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La Fondazione Rut assieme al CNR partecipano al Convegno annuale dell’Associazione Italiana per la Terminologia

Il Convegno, promosso dal Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati dell’Università di Napoli L’Orientale, in collaborazione con la Rete di terminologia della lingue romanze (REALITER), la Rete Lexicologie, Terminologie, Traduction (LTT) e l’Osservatorio di terminologie e politiche linguistiche (OTPL) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, intende offrire un quadro di riflessione variegato sui diversi aspetti della terminologia inerente al patrimonio culturale, inteso come espressione identitaria ed ereditaria del passato, con particolare riguardo alle commistioni culturali.
Oggi più che mai ci accorgiamo di quanto sia centrale – e purtroppo ancora scarsamente utilizzato – il ruolo della diversità linguistica e culturale, quale spazio “da nutrire” per favorire un dialogo globale a partire dalla conoscenza dei contesti di origine in cui si sono formate le lingue e i linguaggi, che poi hanno creato prassi e modi di vivere. Ma proprio in virtù della loro non corretta ed efficace conoscenza, sono nati pregiudizi e mis-conoscenza. In questo senso lo studio delle lingue e la conoscenza terminologica diventano un importante, e sempre più necessario, strumento di comprensione e di comunicazione di una cultura con l’“altra”.
La Fondazione Rut Ets – Ente filantropico, attraverso il partenariato strategico con l’Istituto di Linguistica Computazionale “A. Zampolli” (ILC) del CNR e in collaborazione con la Società Geografica Italiana, partecipa al Convegno con due interventi:

Echi del passato: un’indagine sulla terminologia degli strumenti nelle terre dei Somali del XIX secolo, a cura di Silvia Piccini, Jama Musse Jama, Andrea Bellandi, Giuliana Elizabeth Vilela Ruiz (Istituto di Linguistica Computazionale “A. Zampolli” – CNR / Società Geografica Italiana).

La terminologia del matrimonio nella cultura ebraica: storia, simboli e identità culturale, a cura di Silvia Piccini, Giuliana Elizabeth Vilela Ruiz (Istituto di Linguistica Computazionale “A. Zampolli”-CNR) e Davide Saponaro (Fondazione Rut -Ets).

Nel primo intervento verrà illustrato un lessico computazionale bilingue somalo-italiano dedicato all’epoca dell’espansione colonialista dell’Italia in Africa. I termini somali e gli equivalenti italiani sono stati estratti dai taccuini redatti dell’esploratore Ugo Ferrandi (1852 – 1928) e pubblicati nel 1903 dalla Società Geografica con il titolo “Lugh, Emporio Commerciale sul Giuba”. Fonte di grande interesse storico e linguistico, questi quaderni riportano una pletora di termini indigeni, che ci permettono di ricostruire aspetti fondamentali della vita quotidiana nel corno d’Africa all’alba del XX secolo.
Nel secondo intervento viene presentato lo studio sul Libro Biblico di Rut con un focus sull’analisi linguistico-concettuale di un nucleo di termini relativi all’istituto del matrimonio nella cultura ebraica antica. Questo libro, tra gli altri elementi di interesse, presenta una serie di termini relativi all’ambito matrimoniale. Estendendo l’indagine all’intera Bibbia ebraica (pressappoco ma non del tutto corrispondente all’Antico Testamento cristiano) possiamo comprendere quali siano i termini utilizzati per parlare di matrimonio nell’Israele antico ed attraverso di essi gettare luce sullo statuto giuridico della donna e sui rapporti con l’uomo nella società antica.
Lo scopo finale degli studi che sta conducendo la Fondazione Rut assieme l’Istituto di Linguistica Computazionale (ILC) del CNR mira alla costituzione di un Osservatorio Italiano del Multilinguismo, permanente e continuamente aggiornato: una banca dati, formalizzata secondo tecnologie allo stato dell’arte della terminologia computazionale, che permetterà attraverso interrogazioni sofisticate e metodi di navigazione ad hoc, di studiare e comprendere le relazioni e gli scambi con altre culture e lingue che nel corso della storia sono entrate in contatto con il popolo italiano. Una iniziativa concreta di “cooperazione” e “dialogo” tra culture, e quindi lingue diverse, per favorire la circolazione negli scambi comunicativi di una terminologia condivisa, sempre più corretta, precisa ed efficace.
Le risorse digitali risultanti (lessici e testi) e gli strumenti software utilizzati dall’Osservatorio Italiano del Multilinguismo verranno messi a disposizione dell’intera comunità (scientifica e non) attraverso CLARIN-IT, il nodo italiano di CLARIN, l’infrastruttura europea di ricerca per le discipline umanistiche digitali e il patrimonio culturale.

