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Napoli, tutte le notizie sulla città campana racchiuse in questo tag, tutte le ultime news sulla città di Napoli per rimanere sempre aggiornati

B&B in centro, protesta a Napoli contro boom case per turisti

Ombrelli aperti davanti Palazzo San Giacomo con la scritta “Stop air B&B” per protestare contro la crescente diffusione delle case in affitto per chi viene in vacanza a Napoli, con un centro storico sempre meno disponibile ad accogliere chi vuole viverci stabilmente.

La manifestazione – che si è svolta davanti alla sede del Comune di Napoli – è stata organizzata in vista dell’evento internazionale di Unesco “Cultural Heritage in the 21st century” che si svolgerà a fine novembre a Napoli, in cui i cittadini della città vogliono portare all’attenzione dell’Unesco le difficoltà di chi vive in centro. “Oggi presentiamo questa lettera – spiega Alfonso De Vito, esponente del movimento della campagna “Resta abitante” – una lettera che cominciamo a spedire alla commissione Unesco in vista del forum mondiale, in cui segnaliamo come il patrimonio storico dell’Unesco al centro di Napoli fa mancare le case ai napoletani a causa del diluvio di case vacanza”. I manifestanti hanno sostenuto la protesta con lo striscione “Basta case vacanze, resta abitante”, chiedendo al Comune di Napoli un regolamento che argini la trasformazione degli appartamenti in centro in Bed and Breakfast. “Serve una verifica – spiega De Vito – di quanto avrà fatto la Pubblica Amministrazione per non consegnare questo centro storico tutto ai palazzinari affaristi. Se questo non verrà fatto chiediamo all’Unesco di valutare se non sia il caso di ritirare la qualifica di patrimonio al centro di Napoli. Il patrimonio non è soltanto quello delle pietre antiche ma anche il patrimonio umano che vive queste pietre oggi a rischio degli sfratti che salgono molto rispetto alla media annuale passata. Al summit Unesco noi porremo la questione del diritto ad abitare e lanceremo una grande raccolta di firme rispetto a un’iniziativa popolare se non ci saranno provvedimenti. Noi abbiamo un dialogo con l’amministrazione di Manfredi – conclude – ma ora sono fondamentali anche i fatti, abbiamo bisogno che si intervenga”.

25enne gravemente ferito nella notte a Napoli

Gravemente ferito nella notte a Napoli un giovane di 25 anni, già noto alle forze dell’ordine. I Carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli sono intervenuti presso il pronto soccorso del Cardarelli dopo che era stato trasportato l’uomo, raggiunto alla gamba da un colpo d’arma da fuoco. Il proiettile avrebbe reciso l’arteria femorale. Il 25enne è stato immediatamente sedato e operato d’urgenza. Le sue condizioni sono gravi e rimane in prognosi riservata. La dinamica al momento è sconosciuta, così come il luogo dove sarebbe stato ferito. Indagini in corso dei carabinieri del Vomero.

‘Limitare affitti brevi in area Unesco’, venerdì sit-in a Napoli

“Chiediamo politiche per la casa e la limitazione immediata degli affitti brevi e case vacanza nell’area Unesco di Napoli”. La Rete Set annuncia la prima iniziativa della campagna ‘Resta abitante’, in vista delle giornate mondiali dell’Unesco che si terranno a Napoli dal 26 al 29 novembre. Venerdì 3 novembre alle ore 17:00 è previsto un presidio in piazza Municipio “per pretendere delle azioni concrete e immediate per porre un limite al proliferare senza regole di case vacanza. L’assenza di una normativa che regoli e freni la bolla speculativa degli affitti a breve termine per uso turistico sta producendo effetti gravissimi e irreversibili sulla città”, dicono gli attivisti. “Il Comune di Napoli aveva preso con la città impegni che non sta mantenendo, riteniamo che le mobilitazioni per le giornate mondiali dell’Unesco che si terranno a Napoli a fine mese saranno un termine necessario per misurare davanti agli occhi del mondo la credibilità di questi impegni se non saranno stati ancora mantenuti. Perchè patrimonio mondiale dell’Unesco non possono essere solo le pietre, ma anche l’umanità che da sempre le abita”, conclude il manifesto dell’iniziativa.

