane alla Camera dei Deputati, durante la conferenza stampa di presentazione della riedizione della Bibbia di Gutenberg, Roberto Giurano, presidente della Fondazione Scriptorium Foroiulense che ha ideato e curato il prestigioso progetto culturale. Un lavoro durato un anno, che ha coinvolto “40 persone” e raggiungerà cinque nazioni. Una copia “andrà al museo della Bibbia di Washington, un’altra a Kiev in questo luogo martoriato” ha anticipato Giurano che con emozione ha dato l’annuncio di questo ‘viaggio’ speciale per l’opera che più di altre racchiude in sè i valori dell’Europa e un messaggio di pace. Ma non è tutto. Le attività culturali della Scuola Italiana Amanuensi, hanno anche una forte attenzione al sociale, tanto da includere nei lavori anche ragazzi con disabilità e di raggiungere terre ‘difficili’. E proprio su proposta del deputato Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro alla Camera e presente oggi, la Bibbia dalle grandi capitali arriverà anche a Caivano. Ed è una nuova sfida.

“Il 2 ottobre una copia della Bibbia- ha aggiunto sempre Giurano- sara’ consegnata al Palazzo dell’Aeronautica”, dove rimarrà esposta.

Alla conferenza stampa hanno partecipato, tra gli altri, Barbara Zilli assessora al Bilancio della Regione Friuli Venezia Giulia; Pietro Valent, sindaco di San Daniele del Friuli; Leticia Casati, ambasciatrice del Paraguay; il deputato Graziano Pizzimenti; il Generale dell’Aeronautica Militare Urbano Floreani, mentre il direttore del Museo della Bibbia di Washington da remoto ha rivolto il suo invito alla scuola Amanuensi di andare presto al Museo per la presentazione.

Anche il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare, Generale Luca Goretti e il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani hanno mandato un videomessaggio di gratitudine e vicinanza per l’importante progetto culturale.

“E’ stato facile innamorarsi del progetto- ha detto il Generale Urbano Floreani dell’Aeronautica militare- un foglio di questo libro soggiornerà nello spazio e questo è un bellissimo regalo che possiamo fare alla Fondazione”.

Vicinanza e orgoglio dalle Istituzioni del territorio regionale che hanno partecipato. “Ci saremo e vi sosterremo sempre”, ha assicurato l’assessora al Bilancio della Regione Friuli Barbara Zilli. E il sindaco di San Daniele Friuli, dove la Scuola italiana Amanuensi ha sede, Pietro Valent, ha ribadito tutto il suo orgoglio: “E’ la copia di un testo molto importante che unisce i popoli e persone che hanno fragilità e disabilità”.

Ad Enio Agnola, consigliere della Scuola Italiana Amanuensi nata nel 2012 e ora Fondazione di Promozione Sociale, il compito di ripercorrere la storia di questi “11 anni di attività culturale. Dall’opificio librorum, al ‘Dante guarderiano’ dato al Presidente della Repubblica, o ancora il Vangelo secondo Marco donato al Papa”, e i tanti rapporti internazionali: “Dagli USA al Kazakistan e ora il Paraguay” all’insegna di una storia volta a insegnare, questa l’attività principale, l’arte Calligrafica Antica.

“Superare tutti i confini è il messaggio che vogliamo dare”, ha concluso Giurano e tra confini extraterresti e capitali del mondo non resta che augurare ‘buon viaggio’ alla Bibbia di Gutenberg, primo libro stampato in Europa con la tecnica dei caratteri mobili che oggi, dopo secoli, torna a splendere.

Al via Napoli Film Festival con anteprima ‘Nata per te’

Prenderà il via lunedì 25 settembre la 24a edizione del Napoli Film Festival diretta da Mario Violini con proiezioni, incontri e eventi tra la Sala Dumas dell’Istituto Francese e l’Auditorium Santa Luisa di Marillac. Film d’apertura alle ore 21 “12 repliche”, l’opera prima di Gianfranco Gallo. Anteprima italiana martedì 26 settembre alle 21 per la pellicola francese “Petites” di Julie Lerat-Gersant alla presenza della regista. Ispirato alla storia vera di Luca Trapanese e sua figlia Alba, mercoledì 27 settembre alle ore 20.30 anteprima di “Nata per te” di Fabio Mollo con Pierluigi Gigante e Teresa Saponangelo, in sala dal 5 ottobre con Vision Distribution, alla presenza del cast e dello stesso Trapanese, assessore al Comune di Napoli. “Il fenomeno Mixed by Erry” è il titolo dell’incontro ravvicinato in programma giovedì 28 settembre alle ore 20.30 a cui parteciperanno Simona Frasca, i veri Fratelli Frattasio e gli attori Luigi D’Oriano, Giuseppe Arena e Emanuele Palumbo. Vincitore del Giffoni Film Festival nella categoria Generator +16, “Normale” di Olivier Babinet verrà proiettato alla presenza del regista venerdì 29 settembre alle ore 20.30. In chiusura sabato 30 settembre le premiazioni dei concorsi e l’assegnazione dei Premi Francesco Rosi del Gruppo Campano del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. A seguire l’anteprima del film “A passo d’uomo” di Denis Imbert con Jean Dujardin. Sei i lungometraggi che si contenderanno il Vesuvio Award in Nuovo Cinema Italia, nella sezione SchermoNapoli Corti sono stati selezionate diciotto opere. Tante anteprime anche nella nuova sala di 230 posti dell’Auditorium Santa Luisa di Marillac, a partire da martedì 26 settembre alle ore 19 con “Il proiezionista” di Giovanni Circelli, omaggio allo storico ‘cinematografaro’ napoletani, Alberto Bruno,. a seguire la proiezione in anteprima del documentario “Mi chiamo Giancarlo Siani” per la regia di Giuseppe Alessio Nuzzo, realizzato in collaborazione con la Fondazione Giancarlo Siani. Il 27 settembre appuntamento alle 19 con”999 – L’Altra Anima del Calcio” di Federico Rizzo. L’emergenza eruzione è la chiave narrativa della commedia “In fila per due” di Bruno de Paola.