Continua l’aumento nell’Ue dei prezzi dell’olio d’oliva

Continuano a salire i prezzi dell’olio d’oliva nell’Ue, con un rialzo del 75% registrato a settembre 2023 rispetto al gennaio 2021. Già tra gennaio 2021 e gennaio 2022 c’era stata una crescita dell’11%. Aumento vertiginoso anche per i prezzi delle patate, salite del 53% tra gennaio 2021 e settembre 2023 dopo un picco del +60% a giugno 2023. Lo rileva Eurostat. Più in generale, segnala l’ufficio statistico dell’Unione europea, i prezzi dei prodotti alimentari hanno continuato a salire anche nel 2023, dopo gli aumenti importanti del 2022, anche se per alcuni prodotti con un aumento più lento nel secondo e terzo trimestre. Costano di più che a gennaio 2021 e 2022 anche uova (+37%) e burro (+27%, dopo un picco del +44% a dicembre 2022).

Prosegue a pieno ritmo la rassegna “Scenariammare” dello IAV Club.

Vittoria netta per la rassegna teatrale dello IAV diretta da salvatore Sannino e partita lo scorso 20 ottobre con la strepitosa attrice “Nunzia Schiano”, che mette a segno 5 sold out su 5 spettacoli.
Dopo i successi di pubblico e critica della prima settimana di programmazione’ dello spettacolo “L’Avaro da Molière” per la regia di Salvatore Sannino, si replica dal 3 al 5 novembre, nella splendida cornice dell’unico teatro affacciato sul mare dello IAV Club, situato in Napoli alla via Nazario Sauro, 23.
L’opera, tratta dalla commedia di Molière ha un cast d’eccezione: Ciro Villano, Cosimo Alberti, Danilo Rovani, Veria Ponticiello, Vito Amato, Martina Andrea Vinciguerra, Clelia della Corte, Claudio Cirella, Edoardo Esposito e Antonio De Pasquale.
Nulla resiste al tempo. I metalli più resistenti, le rocce più dure si sgretolano sotto la forza del passare degli anni che lasciano solo polvere. Ciò che riesce a resistere è una delle cose più delicate che l’uomo abbia creato: la carta. Non la carta in quanto tale, ma come elemento che custodisce fatti che si tramandano di secolo in secolo. L’Avaro è tra questi. Il segreto di questa longevità è in ciò che tratta: i sentimenti che vivono con l’uomo.
Si è solito pensare che lo spettacolo scritto da Molière, sia comico, in realtà è un dramma non causato da avvenimenti esterni, ma dalle azioni legate alla scelleratezza dell’essere umano.
Arpagone è un simbolo della miseria umana, intesa come la capacità di auto distruzione che l’umanità ha dimostrato di saper fare in modo encomiabile nel corso dei secoli. Arpagone non è avaro solo per i soldi, è avaro di sentimenti, è avaro nell’amore per la vita, per gli altri, per i figli. Ed è talmente drammatico che fa ridere. Da sempre. Perché goffo, inopportuno, ignorante e talmente legato alla sua “cassetta”, che è simbolo di ogni materialità, che fa perdere di vista il senso stesso della vita. Ecco Arpagone è tragico perché non vive. Ma accumula. Non ride perché pensa, sempre, e chi pensa non gode della beltà dell’esistenza.
Tuttavia proprio per questo fa ridere. Da secoli. Segno che l’avarizia vive con l’uomo.
Noi abbiamo deciso di raccontarlo forzando il testo, portando alle estreme conseguenze i dialoghi, che rasentano il cinismo, con le scene che si spostano secondo il percorso degli attori. Perché sono gli uomini che determinano i fatti e le situazioni, spesso con risultati negativi per la stessa umanità.
Ma qui Arpagone pensa di essere il dominus, ed in realtà, è giocato da tutti. Dai servi, senza camicia, che tramano alle spalle del padrone, e la figlia, unica a tenere testa al padre – padrone, alla serva Frosina, che lavora sopra e sotto il tavolo senza alcuno scrupolo. Forse unica vittima di questo stato di cose è il fratello gemello, più piccolo di soli 2 minuti, asservito alle volontà del primogenito, divenuto destinatario della vita e della morte di tutti per volontà del padre defunto. Il finto servo, il prologo e Don Anselmo completano la storia fin troppo nota. Nella nostra narrazione, tuttavia, vi è una sorpresa che non sveliamo per ovvi motivi.
Il palco è nudo, come nudo è il nostro principe. Le scene, come detto si spostano per creare ambienti, quasi labirinti, contorti come il protagonista. I costumi sono tutti in pelle. Una pelle cattiva che l’umanità non riesce a scrollarsi di dosso, come già se ne era accorto Moliere.

