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Aggredisce compagna e poliziotti, 50nne in cella

La Polizia di Stato ha arrestato un 50enne a San Nicola la Strada, nel Casertano, per maltrattamenti nei confronti della compagna e resistenza a pubblico ufficiale. I poliziotti della Squadra Volante sono intervenuta a San Nicola per una lite tra una donna ed un uomo, e quando sono giunti sul posto hanno trovato solo la donna, che presentava sul volto evidenti segni di arrossamento, di cui in un primo momento ha però minimizzato; mentre la donna parlava con gli agenti, è sopraggiunto il compagno che, in uno stato di ira, ha provato ad aggredirla minacciandola di morte, e si è poi avventato contro i poliziotti. Il 50enne è stato bloccato e poi trovato in possesso di un coltello a serramanico. Gli immediati accertamenti svolti dai poliziotti hanno fatto emergere una situazione di continue violenze mai denunciate e maturate in ambito domestico, tanto nei confronti della donna che di sua figlia. Dopo aver ottenuto i riscontri, il 50enne è stato arrestato e condotto in carcere su disposizione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

SAN MARCO EVANGELISTA (CE). FERISCE ALLA GOLA UN 69ENNE CON UN TAGLIERINO. 71ENNE DENUNCIATO DAI CARABINIERI

Dovrà rispondere di lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere il 71enne di Maddaloni che nel pomeriggio odierno, per futili motivi, ha aggredito un 69enne di San Marco Evangelista colpendolo più volte alla gola con un taglierino. Sembra ci siano futili motivi alla base dell’aggressione verosimilmente riconducibili alla compravendita, tra le parti, di un’autovettura che, a parere dell’aggressore, gli è stata venduta già difettosa.

L’episodio è avvenuto in via Monti a San Marco Evangelista (CE).

Il 71enne aggressore, giunto a bordo di una Fiat Panda è sceso dal veicolo e si è avvicinato alla vittima fingendo di volerlo salutare. Giunto a distanza utile ha estratto dalla tasca dei pantaloni un taglierino con manico e lama in ferro colpendolo due volte alla gola.

La vittima nonostante le ferite è riuscito a disarmare il suo aggressore che prima è fuggito e poi è ritornato sul luogo teatro dei fatti dove è stato fermato dai carabinieri nel frattempo giunti sul posto a seguito di richiesta d’intervento pervenuta al numero di emergenza 112.

Sul luogo, al momento dell’aggressione, era presente la figlia della vittima che è subito accorsa in aiuto del padre tamponando, con un asciugamano, le ferite in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Il ferito è stato condotto presso l’ospedale di Caserta dove i sanitari hanno provveduto alla sutura delle ferite.

Il taglierino con cui il 71enne, poi denunciato in stato di libertà, ha aggredito la vittima è stato recuperato e sottoposto a sequestro dai carabinieri.

MADDALONI (CE): ARRESTATO 28ENNE CHE DISTRUGGE L’APPARTAMENTO E AGGREDISCE I GENITORI PER SOLDI RIFIUTATI.

Esasperati dalle continue aggressioni fisiche e verbali subite da parte del figlio 28enne, che quotidianamente pretendeva da loro continue somme di denaro, nella tarda serata di ieri, al culmine dell’ennesima violenta lite, hanno deciso di chiedere aiuto componendo il numero di emergenza “112”.

È accaduto a Maddaloni, nel casertano, dove i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia sono intervenuti a seguito della segnalazione dell’anziana madre, vittima, insieme al marito, della violenza del 28enne.

Giunti sul posto, i militari dell’Arma sono stati allertati dalle grida provenienti dell’appartamento. Una volta all’interno dello stabile sono stati accolti dal padre che, visibilmente scosso e impaurito li ha invitati subito ad entrare.