Caffè, prezzi schizzeranno verso l’alto

L’epoca del caffé di qualità a buon mercato si sta per chiudere. Le spese che i grandi produttori devono accollarsi per sostenere l’impatto del cambiamento climatico si ripercuoteranno inevitabilmente sul prezzo pagato al bar e al supermercato.

Questo l’allarme lanciato in uno studio da Ethos Agriculture e da Conservation International and Solidaridad, organizzazioni internazionali attive nella salvaguardia dell’ambiente e nel monitoraggio del settore. L’industria, secondo lo studio, deve fare i conti con una domanda che aumenta, guadagni ridotti e la minaccia climatica che potrebbe dimezzare le terre adatte alla coltivazione già entro il 2050. La produzione migrerà verso altre regioni rispetto alle attuali anche perché, secondo lo studio, sarà costretta ad adattarsi al regolamento europeo sulla deforestazione che vieterà dal 2025 la vendita nell’Ue di caffé raccolto nelle aree tolte alle foreste. Un fenomeno che ha causato la perdita di 130 mila ettari di foreste ogni anno negli ultimi due decenni.

Inoltre, in base all’analisi condotta, le nuove regole europee estrometteranno dal mercato soprattutto i piccoli produttori africani, incapaci di affrontare i costi necessari e scarsamente supportati dai loro governi per adattarsi agli standard richiesti da Bruxelles. La produzione, quella dei grandi nomi del settore in particolare, si sposterà verso regioni più sviluppate. Brasile in primis, dove gli agricoltori dispongono di maggiori risorse per prepararsi al peggio e prosperare.

Università di Canberra restituirà reperti archeologici a Italia

L’Italia ha chiesto la restituzione di reperti archeologici rubati da scavatori clandestini e venduti a ignare università in Australia e in parte esposti nel Classics Museum nell’Australian National University di Canberra, uno dei quali contrabbandato tra pacchi di pasta. Gli artefatti risalgono fino al 530 avanti Cristo e uno di questi, una testa di marmo, fu rubata dal Vaticano. L’Australian National University è la prima a collaborare in seguito alle indagini su scala mondiale dei carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e restituirà i tre reperti, che aveva acquistato in buona fede nel 1984 in un’asta Sotheby’s a Londra. Fra questi un’anfora di 2.500 anni fa che ha tenuto per quasi 40 anni il posto d’onore nel Classics Museum. I carabinieri hanno potuto abbinare l’anfora con una foto polaroid scoperta in una precedente indagine, dimostrando la provenienza da uno scavo illegale. Le ricerche hanno rivelato un secondo reperto rubato, un piatto di pesce in terra rossa pugliese, acquistata nel 1984 da un antiquario in Usa. Il terzo reperto una testa romana in marmo già di proprietà del Vaticano e in mostra nel Palazzo Laterano, ma ignoto come sia stata rubata. Il governo italiano ha permesso all’università di terne in prestito l’anfora e il piatto per altri quattro anni. “Negli ultimi anni questa Ambasciata d`Italia, attraverso l`ufficio dell’Esperto per la Sicurezza del Dipartimento di Pubblica Sicurezza di Canberra, di concerto con il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e il Ministero della Cultura, ha approfondito i rapporti con i musei di diverse università australiane, nell`ottica del reperimento e la possibile restituzione di artefatti che erano stati scavati clandestinamente da aree archeologiche italiane ovvero sottratti a siti e musei per poi essere commercializzati illegalmente all’estero”, informa un comunicato dell’ambasciata italiana in Canberra. “Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale ha messo a disposizione la propria expertise per accertare l`eventuale appartenenza al patrimonio indisponibile italiano di ornamenti, manufatti e reperti catalogati nelle collezioni museali, avvalendosi di uno strumento informatico di ausilio alle indagini di polizia giudiziaria, ovvero la banca dati culturale Leonardo, la più grande a livello mondiale nello specifico settore, con 8 milioni di opere d’arte censite, di cui quasi 1,5 milioni rubate”, prosegue il comunicato.