Ticket al botteghino e online al link https://py.pl/2189oo € 15,00
Info 3343013800

Ancora eventi da non perdere in programmazione per la rassegna teatrale “Scenariammare” che proseguirà fino al 12 aprile 2024:

L’11 novembre Sesso Matto Napoletano, nuova esilarante commedia del duo Carmelo Bruna;
Dal 18 novembre Liberiaimago in Indifferentemente, voci e suoni del Sud di Francesco Luongo e Laura Cuomo;
Il 2 dicembre Lo Cunto dello Canto Napolitano di e con Pino De Maio;
Dall’8 dicembre I due della Città del Sole, Gigi Savoia in L’Amico di Papà, di L. Scarpetta per la regia Salvo Lamola;
Il 14 dicembre Tombola artistica a cura del cabarettista Peppe Sole;
Il 28 dicembre Imbarazzantissima Tombola con Margherita Salvi;
Il 29 dicembre Natalizia “Canti e Cunti sul Natale con Cosimo Alberti;

L’intero programma è consultabile sul sito www.inartevesuvio.com, sulle pagine social @iavclub.
Per info e prenotazioni, cell. 3343013800

 

 

Tornano Libriamoci e le giornate di lettura nelle scuole

Mettere in pausa la realtà per sognare, viaggiare nel tempo per esplorare mondi incantati e, soprattutto, imparare a pensare. La decima edizione di Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole è un vero e proprio inno alla libertà, quella più piena, che solo la lettura può dare. “Se leggi ti lib(e)ri” è il tema scelto quest’anno per la campagna nazionale promossa dal Ministero della Cultura attraverso il Centro per il libro e la lettura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito – Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico, che da lunedì 13 a sabato 18 novembre 2023 torna per portare in primo piano la lettura ad alta voce nelle scuole di ogni ordine e grado, in Italia e all’estero, invitandole a ideare e organizzare iniziative, sia in presenza sia online, con l’obiettivo di far germogliare nei più giovani il seme di una passione che li accompagnerà per tutta la vita. A tal proposito da quest’anno c’è una grande novità: l’estensione del progetto agli asili nido e alle scuole materne, per promuovere la lettura ad alta voce sin dalla nascita sottolineandone l’imprescindibile importanza nel percorso di crescita di ciascuno. E affinché leggere si trasformi in un’abitudine quotidiana, in continuità progettuale con la storica campagna “primaverile” del Centro per il libro e la lettura, Il Maggio dei Libri, da quest’anno sarà possibile partecipare a da Libriamoci al Maggio, una modalità che permette di aderire realizzando attività continuative che inizino a partire dal 13 novembre e si concludano entro il 31 maggio 2024.