Da anonimo quintali di frutta per i bisognosi del Napoletano

Si è conclusa la distribuzione di quintali di banane in molti comuni della provincia di Napoli donati da imprenditore del settore che, come era già successo durante la pandemia, ha voluto mantenere l’anonimato. L’associazione “La Battaglia di Andrea”, che si batte in difesa dei diritti dei diversamente abili, ha consegnato i frutti esotici a comuni, parrocchie e bisognosi. “Dopo quasi tre anni ci è arrivata un’altra telefonata dell’imprenditore del settore che, come durante la pandemia da Covid, è voluto restare anonimo”, fa sapere Asia Maraucci, presidente de “La battaglia di Andrea”. “Abbiamo accettato l’enorme regalo e lavorato ininterrottamente per distribuire il prima possibile le banane – dice ancora Maraucci – le abbiamo consegnate a comuni, parrocchie, mense e a famiglie che già seguiamo, è stato un lavoro molto duro, ma ce l’abbiamo fatta, grazie a un imprenditore dal cuore grande, siamo riusciti ad aiutare anche questa volta centinaia di persone”.

Save The Children, a Napoli più diseguaglianze

Se è vero che con il crollo della natalità in Italia ci sono sempre meno bambini, i 10 milioni e 493 mila bambini e adolescenti tra 0 e 19 anni che vivono nel nostro Paese, di cui il 10,7% (1.127.244) in Campania, fanno i conti con una evidente disparità nell’accesso agli spazi abitativi, scolastici e pubblici adeguati alla crescita e al loro benessere educativo, fisico e socio-emozionale. Disuguaglianze profonde, che possono fare la differenza in positivo o in negativo nel futuro di bambini e ragazzi che crescono in regioni diverse, ma anche in due diversi quartieri di una stessa grande città. Questi i principali dati diffusi oggi con il rapporto “Fare spazio alla crescita” da Save the Children. Tra gli 0-19enni che vivono in Italia, ben 3 milioni e 785 mila, quasi 2 su 5, si concentrano infatti nelle 14 città metropolitane, dove vive anche il 13,7% dei contribuenti con reddito inferiore ai 15 mila euro annui. Quasi la metà degli abitanti della città metropolitana di Napoli (48,8%) ha un reddito inferiore ai 15mila euro. In queste città, le aree urbane caratterizzate da una maggiore privazione socioeconomica sono spesso anche quelle con meno spazi adeguati alla crescita dei minori. In Italia, il 39,1% dei minori vive in abitazioni sovraffollate[, ovvero in case dove non ci sono abbastanza stanze rispetto alle dimensioni della famiglia. Anche se le condizioni abitative inadeguate riguardano un numero significativo di minori in tutto il Paese (2 su 5 vivono in un’abitazione sovraffollata e tra le famiglie con almeno un figlio minore c’è chi vive in case danneggiate -9,2%, con umidità -13,7% o scarsa illuminazione -5,4%), tra i quasi 13 mila minori che sono senza casa o fissa dimora, 2 su 3 si concentrano nelle città metropolitane, dove si registra anche il 45% di tutti i provvedimenti di sfratto. Dei 12.793 minori senza tetto o senza fissa dimora che vivono in Italia, 8.163 (il 63,8%) si trovano nelle città metropolitane: a Napoli sono ben 1.113 quelli censiti (terza area per numero dopo Roma – 3.375 – e Milano – 1.697). Nelle città metropolitane italiane vivono circa 2 milioni e 600 mila studenti, ma le grandi città si distinguono in negativo anche rispetto alla scuola. In queste città la percentuale di edifici scolastici senza certificato di agibilità raggiunge il 70% (62,8% la media in Italia), e anche la presenza di uno spazio collettivo, mensa, palestra, aule tecniche o informatiche risulta inferiore alla media del Paese, già segnata da pesanti carenze: manca una palestra in 3 scuole su 5, uno spazio sociale comune in più di una su tre, e aule tecniche e informatiche sono un sogno per almeno la metà degli studenti minorenni di ogni ordine e grado. Nell’area della città metropolitana di Napoli, ad esempio, le aule informatiche sono presenti solo nel 15,5% delle istituzioni primarie (contro il 36,2% di media nazionale), nel 16,5% di quelle secondarie di primo grado (40% nazionale) e nel 19,4% di quelle secondarie di secondo grado (50,8% nazionale). Inoltre, mentre a livello nazionale il 42% delle scuole primarie è dotato di mensa, nelle aree metropolitane la percentuale scende al 39,6%. Nella città metropolitana di Napoli si registra il dato peggiore, con solo il 7,3% di scuole primarie dotate di mensa e il 4,4% di scuole secondarie di primo grado. I dati relativi al tempo pieno sottolineano come nella metà delle città metropolitane – in particolare in quelle nelle regioni del Sud e delle Isole – la percentuale delle classi della scuola primaria che offrono il tempo