All’interno dell’abitazione, le cui camere si presentavano a soqquadro, con porte rotte, mobili della cucina con vetri in frantumi e cocci di vasi, i militari hanno sorpreso il figlio in forte stato di agitazione mentre inveiva violentemente contro i genitori, minacciandoli di morte.

Il giovane, resosi conto della presenta dei carabinieri, con atteggiamento iroso e provocatorio li ha invitati ad arrestarlo e a portarlo in caserma. A tale richiesta i militari, dopo averlo bloccato in sicurezza, lo hanno condotto presso gli uffici della Compagnia Carabinieri di Maddaloni dove sono riusciti a calmarlo.

A seguito della formalizzazione della denuncia da parte dei genitori, il 28enne è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione.

Troppo veloci nelle consegne, rider aggrediti da colleghi

Hanno aggredito due loro colleghi rider perché ritenuti troppo veloci a fare le consegne, rubandogli così il lavoro. Due giovani di 27 anni di Formia, sul litorale laziale, sono stati denunciati dai Carabinieri della Stazione con le accuse di danneggiamento e violenza privata. Lo scorso martedì sera i due hanno aggredito due cittadini pakistani residenti a Santi Cosma e Damiano e Formia, ritenuti responsabili di ‘rubare loro il lavoro’ come corrieri di un’azienda che gestisce le consegne di cibo a domicilio nella città. I due giovani di Formia, infatti, corrieri della stessa società, avendo ottenuto nel tempo meno guadagni a causa di un rendimento più scarso, hanno addossato le loro colpe sui colleghi, ritenuti invece troppo celeri nelle consegne. I due stranieri sono stati costretti ad esibire loro i propri telefoni, per verificare il numero di ordini effettuati. Uno dei due aggressori, inoltre, con precedenti in materia di stupefacenti, ha colpito uno degli stranieri con la bicicletta elettrica di uno dei due pakistani, distruggendogli il anche il cellulare.

Aggredisce guardia giurata e danneggia porta a Villa Betania

I Carabinieri della stazione Barra sono intervenuti ieri sera alle 23 nel pronto soccorso dell’ospedale Villa Betania a Napoli. Poco prima un 33enne di Ponticelli già noto alle forze dell’ordine – in codice verde – probabilmente perchè riteneva di aver atteso troppo tempo aveva aggredito la guardia giurata per poi colpire la porta di ingresso con un calcio danneggiandola. I carabinieri hanno identificato e denunciato l’uomo.

Napoli: un accoltellato a Corso Arnaldo Lucci

Due episodi di cronaca verificatisi a Napoli ieri nella zona adiacente piazza Garibaldi. Un 34enne napoletano è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale del Mare con una ferita da coltello all’addome. L’uomo non è in pericolo di vita. Stando alle prime ricostruzioni il giovane, mentre si recava al lavoro, sarebbe stato vittima di un’aggressione in Corso Arnaldo Lucci a fini di rapina. Sulla dinamica indagini in corso da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile e della compagnia Stella.

In precedenza, verso le 2 di notte, i carabinieri del Nucleo radiomobile di Napoli hanno denunciato per danneggiamento un 35enne di origini ucraine già noto alle forze dell’ordine. L’uomo – un senza fissa dimora – era in piazza Garibaldi dove era stato soccorso da un’ambulanza in evidente stato di ubriachezza. Il 39enne ha reagito al tentativo dei sanitari di aiutarlo e ha spaccato uno dei finestrini dell’ambulanza con un bastone. E’ stato portato al Pellegrini dove è tuttora ricoverato. “Questa – si legge sul profilo Facebook dell’associazione ‘Nessuno tocchi Ippocrate’ – è l’aggressione numero 60 del 2023 che coinvolge operatori dell’Asl Napoli 1″.

Risulta positiva al Covid e picchia l’infermiera

Una donna risultata positiva al Covid aggredisce l’infermiera che l’aveva ‘scoperta’ e poi avrebbe persino tentato di contagiare i presenti tossendo loro in faccia. A riferire l’episodio, avvenuto poco prima di mezzogiorno nel pronto soccorso di Villa dei Fiori, ad Acerra (Napoli), è l’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate” su Facebook.