Dall’apertura della campagna ai piccolissimi alla possibilità di prolungarla sino alle soglie dell’estate, la volontà del Centro per il libro e la lettura di fare dei libri un’abitudine condivisa e irrinunciabile è chiara e decisa, perfettamente condensata nelle parole del suo presidente, Marino Sinibaldi: “Liberi di conoscere, liberi di sognare, liberi di creare. Le tre declinazioni che abbiamo scelto per il tema generale di questa edizione di Libriamoci descrivono bene quello che intendiamo associare alla lettura: una libertà non passiva, una consapevolezza della propria autonomia che, soprattutto di fronte a minacce di vario tipo, è importante si formi presto nella vita di ognuno e ognuna”.

A Pietrarsa la V edizione di ‘Eruzioni del gusto’

Ha preso il via, ieri mattina, la V edizione di ‘Eruzioni del Gusto’ Borsa Internazionale dell’Enoturismo, evento culturale ed espositivo sull’enogastronomia e le eccellenze delle terre vulcaniche d’Italia aperto al pubblico, promosso dall’associazione culturale ORONERO – Dalle scritture del fuoco in programma fino al 30 ottobre 2023 al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, tra Portici e Napoli.

Ospite dell’edizione 2024, la Camera di Commercio Italiana in Cina con sede a Shanghai rappresentata da Cristina Corsini, responsabile del gruppo di lavoro food & wine “La Camera di Commercio Italiana in Cina prova a fare sistema con aziende che sono presenti sul territorio cinese e con quelle che vogliono entrare nel mercato cinese, molto grande. La Cina è un mercato strategico per la crescita futura” ha detto Corsini “Abbiamo due obiettivi: da un lato raccontare che cosa è la Cina in questo momento e come si può entrare nel mercato cinese e, allo stesso tempo, parlare con tutti gli operatori presenti. Siamo a disposizione e avremo modo di confrontarci e rispondere alle domande di tutti e di sfatare anche i miti sulla Cina perchè a volte ascoltiamo tante cose da persone non competenti, e noi siamo qui per dire realmente come si può arrivare nel mercato cinese”. Dunque, nella quattro giorni vi saranno opportunità e occasioni per promuovere scambi culturali ed economici con le imprese del food e beverage. Da Pietrarsa verso la Cina e le terre vulcaniche del pianeta. Questo luogo che vide la nascita della prima ferrovia d’Italia il 3 ottobre del 1839, ancora oggi unisce mondi diversi. “Pietrarsa è un connubio tra Eruzioni del Gusto e il Museo” ha detto Carmine Maione, presidente di ORONERO “Abbiamo immaginato insieme al Museo, in questi anni, una connessione molto importante: Eruzioni del Gusto è Borsa Internazionale dell’Enoturismo, ed era inimmaginabile non connettere il trasporto con il cibo, i territori. Qui le prime derrate alimentari venivano trasferite in giro per l’Italia con i treni. E di cibo e di lavorazione dei prodotti dalle mani sapienti di contadini e produttori, parleremo con esperti di alimentazione e di agricoltura”. Nei saluti introduttivi Oreste Orvitti, direttore del Museo di Pietrarsa ha detto: “Pietrarsa dà origine a una movimentazione economica importante dal punto di vista culturale e scientifico. Dopo dieci anni muove un’economia del territorio: qui sono arrivati anche investitori per farne alberghi di lusso, ristoranti e b&b. Oggi torna alle origini come fucina dell’artigianato” Eruzioni del Gusto è cibo di qualità e vino rappresentato dai Sette Consorzi di Tutela dei Vini della Campania, oleoturismo, dieta mediterranea. “Sono molto contento di essere qui per tre motivi: Eruzioni del Gusto rappresenta un momento di sintesi importante sull’agroalimentare e l’enogastronomia della Campania che, a mio avviso, è un punto di riferimento culturale ed economico della nostra Regione” ha aggiunto Antonio Limone direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno “E poi, mettere insieme i produttori è un evento importante e farlo con una certa ritualità per ribadirne le ragioni è elemento di una crescita economica del nostro territorio”. Luciano D’Aponte, responsabile della Promozione Regione Campania all’assessorato all’Agricoltura: “Quando presento i nostri prodotti, presento l’origine dei nostri territori: i nostri prodotti sono più buoni perché hanno una matrice vulcanica che troviamo non solo sul Vesuvio o nei Campi Flegrei ma, le eruzioni che si sono susseguite, hanno caratterizzato di gran lunga le nostre produzioni”. Un momento è stato dedicato allo show cooking. Lo chef Mariano Armonia ha preparato una rivisitazione de ‘Lo Scarpatiello’, piatto tipico del lunedì ai Quartieri Spagnoli di Napoli: un vermicello con pomodorino datterino, parmigiano romano, olio extravergine, aglio, basilico, crema di parmigiano, peperoncino, buccia di pomodoro disidratato. Eruzioni del Gusto si svolge con la collaborazione strategica di Gesac la società che gestisce l’aeroporto internazionale di Napoli Capodichino e Salerno ed è patrocinato dalla Regione Campania e dai Ministeri del Turismo, della Cultura e dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Per la terza volta consecutiva sarà presente Toscana Promozione Turistica con ‘Vetrina Toscana’, la Sicilia con i vini dell’Etna.