pieno (almeno 40 ore a settimana) è significativamente inferiore alla media nazionale: nella maggior parte dei casi si tratta di meno del 20%, a fronte di una media nazionale del 38%. Nella città metropolitana di Napoli la percentuale di classi che offrono il tempo pieno è del 19,5% nella scuola primaria e del 4,3% nella secondaria di primo grado. Situazione critica anche per quanto riguarda l’accesso e la mobilità per minori diversamente abili nella città metropolitana di Napoli: qui il 45,1% delle scuole ha rampe di accesso (la media nazionale è del 47%), il 44,2% è dotato di ascensore per il trasporto di persone con disabilità (contro il 58%), il 57,4% ha servizi igienici a norma (contro il 67,1%), il 66,3% ha scale a norma – quindi con montascale o rampe – (contro il 75,5%) e il 67,3% ha porte a norma (contro il 76,8%). In generale, in Italia, per ogni bambino ci sono 12 metri quadrati di aree sportive, 1,4 di parchi urbani, 1,05 di aree sociali/ricreative attrezzate, 0,59 di arredo urbano e solo 0,4 di giardino/orto botanico a scuola. Inoltre per il 30,7% delle famiglie la carenza di mezzi pubblici è un limite concreto nella possibilità di raggiungere altri quartieri. Napoli, con una popolazione di circa 2 milioni e 970 mila abitanti, è la terza città metropolitana più grande d’Italia. Nel comune di Napoli, come nelle altre aree metropolitane del Paese, emergono chiaramente differenze territoriali, dal punto di vista della presenza di minori e delle condizioni socio economiche della popolazione. In tre municipalità (6, 7 e 8) la percentuale di 15-64enni senza occupazione è superiore al 60% (rispettivamente 61,3%, 62,1% e 61%). Solo in due (1 e 5) il tasso scende sotto il 50% (rispettivamente 47,6% e 43,1%). Sempre nelle municipalità 6, 7 e 8 si registrano, inoltre, le percentuali più elevate di residenti che non sono andati oltre la licenza media (63,9%, 64,8% e 62,5%). Con la nuova campagna, Save the Children lancia anche un programma di intervento specifico, “Qui, un quartiere per crescere”, che coinvolge anche la città di Napoli. Predisposto nel 2022, il programma si snoderà su un arco temporale di 9 anni e coinvolge nella prima fase 5 quartieri particolarmente poveri di servizi e opportunità per i minori in cinque grandi città italiane da nord a sud – Prato (Macrolotto Zero), Torino (Aurora-Porta Palazzo), Roma (Ostia ponente), Napoli (Pianura) e Palermo (Zen2) -, con l’obbiettivo di migliorare concretamente il contesto di vita di bambini, bambine e adolescenti in questi luoghi. L’Intervento si basa sulla loro partecipazione diretta e obiettivi condivisi, su un piano di sviluppo territoriale in collaborazione con i principali attori locali che riguarda gli ambiti dell’istruzione e dell’educazione, della salute e del benessere psico-fisico, dell’ambiente e della lotta alla povertà materiale e educativa, nell’ambito di un accordo quadro con il comune o l’ente locale di riferimento e con il coinvolgimento di un Comitato Scientifico e da un gruppo di esperti. Le prime azioni del programma “Qui, un quartiere per crescere”, lanciato oggi, riguardano, ad esempio, a Napoli Pianura, la riprogettazione, insieme alla Municipalità, degli spazi del Parco Falcone-Borsellino. Ma nel quartiere è nata anche una importante rete di scopo tra tutte le scuole per una co-progettazione ottimizzata nell’utilizzo dei fondi PNRR. Il programma prevede anche la realizzazione di una piattaforma online territoriale che permetterà di rimanere sempre aggiornati sullo stato delle azioni intraprese su ciascun territorio dove viene realizzato il programma, consultare i singoli piani di sviluppo, con gli obiettivi e le azioni previste. La piattaforma è aperta a tutti e sarà anche possibile aderire al Piano di sviluppo del proprio quartiere, come cittadino, soggetto della pubblica amministrazione o associazione del territorio, compilando un form di adesione. La campagna QUI VIVO di Save the Children vuole recuperare spazi pubblici educativi, di socialità, gioco e incontro nelle periferie urbane più svantaggiate e maggiormente prive di servizi, stimoli e opportunità per i bambini, le bambine e gli adolescenti che ci vivono, perché è QUI che i ragazzi vogliono sentirsi vivi. Tra i testimonial della campagna l’attore Cesare Bocci, Ambasciatore dell’Organizzazione, che ha incontrato le ragazze e i ragazzi impegnati nella rigenerazione del quartiere Pianura a Napoli, e l’attrice Francesca Chillemi, che ha toccato con mano il programma messo in campo a Ostia Ponente a Roma, oltre a Tosca D’Aquino, Michela Andreozzi, Caterina Guzzanti, Silvia Salemi e Tinto.

