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Gratteri: sono contro la legalizzazione delle droghe. Ma un giovane su tre è per liberalizzazione

Un giovane su tre è favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere. È questo il risultato dell’indagine su giovani e droghe condotta da Skuola.net. e presentata durante la seconda serata di Sorrento d’Autore. Secondo la ricerca, che ha interessato un campione di 1.000 studenti delle scuole superiori e delle università italiane, solo un terzo dei giovani è a favore della legalizzazione delle droghe leggere. Un altro terzo è contrario, mentre il resto del campione non si esprime in merito. Se poi si prendono in considerazione tutte le droghe, la quota dei favorevoli scende a uno su cinque, pari al 20%, mentre il 50% è del tutto contrario e la parte rimanente preferisce non esprimersi. L’indagine ha preso in considerazione anche altri aspetti. È così emerso che un giovane su cinque ha provato la cannabis acquistata su una piazza di spaccio, mentre uno su sei ha acquistato un prodotto legale a base di cannabis in uno shop regolarmente autorizzato. L’attività di spaccio risulta essere parecchio diffusa nelle scuole: un giovane su sei ne stato testimone diretto, mentre uno su tre dice di essere conoscenza del fatto che il fenomeno interessa il suo istituto o ateneo, anche se non ne è mai stato testimone.

Decisa la posizione di Nicola Gratteri, che tra pochi giorni si insedierà alla guida della Procura di Napoli, intervenuto alla rassegna Sorrento d’Autore: “Sono da sempre contrario alla legalizzazione delle droghe. Invito le scuole e gli insegnanti a organizzare una giornata nelle comunità terapeutiche per incontrare i tossici e chiedere a loro se sono favorevoli o meno alla legalizzazione. Bastano due ore così per sostituire convegni, incontri e quant’altro”.

Secondo il magistrato, finora Procuratore capo a Catanzaro, “i ragazzi detenuti a causa della loro tossicodipendenza devono essere guidati e portati a scegliere una comunità terapeutica per disintossicarsi”. “Io – ha aggiunto – farei uscire il maggior numero possibile di detenuti che hanno commesso reati a causa della loro tossicodipendenza portandoli a disintossicarsi: poi due su dieci scappano magari, ma non è un problema perché li riprendiamo. Questo significherebbe far diminuire i reati di strada e risolvere un problema enorme alle famiglie”.

Dal 19 al 21 novembre a Napoli arriva Gustus, alla mostra d’oltremare

Per il 2023 Gustus, il più importante salone professionale del settore Food e Tecnologia del Centrosud, conferma i suoi 8mila metri quadrati di area espositiva e si prepara ad accogliere oltre 12mila operatori. La nona edizione della kermesse, in programma dal 19 al 21 novembre alla Mostra d’Oltremare di Napoli, ospiterà i più importanti brand internazionali, con i loro top di gamma nel settore della cucina professionale. Novità di quest’anno l’Emergency Food Contest e la Burger Battle. Presente la Regione Campania con uno spazio espositivo per le aziende del territorio, le eccellenze del settore food & beverage e pescato campano.
“Ricca come sempre la nostra partecipazione – spiega Matteo Cutolo, presidente della Fipgc – con interessanti dimostrazioni live dei Maestri pasticceri dell’Equipe Eccellenze di Pasticceria Fipgc e delle Eccellenze degli Artisti Decoratori che ancora una volta stupiranno con le loro opere. La grande novità che porteremo a Gustus 2023 sarà la finale del “Campionato Miglior Panettone del Mondo Fipgc 2023”: un concorso che mi inorgoglisce ogni anno sempre più perché continua a riscuotere una massiccia partecipazione”.
“Da molto tempo – evidenzia Rocco Pozzulo, presidente della Fic – siamo presenti nel ricco palinsesto di attività di Gustus con la Federazione Italiana Cuochi, l’Unione Regionale Cuochi della Campania e con tutte le Associazioni Provinciali Campane che daranno, come sempre, il loro prezioso contributo. Crediamo fortemente nella presenza del nostro comparto per proseguire nei trend positivi del momento del settore enogastronomico. Tra le tematiche a cui daremo rilevanza ci sarà la ricerca del personale e la certificazione del cuoco. Negli anni Gustus ha rappresentato un’importante vetrina per il nostro settore, le relazioni virtuose che negli anni si sono costruite con tutto il management organizzativo hanno fatto sì che l’appuntamento di novembre sia per Federcuochi un appuntamento irrinunciabile”.
“Anche quest’anno – aggiunge Luigi Vitiello, presidente della Fic Campania – saremo attori attivi in questo grande evento che è Gustus, con la presenza di molti nostri chef che appartengono alle Associazioni provinciali. Nell’area messa a nostra disposizione oltre ai consueti cooking show daremo vita a convegni e dibattiti sui temi di enogastronomia di più stringente attualità. Non mancheremo di parlare anche di salute a tavola”.

