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In una proteina la chiave per rigenerare i muscoli

Individuata la proteina che permette di rigenerare i muscoli danneggiati: si chiama Cripto e, a seconda della quantità presente sulle cellule staminali adulte che sono nelle fibre muscolari, può farle differenziare per riparare le lesioni oppure lasciarle silenziose. La scoperta si deve alla ricerca internazionale pubblicata sulla rivista Developmental Cell e coordinata dall’Italia, con l’Istituto di genetica e biofisica ‘A. Buzzati-Traverso’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Hanno collaborato l’Istituto californiano Sanford Burnham di La Jolla e, dall’Italia, l’Università Federico II di Napoli e l’Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma. Nonostante richieda ulteriori studi prima di poter essere applicata all’uomo, la scoperta segna un passo in avanti nella comprensione dei processi di rigenerazione dei muscoli compromessi a causa di invecchiamento o di malattie degenerative, come la distrofia di Duchenne. “In futuro, riuscire a controllare l’espressione e la localizzazione della proteina Cripto nelle cellule staminali muscolari delle persone anziane potrebbe migliorare l’efficienza della rigenerazione muscolare”, osserva la coordinatrice della ricerca, Gabriella Minchiotti, del Cnr-Igb. I ricercatori hanno studiato le ‘cellule satellite’, ossia le staminali adulte che si trovano sulla superficie delle fibre muscolari. Quando questi sono a riposo, le cellule satellite sono in uno stato inattivo chiamato ‘quiescenza’, mentre si attivano quando avvengono i muscoli sono danneggiati per traformarsi “in nuove cellule muscolari (mioblasti) che contribuiscono a rigenerare il tessuto danneggiato”, dice la ricercatrice. A decidere l’attivazione o meno delle cellule satellite è la proteina chiamata Cripto, presente sulla loro superficie in quantità diverse: se c’è un danno muscolare, si risvegliano e rivestono la loro superficie con la proteina Cripto e, quando il rivestimento diventa sufficiente, cominciano a differenziarsi.

Un 17enne in giro nel centro di Napoli con un tirapugni

La scorsa notte i Carabinieri della compagnia Napoli centro hanno setacciato le strade della movida. Durante le operazioni che hanno permesso di identificare decine di giovanissimi i militari hanno denunciato un 17enne. Il ragazzo, fermato a piazza del Gesù, è stato trovato in possesso di un tirapugni in metallo. Il minore aveva tentato di fuggire ma poco dopo è stato fermato.. Nella notte i miliari hanno poi segnalato alcuni ragazzi alla Prefettura perché trovati in possesso di modiche quantità di stupefacente, tre di loro sono minorenni. Diverse le sanzioni al codice della strada: in numerosi casi emerso il mancato uso del casco, tre gli scooter sequestrati.

 

Demanio Campania, Napoli è in un fermento edile complessivo

“Napoli è in un fermento complessivo. L’Agenzia del Demanio da tempo ha cambiato pelle e sta diventando più giocatore piuttosto che arbitro di norme. Ormai stiamo diventando la stazione appaltante importante per il volume degli investimenti. Oltre 500 milioni già finanziati su Napoli e area metropolitana, altrettanti e importanti somme che stiamo intercettando per altri finanziamenti”.