Vino, Coldiretti: Francia supera Italia

Per la prima volta dopo sette anni, l’Italia ha perso la leadership come produttore di vino in Europa e nel mondo con una produzione stimata di 43,9 milioni di ettolitri in calo del 12% rispetto all’anno scorso mentre la Francia è diventata il primo produttore con 45 milioni di ettolitri, in aumento dell’1,5% rispetto all’anno precedente. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base delle previsioni aggiornate del Copa Cogeca, l’Organizzazione di rappresentanza degli Agricoltori e delle cooperative Europee.

La sfida tra Paesi si gioca in realtà – sottolinea la Coldiretti – soprattutto sulla valorizzazione della produzione confermata dal successo delle bottiglie Made in Italy anche in Francia con un balzo del +21% in valore delle esportazioni nazionali di vino nei primi sette mesi del 2023, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat.

Complessivamente nell’Unione Europea – sottolinea la Coldiretti – la produzione della vendemmia 2023 è diminuita rispetto al 2022 con un totale di poco superiore a 150 milioni di ettolitri in calo del -5,5% rispetto alla media quinquennale

Con una produzione stimata di 30,8 milioni di ettolitri, la Spagna – riferisce la Coldiretti – resta il terzo produttore europeo nonostante il calo rispetto all’anno scorso (-14%) mentre in Portogallo, si è constatato un aumento del 9% con una produzione di raccolto di poco inferiore a 10 milioni di ettolitri. In Germania la produzione stimata è stata di 8,9 milioni di ettolitri con una perdita del 2%.  A causa delle conseguenze del cambiamento climatico, con un inverno secco, grandinate, inondazioni e una stagione primaverile piovosa, un forte calo della produzione è stato osservato – precisa la Coldiretti – anche in altri paesi produttori europei come Austria (-6%), Grecia (-23% ), Croazia (-31%) e Slovacchia (-20%) rispetto al 2022.