Maurizio de Giovanni, ‘mi chiamano zecca, basta ai convegni’

Lo scrittore napoletano Maurizio de Giovanni, il padre del commissario Ricciardi e dei Bastardi di Pizzofalcone, non parteciperà più a convegni o presentazioni di libri. Lo annuncia lui stesso sui social, dopo aver appreso di essere “definito in molti odiosi modi: presenzialista, tuttologo, perfino zecca”, scrive. De Giovanni spiega nel suo post di avere “una patologia, contratta da quando le mie cose hanno cominciato a raggiungere un pubblico oggettivamente più ampio del condominio in cui vivo. Questa patologia è il timore che qualcuno, chiunque, possa pensare: ecco, adesso che è diventato (o si sente, o gli fanno credere di essere, o immagina di essere) noto, non si presta più a dare una mano agli altri. Questo mi ha portato negli anni a un enorme aggravio di fatica. Presentare libri che devo necessariamente leggere, fare recensioni, quarte di copertina, fascette, articoli di giornale; ma anche intervenire a convegni, tavole rotonde, trasmissioni televisive, a scrivere racconti per antologie, a commentare film o fiction. Questo, lo spiego nonostante sia chiaro, non mi porta alcun vantaggio”, nessun “valore aggiunto”. Ma, continua de Giovanni, “una patologia è una patologia, quindi ho continuato a dire di sì”. “Scopro adesso – afferma lo scrittore – di essere definito in molti odiosi modi: presenzialista, tuttologo, prezzemolo, perfino ‘zecca’ (mi sfugge il riferimento all’animale, ma anche all’ente che batte moneta); e addirittura, il che è piuttosto comico, di non avere ‘amore e gratitudine per il territorio’. Io. Andando a vedere le mie presenze, scopro che sono meno del dieci per cento per il mio lavoro, e per il novanta riferibili alla suddetta patologia”. Ma ora, i “graziosi epiteti” che gli sono stati rivolti, lo hanno “definitivamente convinto. Non posso continuare così, e tutto sommato nemmeno è giusto che lo faccia. Ragion per cui – conclude de Giovanni – a partire da oggi, con esclusione degli impegni già assunti che cercherò di mantenere e delle occasioni di carattere sociale e di beneficenza che non si sovrappongano al mio lavoro, vi prego di non invitarmi, convocarmi, chiedermi o pregarmi di fare cose a supporto del lavoro degli altri. Noi zecche, sapete, di fronte all’evidenza alla fine rinsaviamo”.