In strada con la pistola pronta all’uso, arrestato a Napoli

Questa notte i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli hanno arrestato per detenzione e porto abusivo di armi clandestine e ricettazione un 21enne del quartiere San Lorenzo, già noto alle forze dell’ordine. La ‘gazzella’ dei militari stava percorrendo via ponte di Casanova quando ha notato il giovane che stava passeggiando. I militari hanno deciso di controllarlo e gli hanno trovato addosso una pistola berretta calibro 6,35 con matricola abrasa. Nel caricatore 5 proiettili dello stesso calibro. L’uomo è stato arrestato e la perquisizione estesa nella sua abitazione. Lì è stata trovata e sequestrata un’altra pistola, a tamburo modello taurus senza matricola con all’interno 6 cartucce calibro 3,57. Le armi saranno sottoposte ad accertamenti balistici per verificare il loro eventuale utilizzo in fatti di sangue o altri delitti. L’arrestato è stato trasferito in carcere in attesa di giudizio.

A Napoli estate senza fine, lidi aperti per tutto ottobre

Estate senza fine a Napoli. La giunta comunale ha infatti approvato il prolungamento al 31 ottobre del calendario di apertura dei lidi comunali. Soddisfazione dei balneari: “si è deciso che la città possa ancora godere del suo mare”. L’obiettivo, spiega il Comune, “è favorire la fruizione collettiva dei litorali del territorio cittadino in sicurezza e nel rispetto dei beni ambientali coinvolti”. “Prosegue l’attività di valorizzazione della risorsa mare tenuto conto anche dei cambiamenti climatici e quindi dell’ampliamento della stagione estiva”, hanno sottolineato gli assessori Teresa Armato con delega al turismo e l’assessore Enrico Cosenza con delega al mare. “La delibera risponde alle sollecitazioni dei turisti, dei cittadini e dei balneari discusse anche in Commissione Ambiente”. Propio i balneari sono tra i più soddisfatti del provvedimento. Mario Morra, titolare del bagno Elena e rappresentante del Sindacato italiano Balneari aderente a Confcommercio, ringrazia l’amministrazione per aver “prorogato di un mese la stagione turistica balneare a Napoli”. “I lavori preparatori con l’audizione in Commissione Ambiente hanno trovato accoglimento da parte di tutti gli schieramenti politici che, all’unanimità, hanno dato il proprio contributo affinché Napoli possa godere ancora del suo mare”, conclude il rappresentante del Sib.