Lo ha detto Mario Palagreco, direttore dell’Agenzia del Demanio in Campania che ha tenuto all’Acen di Napoli il convegno “La città in movimento”. “Partiamo – ha spiegato Palagreco – dal cambiamento della politica, e noi invece di investire sugli asset investiamo su una rigenerazione urbana, per questo è importante la presenza del sindaco e del vicesindaco di Napoli, perché ragionare in termini di rigenerazione urbana è una chiave innovativa rispetto a quello che è stato il recente passato. Dal 2021 abbiamo cambiato filosofia dell’investimento, siamo orientati come direttrice principale al risparmio della spesa pubblica e tutto quello che è un fitto passivo viene tramutato in investimento per risparmiare. L’altra direttrice è il valore sociale che integra la tradizionale linea di risparmio di spesa, oggi orientata anche alla rigenerazione e alla sostenibilità ambientale”. Sul lavoro a Napoli e in Provincia, spiega Luca Damagini, vicedirettore dell’Agenzia del Demanio in Campania, “tutto rientra in una nuova visione dell’Agenzia di puntare a un modello organizzativo dell’immobile pubblico che risponda meglio alle esigenze sociali, di sicurezza e di sostenibilità ambientale. Oggi parliamo di 11 interventi del pacchetto più grande di interventi che abbiamo a Napoli, interventi in cui c’è un fil rouge sulla sicurezza dell’immobile, la sostenibilità ambientale la produzione di energia da fonti rinnovabili. Ma soprattutto la volontà di restituire questi immobili alla collettività, non considerarli più chiusi in se stessi a disposizione delle amministrazioni. Un esempio è l’intervento sul recupero di Castel Capuano, che è la sintesi di questi concetti. Chiuso da anni nel verso senso della parola, punteremo invece a una visita attraverso e dentro il castello. Altro esempio Palazzo Fondi, immobile di via Medina attualmente in temporary use nelle more di aprire il cantiere. L’edificio sarà destinato a sede della direzione regionale dell’Agenzia e a sede dell’Agicom ma tutto il piano terra sarà destinato a spazi per l’accoglienza, ristorante, coffee shop e sala conferenze anche aperti al pubblico su prenotazione”. Una sinergia, quella tra Comune di Napoli e Agenzia del Demanio, che ovviamente apre confini di impegno degli imprenditori del settore come sottolinea Angelo Lancellotti, presidente Acen Napoli: “Si tratta di una quantità enorme di investimenti che rendono ovviamente le imprese di costruzione contente, ma anche per il meccanismo virtuoso che si potrebbe innescare, di riqualificazione delle zone, perché parliamo anche di luoghi difficili come Miano, con la caserma Garibaldi, zone in cui non si interviene da anni. Quindi il processo virtuoso di poter attrarre degli investimenti privati per noi sarebbe fondamentale. Poi si tratta di interventi di qualità, perché tutti sono anche attenti alla transizione ecologica, intervenendo non più secondo schemi vecchi, ma secondo le nuove direttive comunitarie all’insegna della sostenibilità economica, sociale ed ambientale”.

Udine la città in cui si vive meglio, Napoli ancora tra le peggiori

Napoli è al terz’ultimo posto della speciale classifica del Sole24Ore sulla vivibilità delle città italiane. Non è bastato ‘l’effetto scudetto’ sul turismo (non rilevato nei dati presi in esame): è penalizzata – secondo l’indagine – dalla densità abitativa, dalla criminalità predatoria in ripresa, dagli scarsi dati occupazionali e da un saldo migratorio sfavorevole.

Nessuna novità, insomma. Per una città che continua a offrire sporcizia e disagi soprattutto nei trasporti ai turisti e ai residenti.

E’ Udine la città in cui si vive meglio in Italia. A incoronare la provincia friulana è la 34esima edizione dell’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita, i cui risultati sono stati pubblicati sul quotidiano in edicola oggi. E’ la prima volta che la provincia di Udine sale sul gradino più alto, entrando così nella storia della classifica che misura il benessere della popolazione, dopo essersi piazzata tra le prime dieci solamente tre volte dal 1990 a oggi. Suonano più come delle conferme, invece, il secondo e il terzo posto di Bologna, vincitrice dell’edizione 2022, e Trento. Bergamo (quest’anno capitale della cultura insieme a Brescia) sale al quinto posto. Tra le prime dieci anche Milano. Mentre Roma si ferma al trentacinquesimo posto, perdendo quattro posizioni. Anche questa edizione fotografa nella seconda metà della graduatoria una concentrazione di città del Mezzogiorno, con l’unica eccezione di Cagliari al 23esimo posto. A chiudere la classifica è Foggia che torna a vestire la maglia nera dopo dodici anni. A precederla Caltanissetta. (Nella foto: aiuola antistante Parcheggio Brin)