Mozzarella Dop, record di presenze nei menu dei ristoranti

La Mozzarella di Bufala Campana è il formaggio a denominazione di origine protetta più presente e più correttamente citato con l’acronimo “Dop” nei menu dei ristoranti italiani. Il primato arriva dalla ricerca promossa da Afidop (l’associazione dei formaggi Dop e Igp italiani) e realizzata dalla società Griffeshield su un campione di 21.800 ristoranti , secondo la quale la Bufala Campana è presente nel 90 per cento dei menu esaminati e l’acronimo “Dop” è riportato nel 46,5 per cento dei casi, come elemento distintivo rispetto a una mozzarella generica. L’indagine segnala inoltre significative potenzialità di crescita nel segmento del fuori casa, tenendo conto che il 58 per cento dei consumatori italiani ritiene importante la presenza del marchio sui propri acquisti alimentari e il 40 per cento è disposto a spendere dal 5 al 10 per cento in più per avere un prodotto certificato. Il Consorzio di Tutela esprime soddisfazione per i risultati della ricerca, ma allo stesso tempo lancia l’allarme: “Troppo spesso, purtroppo, la citazione del nostro prodotto nei menu dei ristoranti è solo uno specchietto per le allodole, con l’obiettivo di attirare soprattutto turisti, senza che in realtà venga servita una vera mozzarella Dop”, sottolinea il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani. Lo testimonia l’esito dell’operazione “E…state senza pensieri 2023”, condotta nei principali luoghi delle vacanze durante la stagione estiva. Al termine dell’operazione sono stati controllati 14 punti vendita e segnalate 13 violazioni più una diffida: in pratica il 100% delle verifiche ha riscontrato irregolarità. Sono stati sequestrati 150 chili di prodotti non a norma ed elevate sanzioni amministrative per 45mila euro. E dal 7 all’11 ottobre il Consorzio volerà in Germania per partecipare alla fiera Anuga di Colonia, nella collettiva di Afidop con gli altri grandi formaggi Dop italiani. Sono previsti nuovi controlli internazionali durante la kermesse per contrastare il fenomeno dell’Italian sounding. Solo nel primo semestre 2023, il Consorzio ha già effettuato 450 rilievi all’estero, principalmente in Europa. “I risultati della ricerca e dei nostri controlli – sottolinea Saccani – testimoniano che i consumatori richiedono sempre di più i prodotti Dop, ma nei menu dei ristoranti ci sono le sigle, ma spesso non c’è il prodotto vero. C’è dunque bisogno di lavorare in rete con le istituzioni per favorire la corretta informazione e la conoscenza dei prodotti autentici. In tal senso, un plauso va all’avvio dell’intesa tra Afidop e Fipe, che intende fornire linee guida per promuovere le produzioni certificate all’interno dei menu”.

Da pizzerie a ristoranti della pizza, la Margherita ora è chic

Sperimentazioni innovative, creatività, grandi firme e tanta tradizione nei 735 migliori locali selezionati da Gambero Rosso nella nuova guida “Pizzerie d’Italia 2024”, presentata a Napoli, che racconta il variegato mondo dello stile italiano nella pizza attraverso gli indirizzi di eccellenza premiati con 103 i Tre Spicchi, 14 le Tre Rotelle, oltre alle nove categorie di premi speciali. Riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo, la pizza è il rito della tavola italiana che ancora oggi conserva la sua originaria anima democratica, ma è sempre più anche ricerca di sapori unici e gusti raffinati come testimonia la mappa tracciata da Gambero Rosso tra insegne storiche e nuovi format di successo. “Mentre si consumano fiumi di parole sulla crisi dell’alta ristorazione, è la pizza d’autore a marcare il territorio, sempre più sintesi di una storia nella quale grani e farine scelti direttamente dal campo, testimoniando che con intelligenza, studio e passione si può andare oltre, senza perdere identità” sottolinea Laura Mantovano, direttore editoriale delle Guide. Tanti gli stili rappresentati e interpretati in modo diverso nelle varie regioni, a partire dalla Pizza Napoletana Stg (Specialità Tradizionale Garantita), inimitabile e soggetta a un disciplinare di produzione. Con le sue peculiarità specifiche del territorio partenopeo. Ad esempio, la tonda a “ruota di carro” è tradizione di Napoli città, così come la pizza a libretto, che ha fatto la storia del cibo di strada. La napoletana contemporanea (anche detta “canotto”) si è diffusa a partire da alcune note insegne casertane, mentre in varie zone della Campania sono consolidati altri stili, come la pizza a metro, l’ammaccata cilentana, la pizza di Tramonti, quella nel ruoto. Nel resto d’Italia, Roma campeggia con la sua pizza al taglio, cotta in teglia o alla pala, mentre assistiamo al rinascimento della tonda romana, sottile e croccante. Stile simile per le pizze considerate tradizionali in gran parte del centro nord, fatta eccezione per la pizza al padellino, tipica di Torino. Più si scende al Sud, invece, e più troviamo presenza di grano duro negli impasti e maggior spessore nella stesura. “La pizza è un evergreen che non conosce declino, anzi capace di reinventarsi grazie all’abilità e alla creatività dei maestri pizzaioli che, usando sapientemente impasti, lavorazioni e lieviti, riescono a rendere ancora più speciale e unico questo grande prodotto” concludono i curatori della guida.