Ecco la ricostruzione dei fatti pubblicata dall’associazione, impegnata da anni nel denunciare le violenze contro il personale sanitario in Campania. Al pronto soccorso di Villa dei Fiori ad Acerra giunge una donna che riferisce di avere una colica renale e non dichiara al personale di triage di avere la febbre, comunicandolo solo all’ingresso del box visite al cospetto del medico. Viene fatto immediatamente un tampone e la paziente risulta positiva al Covid. L’infermiera di triage riferisce al camice bianco l’omissione da parte della donna e quest’ultima aggredisce la giovane con schiaffi all’altezza del collo e del braccio. “Non contenta, la donna incomincia, per dispetto, a tossire in faccia a tutti i presenti allo scopo di contagiarli”, racconta ancora l’associazione. Nel post viene anche sottolineato che l’infermiera vittima dell’aggressione è intenzionata a recarsi in commissariato per sporgere una denuncia, “visto che Villa dei Fiori è ancora sprovvista di un drappello della polizia”.

SANTA MARIA A VICO (CE). AGGREDISCE CON UN MANUBRIO IN FERRO I GENITORI CHE SI RIFIUTANO DI DARGLI IL DENARO. VENTITREENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI.

In piena notte le urla provenienti da un appartamento del centro di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, oltre a svegliare il vicinato hanno suscitato non poche preoccupazioni per l’incolumità di una coppia del luogo, vistasi aggredire fisicamente dal proprio figlio dopo l’ennesimo rifiuto a consegnargli il denaro richiesto.

Solo grazie all’immediato intervento dei carabinieri della locale stazione, fatti intervenire sul posto dai vicini, si è evitato il peggio. Il ventitreenne è stato bloccato dai militari dell’Arma proprio mentre stava cercando di colpire i genitori con un manubrio in metallo, smontato poco prima da un triciclo.

Il giovane, come riferito dal padre, non è nuovo a tali atti di violenza, quasi sempre innescati dal bisogno di denaro che utilizza per l’acquisto di stupefacenti.

La coppia, esasperata dal comportamento del figlio, questa volta ha deciso di denunciare non solo l’aggressione di questa notte, ma anche le altre precedenti.

L’arrestato, che dovrà rispondere di estorsione e maltrattamenti contro familiari conviventi, è stato accompagnato presso la casa circondariale di santa maria capua vetere, a disposizione della competente autorità giudiziaria.

Un messaggio whatsapp con un segnale di pericolo salva una donna vittima di violenze domestiche

Nella cittadina di Casamicciola Terme, una donna è stata salvata grazie a un messaggio whatsapp contenente un’emozione specifica: un pollice all’insù. Questo era il segnale concordato tra due amiche per segnalare che la donna stava subendo nuove violenze da parte del suo compagno e si trovava in pericolo.

Appena ricevuto il messaggio con l’emoticon, la donna ha immediatamente chiamato i carabinieri. Grazie anche alle informazioni fornite dalla figlia di 12 anni, che aveva cercato di difendere la madre e ha raccontato agli agenti quanto stava accadendo, l’uomo è stato arrestato.

I carabinieri, dopo aver ricevuto la segnalazione dell’amica, si sono recati presso la casa della vittima, una donna di circa 50 anni, e l’hanno trovata in lacrime, con un livido sull’occhio destro. Nonostante la donna affermasse che tutto andasse bene, la testimonianza coraggiosa della sua bambina ha rivelato la verità: “arrestate papà perché picchia mamma”.