Avevano appena truffato anziane, tre persone arrestate a Napoli

Due distinti casi di truffa agli anziani sono stati sventati a Napoli dalla Polizia di Stato, che ha arrestato tre persone recuperando il maltolto. Il primo episodio in via Sanità, dove gli agenti del Commissariato San Carlo Arena hanno notato due giovani dall’atteggiamento sospetto. Li hanno sottoposti a controllo e dalla tasca di uno dei due è uscita una ingente somma di denaro: dai successivi controlli è emerso che i due avevano poco prima truffato un’anziana donna della somma di 1500 euro. I due – un 24enne, con precedenti di polizia e un 19enne, entrambi napoletani – sono stati tratti in arresto per truffa aggravata mentre la refurtiva è stata restituita alla legittima proprietaria. Il secondo episodio in vico Vetriera, dove gli agenti del Commissariato San Ferdinando hanno notato un giovane in atteggiamento sospetto. Lo hanno controllato, trovandolo in possesso di duemila euro in contanti provenienti da una truffa appena compiuta ai danni di una anziana. Il responsabile, un 20enne napoletano con precedenti di polizia, è finito in manette per truffa aggravata mentre la refurtiva è stata restituita alla legittima proprietaria.

Savastano-Guangi: Napoli al buio, dove sono le luci di Natale?

“Una sconfitta per tutta la città di Napoli. Dappertutto si accendono le luci, mentre noi in consiglio comunale, ancora ai primi di dicembre, non abbiamo messo in cantiere la delibera a riguardo”. Lo segnalano in una nota i consiglieri comunali di Forza Italia, Iris Savastano e Salvatore Guangi. “Purtroppo quest’anno, non sono bastati i tempi dettati dalla Camera di Commercio per organizzare le luminarie – spiegano – Il Comune infatti non ha colto la disponibilità della Cciaa con i suoi 3 milioni e non ha rispettato le regole ed i tempi dettati dal protocollo d’intesa sottoscritto ai primi di agosto, rendendo vanificato l’importante contributo di Piazza Bovio. La Cciaa aveva a giugno chiesto al Comune di preparare un bando europeo e a ottobre il Comune ha detto che i tempi erano ormai troppo stretti e si doveva procedere con l’ affidamento diretto. Ovviamente più comodo per tanti aspetti”. “Ricordiamo al Comune che sono appena 2023 anni che Natale viene il 25 dicembre, le procedure dovrebbero mettersi in atto per giusto tempo come fa Londra, Madrid, New York, mentre per il capodanno Cinese (10 febbraio) potremmo ancora farcela. Vergognoso!!”, concludono.

A Napoli blitz pro Palestina davanti Consolato Usa

Manifestazione pro Palestina della Rete Napoletana per la Palestina dinanzi alla sede del consolato americano a Napoli. Diverse decine gli attivisti che per protesta prima si sono raccolti attorno a un bandierone dello Stato Palestinese nei pressi della Rotonda Diaz, poi si sono stesi esanimi sul manto stradale di viale Gramsci – a pochi metri dalla rappresentanza consolare Usa – ricoperti da un telo bianco, in qualche caso macchiato di rosso a testimoniare idealmente il sangue versato nel conflitto in corso. E’ intervenuta la polizia e non sono mancati momenti di tensione con manifestanti e agenti a stretto contatto e un’azione di respingimento messa in atto dai poliziotti dei reparti mobili. Il presidio si sarebbe dovuto tenere ieri alle 15 ma dalla Questura non era arrivato l’ok. Obiettivo della protesta “la rappresentanza consolare di Napoli degli Usa – spiegano gli attivisti – principale sostenitore politico e diretto sostenitore militare del massacro continuo e delle operazioni di pulizia etnica che l’esercito Israeliano sta mettendo in atto nella striscia di Gaza”.