Presentata allo IAV la Stagione teatrale Scenariammare

Oggi giovedì 28 settembre, alle ore 11:00, presso la sala teatro dello IAV Club, sita in via Nazario sauro, 23 si è svolta la Conferenza Stampa di presentazione della nuova stagione teatrale “Scenariammare”, che trae spunto dalla collocazione della struttura polifunzionale, situata in uno dei luoghi più suggestivi della città.

Il programma propone ben 22 appuntamenti sino al 12 aprile 2024, spaziando dal teatro, alla musica, passando per il cabaret, con l’obiettivo di costruire la Compagnia Stabile di Tradizione.

Una stagione che vuole affermare la forza della grande storia, di cui Napoli è capitale,  come trampolino per futuro e mentre si chiudono spazi per aprire street food, noi invertiamo la rotta per rilanciare un luogo di produzione di arte a tutto tondo”, questo è quanto afferma il Direttore Artistico Salvatore Sannino.

Obiettivo dello IAV è divenire punto di riferimento nella produzione artistica che guarda al futuro.

Ad inaugurare la stagione, venerdì 20 ottobre, sarà Nunzia Schiano accompagnata da Myriam Lattanzio. La programmazione prosegue con artisti di assoluto livello come: Cosimo Alberti, Ciro Villano, Danilo Rovani, Pino De Maio, Fabio Pisano, con un omaggio ala grande famiglia Maggio e Gigi Savoia. Un impegno che ha i piedi nella storia e la testa nel futuro, frutto di un costante lavoro, serio, forte e qualificato che, per una sala che conta pochi posti, non è poca cosa a dimostrazione della serietà del progetto e della qualità delle idee.

Non manca un programma di Tango e la Milonga, tra gli eventi de In Arte Vesuvio, condotto da Fertango, appuntamento mensile anche con lo Swing con la Cotton Swing  e col Jazz in collaborazione con Vincenzo De Falco con alcuni tra i più grandi nomi della musica italiana ed estera. Ancora concerti, eventi, laboratori e rassegne di grande interesse come “I Corti della Formica”, idea di Gianmarco Cesario, arricchiranno di proposte l’offerta per il pubblico.

“Ci piace sottolineare il forte impegno sociale dello IAV. Infatti parte dei proventi della campagna abbonamenti, sarà devoluta in beneficenza a favore della “Fondazione Santobono Pausilipon Onlus”, come atto di orgoglio, d’impegno e senso di appartenenza alla nostra città…”, queste le parole utilizzate dalle fondatrici Lucia e Angela Andolfo.

Per questa campagna è stato chiamato uno dei volti più noti del panorama televisivo italiano: Giovanna Sannino, attrice, da sempre impegnata nelle tematiche sociali, tanto da meritare la fresca nomina come Testimonial del Garante per l’Infanzia della Regione Campania.

Alla Conferenza di presentazione hanno preso parte, tra gli altri, gli artisti e attori presenti in calendario.

Per info e prenotazioni cell. 3343013800 @iavclub

Museo Capodimonte, entro due anni 90% energia dal sole

Entro due anni il novanta per cento dell’energia del museo di Capodimonte sarà assicurato da 4.500 moduli fotovoltaici installati sul tetto, integrati e invisibili. Il progetto è stato presentato oggi: come ha spiegato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano “oltre a migliorare la sostenibilità energetica e ambientale del Museo e del Real Bosco di Capodimonte rendendo l’esperienza dei visitatori più moderna e confortevole, il MiC intende dare un forte impulso alla valorizzazione dei nostri beni culturali anche attraverso servizi innovativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’utilizzo della tecnologia digitale”.

Quello con Engie, operatore particolarmente attivo nel campo delle energie ‘pulite’, è il primo partenariato pubblico privato all’interno del MiC . “Grazie alla virtuosa collaborazione tra pubblico e privato siamo riusciti a creare un modello replicabile in altre realtà museali, attuando in pieno, grazie ad un’iniziativa di grande valore culturale ed ambientale, le prescrizioni sulla tutela del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico della Nazione indicate dall’articolo 9 della Costituzione”, rileva Sangiuliano. Lo strumento è quello del project financing, con un investimento di 45 milioni e 726mila euro, di cui 22,2 milioni di contributo pubblico (48,56%) e 23,5 milioni del privato. Per Monica Iacono, ceo di EngieItalia, “anche l’efficienza energetica del patrimonio artistico culturale è un tassello fondamentale per supportare il percorso di decarbonizzazione del Paese. La riqualificazione avviata con Capodimonte rappresenta una sfida sia per l’azienda, impegnata a supportare anche la P.A. nel percorso di transizione energetica, sia per l’intero sistema museale che può replicare interventi come questo”. I lavori termineranno a dicembre 2025 e in questo periodo il museo resterà aperto, chiuderanno singole aree. Per il direttore uscente Sylvain Bellenger “oggi è una data storica”. Alla presentazione interventi di Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera e del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