In Italia si attende una produzione di alta qualità garantita – conclude la Coldiretti – anche da 635 varietà iscritte al registro viti, il doppio rispetto ai francesi, con le bottiglie Made in Italy destinate per circa il 70% a Docg, Doc e Igt con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 76 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30% per i vini da tavola a dimostrazione del ricco patrimonio di biodiversità con vini locali di altissima qualità grazie ad una tradizione millenaria.

Vinarium Bar, un pezzo di Sannio a Barcellona a pochi passi dal mitico Camp nou

C’è un po’ di Sannio anche in Catalunya. Arrivi in Carrer Feliu Casanova 24, nel barrio di Sants a Barcellona, e vieni catturato da due bandiere italiane che campeggiano per indicare il Vinarium bar.

Giampaolo e Mario Tacinelli, sanniti di Guardia Sanframondi (Benevento), lo hanno aperto per realizzare un sogno e dare vita a un locale dove poter proporre ottimi vini sanniti e catalani, piatti sfiziosi, taglieri con salumi e formaggi e altre prelibatezze.

L’apertura è fissata per i primi giorni del marzo 2020. La pandemia, però, obbliga subito la chiusura e lascia il segno. Non solo il sogno ma anche i buoni propositi durano solo una settimana e lasciano il campo a rabbia e desolazione. Una partenza che non si augura a nessuno, in particolare a due giovani animati da tante speranze e grandi progetti.

Però ora quei momenti appartengono al passato e bisogna guardare avanti.

“Abbiamo vissuto due anni terribili – hanno ricordato Giampaolo e Mario – nell’attesa di un provvedimento di apertura. Un periodo troppo lungo, di certo da dimenticare, soprattutto per noi che avevamo tanta voglia di presentare le nostre proposte. Ma è andata così e ora, con calma e tanta pazienza, grazie anche alla nostra affabilità e cordialità, e soprattutto per la bontà dei nostri prodotti, stiamo recuperando il tempo perduto con un’oculata offerta enogastronomica, in un locale accogliente, con ottima musica e spazi giusti”.

Insomma, un posto ideale per una cenetta intima, una ricorrenza importante, una conversazione godendo un calice o una birra o, magari, per un passaggio veloce, con un rapporto qualità/prezzo invidiabile.

Al Vinarium si possono gustare birre nazionali spagnole e italiane artigianali come: la Menabrea Strong, la Baladin Super Bitter o la Nazionale.

Per quanto riguarda i vini spagnoli, invece, è possibile assaggiare le varietà: Verdejo, Albarino, Penedes e un blend di Moscat e Gewurztraminer, per i vini bianchi. Sempre spagnoli sono i rossi: Tempranillo, Mencia, Rioja, Terra Alta e Monsant; mentre, per i più conosciuti vitigni campani spiccano la Falanghina, il Greco, il Fiano e, per i rossi, l’Aglianico, la Camaiola e il Piedirosso. Completano l’offerta: Cannonau, Valpolicella, Cabernet Sauvignon e Negramaro. Molto apprezzato è anche il limoncello della casa e anche di melograno: vere e proprie ghiottonerie.

Tutte queste varietà, ben si accompagnano alla carta gastronomica del Vinarium che presenta: panuozzi farciti con porchetta di Ariccia, senza tralasciare quelli vegetariani a base di pomodori secchi, verdure grigliate, scamorza e crema di olive. Non mancano, com’è ovvio, alcuni piatti freddi molto apprezzati come: la bresaola con rucola e scaglie di grana padano, la finocchiona, la mozzarella caprese e la burrata, oltre ad alcune insalatone. Tra i piatti forti del locale rientrano anche la lasagna, la genovese e la parmigiana di melanzane o di zucchine.

La musica che… non disturba, rende l’atmosfera del Vinarium gradevole e attraente. Un comodo “mare della tranquillità” in salsa catalana. E poi è a due passi dalla metropolitana (linea 5 blu, fermata Badal), a metà strada fra Plaça d’Espanya e il mitico Camp nou.

