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Napoli: Traghetto “Isola di Procida” Urta Contro Banchina al Molo Beverello, 29 Feriti

Un incidente sconcertante ha scosso Napoli al Molo Beverello, dove il traghetto veloce “Isola di Procida” ha urtato violentemente la banchina durante le operazioni di ormeggio. L’evento è avvenuto mentre la città ospitava il G7 dei ministri degli Esteri, proveniente da Capri. Il traghetto trasportava diverse centinaia di passeggeri, tra cui molti stranieri, quando l’incidente ha ferito una trentina di persone, fortunatamente nessuna in condizioni critiche, tutte classificate come codice giallo o verde.

Le operazioni di soccorso sono state immediate, con il personale medico del 118 che ha prestato assistenza ai feriti sul posto e trasportato alcuni di loro negli ospedali più vicini, principalmente per traumi maxillo-facciali. L’impatto è stato così violento che molti passeggeri, quasi tutti in piedi al momento dell’incidente, sono caduti a causa della forza dell’urto.

Secondo la compagnia di navigazione, l’incidente è stato probabilmente causato da un problema tecnico. La società ha assicurato di attivare tutte le procedure di assistenza previste per i passeggeri e di collaborare pienamente con le autorità marittime per stabilire le cause dell’incidente. Sul posto sono giunti anche gli uomini della Capitaneria e della Polizia di Stato per gestire la situazione.

Le prime ipotesi suggeriscono che una folata di vento possa essere stata la causa dell’incidente. Nonostante le condizioni meteo segnalassero onde alte e raffiche di vento, la navigazione era considerata praticabile. Tuttavia, durante l’attracco al Molo Beverello, una improvvisa raffica di vento potrebbe aver destabilizzato la nave, causando l’incidente.

Le indagini sono ancora in corso per chiarire completamente la dinamica dell’evento. In questo momento, l’attenzione è rivolta al benessere dei passeggeri coinvolti e alla determinazione delle cause dell’incidente per garantire la sicurezza delle future operazioni portuali.

Incendio mortale nella casa di riposo a Milano: Sei vittime e numerose persone intossicate

Nella notte, un devastante incendio ha colpito la casa di riposo “Per Coniugi” situata in via dei Cinquecento, nella zona di Corvetto a Milano. Il tragico bilancio conta sei persone decedute e 81 intossicate, di cui due in condizioni critiche trasferite agli ospedali Niguarda e San Raffaele, 14 in condizioni serie e 65 in condizioni non gravi. Le fiamme si sono propagate intorno all’1:20, richiedendo l’intervento di quattro mezzi di soccorso avanzato, un veicolo di coordinamento e 11 ambulanze. I vigili del fuoco hanno definito la situazione complessa e un fascicolo sull’incendio è stato aperto.

Secondo quanto riportato, l’origine dolosa dell’incendio è stata esclusa. Le vittime comprendono cinque donne e un uomo: due di loro sono morte a causa delle fiamme, mentre le altre quattro sono decedute a causa dell’intossicazione da fumo che ha colpito il primo piano della struttura e si è estesa al secondo piano. Le donne carbonizzate nella stanza incendiata avevano rispettivamente 69 e 87 anni, mentre l’uomo di 73 anni e altre tre donne di 85, 84 e 74 anni sono morti a causa delle esalazioni. Tutti i ricoverati sono stati intossicati, ma nessuno ha riportato ustioni. La struttura è parzialmente inagibile e gli ospiti sono stati trasferiti in un’altra area dove sono in corso le operazioni.

Le autorità hanno aperto un fascicolo per indagare sull’incendio. Il procuratore capo di Milano, Marcello Viola, ha dichiarato che si sta cercando di comprendere la dinamica dell’accaduto, lavorando a stretto contatto con la polizia e i vigili del fuoco. È ancora presto per formulare un’ipotesi di reato, e saranno necessari ulteriori approfondimenti per stabilire la causa dell’incendio.

I vigili del fuoco hanno descritto la situazione come complessa da gestire. Il capo Nicola Micele ha spiegato che il corridoio era invaso dal fumo e c’erano fiamme che uscivano dalla stanza in cui l’incendio si è sviluppato. Gli sforzi si sono concentrati sia sullo spegnimento delle fiamme che sul salvataggio del maggior numero di persone, nonostante le difficoltà causate dalla mancanza di visibilità dovuta al fumo e dal fatto che alcuni ospiti non erano in grado di camminare autonomamente. I vigili del fuoco hanno portato fuori dalla struttura coloro che non potevano muoversi, supportati dal personale della casa di riposo e dai soccorritori giunti sul posto. Sebbene la causa scatenante debba ancora essere accertata, sembra probabile che l’incendio sia originato in quella stanza.

Ancora sbarchi di migranti: 77 persone soccorse nel Canale di Sicilia

Nuovi arrivi nel porto di Reggio Calabria, con 77 migranti che sono stati soccorsi mentre si trovavano a bordo di un’imbarcazione nel Canale di Sicilia. La nave “Dattilo” della Guardia costiera ha effettuato il salvataggio e i migranti sono giunti ieri nel porto calabrese. Nel frattempo, un’altra imbarcazione in difficoltà, carica di migranti e con la situazione meteorologica sempre più pericolosa, è stata soccorsa in acque maltesi dalla nave italiana “Calajunco M” della compagnia Augusta due. I settanta migranti, principalmente di nazionalità egiziana, sono stati tratti in salvo e imbarcati sulla nave italiana, che si è diretta verso il porto di Trapani.

Nel frattempo, in Tunisia, la Guardia costiera ha bloccato in tre giorni 65 tentativi di migrazione illegale, intercettando ben 2.068 persone a bordo di diverse imbarcazioni in difficoltà al largo delle acque territoriali tunisine. Questa settimana potrebbe essere firmato un trattato tra Italia e Tunisia sul tema migratorio.

Le politiche migratorie in Europa continuano a suscitare tensioni, con il no di Polonia e Ungheria. Tuttavia, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sostiene che la strada intrapresa dal governo italiano sia quella giusta e che l’Europa si unirà a questa posizione. La gestione dei flussi migratori rimane quindi un tema di grande importanza e dibattito a livello internazionale.