Recuperati reperti archeologici nei fondali di Ventotene

Recuperati alcuni significativi reperti archeologici nei fondali dell’Isola di Ventotene, tra cui un’anfora romana di epoca repubblicana perfettamente conservata. L’operazione è stata compiuta dai subacquei della Stazione Navale della Guardia di finanza di Civitavecchia, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina. I reperti sommersi erano in una zona circoscritta nella parte sud dell’Isola, caratterizzata da bassi fondali e molto frequentata dal traffico diportistico. Con il supporto dell’elicottero della Sezione Aerea di Pratica di Mare e mezzi navali, le immersioni sono state effettuate seguendo le indicazioni della Soprintendenza: i sommozzatori hanno recuperato un’anfora romana integra adagiata sul fondale ed un assai più pesante manufatto di tufo locale di forma cilindrica. I reperti, portati in superficie utilizzando dei palloni di sollevamento e delle reti apposite, sono stati trasportati all’interno della Caserma “Finanziere Mare Francesco Nunziale”, dove sono stati immersi in vasche con acqua dolce per permettere la desalinizzazione. L’anfora recuperata è del tipo “Dressel 1B”, anfora vinaria tipica dell’area tirrenica e diffusa tra la fine del II e la metà del I secolo a.C., mentre il manufatto di pietra è riconducibile alle cave di tufo dell’isola, utilizzate già in epoca romana per la costruzione della celebre Villa Giulia e successivamente per l’edificazione del carcere borbonico di Santo Stefano e per la neo colonizzazione di Ventotene. Una ricognizione subacquea più estesa ha permesso inoltre di verificare che il manufatto lapideo doveva far parte di un consistente gruppo di blocchi squadrati sparsi nell’area ed evidentemente riconducibili al naufragio di un’imbarcazione da carico.

Musei per tutti, cresce la rete con tre siti a Napoli

Il Museo Cappella Sansevero, il Pio Monte della Misericordia e il Complesso Museale di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco si uniscono alla rete Museo per tutti, diventando così accessibili anche alle persone con disabilità intellettiva, sia bambini che adulti. Museo per tutti è un progetto ideato e realizzato da L’abilità Onlus in collaborazione con Fondazione De Agostini. Da oggi questi tre luoghi simbolo della cultura napoletana, hanno al loro interno anche un percorso dedicato. Insieme al personale dei musei è stata infatti creata una guida accessibile, scaricabile gratuitamente on line e disponibile anche in loco. il visitatore con disabilità intellettiva può fruire della visita in autonomia o con il suo accompagnatore (genitore, insegnante, educatore) senza stress e insieme agli altri visitatori. La guida è stata redatta in due versioni , la prima con le regole dell’Easy-to-read, un linguaggio semplificato regolamentato dall’Unione Europea, la seconda con i simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa, ovvero un’associazione di testo e simboli/immagini/pittogrammi che permette una comunicazione attraverso lo strumento visivo, adatta alle persone che hanno difficoltà nella produzione e nella comprensione del linguaggio verbale. Con questi 3 musei napoletani, il network Museo per tutti si estende ulteriormente su tutto il territorio nazionale, arrivando così ad annoverare 36 tra musei e luoghi di cultura accessibili, tra cui la Pinacoteca di Brera e il Castello Sforzesco a Milano, il Museo Nazionale Romano e il Museo degli Innocenti a Firenze. “Aprire alle persone con disabilità intellettiva questi musei ci rende molto orgogliosi: riusciamo a mettere a disposizione per questo pubblico un pezzo del patrimonio della città davvero unico, simbolico, antropologico” dichiara Carlo Riva, direttore di L’abilità Onlus e responsabile di Museo per tutti. Marcella Drago, Segretario Generale di Fondazione De Agostini sottolinea: “Il nostro impegno per il futuro è rendere Museo per tutti una realtà riconosciuta e diffusa in tutto il Paese”.

