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SUICIDIO NEL CARCERE DI POGGIOREALE

IL GARANTE CIAMBRIELLO: “I SUICIDI SONO ANCHE IL PRODOTTO DI UN CLIMA SOCIOCULTURALE SUL CARCERE”

Mi colpisce la grande determinazione con cui il detenuto 40enne di Poggioreale si è suicidato a metà mattinata oggi. Era a rischio suicidario da un anno, era seguito e monitorato. Chi cura i malati mentali liberi o persone con sofferenza psichica? Il Dipartimento di Salute Mentale. Bene! Il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) è formato da psichiatri, psicologi, infermieri, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione psichiatrica, educatori, oss. Dunque per curare la malattia mentale non occorre solo lo psichiatra, motivo per il quale anche in carcere, per curare i malati mentali occorrono queste figure professionali, dunque una U.O.S.D. (Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Salute Mentale). Così come esiste un SerD Area Penale, che è uguale ad un SerD esterno, deve esistere una Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Salute Mentale in carcere”, così Samuele Ciambriello Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale dopo il suicidio a Poggioreale di un giovane detenuto.
Il Garante Ciambriello conclude: “Sono tante le motivazioni per cui singoli detenuti scelgono di suicidarsi, è chiaro che il coinvolgimento in attività trattamentali interne, più rapporti con il mondo esterno, più personale specializzato, può ridurre sia le forme di autolesionismo sia i tentativi di suicidio che sono centinaia nella nostra Regione. Lo scorso anno non c’è stato appunto una strage per il pronto intervento degli agenti di polizia penitenziaria, a cui va la mia gratitudine. Ma ripeto, Andrea pur ben seguito da un anno, visto che era nel protocollo di rischio suicidario, ci costringe a mettere in campo qualche proposta operativa in termini di personale specializzato, attività trattamentali e relazioni con il mondo esterno, perché i suicidi in carcere sono anche il prodotto di un clima culturale, per la maggioranza della politica e anche della società civile, per cui il carcere è un posto esterno alla società, da dimenticare, non da cambiare”.

CARCERE: RADIOGRAFIA IN BIANCO E NERO ANNO 2023

Domani alle ore 11:00 conferenza stampa del Garante campano Samuele Ciambriello e del Garante Comunale di Napoli, Don Tonino Palmese

Domani mattina alle ore 11:00 presso la sede del Garante Campano delle persone private della libertà personale Samuele Ciambriello, Isola F8,  VI piano,  del Centro Direzionale di Napoli, il Garante Campano delle persone private della libertà personale Samuele Ciambriello e il Garante Comunale del Comune di Napoli per i detenuti  Don Tonino Palmese, terranno una conferenza stampa sul carcere, sui numeri, sulle criticità e le buone prassi del 2023 in Campania .

Nordio incontra ministro Albania, per il trasferimento dei detenuti

Incontro questo pomeriggio tra il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il suo omologo albanese, Ulsi Manja.

Nel quadro degli “eccellenti rapporti ” tra i due Paesi, resi ancor più solidi dalla firma del recente protocollo sull’immigrazione da parte della Presidente Giorgia Meloni e del Primo ministro albanese Edi Rama, i due Guardasigilli hanno assicurato la volontà politica di dare effettiva attuazione al protocollo bilaterale, firmato nel 2017, per il trasferimento dei detenuti albanesi dalle carceri italiane a quelle del Paese d’origine. Negli ultimi anni, il trasferimento è avvenuto per diverse decine di persone. Al 7 novembre 2023, erano 1.940 i cittadini albanesi in custodia negli istituti penitenziari italiani, di cui 1.313 con sentenza definitiva.

Nel corso dell’incontro, il Ministro Nordio ha auspicato uno sforzo congiunto per agevolare le procedure di trasferimento e garantito al suo omologo il massimo supporto da parte dell’Amministrazione penitenziaria italiana, per avviare un circuito virtuoso che garantisca e agevoli il trasferimento dei detenuti in Albania. A margine dell’incontro tra i due Ministri, si sono svolti colloqui fra le due amministrazioni penitenziarie e altri seguiranno a breve per affrontare le questioni tecniche e dare seguito alla volontà politica confermata nel corso del cordiale incontro in via Arenula.