Napoli conferisce cittadinanza onoraria ad Assange

Da oggi Julian Assange, ex caporedattore di WikiLeaks, attualmente detenuto in Inghilterra, è cittadino onorario della città di Napoli. La pergamena, insieme alla medaglia della città, è stata consegnata dal sindaco, Gaetano Manfredi, a Stella Moris, moglie di Assange, nel corso di una cerimonia solenne che si è svolta nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino. “Questo conferimento rappresenta simbolicamente un appello che parte dalla città di Napoli – ha detto Manfredi – una città che ha sempre difeso tutte le libertà. E’ una appello a una difesa dei principi di libertà e di veridicità dell’informazione, di ascolto delle posizioni di tutti nell’ambito della democrazia. Se vogliamo difendere e rafforzare le democrazie dobbiamo difendere la liberà di stampa. Dobbiamo sempre ricordare che una forte democrazia è fatta da una forte stampa”. L’iter per arrivare al conferimento della cittadinanza è partito lo scorso gennaio con l’approvazione a maggioranza (quattro gli astenuti) in Consiglio comunale di un ordine del giorno, primo firmatario il consigliere Sergio D’Angelo. A seguito dell’istanza, recepita dall’aula, il 12 ottobre 2023 la Giunta comunale ha deliberato il conferimento della cittadinanza. “Il messaggio che parte da Napoli – ha aggiunto il sindaco – è di rispettare il valore della libertà: questa giornata ci dà l’occasione di affrontare un tema fondamentale: quanto la libertà di stampa sia alla base delle nostre democrazie. La vera sfida che abbiamo davanti, in un sistema sempre più complesso e in cui le nuove tecnologie possono diventare strumento di manipolazione dell’informazione e dell’opinione pubblica, è avere un’informazione veritiera”. Ad aprire la cerimonia le parole del consigliere D’Angelo, cui sono seguiti gli interventi del consigliere comunale ed ex sindaco Antonio Bassolino e dei giornalisti Dèsirée Klain e Francesco Romanetti. In sala gli attivisti del movimento ‘Free Assange Napoli’ e anche una rappresentanza della comunità palestinese che vive in città e che ha esposto due bandiere della Palestina. Al termine della cerimonia dalla sala si è levato il grido ‘Assange libero’.

B&B in centro, protesta a Napoli contro boom case per turisti

Ombrelli aperti davanti Palazzo San Giacomo con la scritta “Stop air B&B” per protestare contro la crescente diffusione delle case in affitto per chi viene in vacanza a Napoli, con un centro storico sempre meno disponibile ad accogliere chi vuole viverci stabilmente.

La manifestazione – che si è svolta davanti alla sede del Comune di Napoli – è stata organizzata in vista dell’evento internazionale di Unesco “Cultural Heritage in the 21st century” che si svolgerà a fine novembre a Napoli, in cui i cittadini della città vogliono portare all’attenzione dell’Unesco le difficoltà di chi vive in centro. “Oggi presentiamo questa lettera – spiega Alfonso De Vito, esponente del movimento della campagna “Resta abitante” – una lettera che cominciamo a spedire alla commissione Unesco in vista del forum mondiale, in cui segnaliamo come il patrimonio storico dell’Unesco al centro di Napoli fa mancare le case ai napoletani a causa del diluvio di case vacanza”. I manifestanti hanno sostenuto la protesta con lo striscione “Basta case vacanze, resta abitante”, chiedendo al Comune di Napoli un regolamento che argini la trasformazione degli appartamenti in centro in Bed and Breakfast. “Serve una verifica – spiega De Vito – di quanto avrà fatto la Pubblica Amministrazione per non consegnare questo centro storico tutto ai palazzinari affaristi. Se questo non verrà fatto chiediamo all’Unesco di valutare se non sia il caso di ritirare la qualifica di patrimonio al centro di Napoli. Il patrimonio non è soltanto quello delle pietre antiche ma anche il patrimonio umano che vive queste pietre oggi a rischio degli sfratti che salgono molto rispetto alla media annuale passata. Al summit Unesco noi porremo la questione del diritto ad abitare e lanceremo una grande raccolta di firme rispetto a un’iniziativa popolare se non ci saranno provvedimenti. Noi abbiamo un dialogo con l’amministrazione di Manfredi – conclude – ma ora sono fondamentali anche i fatti, abbiamo bisogno che si intervenga”.

25enne gravemente ferito nella notte a Napoli

Gravemente ferito nella notte a Napoli un giovane di 25 anni, già noto alle forze dell’ordine. I Carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli sono intervenuti presso il pronto soccorso del Cardarelli dopo che era stato trasportato l’uomo, raggiunto alla gamba da un colpo d’arma da fuoco. Il proiettile avrebbe reciso l’arteria femorale. Il 25enne è stato immediatamente sedato e operato d’urgenza. Le sue condizioni sono gravi e rimane in prognosi riservata. La dinamica al momento è sconosciuta, così come il luogo dove sarebbe stato ferito. Indagini in corso dei carabinieri del Vomero.