Vinarium

(barrio de Sants)

Carrer Feliu Casanova, 24 – 08028 Barcellona, Spagna

Tel. +34 602353514

Facebook: Vinarium

Instagram: Bar Vinarium

A Pozzuoli la settima edizione di Archeo Camp

Si terrà nei giorni mercoledì e giovedì , al Rione Terra di Pozzuoli (Napoli), la settima edizione di Archeo Camp , rassegna archeologica subacquea nei Campi Flegrei, organizzata dal Centro Sub Campi Flegrei in collaborazione con Campi Flegrei Active. La kermesse “I sentieri del mare. Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale sommerso e terrestre” e la tavola rotonda: “Il turismo archeologico subacqueo e la gestione delle coste del Golfo di Pozzuoli tra sostenibilità socio-economia e ambientale”, si svolgeranno presso l’ex Sala consiliare di Palazzo Migliaresi. Durante il convegno saranno presentate le nuove scoperte di archeologia subacquea e le ricerche in corso nel Golfo di Pozzuoli. I nuovi itinerari subacquei costieri di Puglia e Campania. I progetti di monitoraggio ambientale e le nuove tecnologie applicate al patrimonio culturale sommerso. Tra le novità proposte quest’anno sarà presentato un progetto di gemellaggio tra il Parco archeologico di Cesarea Marittima e l’area sommersa di Pozzuoli, legate ad un patrimonio comune. Durante la tavola rotonda si discuterà con le istituzioni, il mondo accademico e le associazioni, sul turismo archeologico subacqueo, che agisce da motore per lo sviluppo del turismo culturale nell’area flegrea e sulla necessità della creazione di una DMO (Destination Management Organization) dei Campi Flegrei. Le due giornate saranno animate dai rappresentanti istituzionali dei Comuni flegrei, la Regione Campania, il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, la Soprintendenza Nazionale del Patrimonio Culturale Subacqueo, la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli. Soprintendenza ABAP per il Comune di Napoli, Parco Sommerso di Gaiola, Area Marina Protetta “Regno di Nettuno” , Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei. Da quelli del mondo accademico: Scuola Superiore Meridionale, Università della Campania Luigi Vanvitelli, Università Parthenope di Napoli, Università di Salerno, Università del Salento. Da quelle delle Associazioni: Legambiente Città Flegrea e Club Unesco Napoli e dalle imprese del settore archeologico – turistico. Coordinerà gli interventi del convegno Fabio Pagano, direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei, mentre la tavola rotonda sarà coordinata dal Prof. Francesco Izzo, ordinario di “Strategie e Management dell’innovazione” dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli. Al termine dei lavori sarà assegnato il Premio Ulisse, la prestigiosa statuetta che rappresenta l’Ulisse che giace nei fondali di Baia. Il Comitato scientifico conferirà il premio ad una personalità che si è distinta negli anni nell’attività di studio, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale sommerso.

Alle Cantine  Mustilli di Sant’Agata dei Goti  si presenta il libro “In bici nei dintorni della Reggia di Caserta”

Il tour di presentazione del libro del giornalista casertano Carlo Scatozza In Bici nei dintorni della Reggia di Caserta, racconti di cicloturismo, con GiroGustando edito da Wood&Stein arriva nel Sannio grazie agli eventi proposti da  Cantine Mustilli e dal  Movimento Turismo del Vino della Campania.

L’appuntamento è per Sabato 21 ottobre, con inizio alle 19.00 nei locali delle Cantine storiche Mustilli in Via dei Fiori a Sant’Agata dei Goti. Nell’appuntamento il focus principale sarà l’itinerario del Grande Giro dell’Acquedotto Carolino, raccontato tra i 17 itinerari/capitoli che compongono il volume. La discussione con l’autore vedrà la partecipazione del giornalista Sandro Tacinelli e il supporto di Leonardo Ancona funzionario Reggia di Caserta responsabile dell’acquedotto carolino.