Il MAESTRO REMO ANZOVINO INCANTA POGGIOREALE SUONANDO PER I DETENUTI NEL GIORNO DELLA FESTA DELLA MUSICA . “LA MUSICA FA VOLARE OLTRE LE BARRIERE”

Il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello: “concerto indimenticabile, un’ora magica ben superiore all’ora di libertà”

“Non è semplice descrivere a parole cosa si prova nel ricevere un calore così immenso suonando al pianoforte la mia musica per chi non ha voce e vive ristretto. Una esperienza che porterò a lungo nel mio cuore.La musica fa
volare davvero oltre le barriere, oltre l’indifferenza”. Così il Maestro Anzovino alla uscita del carcere di Poggioreale a Napoli.

Standing ovation sin dal primo brano e fino alla fine del magico concerto che il Maestro Remo Anzovino ha tenuto stamattina nel Carcere di Poggioreale nel giorno della Festa della Musica.

Nella Chiesa del carcere gremita di detenuti, esattamente dove circa 30 anni fa si esibì Pino Daniele, erano presenti il direttore del carcere dott. Carlo Berdini, il garante campano dei detenuti prof. Samuele Ciambriello, l’avv Ferdinando Tozzi come delegato del sindaco di Napoli Manfredi comparto industria musicale e il dirigente aggiunto dott.ssa Rossana Sabina Bernardo.

Remo Anzovino in un’ora di concerto per i detenuti dei padiglioni Firenze e Genova, ha suonato il suo nuovo disco “Don’t Forget to Fly” riuscendo davvero a rapire la platea e a innalzarla attraverso la sua fantasia e i suoi suoni verso una dimensione di bellezza assoluta ed unica. Senza bisogno di parole, con le sue composizioni ha creato un ponte invisibile con i ristrettì sapendo parlare al loro cuore e ricevendo una ovazione commovente con applausi durati diversi minuti.

“Il Maestro Anzovino – così il garante campano dei detenuti Ciambriello – ha letteralmente incantato i detenuti. Ha suonato i primi tre brani in sequenza immergendo di meravigliosi suoni la chiesa. La reazione è stata una overdose di applausi con tutti i detenuti in piedi. Un’ora di concerto magica, piena di emozioni, ben superiore all’ora di libertà. Indimenticabile”

Il concerto è stato realizzato in collaborazione con Piano City Napoli e Alberto Napolitano Pianoforti: grazie alla loro sensibilità e alla loro generosità un pianoforte grand coda concerto di quasi tre metri Steinway & Sons è per la prima volta entrato nel carcere di Poggioreale .

FESTA DELLA MUSICA A POGGIOREALE

Concerto del compositore e pianista Remo Anzovino mercoledì 21 giugno ore 11:00.

Nel giorno della Festa della Musica, mercoledì 21 giugno 2023, alle ore 11:00, il compositore e pianista, Remo Anzovino, suonerà per intero il suo disco “Don’t Forget to Fly” nel carcere di Poggioreale a Napoli per i detenuti ristretti in uno dei penitenziari più iconici e a maggior disagio italiano.

Il compositore è stato scelto dal Garante dei Detenuti, professore Samuele Ciambriello, per un concerto speciale in collaborazione con Piano City Napoli e la ditta Alberto Napolitano Pianoforti.

“Sono molto emozionato all’idea di trascorrere la Festa della Musica assieme ai detenuti del carcere di Poggioreale. Spero di riuscire con i miei suoni a portare un senso di aria e di luce nel cuore di quelle persone. Sono convinto che l’arte, la cultura, la musica vadano portate proprio in luoghi come questo, affinché un senso di bellezza possa rimanere, come una testimonianza, come una scia, dopo il concerto”. Così ha esordito il compositore e pianista Remo Anzovino.

Con oltre 23 milioni di stream su Spotify in 180 paesi nel mondo e il Nastro D’Argento nel 2019 per le sue colonne sonore, Remo Ansovino è uno dei più originali e influenti compositori e pianisti contemporanei ed è uno degli autori di spicco della grande tradizione italiana nella musica da film.

“Ringrazio il maestro Remo Anzovino per la presenza al carcere di Poggioreale, per questo suo concerto legato alla bellezza e all’inclusione sociale. I suoi brani per i diversamente liberi, saranno sicuramente un viaggio tra emozioni e sentimenti. Una certezza: il sogno che ci porta al sole e alla speranza. Il suo pianoforte raggiungerà la forza dell’orchestra e i battiti dei cuori dei presenti”, così il Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, il professore Samuele Ciambriello.