La Bibbia di Gutenberg in Orbita nello spazio

“Con la Missione AX- 3 programmata per il 10 gennaio 2024 arriva nello spazio la Bibbia di Gutenberg. Il primo foglio galleggiante nello spazio”. E’ la notizia del giorno, quella che non ti aspetti di trovare nello spazio dell’alta tecnologia e dell’hi tech quando parli di cultura, di antichi libri, di opere simbolo della storia moderna. Lo ha annunciato stamane alla Camera dei Deputati, durante la conferenza stampa di presentazione della riedizione della Bibbia di Gutenberg, Roberto Giurano, presidente della Fondazione Scriptorium Foroiulense che ha ideato e curato il prestigioso progetto culturale. Un lavoro durato un anno, che ha coinvolto “40 persone” e raggiungerà cinque nazioni. Una copia “andrà al museo della Bibbia di Washington, un’altra a Kiev in questo luogo martoriato” ha anticipato Giurano che con emozione ha dato l’annuncio di questo ‘viaggio’ speciale per l’opera che più di altre racchiude in sè i valori dell’Europa e un messaggio di pace. Ma non è tutto. Le attività culturali della Scuola Italiana Amanuensi, hanno anche una forte attenzione al sociale, tanto da includere nei lavori anche ragazzi con disabilità e di raggiungere terre ‘difficili’. E proprio su proposta del deputato Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro alla Camera e presente oggi, la Bibbia dalle grandi capitali arriverà anche a Caivano. Ed è una nuova sfida.

“Il 2 ottobre una copia della Bibbia- ha aggiunto sempre Giurano- sara’ consegnata al Palazzo dell’Aeronautica”, dove rimarrà esposta.

Alla conferenza stampa hanno partecipato, tra gli altri, Barbara Zilli assessora al Bilancio della Regione Friuli Venezia Giulia; Pietro Valent, sindaco di San Daniele del Friuli; Leticia Casati, ambasciatrice del Paraguay; il deputato Graziano Pizzimenti; il Generale dell’Aeronautica Militare Urbano Floreani, mentre il direttore del Museo della Bibbia di Washington da remoto ha rivolto il suo invito alla scuola Amanuensi di andare presto al Museo per la presentazione.

Anche il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare, Generale Luca Goretti e il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani hanno mandato un videomessaggio di gratitudine e vicinanza per l’importante progetto culturale.

“E’ stato facile innamorarsi del progetto- ha detto il Generale Urbano Floreani dell’Aeronautica militare- un foglio di questo libro soggiornerà nello spazio e questo è un bellissimo regalo che possiamo fare alla Fondazione”.

Vicinanza e orgoglio dalle Istituzioni del territorio regionale che hanno partecipato. “Ci saremo e vi sosterremo sempre”, ha assicurato l’assessora al Bilancio della Regione Friuli Barbara Zilli. E il sindaco di San Daniele Friuli, dove la Scuola italiana Amanuensi ha sede, Pietro Valent, ha ribadito tutto il suo orgoglio: “E’ la copia di un testo molto importante che unisce i popoli e persone che hanno fragilità e disabilità”.

Ad Enio Agnola, consigliere della Scuola Italiana Amanuensi nata nel 2012 e ora Fondazione di Promozione Sociale, il compito di ripercorrere la storia di questi “11 anni di attività culturale. Dall’opificio librorum, al ‘Dante guarderiano’ dato al Presidente della Repubblica, o ancora il Vangelo secondo Marco donato al Papa”, e i tanti rapporti internazionali: “Dagli USA al Kazakistan e ora il Paraguay” all’insegna di una storia volta a insegnare, questa l’attività principale, l’arte Calligrafica Antica.

“Superare tutti i confini è il messaggio che vogliamo dare”, ha concluso Giurano e tra confini extraterresti e capitali del mondo non resta che augurare ‘buon viaggio’ alla Bibbia di Gutenberg, primo libro stampato in Europa con la tecnica dei caratteri mobili che oggi, dopo secoli, torna a splendere.