Grazie a queste informazioni, i militari hanno capito che l’uomo era ancora presente in casa e lo hanno sorpreso mentre cercava di fuggire dal retro dell’abitazione. Si è scoperto che la donna aveva subito violenze per anni, e anche quel giorno era stata colpita con due pugni alle tempie e uno sull’occhio. La presenza coraggiosa della figlia, che si era interposta tra i genitori durante l’aggressione per proteggere la madre, ha contribuito a svelare questa triste storia di violenza domestica.

L’episodio di Casamicciola Terme mette in luce l’importanza di prestare attenzione ai segnali di pericolo e di non sottovalutare le richieste di aiuto, anche attraverso mezzi di comunicazione come i messaggi whatsapp. La prontezza di risposta delle autorità e il coraggio della bambina hanno permesso di porre fine a un ciclo di violenza e di offrire supporto alla vittima.

“La Debolezza della Russia e la Resilienza dell’Ucraina: Una Battaglia per la Stabilità”

Negli ultimi tempi, il mondo ha assistito alle conseguenze distruttive di scegliere la via del male. Un esempio lampante è rappresentato dalla Russia, le cui azioni hanno portato non solo distruzione agli altri, ma anche notevoli danni a se stessa. Le colonne di truppe inviate per invadere e disturbare la vita dei paesi confinanti non sono riuscite a raggiungere gli obiettivi prefissati. Invece, si sono trovate di fronte a resistenza e tradimenti interni, portando alla perdita di controllo sulle stesse forze scatenate.

La strategia del terrorizzare attraverso attacchi missilistici ha solo procurato umiliazione per la Russia. I suoi missili sono stati abbattuti, mettendo in luce la vulnerabilità delle sue capacità militari. In un tentativo disperato di salvare il proprio orgoglio, la Russia ha accettato droni Shahed, evidenziando ulteriormente l’incapacità di contrastare efficacemente le minacce che affronta.

Tuttavia, la vera misura della debolezza della Russia risiede non solo nelle sue carenze militari, ma anche nel disprezzo che nutre per la vita umana. Centinaia di migliaia di persone sono state gettate nell’orrore della guerra, tutto ciò nell’ambito di una missione mal concepita. Eppure, la Russia si ritrova ora confinata nella regione di Mosca, cercando rifugio da coloro che un tempo aveva armato e scatenato contro gli altri.

Per troppo tempo, la Russia si è affidata alla propaganda per nascondere le proprie debolezze e l’incompetenza del proprio governo. Tuttavia, lo stato attuale di caos è così dilagante che nessuna menzogna può nascondere la verità. È evidente che le azioni della Russia sono guidate da una sola persona, colui che ripete incessantemente lo spettro dell’anno 1917, nonostante la sua incapacità di ottenere altro che questi echi storici.

La debolezza della Russia è innegabile e permea ogni aspetto della sua esistenza. Più a lungo la Russia mantiene le sue truppe e i mercenari su suolo straniero, più caos, dolore e problemi seminerà per sé stessa in futuro. L’Ucraina si erge come testimonianza di resilienza, unità e forza di fronte all’aggressione. È diventata una roccaforte che protegge l’Europa dalla diffusione dell’odio e del caos russi.

Il popolo ucraino rimane saldo, inossidabile nella sua determinazione a difendere la propria terra e preservare la propria libertà. È guidato da comandanti capaci e coraggiosi soldati che comprendono l’importanza della loro missione. Lo slogan “Gloria all’Ucraina!” risuona in tutto il paese, un grido di unità e determinazione di fronte alle avversità.

Mentre la battaglia per la stabilità infuria, il mondo deve riconoscere la vera natura della debolezza della Russia e lo spirito indomabile dell’Ucraina. È una lotta che va oltre i confini, con implicazioni per la sicurezza globale e la preservazione di valori condivisi. La resilienza dell’Ucraina serve da ispirazione e ricordo che di fronte al male, la unità e la forza prevarranno.

Sosteniamo l’Ucraina in solidarietà, sostenendo i suoi sforzi per difendersi dall’aggressione e preservare i principi che sostengono un mondo giusto e pacifico.”