Dopo la notizia che l’Italia ha chiesto la restituzione di reperti archeologici rubati e venduti a ignare università in Australia e in parte esposti nel Classics Museum nell’Australian National University di Canberra, l’ambasciata d’Italia ha emesso il seguente comunicato: Negli ultimi anni questa Ambasciata d`Italia, attraverso l`ufficio dell’Esperto per la Sicurezza del Dipartimento di Pubblica Sicurezza di Canberra, di concerto con il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e il Ministero della Cultura, ha approfondito i rapporti con i musei di diverse università australiane, nell`ottica del reperimento e la possibile restituzione di artefatti che erano stati scavati clandestinamente da aree archeologiche italiane ovvero sottratti a siti e musei per poi essere commercializzati illegalmente all’estero. Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale ha messo a disposizione la propria expertise per accertare l`eventuale appartenenza al patrimonio indisponibile italiano di ornamenti, manufatti e reperti catalogati nelle collezioni museali, avvalendosi di uno strumento informatico di ausilio alle indagini di polizia giudiziaria, ovvero la banca dati culturale “Leonardo”, la più grande a livello mondiale nello specifico settore, con 8 milioni di opere d’arte censite, di cui quasi 1,5 milioni rubate. I Carabinieri hanno inoltre creato l`applicazione SWOADS (Stolen Works of Art Detection System), motore di ricerca che utilizza l’intelligenza artificiale (AI) e sistemi di confronto semantico e di immagini, in grado di effettuare monitoraggi su internet, social media e deep web. Si tratta di una eccellenza nel panorama internazionale, che viene messa a disposizione di tutti i Paesi che vogliano avvalersene per il contrasto al traffico illecito di beni culturali. Fino ad ora sono stati individuati quattordici reperti in Australia. Anche grazie alla collaborazione delle autorità australiane, in diversi casi sono state gia` avviate le procedure per la restituzione volontaria. Si tratta di un processo, quest’ultimo, presentato dalla Australian National University come buona pratica internazionale all’UMAC (University Museum Art Conference), organizzato dalla Sydney University lo scorso 28 agosto – 1 settembre, evento al quale hanno partecipato tutti i poli museali delle Universita’ australiane nonché’ ospiti internazionali.

Lissner, ‘il mio reintegro al San Carlo è un atto di giustizia’

“Un atto di giustizia, dopo mesi trascorsi in un ‘limbo’ che non meritavo io ma soprattutto non meritavano il Teatro San Carlo e la città di Napoli. Il Tribunale di Napoli ha dato il primo segnale, fondamentale, di come il mio licenziamento sia stato un atto illegittimo e ad personam, privo di quei contenuti di ‘civiltà giuridica’ che devono guidare ogni ordinamento democratico”.

Così Stephane Lissner commenta in una nota la decisione del giudice del lavoro Clara Ruggiero, che ha accolto in via cautelare il suo ricorso contro il ‘pensionamento’ anticipato. “Vedo in questa decisione un legame inscindibile con la dimensione europea di cui l’Italia, Napoli e lo stesso Teatro San Carlo sono espressioni autentiche e costitutive. Ora, sono a disposizione per svolgere il mio incarico insieme alle straordinarie persone che lavorano nel Teatro”, conclude Lissner.

Sabato a Napoli l’incontro sulla civiltà del Settecento

Lo storico dell’arte Stefano Causa illustrerà il valore e l’importanza della mostra “Civiltà del Settecento a Napoli” inaugurata a Capodimonte nel dicembre del 1979, fortemente voluta da Maurizio Valenzi, allora Sindaco di Napoli, e da Raffaello Causa, all’epoca Soprintendente ai Beni Artistici della Campania e Direttore del Museo di Capodimonte. Tutto ciò a partire dai cataloghi delle mostre “Civiltà del Settecento” e “Civiltà del Seicento”.

La Fondazione Valenzi infatti, con l’impegno della responsabile della Biblioteca Maria Rosaria Bacchini, ha creato e aperto al pubblico la “Biblioteca Maurizio e Litza Valenzi”, regolarmente inserita nel circuito nazionale delle biblioteche e in particolare nel Polo SBN di Napoli.
Si vuole con gli eventi “Il sabato della Biblioteca” valorizzarne alcuni volumi e soprattutto rendere la biblioteca stessa uno spazio di cultura e dibattito, non mero contenitore di libri, che inneschi una serie di buone pratiche in grado di avvicinare studenti e pubblico e fare rete con le Università e altre biblioteche.

Nel corso del mese sarà anche possibile visitare due esposizioni di libri:
dal 9 al 15 Settembre la mostra “Valenzi e la Tunisia” sul legame tra Maurizio Valenzi e la Tunisia, anche attraverso i libri d’arte
dal 23 al 29 settembre la mostra “Libri e relazioni: dediche, amicizie e collaborazioni politiche” con i libri ricevuti in dono da Maurizio Valenzi in cui sono state trovate dediche di autori e di amici, che rappresentano uno spaccato della cultura della seconda metà del secolo scorso.
Le mostre sono visitabili dal Lunedì al Sabato dalle ore 10 alle 18.