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Rimosse le mine scoperte nel mare di Gaeta, sul litorale Lazio

Si sono concluse le operazioni di messa in sicurezza delle acque antistanti la spiaggia di Sant’Agostino, dove domenica scorsa un bagnante intento in attività di snorkeling aveva segnalato la presenza di due presunti ordigni bellici a circa 100 metri dalla costa, su un fondale di 2 metri.

Immediatamente la Guardia Costiera di Gaeta, in coordinamento con agenti della Polizia di Stato e l’amministrazione comunale, aveva interdetto la frequentazione della zona interessata dai rischi di esplosione, tornata fruibile solamente oggi grazie alla rimozione degli ordigni. Stamattina la Guardia Costiera, infatti, ha vigilato e garantito il cordone di sicurezza necessario al Nucleo Sminamento Difesa Anti Mezzi Insidiosi di Napoli che, dopo aver reso inerti i residuati bellici, li ha trasportati in una zona di mare aperto dove ha potuto farli brillare in completa sicurezza.

Cadavere nelle acque di Capri, a Napoli per l’autopsia

È stato trasferito a Napoli su ordine del magistrato il cadavere dell’uomo che ieri, dopo una segnalazione arrivata in Capitaneria, è stato recuperato nelle acque di Capri da una motovedetta della Guardia Costiera e dal mezzo veloce che operava in zona.

L’episodio è stato segnalato  alla Capitaneria di porto di Capri – comandata dal tenente di vascello Emanuele Colombo, che ha coordinato le operazioni – che ha ricevuto una telefonata da un bagnante che aveva avvistato un corpo che galleggiava al largo nella baia di Marina Piccola, tra la grotta dell’arsenale e i Faraglioni. Immediati sono scattati i soccorsi e in pochi minuti i militari sono giunti sul posto, recuperando il corpo dell’uomo. Questi era annegato probabilmente da poche ore, secondo un primo esame dei sanitari del 118, allertati dalla stessa Capitaneria che ha informato anche il magistrato di turno.

L’uomo, di età compresa tra i 60-70 anni, aveva ancora indosso i pantaloni, una maglietta ma nessun documento per poter risalire alla sua identità. Pertanto il magistrato ha disposto il trasferimento della salma a Napoli, presso l’istituto di Medicina legale, per l’autopsia.

Ancora sbarchi di migranti: 77 persone soccorse nel Canale di Sicilia

Nuovi arrivi nel porto di Reggio Calabria, con 77 migranti che sono stati soccorsi mentre si trovavano a bordo di un’imbarcazione nel Canale di Sicilia. La nave “Dattilo” della Guardia costiera ha effettuato il salvataggio e i migranti sono giunti ieri nel porto calabrese. Nel frattempo, un’altra imbarcazione in difficoltà, carica di migranti e con la situazione meteorologica sempre più pericolosa, è stata soccorsa in acque maltesi dalla nave italiana “Calajunco M” della compagnia Augusta due. I settanta migranti, principalmente di nazionalità egiziana, sono stati tratti in salvo e imbarcati sulla nave italiana, che si è diretta verso il porto di Trapani.

Nel frattempo, in Tunisia, la Guardia costiera ha bloccato in tre giorni 65 tentativi di migrazione illegale, intercettando ben 2.068 persone a bordo di diverse imbarcazioni in difficoltà al largo delle acque territoriali tunisine. Questa settimana potrebbe essere firmato un trattato tra Italia e Tunisia sul tema migratorio.

Le politiche migratorie in Europa continuano a suscitare tensioni, con il no di Polonia e Ungheria. Tuttavia, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sostiene che la strada intrapresa dal governo italiano sia quella giusta e che l’Europa si unirà a questa posizione. La gestione dei flussi migratori rimane quindi un tema di grande importanza e dibattito a livello internazionale.