“Sono onorato di poter caratterizzare un evento della programmazione messa in campo dal Movimento Turismo del Vino della Campania e dalla famiglia Mustilli. Le  bellezze di Sant’Agata dei Goti e l’ epopea del Ponte di Durazzano, il meraviglioso paesaggio e la storia millenaria  di questa parte di Sannio, a me molto cara, rappresentano una delle parti maggiormente caratterizzanti il racconto di territorio che ho voluto proporre in 17 itinerari che vedono la Reggia di Caserta come luogo di partenza per una nuova idea di cicloturismo e turismo lento, una modalità di fruizione dei borghi e del paesaggio  circostante in cui anche la viticoltura e l’enoturismo giocano un ruolo principe. Arrivando sulle due ruote a Sant’Agata dei Goti, nella visita ai suoi monumenti unici e alle storiche cantine, non poteva poi mancare (sono anche sommelier….)la narrazione della rinascita della Falanghina del Sannio grazie al lavoro dell’Ing. Leonardo, imperdibile,  a mio avviso,  la visita  nelle secolari cantine dove è custodita la prima bottiglia prodotta”.

Inaugurato ad Acerra il museo di archeologia e storia

E’ stato inaugurato il Museo di archeologia e storia del territorio di Acerra e Suessula (Maas), nel Castello dei Conti della città di Pulcinella. Un’attesa durata 41 anni, da quando, partendo dagli scavi del post terremoto, c’è stato il primo atto ufficiale della Giunta Comunale dell’epoca che manifestò la volontà di istituire un museo di questo genere. Un iter complesso che nel 2014 ha visto la firma della convenzione grazie ad un impegno costante del Comune di Acerra di concerto con la Soprintendenza ed il Mann. “Una giornata storica per Acerra”, ha sottolineato il sindaco Tito d’Errico al taglio del nastro al quale hanno preso parte, Raffaele Lettieri, presidente del Consiglio Comunale, Mariano Nuzzo, Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’area Metropolitana di Napoli, Rosanna Romano, Direttore Generale Politiche Culturali e Turismo della Regione Campania, Teresa Elena Cinquantaquattro, segretaria Regionale per la Campania del Ministero della Cultura, Daniela Giampaola, della Soprintendenza Abap per il Comune di Napoli, e Luca Cerchiai, dell’Università degli Studi di Salerno. Nel Museo, sono esposte le testimonianze archeologiche della storia delle due antiche città sorte nella piana dei Regi Lagni, Acerrae e Suessula. Nuzzo, nel corso dell’inaugurazione, ha annunciato che la Sovraintendenza acquisirà Casina Spinelli, e che la prossima settimana ci sarà un bando d’avviso per cercare una sponsorizzazione “per ultimare gli interventi nel sito di Suessula”. “Da oggi il Sistema Museale acerrano si arricchisce del MAAS – ha spiegato il sindaco d’Errico – circa 700 reperti tra vasi, capitelli, parti di colonnati, ceramiche e tanto altro a disposizione di tutti. Un lavoro iniziato dalle precedenti amministrazioni e che giunge a conclusione attraverso quella continuità amministrativa fatta di persone responsabili che si concentrano sul lavoro e sugli obiettivi da raggiungere”. Secondo Lettieri, i reperti “fanno la storia della città”. “Questo museo – ha aggiunto – amplia l’offerta culturale del Castello, diventato un vero e proprio Polo Museale che contiene anche il Museo della Musica, il Museo Multimediale, la Biblioteca Comunale, il Museo della Civiltà Contadina ed il Museo di Pulcinella. Storia che se valorizzata bene può diventare un volano dell’economia locale, facendo anche rete con i commercianti del territorio affinchè trovino le condizioni per ristrutturare le attività e realizzarne nuove andando così ad intercettare i bisogni soprattutto dei più giovani”. Per l’assessore ai Musei, Francesca La Montagna, infine, l’apertura del Maas è “un’ulteriore opportunità di sviluppo per il territorio”.