Nuovo blitz interforze a Napoli, in campo 300 uomini

Proseguono i servizi ad “alto impatto” di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. Le aree interessate oggi sono quelle del centro di Napoli, in particolare dei quartieri “San Lorenzo-Vicaria” dove, dalle prime ore del mattino, circa 300 operatori delle diverse forze dell’ordine sono impegnati nell’esecuzione di numerose perquisizioni.

Aggressioni con armi da fuoco e da taglio, allarme a Napoli

Quanto è facile, a Napoli come nel resto d’Italia, acquistare un’arma da taglio? Vi sono negozi che ne espongono di tutti i tipi. E anche gli store asiatici dispongono di coltelli richiudibili e non di varie misure.

La facilità con cui si può acquistare una lama si traduce in maggiori rischi per la sicurezza. A Napoli, ad esempio, nonostante gli sforzi profusi, si è in presenza ancora di fronte a un numero significativo di aggressioni con armi da fuoco e da taglio.

Nel corso di quest’anno, si sono registrate 175 aggressioni con armi da fuoco e 50 aggressioni con armi da taglio. Lo rendono noto i Carabinieri di Napoli. Il Comando Provinciale ribadisce il suo impegno costante nella lotta contro il traffico illecito di armi e nell’educazione dei giovani sui pericoli legati al loro uso. La sicurezza dei cittadini – si assicura – è una priorità assoluta, e si continuerà a lavorare instancabilmente per garantire una normalità dei comportamenti. I militari sottolineano di essere da sempre impegnati nella prevenzione e nell’educazione dei giovani contro l’uso delle armi. In questo contesto, sono state condotte numerose iniziative nelle scuole e nei centri di aggregazione giovanile, durante le quali sono stati forniti consigli e distribuite locandine e brochure che mettono in evidenza i rischi connessi all’utilizzo delle armi. Un impegno che sta proseguendo con l’inizio dell’anno scolastico. Sul fronte della repressione, nel corso delle ultime operazioni, nelle tasche di un 24enne trovato un coltello a serramanico mentre nel rione Traiano – nella piazza di spaccio “99” – i militari del nucleo operativo della compagnia di Bagnoli hanno rinvenuto una pistola revolver calibro 38 con matricola abrasa. Durante operazioni, sono state arrestate 79 persone per il reato di porto e detenzione illegale di armi, tra cui 7 minori. Altre 121 persone sono state denunciate a piede libero per lo stesso reato e di questi sono 11 i minori.

Controlli per la movida anche con i metal detector a Napoli

Controlli movida dei Carabinieri al Vomero, luogo di ritrovo per centinaia di giovani in cerca di divertimento. I militari della compagnia locale hanno controllato centinaia di persone, anche con l’aiuto del metal detector, fondamentale per scovare armi. Massima attenzione lungo via Scarlatti e nella centrale Piazza Vanvitelli dove il sabato sera si riversa gran parte della movida cittadina. Numerosi i giovani sorpresi con droga nelle tasche. Sotto sequestro hashish e marijuana. Arrestati un 45enne e una 53enne per furto aggravato. Sono stati colti in flagranza mentre portavano via merce da un supermercato. Sono ora ai domiciliari, in attesa di giudizio. Preziosa, secondo i Carabinieri, la collaborazione dei motociclisti e della polizia locale nei controlli alla circolazione. Sono 31 le persone sanzionate, tutte per guida senza casco e copertura assicurativa. I controlli continueranno anche nei prossimi giorni.